Pantomima concertistica di un attarantamento

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andreap
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Messaggio da andreap »

chiedo scusa ai ragazzi del gruppo OST ma l'idea di rappresentare una tarantata, non vi nascondo, mi procura quasi un dolore fisico.
Come ho già  espresso in un altro post, la mia esperienza legata in primis a mia nonna suonatrice e poi a molti anziani che ho avuto la fortuna di incontrare mi ha portato a sentire la responsabilità  di ciò che rappresento su un palco o durante un workshop. Non sono salentino, ma i molti anziani conosciuti, tra cui salentini, mi hanno sempre deto chiaramente che da parte loro non sono mai stati fatti grandi sorzi per conservare le antiche tradizioni, in quanto le tradizioni facevano parte di un mondo legato a doppio filo ed intriso di enorme (e per noi forse inimmaginabile) dolore, povertà  e sofferenza. Quando queste terribili realtà  raggiungevano dei picchi emotivamente intollerabli, potevano verificarsi fenomeni riconducibili al tarantismo ( oppure chiamati con uno degli altri modi che si utilizzavano in altre parti d'italia, dato che questo non é un fenomeno unicamente salentino ma legato ad un certo tipo di mondo rurale...).
In questo senso, ed unicamente in questo, la rappresentazione di questo fenomeno su di un palco a fine ludico o conoscitivo che dir si voglia mi sembra un atto blasfemo, pari forse a far la pipì in chiesa...
Dico questo con grande rispetto per il bagaglio musicale dei musicisti in qustione, ma feramemnte convinto che la musica, se buona e sentita, non ha bisogno di alcuna rappresentazione, basta da sola...
Complmenti comunque a tutti per i concetti e le posizioni davvero interessanti espresse nel forum...
Andrea
giuanni81
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Messaggio da giuanni81 »

Solo a titolo di cronaca (e non per polemica):
a Novoli, durante i festeggiamenti in onore di S.Antonio, ho avuto modo di assistere ad un concerto di pizzica di un gruppo finora a me sconosciuto. Ho avuto qualcosa da ridire su alcune canzoni, ma per il resto mi é piaciuto.
Il problema però é che verso la fine anche loro hanno avuto l'idea di rappresentare una tarantata (anzi, per la verità , 2!). Mi sono allontanato per disgusto, più che altro per due motivi, uno futile e uno serio (riportato più volte sui vari post di questa discussione):
1) l'hanno davvero inscenata male, senza seguire affatto il ciclo coreutico-musicale, diciamo, "tipico";
2) la gente che da sotto il palco si divertiva e ballava con le note di quella sottospecie di pizzica-tarantata mi ha dato l'impressione che il gruppo non ha lanciato il giusto messaggio o, ancora peggio, il gruppo non voleva affatto lanciare un messaggio che possa far comprendere tutto il dolore che sta dietro il fenomeno del tarantismo. Credo lo abbiano fatto solo per "spettacolarizzare la sofferenza altrui". Cosa che mi ha ancora di più disgustato é che quella sofferenza non é poi così distante nel tempo! se penso che l'ultimo caso di tarantismo a me noto é del 1993 (correggetemi se sbaglio!);
Comprendo le motivazioni di fondo dei nuovi gruppi di riproposta, ma non accetto che si riproponga la sofferenza altrui.
saluti!
gramigna
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Messaggio da gramigna »

nominominominominominominominominominominominominominominominominominominomi
NOMI
giuanni81
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Messaggio da giuanni81 »

Scusate. Ad aver letto prima il loro sito, non mi sarei nemmeno degnato di scrivergli contro.
Ammetto di essere un neofita in materia di tarantismo e di musiche popolari, ma davvero non riesco a capire come si possa far suonare nelle piazze gruppi composti da ragazzini che non sanno un ca...di tradizioni, di musica popolare e di tarantismo!!!

vi invito a leggere cosa scrivono sul tarantismo nel loro sito (alla faccia del povero De Martino che ha scritto proprio l'esatto contrario di quello che sostengono loro!!):

http://www.lartenoscia.it/index22.htm

ha ragione Raheli quando attacca i nuovi gruppi etnici!!

Scusate lo sfogo
raheli
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Messaggio da raheli »

e però sono ragazzi.
giuanni81
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Messaggio da giuanni81 »

e però potrebbe esserci qualcuno dietro le quinte che gli spieghi almeno il significato di cosa cantano.
tarantune
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Messaggio da tarantune »

stendo un velo..... impietoso...... ahimé!
te na sciumenta cambara nu pijare mai la fija ca ci ambara nun ete, sempre alla mamma se ssamija!!!
raheli
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Messaggio da raheli »

Caro giuanni81 quello che volevo dire é che almeno quelli sono ragazzi.
Ma ci sono anche persone grandi e grosse che fanno di peggio.
Fra i due chi giustifichi di più?
Frag
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Messaggio da Frag »

Figuriamoci che se in una discussione di così alto livello non devevo metterci lo zampino pure io...
Allora, intanto saluti a tutti..
il gruppo di cui io faccio (ancora marginalmente) ha una coppia di ballerini... la donna della coppia propone (non in tutti i contesti) la danza-pena delle tarantate...
Innanzitutto vorrei dire che nn trovo nulla di male in un gruppo che fa questo genere di spettacolo, semmai trovo un po triste chi tenta di emulare (in malo modo) le movenze di maria di nardò, nel caso del mio gruppo viene solo proposta una lettura del ballo che la ballerina (che ha studiato) fa, se consideriamo che prima di ogni esibizione del genere viene spiegata tutta la storiella della danza coreutica e che comunque é sempre una riproposta del ballo originale.
forse mi sono espresso male(come sempre) ma credo di aver reso l'idea...
giuanni81
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Messaggio da giuanni81 »

per Raheli: non c'é bisogno di risposta alla tua domanda, ovviamente.

Per Frag: personalmente trovo disgustoso riproporre in un contesto di spettacolo (perché la pizzica é questo in questo momento storico) una fase dedicata a quella che tu definisci "danza-pena delle tarantate".
Si può trattare anche di Ernesto De Martino (pace all'anima sua) che balla il ciclo coreutico-musicale di Maria o di Rosaria di Nardò. Non mi interessa. Quello che mi preme sottolineare é che é assurdo e privo di ogni morale riproporre in simili contesti una danza che simboleggia la sofferenza (dei tarantati e dei propri familiari). Qualcuno ha giustamente osservato che é come riproporre la sofferenza di un paralitico su un palco. A chi farebbe piacere? considerando che i casi di tarantismo non sono poi così lontani nel tempo...

Qualcun'altro, durante i concerti, spiega che la musica che sta per suonare é una "pizzica pseudo-tarantata", MA NON SI PERMETTE DI INSCENARE QUALSIASI TIPO DI BALLO per rendere più chiaro il concerto, eppure la gente non grida a gran voce "vogliamo il ballo delle tarantate!".
Credo che quei gruppi che ripropongono simili danze manchino di tatto e sensibilità  e che lo facciano per una classica ed infame trovata pubblicitaria e per inscenare uno spettacolo in più (per essere cattivi: forse anche per colmare qualche lacuna artistica).

Tutto questo lo dico e lo ribadisco nella massima tranquillità , consapevole che é solo un opinabilissimo parere di un profano, ignorante di musiche e tradizioni popolari, ma in grado di esprimere apprezzamenti su quello che percepisce sensorialmente.
tarantune
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Messaggio da tarantune »

Caro roberto i nonni nosci diciane........torci vinchiareddru finché é tennareddru!
Vedi frag!...i risultati sono queli poi... se nu nde dai intra li musi finché su curciuli....! :mrgreen:
te na sciumenta cambara nu pijare mai la fija ca ci ambara nun ete, sempre alla mamma se ssamija!!!
Frag
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Messaggio da Frag »

Mha, la mia propensione a prendere MAZZATE PESANTI é nota...
Dicevo, io credo che sia diverso inscenare la danza-pena delle tarantate dall'inscenare il ballo di un paralitico, in quanto:
a) nn ci sono + tarantate da un pezzo
b) é noto che la musica fosse per le tarantate un momento di fuga e percui é solo un momento (moooolto piccolo) della sofferenza che le donne stavani vivendo
c) se in un gruppo c'é un ottima ballerina, lo definiamo lacuna artistica?
d) Chi nn ha mai visto una vera tarantata, ma che ha almeno letto qualcosa, può trovare riscontro in un ballo simile se studiato é preparato nei minimi particolari.
e) se studiata e compresa criticamente una cosa nn può che essere buona, sempre se si specifica che é comunque una rilettura...
giannino
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Messaggio da giannino »

C'era in effetti qualcosa che mi puzzava, ed alla fine abbiamo scoperto che il "gruppo" di Frag fa anche lui l'attarantamento...ma sinceramente non me ne meraviglio affatto...anzi, visti i precedenti, sarebbe stato sorprendente il contrario.
Detto questo, trovo VERAMENTE PENOSO il definire "danza pena" la "danza" delle tarantate, é penoso dire che tarantate non ce ne sono più (gli anni 60 li hanno vissuti persino i miei genitori...ed ho 25 anni), ed é ancora più penoso che io stia rispondendo a frag.

Ma Frag, non me ne volere e credimi, la vera danza pena é quella che ripropongono le ballerine pseudo tarantate sui palchi...nel senso che sia da un punto di vista estetico, che da quello morale, che da quello propriamente artistico, il 90% di queste ballerine fa proprio PENA nel cercare inutilmente di imitare ciò che imitare evidentemente non si può....ma soltanto profanare.
Giovanni Semeraro
giannino
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Iscritto il: 27 luglio 2003, 12:59
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Messaggio da giannino »

PS: Frag la storiella di De martino non é una favola, anche se potrebbe sembrare...eravamo noi una manciata d'anni fa
Giovanni Semeraro
tarantune
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Messaggio da tarantune »

Non posso che essere d'accordo caro giannino..io li definirei non spettacoli penosi....ma ...[b:a40269d592]penali[/b:a40269d592]!!! capisci a me!
X frag:
e ncora nu nda pruate bbastanza???
Ma... dimmi per te la musica.... é un via di fuga vero?
[b:a40269d592]E quannu incigni a fucire?????[/b:a40269d592] :mrgreen: :mrgreen: :mrgreen:
te na sciumenta cambara nu pijare mai la fija ca ci ambara nun ete, sempre alla mamma se ssamija!!!
Frag
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Messaggio da Frag »

ragazzi, sulla denza che facciamo c'é uno studio profondissimo..
profanare lo studio altrui nn é mai una cosa molto educata e sopratutto saggia, qualcuno che sa +, non io, potrebbe smerdarvi...
ma alla fine fate di me e delle mie opinioni quello che volete..
giuanni81
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Messaggio da giuanni81 »

Questo non vuol essere un attacco ad personam, assolutamente, però...nessuno profana lo studio altrui, più che altro perché lo studio non si profana.
Poi il punto della situazione non é studiare per riproporre, ma semplicemente é studiare per diffondere la conoscenza, per trasmettere il risultato dei propri studi. Questo é saggio.
Non é certamente saggio simulare su un palco le movenze di una pseudo-tarantata. Spero di essere stato chiaro.
Poi, caro Frag, lo ripeto: l'ultimo caso da me conosciuto di tarantismo é del 1993, quindi 13 anni fa, quando tu eri abbastanza giovane, quindi IN VITA. Poi...potrebbero esserci anche altri casi di tarantismo molto più recenti. Non lo so. Inoltre ripeto: tarantismo=sofferenza. Quindi da ciò si deduce che:
1) il fenomeno non é poi così antico come tu credi
2) anche se fosse antichissimo, é pur sempre un mettere in piazza, uno spettacolarizzare la sofferenza patita da persone come te, come me.
la sensibilità  e la maturità  dell'artista si riconoscono anche e soprattutto dai limiti che sa darsi.
Non credi?

saluti a tutti.
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lapo
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Messaggio da lapo »

frag ha scritto:
"[...]ragazzi, sulla denza che facciamo c'é uno studio profondissimo.. [...]"

mi farebbe piacere sapere in cosa consiste questo studio. capire che percorso avete fatto per arrivare a mettere in scena questo spettacolo.

grazie
E in iscambio delle cinque lire le fece il prete rincartare il cembal suo e appiccarvi un sonagliuzzo, ed ella fu contenta.

Decameron seconda (8)
tarantune
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Messaggio da tarantune »

Profondo significa che... vi infilate su gav bombole scendete in mare a 40 m e studiate sul fondo?
Se vi aiuta a concetrarvi fate voi! :mrgreen:
Ultima modifica di tarantune il 29 gennaio 2006, 18:18, modificato 1 volta in totale.
te na sciumenta cambara nu pijare mai la fija ca ci ambara nun ete, sempre alla mamma se ssamija!!!
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Ribadisco alcune cose gia' scritte da me e da altri.

Se qualcuno mi chiedesse: "Ha senso riproporre, oggigiorno, la pantomima di un attarantamento?" io risponderei senz'altro di SI': un senso può averlo eccome.
Certo gli va dato, non é che ce l'ha in quanto rappresentazione.
Se il fine é quello di sensibilizzare, di far conoscere, di istruire, di far prender coscenza ad un pubblico dell'esistenza, seppur passata, di questo fenomeno, é giustificabile anche una rappresentazione teatrale dell'attarantamento.
Certo dipende da CHI, COME, DOVE, PER CHI e PERCHE' viene inscenata una cosa tanto delicata ed impegnativa.
Se a farlo é una persona con una conoscienza approfondita del fenomeno nonchà© una sensibilità  tale da permettergli di creare i presupposti perchà© il pubblico possa capire bene a cosa stia assistendo non ci vedo niente di male.
Certo da una persona del genere mi aspetterei la scelta di un contesto, e di conseguenza di un pubblico, adatto. Ed un concerto in piazza o in un locale difficilmente potrà  esserlo a parer mio.

Ma questi, alla fine, son discorsi teorici: finchà© non si ha davanti agli occhi lo "spettacolo" é difficile dar giudizi definitivi: prima di criticare il gruppo di Frag dovrei vederlo all'opera.
Ultima modifica di Valerio il 29 gennaio 2006, 19:12, modificato 1 volta in totale.
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