Bella ciao in un un concerto di musica salentina
1621
Mi piacerebbe sentire un po' di pareri dai pizzicati circa l'esecuzione di una canzone non strettamente salentina al termine di un concerto durato tre ore.
Non strettamente salentina significa una canzone ormai tradizionale, diffusa e conosciuta in tutta Italia e quindi anche nel Salento e, siccome italiana, anche salentina, visto che il Salento fa ancora parte dell'Italia.
La canzone, eseguita su richiesta, é Bella ciao, che a me é stata insegnata dalla maestra elementare, una signora all'epoca sessantenne, timorata di Dio, per nulla rivoluzionaria o estremista, insieme al Piave mormorava e Va pensiero! 40 (dico 40) bambini in coro a cantare! che tempi.
Purtroppo mi son ritrovato a dover sostenere una discussione interminabile con una specie di esaltato che -dichiarandosi apartitico ed apolitico- contestava la possibilità stessa di eseguire Bella ciao perchà©:
a) nel Salento non ci sono mai stati partigiani (il mio ex suocero, di Mesagne, é stato partigiano);
b) perchà© allora bisogna cantare anche Giovinezza;
c) perchà© non é salentina e allora non si suona;
d) perchà© chi suona non può imporre le proprie scelte dal palco perchà© se no é dittatura;
altre piacevolezze del genere.
Siccome nelle questioni così scombinate é meglio non entrarci le mie domanda sono altre:
1) nell'Italia di Berlusconi e Previti uno deve farsi scrupoli a suonare Bella ciao se gli va e otretutto su richiesta? (tenendo conto che nessuno é obbligato a restare se il concerto non é di suo gradimento)
2) nel Salento che fa carne da cannone di tutto il repertorio tradizionale uno deve farsi scrupoli a fare una -dico una- canzone non salentina (strettamente) su tre ore di concerto?
Aspetto chiarimenti da chi ne sa più di me, pregandovi di non rispondere con il "non bisogna mischiare la pizzica con la politica" perchà© fior di gruppi di musica popolare (E'zezi per dirne uno) fanno altrettanto e poi perchà© vale sempre il discorso che nessuno é obbligato a sentire un concerto che non gli piace per un motivo o per l'altro.
Saluti dal cavernicolo Roberto Raheli
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Non strettamente salentina significa una canzone ormai tradizionale, diffusa e conosciuta in tutta Italia e quindi anche nel Salento e, siccome italiana, anche salentina, visto che il Salento fa ancora parte dell'Italia.
La canzone, eseguita su richiesta, é Bella ciao, che a me é stata insegnata dalla maestra elementare, una signora all'epoca sessantenne, timorata di Dio, per nulla rivoluzionaria o estremista, insieme al Piave mormorava e Va pensiero! 40 (dico 40) bambini in coro a cantare! che tempi.
Purtroppo mi son ritrovato a dover sostenere una discussione interminabile con una specie di esaltato che -dichiarandosi apartitico ed apolitico- contestava la possibilità stessa di eseguire Bella ciao perchà©:
a) nel Salento non ci sono mai stati partigiani (il mio ex suocero, di Mesagne, é stato partigiano);
b) perchà© allora bisogna cantare anche Giovinezza;
c) perchà© non é salentina e allora non si suona;
d) perchà© chi suona non può imporre le proprie scelte dal palco perchà© se no é dittatura;
altre piacevolezze del genere.
Siccome nelle questioni così scombinate é meglio non entrarci le mie domanda sono altre:
1) nell'Italia di Berlusconi e Previti uno deve farsi scrupoli a suonare Bella ciao se gli va e otretutto su richiesta? (tenendo conto che nessuno é obbligato a restare se il concerto non é di suo gradimento)
2) nel Salento che fa carne da cannone di tutto il repertorio tradizionale uno deve farsi scrupoli a fare una -dico una- canzone non salentina (strettamente) su tre ore di concerto?
Aspetto chiarimenti da chi ne sa più di me, pregandovi di non rispondere con il "non bisogna mischiare la pizzica con la politica" perchà© fior di gruppi di musica popolare (E'zezi per dirne uno) fanno altrettanto e poi perchà© vale sempre il discorso che nessuno é obbligato a sentire un concerto che non gli piace per un motivo o per l'altro.
Saluti dal cavernicolo Roberto Raheli
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1625
Caro amico dalle caverne pur non essendo un pizzicato e di sicuro non sapendone più di te, spendo due parole sulla interessante questione che hai proposto.Non conosco il tuo amico esaltato, ma mi sento sufficientemente sereno da affermare che : 1) Bella Ciao pur essendo considerata canzone politica (sia nella versione partigiana che tutti conoscono, che in quella delle mondine che conoscono in molti meno) a mio avviso é solo un brano che dovrebbe fare riflettere.A leggerne un po meglio il testo non ci si trovano riferimenti politici. Il riferimento ai combattenti oppositori del regime nazifascista nell'Italia degli anni bui é solo relativo, in quanto partigiano é colui che per definizione "prende parte""Prende sulle sue spalle la responsabilità di una parte e ne difende (attaccando) il rispetto e la sopravvivenza. Partigiano é colui che porta la guerra nelle strade. Che col suo combattere una guerra civile smaschera una guerra sotterranea." (dal Glossario implausibile di Gian Maria Tosatti)In Giovinezza invece il testo recita "...Per benito mussolini E per la nostra Patria bella, eja eja alalà . Dell'Italia nei confini son rifatti gli Italiani, li ha rifatti mussolini per la guerra di domani"A parte che la retorica del testo di Giovinezza fa venire l'orticaria (chiunque lo abbia composto é più servile di Emilio, che é tutto dire) ed il testo stesso le convulsioni, se il tuo amico può provare piacere a cantarla su un palco mi auguro che chiunque si trovi li per l'occasione lo riempia di pernacchie e di improperi vari.Non essendo salentino non so in Salento, ma nel nord barese gli antifascisti c'erano eccome.Visto che siamo in regime di democrazia (per quanto ancora non sappiamo) ognuno é libero di dire la sua, di suonare quello che ritiene opportuno, di mettere in repertorio quello che gli fa piacere.E chi non apprezza, che vada a mangiare i pezzetti di cavallo ad un'altra sagra di solopizzica.Personalmente mi inquieta molto di più chi non ha il coraggio di prendere posizione su nulla definendosi apolitico ed apartitico. I quali due termini non coincidono con "senza idee".Dimenticavo... toccherà dire a Giovanna Marini che lei é una dittatrice perché impone dal palco le proprie scelte ...viva l'Italia e abbasso il re...[addsig]
...la luna aggira il mondo e voi dormite...
(tradizionale, Matteo Salvatore)
(tradizionale, Matteo Salvatore)
1627
roberto é daniele vigna che ti risponde:la prossima volta ca qualke maccarune mbriaco ti dice che non puoi fare o suonare una cosa sul palco dinne" quidddra é la via e viti ci camini!!!!!" quello é il tuo regno finché non scendi,l'importante é non essere scostumato col pubblico (vedi e'zezi a cutrofiano) se suoni qualcosa che non é salentino l'importante é dirlo e poi punto.de sti personaggi che non hanno manco idea di cosa significa musica popolare o stare sul palco che parlano solo per richiamare l'attenzione,ne possiamo fare volentieri a meno é anche rispondergli sono calorie sprecate.il palco é lo specchio di chi suona se si é sinceri e rispettosi verso chi é venuto ad ascoltarci nessuno può dirci niente.vieni a moricino domenica se puoi che stiamo suonando c'é la mavi,umberto e peppe dai ca na facimu dò chiacchiere!!!!! Tanieli[addsig]
te na sciumenta cambara nu pijare mai la fija ca ci ambara nun ete, sempre alla mamma se ssamija!!!
1629
Sono salentino, passo molto tempo nel nord Italia e canto molto di rado, ma una tra le canzoni che mi ritrovo più spesso a canticchiare é proprio Bella ciao.Forse "Bella ciao" non appartiene al repertorio classico salentino, ma penso che rientri in un insieme molto più ampio che é quello della cultura popolare italiana. Forse dobbiamo iniziare a pensare di essere solo una parte di un insieme più grande, che le tradizioni, la cultura non sono una prerogativa del SALENTO. Sarebbe opportuno passare le ferie lontano dal Salento? (Tanto al mare ci possiamo andare da maggio in poi)Probabilmente é un pò spiazzante sentire cantare in un concerto di musica popolare "Bella Ciao", ma non penso che questa sia colpa di Roberto e degli Aramiré. Mi sembra che con l'ultimo cd "Mazzate pesanti" gli Aramiré abbiano scelto di rendere esplicito il loro impegno e la loro collocazione politica, ma penso che in pochi non l'avessero capito.Di motivi per infastidirci e sentirci defraudati di qualcosa ce ne sono una infinità (mi basta pensare alla sola notte della taranta).E poi non é vero che qui non ci sono stati i partigiani, inoltre Gianni Giannocollo (ANPI - Emilia Romagna) nella presentazione del suo libro: "L occupazione nazista in Italia, 1943 –1945", che si é tenuta nel mese di aprile ad Alessano affermava che in realtà in Italia non si può neanche parlare di guerre civili.[addsig]
1646
Una settimana fa ho assistito ad un concerto dei Briganti a Vinco (vicino Reggio Calabria), ad una festa paesana ed hanno cantato questa canzone, e secondo me hanno fatto BENE.Non ho condiviso invece quando hanno cantato Bandiera Rossa.Putroppo canzoni come O BELLA CIAO vengono considerate di parte, mentre secondo me ormai sono canzoni STORICHE, che appartengono all'Italia.Infatti hanno avuto problemi anche un coro di canzoni folk, che intonando "O bella ciao" fuori programma si sono giocati la sede dove fare le prove fornita dalla circoscrizione comunale.Putroppo si pensa il folk come pura evasione e privo di argomentazioni e problematiche attuali.[addsig]
1661
Ciao a tutti. A mio avviso il valore di Bella Ciao é e deve essere politico. Non credo che lo si canti nelle piazze, per strada e nei concerti perché ha una bella melodia o perché é un "tradizionale" italiano (sempre per quello che può significare questa definizione), bensì perché ha un messaggio politico. Sennò si canterebbe RAMAZZOTTI o la PAUSINI che fanno molto più Made in Italy-Easy Listening.Per una necessità storica e politicamente contingente sto notando come nelle piazze italiane Bella Ciao stia tornando ad essere suonata e richiesta, certo nella versione partigiana che é quella più nota ma anche simbolo di una liberazione.Cantare Bella Ciao E' un contributo alla memoria storica ed un messaggio politico a chi quella storia diciamo che la sta dimenticando, ma non significa sicuramente mangiare bambini a pranzo. Qualcuno potrebbe erroneamente vederlo come un condizionamento bolscevico, ma questo solo perché Bella Ciao ricorda la Resistenza che, al momento, é una parte di storia italiana che molti vorrebbero cancellare e che qualcuno tenta di riscrivere con mimetici "revisionismi".In un'Italia di revisioni, il pericolo é sempre rosso sulla soglia di ciò che non é contemplato dalla corta memoria di governo. No Roberto, nessun rimorso "nell'Italia di Berlusconi e Previti".La Resistenza, come si legge ancora su qualche libro di storia sfuggito al grande inquisitore, aveva varie frange di connotazioni politiche differenti, anche se tutte antifasciste, ovviamente. L'immagine di un unico blocco compatto si é formata nel tempo ed suggellata forse da quel Ventennale del 1965 quando si decise tra l'altro che i colori dei fazzoletti distintivi delle varie frange (verde, azzurro, rosso...) sarebbero stati sostituiti dal tricolore.Per lo stesso tipo di operazione, Bella Ciao, canto più "neutro" di altri (Fischia il vento ad es.) diventa canto rappresentativo della Resistenza. Diventa il simbolo musicale di una Repubblica che nasce sulla Resistenza TUTTA.Poi, se qualcuno vuole cantare pure Fischia il Vento, non ci vedo niente di male.Nessuno é costretto a stare ad ascoltare.Quanto poi alle versioni di questo canto c'é pane, pare, per gli etnomusicologi. Possiamo pure fare i filologici davanti a una tazza di caffé: "preferisco la versione risaia", "no, quella trentina del canto infantile", "no, macché.. meglio l'antecedente narrativo del Fiore di Tomba versione due"... Adesso c'é da ricordare, lì dove si cerca di insabbiare. Quindi ben venga cantare quella dei partigiani che ci ricorda una storia di tutti.Quanto ai luoghi e ai "chi abbia diritto di cantarla"... bé non credo che bisogna né essere nati nel raggio di 100 km dalla boscaglia, né avere necessariamente un nonno partigiano. Si tratta di non dimenticare una storia italiana e di ribadire una posizione antifascista, ovviamente questo per chi fascista non é.Sara[addsig]
1662
Mi dispiace ripetere qualcosa di già detto, ma mi premere ribadire il concetto."Bella Ciao" dovrebbe essere un cantato che accomuna ogni Italiano, a meno che non si abbia una profonda nostalgia del ventennio.[addsig]
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1668
Caro Raheli, sono Giulio Bianco, il Flautista degli Aioresis, io inserisco regolarmente Bella Ciao come si dice!.ah, "in contrappunto triplo in Kalinitta", che male c'é???Nessuno si é mai lamentato neanche durante quei concerti in cui i nostri "committenti" erano assessori ed in generale amministrazioni di destra...
Credo sia un segno di civiltà e di rispetto (verso gli altri e verso noi stessi), in un Italia in cui non ci sono più le barriere politiche di una volta (x dirla tutta!credo che anche gli ideali..se ancora ce ne sono..siano sviliti al massimo) rispettare una canzone che alla fine di politico ha ben poco..Bella Ciao é prima di tutto una canzone bellissima, orecchiabile e ballabile che si presta forse più di altre ad essere inserita in alcuni brani, inoltre é un pezzo della Nostra storia, ricorda a tutti un periodo difficile per la Nostra Italia, infine ogni gruppo ha un suo stile ed é libero di "contaminare" come vuole e come può la sua musica..QUESTO NON E FARE POLITICA, é solo un modo come altri per non dimenticare!
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Credo sia un segno di civiltà e di rispetto (verso gli altri e verso noi stessi), in un Italia in cui non ci sono più le barriere politiche di una volta (x dirla tutta!credo che anche gli ideali..se ancora ce ne sono..siano sviliti al massimo) rispettare una canzone che alla fine di politico ha ben poco..Bella Ciao é prima di tutto una canzone bellissima, orecchiabile e ballabile che si presta forse più di altre ad essere inserita in alcuni brani, inoltre é un pezzo della Nostra storia, ricorda a tutti un periodo difficile per la Nostra Italia, infine ogni gruppo ha un suo stile ed é libero di "contaminare" come vuole e come può la sua musica..QUESTO NON E FARE POLITICA, é solo un modo come altri per non dimenticare!
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1844
Come dici tu "non si suona perché é una bella melodia"...ma ribadisco...per me é STORICA (non tradizionale...)ed ogni gruppo NON E' MAI NEUTRO (a meno che non voglia espressamente esserlo) se ha IDEEE e e VALORI non può non comunicarli (può comunicare anche la PURA EVASIONE ...)Ciao[addsig]
1847
Io, per rimanere sui Briganti, ho assistito ad un loro concerto a Milano, e ad una conclusione con Bella Ciao e non-so-quale-canzona-russa, .Non condivido assolutamente per due motivi:1) mancanza di rispetto per il pubblico che non é di quelle idee, e che ha voluto assistere al concerto senza sapere (perché non é dato modo di sapere) che é una band-di-musica-popolare-di-sinistra-e-oltre. Infatti molti del pubblico hanno fischiato;2) Perché é in atto una sorta di assimilazione, o meglio, di appropriazione, della musica popolare come musica di sinistra, dei proletari e del popolo di sinistra. Tale appropriazione é assolutamente indebita, in quanto, se ci vogliamo rifare alla tradizione, la pizzica era suonata e ballata nelle feste "di paese", alle feste familiari e in alcuni momenti topici, come terapeutica alle tarantatate, o durante i duelli di S. Rocco. Non mi sembra che sia mai stata suonata durante comizi politici, feste dell'unità varie, o che mai qualcuno dei suonatori/cantanti abbia mai dedicato una esecuzione a questo o quel partito (anche perché non c'erano partiti).Insomma: pizzica=sinistra é quanto di mai contro la pizzica stessa e contro la sua filosofia.[addsig]
1851
Se bob dylan non avesse "offeso" il pubblico,o Peter Gabriel(biko) o i Simple Minds etc etc la storia della musica soffrirebbe della mancanza di questi giganti!!!cosi come Johan Baez o Giovanna Marini,starebbero a rammendare calzini o fare le nonne.La musica é nata per comunicare un'emozione,una storia, un colore ,non può e non deve essere asettica(se così fosse farei il saldatore mi scalderebbe di più!!!!) e proprio la musica popolare raccoglie gli umori e i colori della gente.e nessuno qui ha mai detto che la pizzica é di sinistra se poi per pizzica intendi la musica popolare salentina spero tu sappia che questa non é solo pizzica ma é fatta di canti di lotta, di lavoro d'amore etc etc!il mio desiderio e poter fare uno spettacolo con canti che vanno dalla tradizione berbera a quella inuit,passando dal fado alla santeria,dai canti delle mondine alla tammurriate,che trattano i temi più disparati dai sogni ,ai viaggi sciamanici alle lotte dei partigiani, e non mi sembra che debba chiedere il permesso a nessuno perché tutti fanno parte della cultura di un popolo!se comincio ad apostrofare dal palco il pubblico come "ammasso di c...ni" forse allora avrò passato il limite della buona educazione,entrando senza dubbio nell'offesa.Ma mai offesa più dolce per me é stato sentire Blowining in the wind cantata da Johan Baez con la sola compagnia della sua chitarra!A buon sentire...![addsig]
te na sciumenta cambara nu pijare mai la fija ca ci ambara nun ete, sempre alla mamma se ssamija!!!
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1852
Voglio domandarvi una cosa.
Ma il problema, se problema sussiste qual é?
Il fatto di cantare in un concerto di musica salentina una canzone non salentina o quello di cantare durante un concerto qualcosa di politico?
Se il problema é il primo vi rispondo che molte canzoni cosiddette "salentine" non sono nate nel nostro territorio... ma dove vai bella fanciulla sola soletta per la città sola soletta per la città per la città per la città ... ma sono "ricontestualizzate... ma questo già si sapeva... un po' come alcune musiche... che son nate da tutt'altra parte e son divenute tradizionali salentine col tempo... ma mi sa, per quel poco che ho studiato che é così in molte parti del mondo... o son forse eretico a dire questo?
Per il fatto della politica in un concerto non vedo cosa ci sia di male, dopotutto anche nei forum si esprime una certa linea politica... é giusto che sia così, o dobbiamo per forza appiattirci e non denunciare?
o dobbiamo per forza dire quello che ci viene insegnato da una cultura egemone... così come molto spesso facciamo?
Lotte operaie e contadine... nelle nuove generazioni il problema, a mio avviso, non é tanto nella mancanza, per quetioni anagrafiche, sociali e via dicendo, di identificazione in una "classe" o in un partito. Il poblema é ben più grosso. E' la mancanza della volontà di "lotta".
Questo é un parere personale, ovviamente.
Parere personale di uno al quale non importa la destra o la sinistra... e per questo non é privo di idee proprie.
Saluti. Federico [addsig]
Ma il problema, se problema sussiste qual é?
Il fatto di cantare in un concerto di musica salentina una canzone non salentina o quello di cantare durante un concerto qualcosa di politico?
Se il problema é il primo vi rispondo che molte canzoni cosiddette "salentine" non sono nate nel nostro territorio... ma dove vai bella fanciulla sola soletta per la città sola soletta per la città per la città per la città ... ma sono "ricontestualizzate... ma questo già si sapeva... un po' come alcune musiche... che son nate da tutt'altra parte e son divenute tradizionali salentine col tempo... ma mi sa, per quel poco che ho studiato che é così in molte parti del mondo... o son forse eretico a dire questo?
Per il fatto della politica in un concerto non vedo cosa ci sia di male, dopotutto anche nei forum si esprime una certa linea politica... é giusto che sia così, o dobbiamo per forza appiattirci e non denunciare?
o dobbiamo per forza dire quello che ci viene insegnato da una cultura egemone... così come molto spesso facciamo?
Lotte operaie e contadine... nelle nuove generazioni il problema, a mio avviso, non é tanto nella mancanza, per quetioni anagrafiche, sociali e via dicendo, di identificazione in una "classe" o in un partito. Il poblema é ben più grosso. E' la mancanza della volontà di "lotta".
Questo é un parere personale, ovviamente.
Parere personale di uno al quale non importa la destra o la sinistra... e per questo non é privo di idee proprie.
Saluti. Federico [addsig]
Tenendo conto anche quanto scritto da il_tarantolato nella discussione Pizzica comunista?, ed in particolare:
[quote:96cf2e6485="il_tarantolato"][...]vi racconto una cosa (delle tante!) capitata a me personalmente ad un concerto.. c'é da premettere che io sono di destra (penso e spero si possa dire tranquillamente). stavo suonando con un gruppo che mi aveva chiesto una collaborazione momentanea.. tutto regolare fino a quando, a mia insaputa, inziano a suonare bella ciao tipo a pizzica (indubbiamente fuori luogo).. loro sapevano benissimo che certe cose non le sopporto, di conseguenza mentre continuavano a suonare ho preso il mio organetto e me ne sono andato, abbandonandoli al loro destino.. (x loro fortuna il concerto era quasi finito).
Col mio gruppo, invece, in cui ci sono naturali e vari pensieri politici, ci siamo sempre astenuti da varie forme di strumentalizzazione della musica e a manifestazioni esplicite (festa dell'unità etc..) e abbiamo sempre cercato di avere uno stile coretto che si basa sulla qualità e sulla ricercatezza del brano, dal punto di vista della musica e del testo.. e non certo se questa musica può piacere ad alcuni e ad altri no..[/quote:96cf2e6485]
Quello che segue é il mio pensiero riguardo l'argomento che inizialmente avevo postato, andando offtopic, nella discussione di cui sopra.
Per conto mio la cosa fondamentale da tenere in considerazione non é tanto cosa sia, di per sà©, e cosa sia stata Bella Ciao, ma, piuttosto, il perchà© la si esegua durante un concerto.
Perchà© il significato delle cose, almeno per quanto mi riguarda, non puo' esser definito basandosi solo sulla loro natura: bisogna considerare anche, e forse soprattutto, l'uso che se ne fa.
Io ho l'impressione che Bella Ciao col tempo sia diventata, per alcune persone ed in alcuni contesti, una sorta di inno politico, suonato per manifestare piu' la propria sinistrità che altro, e per attaccare, nemmeno troppo implicitamente, il pensiero della attuale classe politica di centrodestra (e di riflesso di tutti coloro che la votano) associandolo a quello fascista.
Il che se per taluni può sembrare cosa lecita, legittimata dall'evidenza dei fatti, per altri puo' rappresentare una forzatura, un accostamento indebito e molto strumentale.
Siamo nel campo dei punti di vista, del soggettivo, del discutibile.
E bisogna tenerne conto.
Per il resto ognuno é libero di leggere la realtà intepretandola nel modo che ritiene più giusto, di esprimersi come meglio crede, quando vuole, nei contesti che ritiene più adatti.
Quindi se un gruppo vuole eseguire "Bella ciao" durante un concerto, non c'é assolutamente niente di male, ne' di riprovevole: alla fine, iin qualsiasi caso, é sempre un modo per manifestare le prorie idee e di per sà©, partendo dall'assunto che sia una manifestazione sincera e convinta e non un modo facile per guadagnarsi la simpatia ed i favori del pubblico, é cosa non solo legittima, ma anche ammirevole che ci si esponga e si prenda una posizione decisa.
L'unico appunto che mi sentirei di fare in questo senso é che, se c'é questo desiderio, questa volontà di manifestare le proprie idee, si potrebbe anche comporre e cantare qualcosa di nuovo, come qualcuno gia' fa: credo si sarebbe molto più credibili e convincenti. Ma questa é un'altra questione, di cui mi pare si sia gia' discusso altre volte.
La cosa più importante, visto il discorso che si sta facendo, mi sembra un'altra: se si decide di eseguire, come gruppo, Bella Ciao o un qualsiasi altro canto che di per sà© implica inevitabilmente una presa di posizione (che può essere o diventare anche politica), mi pare ovvio che sarebbe corretto sincerarsi, prima dell'esecuzione, che tutti i membri del gruppo si riconoscano in questa posizione e siano d'accordo nel manifestarla in un determinato contesto.
Per conto mio é una questione di correttezza nei confronti delle persone, che va al di la' del messaggio che si vuol comunicare.
Se si vuol agire in un certo modo che lo si dica prima, in modo da aver la possibilità , eventualmente, di discuterne e prendere decisioni prima di salire sul palco.
Costringere qualcuno a scendere dal palco pur di manifestare il proprio disaccordo riguardo qualsiasi tipo di scelta, senza avergli dato la possibilità di riflettere con calma e magari anche esprimere le proprie ragioni in merito, mi sembra poco corretto e pure antipatico come modo di fare.
A prescindere da quale sia, poi, il pezzo che si esegue o il messaggio che si vuol trasmettere al pubblico.
[quote:96cf2e6485="il_tarantolato"][...]vi racconto una cosa (delle tante!) capitata a me personalmente ad un concerto.. c'é da premettere che io sono di destra (penso e spero si possa dire tranquillamente). stavo suonando con un gruppo che mi aveva chiesto una collaborazione momentanea.. tutto regolare fino a quando, a mia insaputa, inziano a suonare bella ciao tipo a pizzica (indubbiamente fuori luogo).. loro sapevano benissimo che certe cose non le sopporto, di conseguenza mentre continuavano a suonare ho preso il mio organetto e me ne sono andato, abbandonandoli al loro destino.. (x loro fortuna il concerto era quasi finito).
Col mio gruppo, invece, in cui ci sono naturali e vari pensieri politici, ci siamo sempre astenuti da varie forme di strumentalizzazione della musica e a manifestazioni esplicite (festa dell'unità etc..) e abbiamo sempre cercato di avere uno stile coretto che si basa sulla qualità e sulla ricercatezza del brano, dal punto di vista della musica e del testo.. e non certo se questa musica può piacere ad alcuni e ad altri no..[/quote:96cf2e6485]
Quello che segue é il mio pensiero riguardo l'argomento che inizialmente avevo postato, andando offtopic, nella discussione di cui sopra.
Per conto mio la cosa fondamentale da tenere in considerazione non é tanto cosa sia, di per sà©, e cosa sia stata Bella Ciao, ma, piuttosto, il perchà© la si esegua durante un concerto.
Perchà© il significato delle cose, almeno per quanto mi riguarda, non puo' esser definito basandosi solo sulla loro natura: bisogna considerare anche, e forse soprattutto, l'uso che se ne fa.
Io ho l'impressione che Bella Ciao col tempo sia diventata, per alcune persone ed in alcuni contesti, una sorta di inno politico, suonato per manifestare piu' la propria sinistrità che altro, e per attaccare, nemmeno troppo implicitamente, il pensiero della attuale classe politica di centrodestra (e di riflesso di tutti coloro che la votano) associandolo a quello fascista.
Il che se per taluni può sembrare cosa lecita, legittimata dall'evidenza dei fatti, per altri puo' rappresentare una forzatura, un accostamento indebito e molto strumentale.
Siamo nel campo dei punti di vista, del soggettivo, del discutibile.
E bisogna tenerne conto.
Per il resto ognuno é libero di leggere la realtà intepretandola nel modo che ritiene più giusto, di esprimersi come meglio crede, quando vuole, nei contesti che ritiene più adatti.
Quindi se un gruppo vuole eseguire "Bella ciao" durante un concerto, non c'é assolutamente niente di male, ne' di riprovevole: alla fine, iin qualsiasi caso, é sempre un modo per manifestare le prorie idee e di per sà©, partendo dall'assunto che sia una manifestazione sincera e convinta e non un modo facile per guadagnarsi la simpatia ed i favori del pubblico, é cosa non solo legittima, ma anche ammirevole che ci si esponga e si prenda una posizione decisa.
L'unico appunto che mi sentirei di fare in questo senso é che, se c'é questo desiderio, questa volontà di manifestare le proprie idee, si potrebbe anche comporre e cantare qualcosa di nuovo, come qualcuno gia' fa: credo si sarebbe molto più credibili e convincenti. Ma questa é un'altra questione, di cui mi pare si sia gia' discusso altre volte.
La cosa più importante, visto il discorso che si sta facendo, mi sembra un'altra: se si decide di eseguire, come gruppo, Bella Ciao o un qualsiasi altro canto che di per sà© implica inevitabilmente una presa di posizione (che può essere o diventare anche politica), mi pare ovvio che sarebbe corretto sincerarsi, prima dell'esecuzione, che tutti i membri del gruppo si riconoscano in questa posizione e siano d'accordo nel manifestarla in un determinato contesto.
Per conto mio é una questione di correttezza nei confronti delle persone, che va al di la' del messaggio che si vuol comunicare.
Se si vuol agire in un certo modo che lo si dica prima, in modo da aver la possibilità , eventualmente, di discuterne e prendere decisioni prima di salire sul palco.
Costringere qualcuno a scendere dal palco pur di manifestare il proprio disaccordo riguardo qualsiasi tipo di scelta, senza avergli dato la possibilità di riflettere con calma e magari anche esprimere le proprie ragioni in merito, mi sembra poco corretto e pure antipatico come modo di fare.
A prescindere da quale sia, poi, il pezzo che si esegue o il messaggio che si vuol trasmettere al pubblico.
Ma alla fin fine uno spettacolo non é pur sempre uno spettacolo? cosa si rischia di "rovinare" se si inserisce un brano "non tradizionale"? che si va fuori scaletta?!
Io ho assistito ad anziani che (in occasioni quasi-private) esauriti i loro canti tradizionali hanno cominciato a cantare di tutto, dalle canzoni sanremesi a quelle dei cantautori più conosciuti.. ma che pensate che vivano in un altro pianeta e non apprezzino la musica (tutta)??
Se invece la domanda é se cantare o no una canzone "politica".. allora idem: se il gruppo si vuole schierare-palesare sono fatti loro.. al più verranno etichettati ma qual'é il problema?
Io ho assistito ad anziani che (in occasioni quasi-private) esauriti i loro canti tradizionali hanno cominciato a cantare di tutto, dalle canzoni sanremesi a quelle dei cantautori più conosciuti.. ma che pensate che vivano in un altro pianeta e non apprezzino la musica (tutta)??
Se invece la domanda é se cantare o no una canzone "politica".. allora idem: se il gruppo si vuole schierare-palesare sono fatti loro.. al più verranno etichettati ma qual'é il problema?
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x betsabea:
"Se invece la domanda é se cantare o no una canzone "politica".. allora idem: se il gruppo si vuole schierare-palesare sono fatti loro.. al più verranno etichettati ma qual'é il problema?"
Appunto sono fatti loro non miei... si facessero etichettatare com l buatt d' pmduur!
Sanda Necole ié u nestr e a u mise de maggie facimm la fest!
"Se invece la domanda é se cantare o no una canzone "politica".. allora idem: se il gruppo si vuole schierare-palesare sono fatti loro.. al più verranno etichettati ma qual'é il problema?"
Appunto sono fatti loro non miei... si facessero etichettatare com l buatt d' pmduur!
Sanda Necole ié u nestr e a u mise de maggie facimm la fest!
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ciao a tutti.
sono felice che sia stata riaperta la discussione xké ho letto in ritardo i post precedenti, quelli del 2004, a cui non avevo risposto.
colgo l'occasione per dire solo una cosa:
secondo me se qualcuno vuole sapere il repertorio di un gruppo prima di vederlo, anziché offendersi per qualche canzone che non condivide, puo' informarsi prima, a volte basta guardare il sito internet del gruppo ... il ns (briganti) oltre contenere il repertorio ha anche in home page massimo col pugno alzato e una pagina intitolata "LOTTA" dove sono espresse le ns posizioni riguardo alcuni temi politici e sociali.
poi, sempre secondo me, dopo che un comune o qualsiasi altro ente ci ha scelto e chiamato a suonare non puo' tapparci la bocca: é capitato che un sindaco della leganord salisse sul palco a fermare il concerto per una canzone politica non gradita...e sono molti i posti dove nn ci hanno piu' chiamto per le ns posizioni politiche. ma, mi spiace, noi abbiamo delle cose da dire e non possiamo stare zitti!
meglio informarsi prima! no?
baci
laura
sono felice che sia stata riaperta la discussione xké ho letto in ritardo i post precedenti, quelli del 2004, a cui non avevo risposto.
colgo l'occasione per dire solo una cosa:
secondo me se qualcuno vuole sapere il repertorio di un gruppo prima di vederlo, anziché offendersi per qualche canzone che non condivide, puo' informarsi prima, a volte basta guardare il sito internet del gruppo ... il ns (briganti) oltre contenere il repertorio ha anche in home page massimo col pugno alzato e una pagina intitolata "LOTTA" dove sono espresse le ns posizioni riguardo alcuni temi politici e sociali.
poi, sempre secondo me, dopo che un comune o qualsiasi altro ente ci ha scelto e chiamato a suonare non puo' tapparci la bocca: é capitato che un sindaco della leganord salisse sul palco a fermare il concerto per una canzone politica non gradita...e sono molti i posti dove nn ci hanno piu' chiamto per le ns posizioni politiche. ma, mi spiace, noi abbiamo delle cose da dire e non possiamo stare zitti!
meglio informarsi prima! no?
baci
laura
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Ma canta quello che vuoi, Brigantessa, fai solo bene, dal momento che il vostro sito é così chiaro e senza sotterfugi!!! L'altro giorno ho "incontrato" il fantasma di Passannante e sai che cosa mi ha detto? Che oggi non abbiamo più la capacità di indignarci; ci fanno quello che vogliono e noi zitti... C'impediscono di cantare Bella Ciao e noi zitti... Su un sito di zuzzurelloni caciaroni e illetterati a cui non farò markette, c'é scritto bello chiaro e spiaccicato: ""E ORA, E ORA, POTERE A CHI LAVORA!", canti di lotta, italiani e alcuni cileni, di ieri e di oggi , anche sulla Resistenza , sull antimilitarismo , sulla pace!; "CANTO DI DONNA", canti sulla condizione femminile , sia tradizionali che creati a partire dagli anni del femminismo..." Il minimo che possa capitare a chi sventatamente li chiama é di sentirsi cantare Bella Ciao, ma il minimo...
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Re: Bella ciao in un un concerto di musica salentina
Io vorrei raccontarvi l'esprienza cntraia.
Due anni fa (il 14 agosto) feci un concerto qui dalle mie parti, nel quale, dopo aver snocciolato alcni clasici della antica e gloriosa tradizione (in senso largo...) politicaitaliana da Bella ciao" (con cui aprii) a "Strnelli d'Esilio", passando per "Per i mori di Reggio Emila" (Amoei) alla fine suonai una canzone salentina, che per mlti non lo sarebbe perché è cantata in lingua italiana. Mi riferisco a "A mammata" degi Zoè (no ho mai cantato "Opillopillopì" per il troppo timore reerenziale cheho per la canzone che mi ha avvicinato al Salento). Se in un progeto c'è coerenza, dove si può intendere sia coerenza tematica che di chi lo fa con le propri opinioni v tutto bene, e ieu Raheli lu canuscu.
Ciao, e non facciamoci problemi se qualcuno vuole cantare bella cia dove sia!
Due anni fa (il 14 agosto) feci un concerto qui dalle mie parti, nel quale, dopo aver snocciolato alcni clasici della antica e gloriosa tradizione (in senso largo...) politicaitaliana da Bella ciao" (con cui aprii) a "Strnelli d'Esilio", passando per "Per i mori di Reggio Emila" (Amoei) alla fine suonai una canzone salentina, che per mlti non lo sarebbe perché è cantata in lingua italiana. Mi riferisco a "A mammata" degi Zoè (no ho mai cantato "Opillopillopì" per il troppo timore reerenziale cheho per la canzone che mi ha avvicinato al Salento). Se in un progeto c'è coerenza, dove si può intendere sia coerenza tematica che di chi lo fa con le propri opinioni v tutto bene, e ieu Raheli lu canuscu.
Ciao, e non facciamoci problemi se qualcuno vuole cantare bella cia dove sia!