L'Aia su Telenorba: iniziamo malissimo

Rispondi
CarloTrono
Amministratore
Messaggi: 977
Iscritto il: 11 maggio 2003, 11:06
Località: Copertino (Lecce)
Contatta:

602

Messaggio da CarloTrono »

Oggi, sacrificandomi stoicamente per voi, ho avuto il coraggio di vedere per Oggi, sacrificandomi stoicamente per voi, ho avuto il coraggio di vedere per ben due volte la registrazione della trasmissione "L'Aia, suoni e danze del mediterraneo", in onda su Telenorba ogni domenica alle 20.45. Dopo essermi imbottito di antiacidi per sopravvivere ad un improvvisa ulcera perforante, eccomi qui ancora dolorante a scrivervi il resoconto di quello che ho visto... e che avrei preferito non vedere.La trasmissione si apre con una sigla di apertura intitolata "The Pizzica" (oddio) scritta dal direttore artistico della trasmissione, che si rivela essere niente popò di meno che Antonio Da Costa. Per quei pochiiiiiiiiiiissimi che non conoscono Antonio Da Costa, c'é per fortuna su internet il suo belliiiiiiiiiiiiiissimo sito (www.antoniodacosta.it) dove potrete leggere la biografia artistica dell'autore di indimenticaaaaaaaaabili brani come "Movimiento", "Toro Parranda" e sopratutto il vero capolavoro: "Il Ginecologo del Ritmo" (aiutatemi !!!). Insomma, abbiamo un musicista, sicuramente bravo e virtuoso con la chitarra, esperto principalmente nella musicalità  latino-americana, nel divertentismo, nei balli di gruppo...e la trasmissione dovrebbe occuparsi di musica del mediterraneo ! Va bo......tornando al brano di apertura, "The Pizzica", vi riporto alcune simpatiche strofe"girate de qua, girate de ddhaila pizzica du Salentu tutti quanti imu ballarenu passu de quai, nu passu de ddhaila pizzica du Salentu tutti quanti imu ballaremovite cu la pizzica, no non ti fermarefino a crai matina, tutti imu ballare" insomma, la sigla di apertura é un miscuglio fra pizzica e hip hop, con ampie incursioni della tromba e del campionatore, e con rapidi accostamenti di ballerini di pizzica nella ronda con danzatori free style nell'asfalto metropolitano...iniziamo veramente male insomma. Finisce (finalmente) la sigla e scende da una scala l'angelo biondo che dovrebbe rappresentare la conduttrice seria e professionale della trasmissione... Nathaly Caldonazzo !!! Continuiamo peggio !La scenografia vorrebbe ricostruire un Aia...c'é un pavimento di finto mattonato che sembra disegnato con il pennarello su un foglio bianco, ci sono ovunque dei poveri vitigni attaccati alle colonne con il filo di ferro ben in vista, trecce di peperoni e aglio appese un po' ovunque, qualche edera di plastica, qualche pentola di rame e delle grosse balle di fieno sulle quali sono adagiate una ventina di ragazzotte in minigonna scozzese bianca o rossa. Ovviamente, queste simpatiche ragazze daranno per tutto il corso della trasmissione spettacolo, ballando ogni musica sempre e unicamente con lo stesso, maledettissimo passo, tutte insieme belle coordinate...piede avanti, piede dietro...chissa quanto avranno provato per questa splendida coreografia, cosi tradizionaleeeeeeeeee. Nathaly presenta l'Aia, "un programma ideato per farvi rivivere le vecchie tradizioni genuine di una volta, quando i nostri nonni tornavano stanchi dopo una giornata di lavoro nei campi e si ritrovavano tutti insieme nell'aia, e davano inizio ai festeggiamenti, ai canti, alle danze popolari. Vogliamo farvi rivivere quella atmosfera facendovi divertire e cantare con noi."Arriva il "direttore artistico", che dopo esserti applaudito da solo, presenta il gruppo residente nella trasmissione, cioé gli "Elva" (fra i quali riconosciamo Gino Cerfeda degli Ariacorte), coadiuvati dalla presenza inquietante di "Dj Ciappy" al campionatore (mamma mia che razza di nome si é scelto). E ovviamente Antonio da Costa non poteva risparmiarci un momento di "divertentismo" di serie zeta, cantando a quarciagola una filastrocca da asilo:"Questa é l'Aia del mediterraneo, se siete dei nostri battete uno [singolo battito di mani], se siete dei nostri battete due [doppio battito di mani], se siete nei nostri gridate forte: questa é l'Aia del mediterraneo". A questo punto, il mio sistema gastrointestinale inizia a dare i primi segni di sofferenza, ma andiamo avanti."L'obbiettivo é proprio questo: la fiesta, il divertimiento...il casino !". Mi sembra ovvio, con questi presupposti, figuriamoci se una trasmissione sulla musica e la danza del mediterraneo poteva darsi degli obiettivi vagamente culturali !Arriva Elena, una bella ragazzona con un vistoso decolté "leggermente evidenziato" da una scollatura che arriva fino all'ombellico, o quasi. Questa fanciulla dovrebbe rappresentare "il pozzo della cultura", leggendo da un libro una presentazione per ogni gruppo ospite...ah, e io che pensavo che non fosse una trasmissione culturale, ma guarda un pò !Antonio Da Costa attacca con una pseudo-pizzica-divertentismo che gira sulla strofa:"L'ospite é qui, che si esibirà , cantando e suonando emozioni ci darà "...ed entrano i Tamburellisti di Torrepaduli.Vengo preso da un irrefrenabile voglia di estrarre la cassetta e bruciarla, ma mi contengo, e aprendo il flacone degli antiacidi, continuo a vedere cosa accade.I Tamburellisti vengono introdotti dal "pozzo della conoscenza", che legge dal suo libro un sacco di fregnacce, fra le quali "i Tamburellisti di Torrepaduli hanno provocato negli anni novanta una vera e propia rinascita della tradizione della pizzica salentina. Il successo del gruppo é dato dalla creazione di nuove pizziche, sia in dialetto che in Italiano, nel pieno rispetto della tradizione salentina"....apro il secondo flacone di antiacidi.Si esibiscono quindi i Tamburellisti, con la solita ballerina che balla così freneticamente da rovinare tutta la bellezza della danza...in genere d'estate ha solo la gonna e quindi é tutto un volare di mutante, questa volta almeno c'aveva sotto i pantacollant. Il ballerino poi, +contravvenendo alla regola basilare di questa danza di corteggiamento, cioé che non ci si deve mai toccare, al massimo sfiorare, appoggia pesantemente le mani sui fianchi nudi della ragazza...e vai !Pierpaolo, tanto per cambiare, ha (parere personale ovviamente) una voce semplicemente inascoltabile, stonata e troppo bassa ...inoltre nel primo pezzo finiva molte strofe aggiungendo una risata che avrei visto bene in un film horror di maniaci schizofrenici. Secondo pezzo dei Tamburellisti (non prima di un "fraseggio brasialiano improvvisato" di Antonio da Costa con Rocco), una "Pizzica Orientale"...va be, vi lascio immaginare.Dopo un momento di cabaret (di serie zeta) entra il secondo gruppo, i Radicanto. Devo dire di aver apprezzato l'esibizione del gruppo barese, molto bravi nelle voci e con un ottimo sax soprano...come come? un sax soprano? ebbene si, il gruppo dei Radicanto "traduce la tradizione attraverso i suoni del presente". Per quel poco che ho potuto sentire, il risultato non é del tutto spiacevole, ma ovviamente é abbastanza lontano dalla tradizione, e non può essere altrimenti vista la presenza di una batteria, di un basso elettrico, di una chitarra elettrica e del sax. Dopo i Radicanto, che mi hanno risollevato un po' il morale (anche se speravo di vedere qualcosa di più tradizionale), ci pensa Antonio Da Costa a ributtarmi nell'oceano della acidità  gastrica, costringendo Gino Cerfeda a cantare insieme a lui tre strofe di "Mamma la Rondinella" come se fosse una canzone da divertentismo, interrompendo il canto con dei commenti e accellerando il ritmo in maniera ignobile. E ovviamente, dietro Nathaly c'erano tutte le ragazzotte che facevano il solito passo, in un vorticare di coscie ipertrofiche. Entrano gli "Itinerari e Sentieri", un gruppo di danza. Si esibiscono in una "Bhangra dell'India" (o almeno mi é sembrato di capire così). Ammetto di non conoscere questa danza celebrativa del raccolto, quindi, ho osservato con curiosità  senza esprimere alcun giudizio.Ancora una volta, mi sorbisco un noiosissimo e lunghissimo momento di comicità ...se così si può chiamare. A quanto pare nella trasmissione questi momenti abbonderanno...Terzo gruppo, l'ultimo italiano, sono gli "Terranima", un gruppo con una grande "passione per la propria terra e per la musica, intesa come espressione dell'anima di cui la terra vive e ha vissuto". I Terranima attaccano con una Tarantella di Sannicandro, suonata con ... basso elettrico, batteria, chitarra classica, tamburello (sintetico) e un buon violino elettrico, molto piacevole, suonato dal cantante fra una strofa e l'altra. Ancora una volta la tradizione reinterpretata con l'ausilio di strumenti moderni. Il secondo brano dei Terranima é una canzone malinconica, in Italiano, dedicata alla città  di Baghdad, dove i Terranima si sono recati per partecipare al Festival di Babilonia, un grande evento che veniva organizzato ogni anno dal regime di Saddam Hussein. "Sono sicuro che tutta questa gente, fra pace e guerra cerca di vivereparlar d'amore non ci costa niente, ma cambierebbe il mondo come tu hai cambiato me"Il testo effettivamente da in alcuni punti l'impressione di essere un po' scontato, ma si vede che i Terranima sono rimasti molto colpiti dall'esperienza, tanto da dire : "abbiamo visto quella che era la realtà  di Baghdad, ora é molto diversa...noi pensiamo sia peggio". Ovviamente, Nathaly interrompe subito questa discussione, freddando il cantante con un "Non tocchiamo questo tasto"...infatti non c'é tempo, la trasmissione deve andare avanti e dare spazio a questioni più importanti, più culturalmente pregnanti......un altro orrendo momento di cabaret. Prima dell'entrate dell'ultimo gruppo, Antonio Da Costa si presenta con un tunicone bianco, una sciarpa blu buttata sul collo...e due scarpe da ginnastica marroni che sbucano da sotto la tunica, per cantare una canzone arabeggiante del suo repertorio. Sicuramente Antonio é tecnicamente molto abile...però...Dopo l'ennesima sofferenza, entra il gruppo tunisino, che mi é sembrato sentir chiamare "Kantago". Finalmente un po' di musica tradizionale del mediterraneo... non c'entra molto con l'Aia, ma va bene, é interessante. La trasmissione finisce con una pizzica tecno-dance-hip hop-discotecara, in un ennesimo vorticare di coscione che starebbero bene dietro il banco del macellaio, e con Gino Cerfeda che per essere più "trendy" per questo brano, si é tolto gli occhiali da vista e si é messo un paio di occhiali da sole avvolgenti...Per fortuna, é finita...la sofferenza é rimandata alla prossima puntata, che spero sia meglio. La speranza é sempre l'ultima a morire, e nel frattempo io ho finito gli antiacidi.Ah dimenticavo: Nathaly sbagliava i nomi degli artisti, (ha chiamato Giampiero Pierpaolo dei Tamburellisti), continua a dire "questo é il bello della diretta" mentre i microfoni non funzionano e Antonio Da Costa combina continuamente casini... lo abbiamo detto che é una professionista [addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
tartic
Messaggi: 5
Iscritto il: 3 luglio 2003, 2:04

603

Messaggio da tartic »

meticolosamente azzeccato il tuo resocontoluigi spagnolo[addsig]
Avatar utente
Ialma
Messaggi: 681
Iscritto il: 5 ottobre 2003, 14:56
Località: BA
Contatta:

604

Messaggio da Ialma »

...e magari qualcuno si aspettava anche un prodotto degno di qualche rilevanza.
La ignoranza del "ginecologo del ritmo" in materia di musica popolare é semplicemente impressionante (per non parlare della conduttrice che in un paio di occasioni finge un accento barese da accapponare la pelle e chiama Terranova i Terranima)
La "informatrice con scollo" la ragazza con funzione di fornire informazioni ha detto tante cazzate, senza però dire la cosa più importante, ossia da dove venissero i gruppi.
Immagino che qualcuno stia ancora col dubbio di sapere da dove venisse ognuno (da Bari i Radicanto, da Manfredonia i Terranima e da un posto da dove facevano meglio a non muoversi per niente i tamburellisti di Torrepaduli).
Attenzione signori, perché il circo mediatico sta iniziando ad assaggiare la musica popolare, e qualora la trovi di suo gusto, rischiamo che ci affondi i denti all'osso.
Il che tradotto in soldoni vuol dire pizzicadivertentismo , la pizzica nei villaggi vacanze, nelle scuole di ballo accanto ai latinoamericani, a Domenica In e nelle mani di showman come il succitato Da Costa e nelle discoteche da 4 soldi accanto alla "commerciale" e alla house .
3 a 1 la nuova frontiera sarà  quella, ed inizierà  magari con una versione di Mamma La Rondinella "che coinvolga il pubblico e lo faccia danzareeeeeee con questi ritmi sfrenati della discopizzicaaaaaaa"
Soluzioni possibili? Me ne vengono in mente diverse. Una delle quali il BOICOTTAGGIO
Mandate mail di protesta a telenorba chiedendo la sospensione de L'AIA o che si preparino presentatrice e direttore "artistico".
Ma dite la vostra che sono curioso

p.s. non so a quanti é capitato di vedere un programma sabato sera su Rai 1, da Benevento. C'era sul palco insieme a ste tre culone che presentavano, un gruppo di tammurriata. E la culona più importante non faceva altro che ripetere "...che ritmo, che ritmo..."[addsig]
...la luna aggira il mondo e voi dormite...
(tradizionale, Matteo Salvatore)
CarloTrono
Amministratore
Messaggi: 977
Iscritto il: 11 maggio 2003, 11:06
Località: Copertino (Lecce)
Contatta:

605

Messaggio da CarloTrono »

sono d'accordo, se anche la prossima puntata si rivelerà  uno schifo e un insulto alla tradizione della nostra terra, inizieremo il boicottaggio e il bombardamento con le mail di protesta[addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
LUMAURIZIU
Messaggi: 167
Iscritto il: 28 agosto 2003, 18:30
Località: Lecce

606

Messaggio da LUMAURIZIU »

Grazie e complimenti a Carlo per il puntiglioso resoconto.E' praticamente da quando ho cominciato a frequentare il forum che non faccio che mandare messaggi di allarme come quello di Ialma !Purtroppo Telenorba é forse soltanto uno dei più innoqui esempi del degrado conseguente alla mercificazione consumistica che molti - a tanti livelli - stanno già  da molto tempo facendo della nostra musica popolare di tradizione.Si, dovremmo proprio reagire !Ciao a tutti.[addsig]
giannino
Messaggi: 568
Iscritto il: 27 luglio 2003, 12:59
Località: Paris

608

Messaggio da giannino »

Che sfortuna! Purtroppo a Bologna non riusciamo a vedere Telenorba, mi dispiace perdermi programmi di così alto spessore...parlando seriamente però questa é una delle tante occasioni mancate che la televisione ha per rivalutarsi un po'.Mi aveva parlato di quella trasmissione Giannone a Bologna ed ero entusiasta che una tv regionale producesse una trasmissione con quelle ambizioni, ma credo che per vedere risultati concreti in questo senso bisognerà  aspettare qualche puntata di "passaggio a Nord Ovest" del 2085.Che dire Carlo, io non l'ho vista ma la tua descrizione é sufficiente (e molto simpatica)...conserva la cassetta! Qualche ricercatore in futuro potrebbe pagartela oro, ed anche a me piacerebbe vederla.Questo messaggio é stato modificato da: giannino, 25 Nov 2003 - 13:43 [addsig]
Giovanni Semeraro
Stupore
Messaggi: 6
Iscritto il: 14 agosto 2003, 23:50

610

Messaggio da Stupore »

Dopo aver letto il resoconto di Carlo (splendido e ironicissimo) non mi dispiace più di poter vedere solo Tele Nor Est et similia....Pioggia di email di protesta? Dove? a chi? io ci sono!! [addsig]
AntecedenteX
Messaggi: 14
Iscritto il: 2 novembre 2003, 2:53

613

Messaggio da AntecedenteX »

Carlo, Marvilloso sei.
Stupefacente.
La toia ironia mi habe facto squartare dalle risa.
Sei genialo.

Salutationi Affectuevoli[addsig]
gianfranco
Messaggi: 82
Iscritto il: 25 maggio 2003, 22:37
Località: Maruggio (TA)

614

Messaggio da gianfranco »

TELENORBA Via Pantaleo 20/a 70014 Conversano (Ba) - ItalyE-mail: info@telenorba.it - Tel: +39-80-495.25.00 - Fax: +39-80-495.54.12... condivido pienamente! é un'offesa a noi stessi, rimandiamo il ginecologo e le sue infermiere... a casa!... pensavo, 1 email x 360 iscritti di pizzicata.it = quasi una sommossa popolare... ciao![addsig]
Gianfranco Cipriani
CarloTrono
Amministratore
Messaggi: 977
Iscritto il: 11 maggio 2003, 11:06
Località: Copertino (Lecce)
Contatta:

616

Messaggio da CarloTrono »

Mi dispiace...ho cancellato la cassetta, é stato più forte di me...ora me ne pento. Comunque, la prossima puntata ci saranno i Mascarimirì, e quella la conservo. Altre presenze previste nelle prossime puntate, gli Ariacorte al completo, i Ariafrisca, Lu Rusciu Nosciu...penso che piano piano passeranno tutti i nostri gruppi da quella trasmissione.L'unica speranza é che gli autori, per recuperare un po' di contegno, diano un po' di bromuro ad Antonio da Costa e preparino meglio Nathaly a presentare gli ospiti...magari così si ricorda i nomi ! [addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
ramonn
Messaggi: 156
Iscritto il: 1 agosto 2003, 14:15
Località: merine

620

Messaggio da ramonn »

io sarei curioso di sapere com'é che quei gruppi si trovano lì!se sono stati loro a proporsi o se c'é stato qualcuno che li ha contattati: telenorba,qualche agenzia,qualche manager etc.Perché bisogna vedere anche per quale motiv oi gruppi vanno a suonare lì se é una trasmissiona così squallida come dite.[addsig]
CarloTrono
Amministratore
Messaggi: 977
Iscritto il: 11 maggio 2003, 11:06
Località: Copertino (Lecce)
Contatta:

621

Messaggio da CarloTrono »

La trasmissione é squallida principalmente per gli orrendi momenti di cabaret, per l'assoluta mancanza di preparazione della conduttrice e del "direttore artistico", e per il festival di cosce ipertrofiche che fanno cattiva mostra di se. Poi la qualità  della musica, ovviamente, dipende da gruppo a gruppo, e nel caso della prima puntata, a parte i Tamburellisti, non era tanto disprezzabile (poca tradizione, a parte i Tunisini, ma comunque Radicanto e Terranima non si sono comportati male). Beh...poi ci sono le sigle di inizio e di coda che effettivamente sono squallide.Speriamo bene...[addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
federico.capone
Messaggi: 160
Iscritto il: 25 ottobre 2003, 13:30
Località: Cavallino (le)
Contatta:

625

Messaggio da federico.capone »

Scusate se mi permetto qualche commento ma, non so, sta storia della trasmissione su Telenorba (una delle maggiori emittenti a livello nazionale, non dimentichiamolo, dopo i canali "egemoni" della Rai e di Mediaset) mi sa tanto di una cosa già  vista.
Mi pare d estate. Mi pare un festival. Tutti ne parlano male e poi tutti andrebbero a suonarci...
Si tratta anche questo di "livellamento" (e non di fusione o incontro) di culture lontane.
Da Costa avrà  un pessimo modo di gestire la cosa (a me il divertentismo non é mai piaciuto, anche perchà© mi diverte poco), ma bisogna comunque rispettarlo, come bisogna rispettare il lavoro degli altri.
Ha, in parte, ragione Ialma quando afferma che il circolo mediatico sta iniziando ad assaggiare la musica popolare. Ha ragione in parte perchà© mi pare l abbia già  fatto: Maurizio Caostanzo Show, La morte... ops scusate... notte della taranta e tutte le altre manifestazioni di gruppi, gruppetti e compagnia bella, che fanno muovere il Salento (e i turisti) al "ritmo" della pizzica.
Non sono d accordo con Ialma quando afferma che la musica commerciale e la musica house siano musiche "da quattro soldi". Ci sono artisti (e dico artisti seri) che vivono di quella musica, che può piacere e può non piacere, ma non tutta é da quattro soldi. Piuttosto artisti da quattro soldi sono coloro i quali tentano di speculare sulla tradizione salentina, spacciando per prodotto originale quello che non lo é.
Ma non tutto il male viene per nuocere, i prodotti buoni si riconoscono a vista.
Ho avuto modo, per motivi di lavoro, di ascoltare due lavori diametralmente opposti e tutti e due degni del massimo rispetto: Malachianta, cd uscito in questi giorni con Kurumuny/libri numero 8, dove canta la Simpatichina e prodotto da Luigi Chiriatti + altri e il cd uscito qualche mese addietro con la Gazzetta del Mezzogiorno, La Notte della Taranta, dove, fra gli altri gruppi della "tradizione salentina c erano gli Anima. Tradizione e innovazione. Mi pare su questi binari si debbano muovere, giocoforza, gli appassionati di musica salentina.
Per quanto riguarda la trasmissione su Telenorba finisco con una domanda: quanti artisti salentini, qualora avessero la possibilità , rifiuterebbero di andare a Sanremo? e qualora fossero artisti seri, pur rimanendo tali e dovendo cantare al fianco di musicisti da quattro soldi, diverrebbero anche loro artisti da quattro soldi?

Un saluto a tutta la comunità , Federico
ps bella carlo, descrizione perfetta delo show, ci becchiamo in chat ciao
[addsig]
Rispondi

Torna a “Festival, concerti ed eventi organizzati”