fortune e notte della taranta
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Cari amici di pizzicata, non conosco Princigalli produzioni, (sono ignorante, che ci posso fare?), ma se dite che viene sovvenzionata a non finire... ci credo, succede lo stesso nel campo dell'editoria turistica, vengono finanziati sempre i soliti noti (agli altri, se rimangono, vanno le briciole).
Il fatto é questo, che cambiano i partiti, cambiano le persone, ma le logiche sono sempre le stesse e ni nde binchiamu cu votamu vendola!
A volte le stesse persone, come faceva notare roberto, cambiano opinione, anzi invertono proprio rotta (si veda in tal senso il grande scrittore intellettuale tesserato comunista e salentino d'autoadozione COTRONEO, fino a qualche anno addietro i suoi commenti dorati sulla ndt, oggi invece sputa fango..., ma c'é anche chi prima sputava merda e oggi va d'amore a d'accordo con Blasi e compagnia bella... fra questi qualche docente universitario che prima criticava e oggi non più... "IL TEMPO CAMBIA TANTE COSE NELLA VITA, IL SENSO LE AMICIZIE LE OPINIONI, CHE VOGLIA DI CAMBIARE CHE C'E' IN ME... (battiato)").
C'é, infine chi é fedele alla linea, a me la Ndt non piace e non é mai piaciuta... l'ho scritto l'ho detto, sono rimasti indifferenti... penso si possa fare di più... Per quanto riguarda il Carpitella non serve a nulla ()... opinione personale, s'intende... mo' mi sono rotto e, quindi... non scrivo più! SALUTI A TUTTI ED IN PARTICOLARE A ROBERTO...
Il fatto é questo, che cambiano i partiti, cambiano le persone, ma le logiche sono sempre le stesse e ni nde binchiamu cu votamu vendola!
A volte le stesse persone, come faceva notare roberto, cambiano opinione, anzi invertono proprio rotta (si veda in tal senso il grande scrittore intellettuale tesserato comunista e salentino d'autoadozione COTRONEO, fino a qualche anno addietro i suoi commenti dorati sulla ndt, oggi invece sputa fango..., ma c'é anche chi prima sputava merda e oggi va d'amore a d'accordo con Blasi e compagnia bella... fra questi qualche docente universitario che prima criticava e oggi non più... "IL TEMPO CAMBIA TANTE COSE NELLA VITA, IL SENSO LE AMICIZIE LE OPINIONI, CHE VOGLIA DI CAMBIARE CHE C'E' IN ME... (battiato)").
C'é, infine chi é fedele alla linea, a me la Ndt non piace e non é mai piaciuta... l'ho scritto l'ho detto, sono rimasti indifferenti... penso si possa fare di più... Per quanto riguarda il Carpitella non serve a nulla ()... opinione personale, s'intende... mo' mi sono rotto e, quindi... non scrivo più! SALUTI A TUTTI ED IN PARTICOLARE A ROBERTO...
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La ricordate la sentenza del TAR Puglia a proposito del contenzioso sui diritti televisivi tra il Gruppo Mixer Media e Telenorba, se non sbaglio del 24/07/2006, ad un certo punto recitava: "l acquisizione di servizi o quant altro a spese di uno sponsor arreca si un vantaggio alla pubblica amministrazione, ma attribuisce un beneficio allo sponsor che trae un ritorno indiretto in termini di immagine o altro dell operazione, sicchà© si rende necessario e doveroso il confronto tra gli eventuali aspiranti attraverso procedure aperte e trasparenti al fine di individuare il soggetto con cui stipulare il contratto".
Riprendo alcuni passi "si rende necessario e doveroso il confronto !!..procedure aperte e trasparenti", che tradotto significa bando di gara di evidenza pubblica altrimenti, secondo il TAR Puglia, viene violata la libera concorrenza.
Anzichà© fare un bando i nostri luminari della politica si sono sognati (progetto originale =idee originali) di rivolgersi a Mixer Media e a Telenorba offrendo ad entrambe le emittenti la possibilità di riprendere in diretta il concertone del 26 agosto per 25mila euro a testa (perché non 26mila o 50mila, la cifra da quale scienziato e con quale criterio é stata determinata?)
Il Presidente Pellegrino, al suo ritorno dalle vacanze, ha preso le distanze (almeno da quello che é riportato sui giornali), dichiarando che la Provincia non ha alcun ruolo nell affidamento dei diritti televisivi in quanto si tratta (sempre secondo Pellegrino) di una competenza esclusiva dell Unione dei Comuni della Grecìa.
Sarebbe stato preferibile che l Avvocato Pellegrino, visto che come dice Sergio Blasi "c é la maledizione del ragno" e sempre secondo quanto predica Blasi (a meno che non ha detto il falso) "in prima persona il Presidente ha partecipato alle riunioni e a tutta la programmazione della Notte della Taranta", anzichà© defilarsi da certe scelte originali che, a quanto pare, avranno strascichi giudiziari e anche al fine di evitare inutili e costosi contenziosi, vista anche l ingente partecipazione finanziaria dell ente Provincia, avesse consigliato ai suoi pupilli, così come sentenziato dal TAR Puglia, di affidare i "servizi o quant altro attraverso procedure aperte e trasparenti.
E magari estendere tale metodo, sempre per il principio della trasparenza, per l affidamento di tutti i servizi necessari per la produzione dell evento NTD (produzione e distribuzione di CD compresa).
Tutta questa vicenda mi ricorda le disavventure di Pinocchio in particolare due personaggi: il gatto e la volpe.
Visto che il maestro Sparagna al concertone finale invita sempre i suoi amici (vedi Lucio Dalla) speriamo che non sia anche amico dei Cugini di Campagna altrimenti il prossimo anno dovremmo seguire il progetto originale (come ogni giorno ci racconta Torsello) in cui ci sarà la contaminazione de lu Santu Paulu con Anima Mia.
Per gli amici di pizzicata non vi preoccupate di organizzare convegni per discutere dello statuto della fondazione NTD, almeno per quanto riportato dal(la) giornalista su paese nuovo del 20 agosto, "le (annose) polemiche sollevate dalla web community pizzicata.it, guidata da Vincenzo Santoro, lo infastidiscono come può essere una mosca che ronza intorno alla groppa di un elefante" (quanta grazia). Anche perchà© come dice Superblasi la fondazione sta nascendo soprattutto per fare ricerca mica per occuparsi del concertone (leggetevi i giornali di qualche anno fa parlava di orchestra popolare stabile gestita dalla fondazione) quindi prevedere una quota é, sempre secondo Blasi, limitativo.
Dai, non vi fidate di Sergio Blasi? Vi "assicuro" che mantiene sempre la parola data, e poi come dicevano gatto e volpe "di noi ti puoi fidar".
Che bello l articolo apparso sul quotidiano a firma del prof. Luigi Antonio Santoro, non so perchà© ma c é una persona che mi ricorda tanto il signor Proipso.
Scusate mi sto ricordando di un titolo del 19 agosto di Paese Nuovo "Ma chi non vuole Blasi nel Palazzo" io non ho ancora capito chi lo vuole anzi una cosa si é capita: quelli della segreteria dei Ds se lo vogliono cacciare a tutti i costi (vedi l'imbarazzo e le problematiche -quote rosa, super assessorato- per farlo diventare assessore) dalle !!!.
Saluti
Riprendo alcuni passi "si rende necessario e doveroso il confronto !!..procedure aperte e trasparenti", che tradotto significa bando di gara di evidenza pubblica altrimenti, secondo il TAR Puglia, viene violata la libera concorrenza.
Anzichà© fare un bando i nostri luminari della politica si sono sognati (progetto originale =idee originali) di rivolgersi a Mixer Media e a Telenorba offrendo ad entrambe le emittenti la possibilità di riprendere in diretta il concertone del 26 agosto per 25mila euro a testa (perché non 26mila o 50mila, la cifra da quale scienziato e con quale criterio é stata determinata?)
Il Presidente Pellegrino, al suo ritorno dalle vacanze, ha preso le distanze (almeno da quello che é riportato sui giornali), dichiarando che la Provincia non ha alcun ruolo nell affidamento dei diritti televisivi in quanto si tratta (sempre secondo Pellegrino) di una competenza esclusiva dell Unione dei Comuni della Grecìa.
Sarebbe stato preferibile che l Avvocato Pellegrino, visto che come dice Sergio Blasi "c é la maledizione del ragno" e sempre secondo quanto predica Blasi (a meno che non ha detto il falso) "in prima persona il Presidente ha partecipato alle riunioni e a tutta la programmazione della Notte della Taranta", anzichà© defilarsi da certe scelte originali che, a quanto pare, avranno strascichi giudiziari e anche al fine di evitare inutili e costosi contenziosi, vista anche l ingente partecipazione finanziaria dell ente Provincia, avesse consigliato ai suoi pupilli, così come sentenziato dal TAR Puglia, di affidare i "servizi o quant altro attraverso procedure aperte e trasparenti.
E magari estendere tale metodo, sempre per il principio della trasparenza, per l affidamento di tutti i servizi necessari per la produzione dell evento NTD (produzione e distribuzione di CD compresa).
Tutta questa vicenda mi ricorda le disavventure di Pinocchio in particolare due personaggi: il gatto e la volpe.
Visto che il maestro Sparagna al concertone finale invita sempre i suoi amici (vedi Lucio Dalla) speriamo che non sia anche amico dei Cugini di Campagna altrimenti il prossimo anno dovremmo seguire il progetto originale (come ogni giorno ci racconta Torsello) in cui ci sarà la contaminazione de lu Santu Paulu con Anima Mia.
Per gli amici di pizzicata non vi preoccupate di organizzare convegni per discutere dello statuto della fondazione NTD, almeno per quanto riportato dal(la) giornalista su paese nuovo del 20 agosto, "le (annose) polemiche sollevate dalla web community pizzicata.it, guidata da Vincenzo Santoro, lo infastidiscono come può essere una mosca che ronza intorno alla groppa di un elefante" (quanta grazia). Anche perchà© come dice Superblasi la fondazione sta nascendo soprattutto per fare ricerca mica per occuparsi del concertone (leggetevi i giornali di qualche anno fa parlava di orchestra popolare stabile gestita dalla fondazione) quindi prevedere una quota é, sempre secondo Blasi, limitativo.
Dai, non vi fidate di Sergio Blasi? Vi "assicuro" che mantiene sempre la parola data, e poi come dicevano gatto e volpe "di noi ti puoi fidar".
Che bello l articolo apparso sul quotidiano a firma del prof. Luigi Antonio Santoro, non so perchà© ma c é una persona che mi ricorda tanto il signor Proipso.
Scusate mi sto ricordando di un titolo del 19 agosto di Paese Nuovo "Ma chi non vuole Blasi nel Palazzo" io non ho ancora capito chi lo vuole anzi una cosa si é capita: quelli della segreteria dei Ds se lo vogliono cacciare a tutti i costi (vedi l'imbarazzo e le problematiche -quote rosa, super assessorato- per farlo diventare assessore) dalle !!!.
Saluti
Incredibile, incredibile, incredibile. L'articolo segnalato da Stambali, pubblicato da Paese Nuovo del 20 agosto, va riportato per intero:
[b:e996e06f5e]La fondazione non nasce dal nulla, ha già le sue fondamenta[/b:e996e06f5e]
Sergio Blasi, Sindaco di Melpignano e della Notte della Taranta, non ha dubbi: la cura e la protezione della memoria della cultura salentina, che significa archivio e ricerca, non sono solo parole astratte da infilare negli scopi dello Statuto della nascente Fondazione. Ed é per questo che le (annose) polemiche sollevate dalla web community pizzicat.it, guidata da Vincenzo Santoro lo infastidiscono come può essere una mosca che ronza intorno alla groppa di un elefante.
Ieri sera, ad Alessano, la web community ha promosso un incontro per discutere gli emendamenti da presentare per lo Statuto, perchà© il timore é che la Fondazione possa dirottare tutti i fondi unicamente per la preparazione del mega evento della Notte della Taranta. Togliendo fiato e risorse di fatto a tutto il lavoro di ricerca sulle tradizioni musicali che molti componenti di pizzicata.it portano avanti da anni.
Tra gli emendamenti presentati, infatti, c é anche la clausola di bloccare il 30% dei fondi perchà© siano destinati esclusivamente alla costruzione dell archivio multimediale, e all attività di ricerca. In sostanza, visto che la Fondazione sembra profilarsi come l unico ente capace di custodire e promuovere la cultura salentina, i tanti che si sentono esclusi da questo grande carrozzone (che cattura flussi di danari) che va via via costruendosi, provano ad alzare la voce a chiedere di essere riconosciuti e, quindi, di entrare nel cuore della Fondazione.
"Che senso ha fare una fondazione per promuovere un evento che ha già una vita propria come la Notte", replica Blasi "le richieste della web community sono addirittura riduttive perchà© non c é da bloccare nessun 30%, visto che gli scopi dello Statuto sono rivolti alla ricerca e alla divulgazione. Non si fa menzione dell evento della Notte. Basta leggerlo lo Statuto".
Lo facciamo, e all art. 2 si legge "La Fondazione, in particolare (!) intende realizzare azioni positive in favore di manifestazioni culturali, musicali, sociali e di comunicazione di progetti di sostegno e sviluppo alla ricerca culturale sul fenomeno del "tarantismo", delle tradizioni "grike" e salentine, con particolare riferimento alla musica popolare". E, ancora, "provvederà ad attività di informazione e divulgazione anche scientifica e di ricerca, di promozione di eventi culturali, di attrazione di flussi turistici (forse questo é il punto incriminato, per la web community ndr).
Promuovere e organizzare seminari, corsi di formazione, manifestazioni, eccetera, procedendo alla pubblicazione dei relativi atti).
Sembra proprio lo statuto classico di una Fondazione culturale. C é, però, la questione posta da pizzicat.it, ossia la costituzione dell archivio che non c é e che doveva già essere realizzato dall istituto Diego Carpitella nato nel 1998, dove poter consultare tutto il materiale sino ad ora prodotto.
"Lo sforzo fatto in questi ultimi anni nel volere la fondazione va proprio in questa direzione", dice Blasi, "verrà ospitato nel palazzo Ducale da poco restaurato, era necessario avere un luogo fisico attrezzato di tutto punto per ricevere e conservare al meglio il materiale dei tanti studiosi, che come si immagina ne sono molto gelosi. Ma non si può dire che non esiste già perché l ultimo libro pubblicato e che verrà presentato oggi (ieri per chi legge), che raccoglie le foto del 1954 di Lomax, é una delle ultime pietre dell archivio perchà©, pur non potendo chiedere gli originali, le abbiamo tutte digitalizzate. E questa é solo l ultima delle pubblicazioni promosse dall Istituto Diego Carpitella".
In una parola le fondamenta di un archivio, così come di una biblioteca si creano nel tempo, durante il quale si rafforzano rapporti, se ne creano di nuovi, si semina serietà , desiderio di lasciare in custodia i propri tesori proprio nell archivio di Melpignano e non altrove.
A. Mar.
A parte lo stile, le affermazioni di Sergio Blasi contenute in quest'articolo sono clamorose. In particolare mi colpiscono tre cose:
1. che in nove anni sono riusciti a realizzare un archivo contenente ben venti (circa) foto digitalizzate;
2. che quindi l'archivio esiste già , e naturalmente la sua localizzazione é Melpignano (peraltro in un Palazzo ancora inagibile o quasi...). Domanda: chi ha deciso questo? Il comitato dei Sindaci che (formalmente) dirige l'Istituo Carpitella? L'Unione dei Comuni della Grecìa? La Provincia? Dov'é l'atto formale, la delibero di qualsivoglia organo che stabilisce questo? Perché a Melpignano - che ha già tutto e di più - e non in un altro dei Comuni coinvolti?
3. Infine la questione più clamorosa: la Fondazione serve SOLO per ricerca e cose simili, NON per l'organizzazione della manifestazione spettacolare. Incredibile faccia tosta, dopo centinaia di articoli sulla stampa che dicono il contrario (a partire da quello di Vendola subito dopo il concertone del 2005), e interventi pubblici (tra cui quello al nostro raduno di Tricase). veramente senza ritegno, anche se molti indizi portano a ritenere che a questa mossa non sia estraneo il dibattito sull'assegnazione dell'assessorato alla Provincia. Anche qui si impone una domanda: se la Fondazione non si deve occupare del Grande Evento, perchà© si chiama NdT?
Sono veramente incredulo, davvero!
[b:e996e06f5e]La fondazione non nasce dal nulla, ha già le sue fondamenta[/b:e996e06f5e]
Sergio Blasi, Sindaco di Melpignano e della Notte della Taranta, non ha dubbi: la cura e la protezione della memoria della cultura salentina, che significa archivio e ricerca, non sono solo parole astratte da infilare negli scopi dello Statuto della nascente Fondazione. Ed é per questo che le (annose) polemiche sollevate dalla web community pizzicat.it, guidata da Vincenzo Santoro lo infastidiscono come può essere una mosca che ronza intorno alla groppa di un elefante.
Ieri sera, ad Alessano, la web community ha promosso un incontro per discutere gli emendamenti da presentare per lo Statuto, perchà© il timore é che la Fondazione possa dirottare tutti i fondi unicamente per la preparazione del mega evento della Notte della Taranta. Togliendo fiato e risorse di fatto a tutto il lavoro di ricerca sulle tradizioni musicali che molti componenti di pizzicata.it portano avanti da anni.
Tra gli emendamenti presentati, infatti, c é anche la clausola di bloccare il 30% dei fondi perchà© siano destinati esclusivamente alla costruzione dell archivio multimediale, e all attività di ricerca. In sostanza, visto che la Fondazione sembra profilarsi come l unico ente capace di custodire e promuovere la cultura salentina, i tanti che si sentono esclusi da questo grande carrozzone (che cattura flussi di danari) che va via via costruendosi, provano ad alzare la voce a chiedere di essere riconosciuti e, quindi, di entrare nel cuore della Fondazione.
"Che senso ha fare una fondazione per promuovere un evento che ha già una vita propria come la Notte", replica Blasi "le richieste della web community sono addirittura riduttive perchà© non c é da bloccare nessun 30%, visto che gli scopi dello Statuto sono rivolti alla ricerca e alla divulgazione. Non si fa menzione dell evento della Notte. Basta leggerlo lo Statuto".
Lo facciamo, e all art. 2 si legge "La Fondazione, in particolare (!) intende realizzare azioni positive in favore di manifestazioni culturali, musicali, sociali e di comunicazione di progetti di sostegno e sviluppo alla ricerca culturale sul fenomeno del "tarantismo", delle tradizioni "grike" e salentine, con particolare riferimento alla musica popolare". E, ancora, "provvederà ad attività di informazione e divulgazione anche scientifica e di ricerca, di promozione di eventi culturali, di attrazione di flussi turistici (forse questo é il punto incriminato, per la web community ndr).
Promuovere e organizzare seminari, corsi di formazione, manifestazioni, eccetera, procedendo alla pubblicazione dei relativi atti).
Sembra proprio lo statuto classico di una Fondazione culturale. C é, però, la questione posta da pizzicat.it, ossia la costituzione dell archivio che non c é e che doveva già essere realizzato dall istituto Diego Carpitella nato nel 1998, dove poter consultare tutto il materiale sino ad ora prodotto.
"Lo sforzo fatto in questi ultimi anni nel volere la fondazione va proprio in questa direzione", dice Blasi, "verrà ospitato nel palazzo Ducale da poco restaurato, era necessario avere un luogo fisico attrezzato di tutto punto per ricevere e conservare al meglio il materiale dei tanti studiosi, che come si immagina ne sono molto gelosi. Ma non si può dire che non esiste già perché l ultimo libro pubblicato e che verrà presentato oggi (ieri per chi legge), che raccoglie le foto del 1954 di Lomax, é una delle ultime pietre dell archivio perchà©, pur non potendo chiedere gli originali, le abbiamo tutte digitalizzate. E questa é solo l ultima delle pubblicazioni promosse dall Istituto Diego Carpitella".
In una parola le fondamenta di un archivio, così come di una biblioteca si creano nel tempo, durante il quale si rafforzano rapporti, se ne creano di nuovi, si semina serietà , desiderio di lasciare in custodia i propri tesori proprio nell archivio di Melpignano e non altrove.
A. Mar.
A parte lo stile, le affermazioni di Sergio Blasi contenute in quest'articolo sono clamorose. In particolare mi colpiscono tre cose:
1. che in nove anni sono riusciti a realizzare un archivo contenente ben venti (circa) foto digitalizzate;
2. che quindi l'archivio esiste già , e naturalmente la sua localizzazione é Melpignano (peraltro in un Palazzo ancora inagibile o quasi...). Domanda: chi ha deciso questo? Il comitato dei Sindaci che (formalmente) dirige l'Istituo Carpitella? L'Unione dei Comuni della Grecìa? La Provincia? Dov'é l'atto formale, la delibero di qualsivoglia organo che stabilisce questo? Perché a Melpignano - che ha già tutto e di più - e non in un altro dei Comuni coinvolti?
3. Infine la questione più clamorosa: la Fondazione serve SOLO per ricerca e cose simili, NON per l'organizzazione della manifestazione spettacolare. Incredibile faccia tosta, dopo centinaia di articoli sulla stampa che dicono il contrario (a partire da quello di Vendola subito dopo il concertone del 2005), e interventi pubblici (tra cui quello al nostro raduno di Tricase). veramente senza ritegno, anche se molti indizi portano a ritenere che a questa mossa non sia estraneo il dibattito sull'assegnazione dell'assessorato alla Provincia. Anche qui si impone una domanda: se la Fondazione non si deve occupare del Grande Evento, perchà© si chiama NdT?
Sono veramente incredulo, davvero!
Dopo l'incredulità il divertimento: sto girando sul web sulle tracce della fondazione. Per ora segnalo:
dalla Gazzetta del mezzogiorno del 21 agosto 2004:
«La "Notte della Taranta" é pronta a intraprendere nuove rotte - ha dichiarato il sindaco di Melpignano e presidente del "Carpitella", Sergio Blasi - e trasformarsi in un soggetto stabile... una fondazione ad esempio». Insomma, non più «tutto in una notte» ma una struttura in grado di funzionare per tutto l'anno.
da un intervista a Sergio Blasi dal Corriere del mezzogiorno del 30 agosto 2005:
[i:41cabfd06e]
Ogni anno, la Notte della Taranta infrange un nuovo record. Che cosa dobbiamo aspettarci per la prossima edizione?[/i:41cabfd06e]
Questo é il problema che ci porremo da questo inverno. Ma é bene tenere presente che siamo ad un bivio importante: dopo settembre inizieranno gli incontri con Silvia Godelli, responsabile delle attività culturali della Regione Puglia, per mettere a punto la costituizione della fondazione della Notte della Taranta. Non posso dire, quindi, nemmeno se l'anno prossimo ci sarà un concertone oppure no perché, a quel punto, l'istituto sarà in grado di programmare le sue attvità in maniera più ampia e, probabilmente, non saranno concentrate in un solo periodo dell'anno. Mi piacerebbe [b:41cabfd06e]anche[/b:41cabfd06e] che la fondazione sollecitasse incontri, studi, approfondimenti intorno alla musica e alle tradizioni popolari. Così finalmente quegli intellettuali che si limitano ad interventi polemici che affidano a qualche lettera inviata ai quotidiani, potranno confrontarsi in una sede in cui le loro obiezioni possano essere discusse ed eventualmente motivate da un contradditorio costruttivo.
Vendola: la mia Taranta
da La repubblica di Bari del 27 agosto 2005
... vogliamo istituire una fondazione di alto livello e di massima rappresentatività che certifichi la meravigliosità e la forza di questa musica, di questa cultura, e soprattutto della sensibilità delle decine di migliaia di persone tarantolati in questa notte. A condividere con noi questo ci sarà probabilmente anche la Treccani, che intende dedicare a tutta questa meraviglia una voce nella più importante enciclopedia d´Italia. Voglio fare una promessa, a tutti voi e dunque anche a me stesso. La Notte della Taranta non diventerà mai un carrozzone o un sistema di potere. Dovrà essere invece la macchina dell´invenzione: rispettando e nello stesso tempo stravolgendo le tradizioni, deve avere la consapevolezza e la forze di trovare una nostra peculiare strada, un nostro divertente esodo da ogni attorcimento esodo integralista. Il nostro dono é vivere nella magia: nel momento in cui si evocano le guerre di civiltà , qui c´é l´antidoto. Al pizzico noi innestiamo la pizzica.
comunicato della Provincia del 9 settembre
L DIRETTORE DELL ENCICLOPEDIA TRECCANI MASSIMO BRAY NOMINATO CONSULENTE PER LA FONDAZIONE "NOTTE DELLA TARANTA"
La Provincia di Lecce a grandi passi verso la Fondazione "Notte della Taranta". Con decreto odierno, il presidente Giovanni Pellegrino ha nominato Massimo Bray, direttore editoriale dell Istituto dell Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, quale consulente dell organismo che dovrà organizzare l evento "Notte della Taranta" e avviare attività di studio e di ricerca etnografica, con particolare riferimento alla musica popolare. L incarico ha validità fino al 30 giugno 2006.
comunicato della Provincia del 21 settembre 2005
DALLA PROVINCIA DI LECCE IL PRIMO PASSO PER LA FONDAZIONE NOTTE DELLA TARANTA
La giunta provinciale ha dato mandato al presidente Giovanni Pellegrino di attivarsi per la costituzione di una Fondazione "Notte della Taranta" tra Provincia di Lecce, Regione Puglia, Unione dei Comuni della Grecia Salentina, Istituto Diego Carpitella ed altri enti, per l organizzazione del festival e per l attività di studio e ricerca etnografica con particolare riferimento alla musica popolare.
da "La Gazzetta del Mezzogiorno" di Giovedì 29 Giugno 2006
Una fondazione per "La Notte della Taranta". L'ha annunciato la senatrice Maria Rosaria Manieri, assessore al Turismo della Provincia di Lecce, nel corso della conferenza stampa di presentazione della IX edizione del Festival che si terrà nella Grecìa Salentina dall'11 al 26 Agosto, data quest'ultima che coincide col "Concertone finale", che si terrà , come di consueto, nel Piazzale antistante all'ex Convento degli Agostiniani di Melpignano, diventata ormai la Capitale delal Taranta e la Wood-stock salentina. La Regione Puglia ha approvato lo statuto della Fondazione, di cui sono soci fondatori l'Istituto Diego Carpitella, l'Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, la Provincia di Lecce e la stessa Regione. Questa é la notività istituzionele più rilevante, perché come rimarca l'assessore Manieri, "la fondazione nasce non solo per organizzare e mantenere il Festival, ma per sostenere lo studio, la ricerca e l'approfondimento delle tradizioni salentine, quelle orali sopratutto, che definiscono la cultrua e la memoria di un territorio."
e ce ne sono tantissimi altri, con dichiarazioni di tutti, ma proprio tutti, che dicono che la fondazione serve a gestire maglio il festival. Qualche giornalista ci ascolta, e magari chiedere conto di tutto questo a Sergio Blasi?
dalla Gazzetta del mezzogiorno del 21 agosto 2004:
«La "Notte della Taranta" é pronta a intraprendere nuove rotte - ha dichiarato il sindaco di Melpignano e presidente del "Carpitella", Sergio Blasi - e trasformarsi in un soggetto stabile... una fondazione ad esempio». Insomma, non più «tutto in una notte» ma una struttura in grado di funzionare per tutto l'anno.
da un intervista a Sergio Blasi dal Corriere del mezzogiorno del 30 agosto 2005:
[i:41cabfd06e]
Ogni anno, la Notte della Taranta infrange un nuovo record. Che cosa dobbiamo aspettarci per la prossima edizione?[/i:41cabfd06e]
Questo é il problema che ci porremo da questo inverno. Ma é bene tenere presente che siamo ad un bivio importante: dopo settembre inizieranno gli incontri con Silvia Godelli, responsabile delle attività culturali della Regione Puglia, per mettere a punto la costituizione della fondazione della Notte della Taranta. Non posso dire, quindi, nemmeno se l'anno prossimo ci sarà un concertone oppure no perché, a quel punto, l'istituto sarà in grado di programmare le sue attvità in maniera più ampia e, probabilmente, non saranno concentrate in un solo periodo dell'anno. Mi piacerebbe [b:41cabfd06e]anche[/b:41cabfd06e] che la fondazione sollecitasse incontri, studi, approfondimenti intorno alla musica e alle tradizioni popolari. Così finalmente quegli intellettuali che si limitano ad interventi polemici che affidano a qualche lettera inviata ai quotidiani, potranno confrontarsi in una sede in cui le loro obiezioni possano essere discusse ed eventualmente motivate da un contradditorio costruttivo.
Vendola: la mia Taranta
da La repubblica di Bari del 27 agosto 2005
... vogliamo istituire una fondazione di alto livello e di massima rappresentatività che certifichi la meravigliosità e la forza di questa musica, di questa cultura, e soprattutto della sensibilità delle decine di migliaia di persone tarantolati in questa notte. A condividere con noi questo ci sarà probabilmente anche la Treccani, che intende dedicare a tutta questa meraviglia una voce nella più importante enciclopedia d´Italia. Voglio fare una promessa, a tutti voi e dunque anche a me stesso. La Notte della Taranta non diventerà mai un carrozzone o un sistema di potere. Dovrà essere invece la macchina dell´invenzione: rispettando e nello stesso tempo stravolgendo le tradizioni, deve avere la consapevolezza e la forze di trovare una nostra peculiare strada, un nostro divertente esodo da ogni attorcimento esodo integralista. Il nostro dono é vivere nella magia: nel momento in cui si evocano le guerre di civiltà , qui c´é l´antidoto. Al pizzico noi innestiamo la pizzica.
comunicato della Provincia del 9 settembre
L DIRETTORE DELL ENCICLOPEDIA TRECCANI MASSIMO BRAY NOMINATO CONSULENTE PER LA FONDAZIONE "NOTTE DELLA TARANTA"
La Provincia di Lecce a grandi passi verso la Fondazione "Notte della Taranta". Con decreto odierno, il presidente Giovanni Pellegrino ha nominato Massimo Bray, direttore editoriale dell Istituto dell Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani, quale consulente dell organismo che dovrà organizzare l evento "Notte della Taranta" e avviare attività di studio e di ricerca etnografica, con particolare riferimento alla musica popolare. L incarico ha validità fino al 30 giugno 2006.
comunicato della Provincia del 21 settembre 2005
DALLA PROVINCIA DI LECCE IL PRIMO PASSO PER LA FONDAZIONE NOTTE DELLA TARANTA
La giunta provinciale ha dato mandato al presidente Giovanni Pellegrino di attivarsi per la costituzione di una Fondazione "Notte della Taranta" tra Provincia di Lecce, Regione Puglia, Unione dei Comuni della Grecia Salentina, Istituto Diego Carpitella ed altri enti, per l organizzazione del festival e per l attività di studio e ricerca etnografica con particolare riferimento alla musica popolare.
da "La Gazzetta del Mezzogiorno" di Giovedì 29 Giugno 2006
Una fondazione per "La Notte della Taranta". L'ha annunciato la senatrice Maria Rosaria Manieri, assessore al Turismo della Provincia di Lecce, nel corso della conferenza stampa di presentazione della IX edizione del Festival che si terrà nella Grecìa Salentina dall'11 al 26 Agosto, data quest'ultima che coincide col "Concertone finale", che si terrà , come di consueto, nel Piazzale antistante all'ex Convento degli Agostiniani di Melpignano, diventata ormai la Capitale delal Taranta e la Wood-stock salentina. La Regione Puglia ha approvato lo statuto della Fondazione, di cui sono soci fondatori l'Istituto Diego Carpitella, l'Unione dei Comuni della Grecìa Salentina, la Provincia di Lecce e la stessa Regione. Questa é la notività istituzionele più rilevante, perché come rimarca l'assessore Manieri, "la fondazione nasce non solo per organizzare e mantenere il Festival, ma per sostenere lo studio, la ricerca e l'approfondimento delle tradizioni salentine, quelle orali sopratutto, che definiscono la cultrua e la memoria di un territorio."
e ce ne sono tantissimi altri, con dichiarazioni di tutti, ma proprio tutti, che dicono che la fondazione serve a gestire maglio il festival. Qualche giornalista ci ascolta, e magari chiedere conto di tutto questo a Sergio Blasi?
Come al solito il signor Proipso (fu Superblasi) perde il pelo ma non il vizio.
Il paese nuovo del 24 agosto
Sergio Blasi dopo aver osannato se stesso (ormai ce ne dobbiamo fare una ragione, quale super amministratore tutto dedito alla "partecipazione attiva" - ha personalizzato anche quest'ultima - ed utilizzato il proprio paese come pretesto e specchietto per le allodole) dice: "Presto, tutta la mediateca verrà trasferita nel palazzo quattrocentesco del notar Zollino, in fase di restauro e che ospiterà anche la Fondazione della Notte della Taranta, con tutto il materiale raccolto in questi anni (a dispetto di quanto, anche in questi giorni, denunciano i detrattori per professione della Notte).
Caro signor Proipso, guarda che qui si denunciano le storture e le prepotenze e, comunque, diamo a Cesare quel che é di Cesare e al signior Proipso le sue "verità " e il suo pensiero unico.
Ti chiediamo scusa per quello che abbiamo scritto finora e "giuriamo" che da questo momento in poi saremo anche noi fedeli alla linea come la giornalista Ada Martella di Paese Nuovo.
Ci sforzeremo di convincere anche il prof. Luigi Santoro e Maurizio Agamennone.
Per dimostrarti che si fa sul serio ti dico che il Maestro Sparagna era l'allievo prediletto di Carpitella e Maurizio Agamennone veniva messo sempre in castigo, che tu non sei solo il padre della notte della taranta ma anche la madre e che Maurizio Agamennone, Gianfranco Salvatore e Mario Blasi ecc. ecc. nel 97- 98 si trovavano per caso a Melpignano e non avendo un cavolo da fare sono stati da te nobilmente coinvolti nel giro della NTD per occuparsi della direzione artistica dei parcheggi.
Infine, visto che é stata dedicata una serata del festival a Rina Durante (come é riportato nel Blog di Carlo Infante), che la stessa in passato ha scritto articoli sulla NTD dello stesso tenore e garbo di quelli scritti da Mauro Marino.
saluti
Il paese nuovo del 24 agosto
Sergio Blasi dopo aver osannato se stesso (ormai ce ne dobbiamo fare una ragione, quale super amministratore tutto dedito alla "partecipazione attiva" - ha personalizzato anche quest'ultima - ed utilizzato il proprio paese come pretesto e specchietto per le allodole) dice: "Presto, tutta la mediateca verrà trasferita nel palazzo quattrocentesco del notar Zollino, in fase di restauro e che ospiterà anche la Fondazione della Notte della Taranta, con tutto il materiale raccolto in questi anni (a dispetto di quanto, anche in questi giorni, denunciano i detrattori per professione della Notte).
Caro signor Proipso, guarda che qui si denunciano le storture e le prepotenze e, comunque, diamo a Cesare quel che é di Cesare e al signior Proipso le sue "verità " e il suo pensiero unico.
Ti chiediamo scusa per quello che abbiamo scritto finora e "giuriamo" che da questo momento in poi saremo anche noi fedeli alla linea come la giornalista Ada Martella di Paese Nuovo.
Ci sforzeremo di convincere anche il prof. Luigi Santoro e Maurizio Agamennone.
Per dimostrarti che si fa sul serio ti dico che il Maestro Sparagna era l'allievo prediletto di Carpitella e Maurizio Agamennone veniva messo sempre in castigo, che tu non sei solo il padre della notte della taranta ma anche la madre e che Maurizio Agamennone, Gianfranco Salvatore e Mario Blasi ecc. ecc. nel 97- 98 si trovavano per caso a Melpignano e non avendo un cavolo da fare sono stati da te nobilmente coinvolti nel giro della NTD per occuparsi della direzione artistica dei parcheggi.
Infine, visto che é stata dedicata una serata del festival a Rina Durante (come é riportato nel Blog di Carlo Infante), che la stessa in passato ha scritto articoli sulla NTD dello stesso tenore e garbo di quelli scritti da Mauro Marino.
saluti
Ho saputo che Maurizio Agamennone, intervenendo ad Alessano, all incontro del 19 agosto, ha ricostruito la storia della NTD entrando anche nel merito dello statuto della nascente Fondazione, perchà© non mettete in rete il suo intervento? Magari, se c é, anche un contributo video.
Lo ritengo fondamentale per avviare una discussione propositiva sulla gestione delle risorse economiche e culturali nel nostro territorio e per informare della miseria politica e mediatica che si é impossessata di tutto.
Si vuole portare il concertone della Notte della Taranta, quale messaggio di pace e di incontro di culture, in Libano, va bene, ma non si trasformi, come si é fatto per la pizzica pizzica, anche la guerra e la sofferenza in qualcosa che può tornare utile al "marketing politico". Se le intenzioni sono serie si faccia uno sforzo in più e la NTD la si porti pure nelle zone martoriate dell Africa e del Sud America e in tutti i luoghi di sofferenza che non fanno notizia.
Nell attesa dell avvio del processo di pacificazione mondiale grazie alla NTD, si inizi nel nostro piccolo piccolo a dare il buon esempio evitando calcoli politici che diventano faide ed autocanditature quando si tratta di occupare e creare posti di potere, si cerchi di essere glocal (altro termine che tira tanto) anche in questo.
saluti
Lo ritengo fondamentale per avviare una discussione propositiva sulla gestione delle risorse economiche e culturali nel nostro territorio e per informare della miseria politica e mediatica che si é impossessata di tutto.
Si vuole portare il concertone della Notte della Taranta, quale messaggio di pace e di incontro di culture, in Libano, va bene, ma non si trasformi, come si é fatto per la pizzica pizzica, anche la guerra e la sofferenza in qualcosa che può tornare utile al "marketing politico". Se le intenzioni sono serie si faccia uno sforzo in più e la NTD la si porti pure nelle zone martoriate dell Africa e del Sud America e in tutti i luoghi di sofferenza che non fanno notizia.
Nell attesa dell avvio del processo di pacificazione mondiale grazie alla NTD, si inizi nel nostro piccolo piccolo a dare il buon esempio evitando calcoli politici che diventano faide ed autocanditature quando si tratta di occupare e creare posti di potere, si cerchi di essere glocal (altro termine che tira tanto) anche in questo.
saluti
[quote:11703a5223="stambali"]Ho saputo che Maurizio Agamennone, intervenendo ad Alessano, all incontro del 19 agosto, ha ricostruito la storia della NTD entrando anche nel merito dello statuto della nascente Fondazione, perchà© non mettete in rete il suo intervento? Magari, se c é, anche un contributo video.
Lo ritengo fondamentale per avviare una discussione propositiva sulla gestione delle risorse economiche e culturali nel nostro territorio e per informare della miseria politica e mediatica che si é impossessata di tutto.[/quote:11703a5223]
Salve, sono Evanmac (tutta una parola come diceva Totò...) al secolo Nicola Lomartire.
La riunione é stata interamente filmata (ero io a tenere la telecamera in mano e quindi prendetevela pure con me se non vi piacciono le scene... ), e il girato é stato passato a chi di dovere.
Non so se sarà possibile mettere il contributo video qui sul sito (per problemi di scaricamento...) o se sarà meglio farne un dvd casalingo, tocca solo attendere la decisione di chi vorrà farlo.
P.S.
Il mio primo messaggio dopo mesi di lurking, evvai!
Lo ritengo fondamentale per avviare una discussione propositiva sulla gestione delle risorse economiche e culturali nel nostro territorio e per informare della miseria politica e mediatica che si é impossessata di tutto.[/quote:11703a5223]
Salve, sono Evanmac (tutta una parola come diceva Totò...) al secolo Nicola Lomartire.
La riunione é stata interamente filmata (ero io a tenere la telecamera in mano e quindi prendetevela pure con me se non vi piacciono le scene... ), e il girato é stato passato a chi di dovere.
Non so se sarà possibile mettere il contributo video qui sul sito (per problemi di scaricamento...) o se sarà meglio farne un dvd casalingo, tocca solo attendere la decisione di chi vorrà farlo.
P.S.
Il mio primo messaggio dopo mesi di lurking, evvai!
Riporto il messaggio che avevo postato ieri, cos' é successo?
Non sarà la maledizione del ragno come diceva Blasi, forse sta iniziando a pizzicare.
Alcuni stralci di un articolo apparso sul "Nuovo Quotidiano di Puglia"
Il Nuovo Quotidiano di Puglia – lunedi 2 ottobre 2006
"Taranta costosa". Duello Ria-Pellegrino
Niente peli sulla lingua se c é di mezzo la "Notte della Taranta". Lorenzo Ria che attacca, Giovanni Pellegrino che risponde e Ria che replica ancora.
Certo é che i toni sono stati tutt altro che morbidi sin da quando Ria ha spiegato che l interrogazione sugli aspetti organizzativi e finanziari della "Notte della Taranta" 2005 – quella con ospiti come Francesco De Gregori e Piero Pelù – "é stata presentata perchà© lo stesso gruppo della Margherita non é riuscito ad avere per via ordinaria tutti i dati amministrativi e contabili precedentemente richiesti". Ria che ha chiesto di conoscere, tra l altro, "quali funzioni ha effettivamente svolto il comitato promotore; da quali atti si evince il progetto finanziario analitico delle edizioni annuali e delle iniziative collegate; quali rendiconti relativi a quali edizioni della "Notte della Taranta" sono stati trasmessi alla Provincia".
E stato altrettanto duro Pellegrino facendo capire che di scelte politiche si tratta e che non c era proprio niente da rendicontare nei così minimi dettagli. Nessuna mano tesa al Big della Margherita sul Festival che ormai alimenta tensioni anche nella stessa maggioranza di centrosinistra. E lo si é capito dall ulteriore risposta di Ria pronto a dichiararsi insoddisfatto partendo dal fatto che "al fronte di un edizione 2004, considerata grandiosa e tecnicamente e artisticamente insuperabile, costata 300mila euro, ci siamo ritrovati con un edizione 2005, di eguale livello, costata il doppio e cioé 600mila euro". Questo per aggiungere, poi, "di un iter quantomeno confuso, tortuoso e pericoloso" con lo stesso Ria preciso più che mai nel chiedere notizia di tutta una serie di modifiche di regolamenti riguardanti i finanziamenti dell Unione della Grecìa Salentina e di una serie di spese per produzione, conferenze stampa a Roma, consulenze e progetti informatici. Fino all ultima, pesante conclusione."Riteniamo che se questo Festival, bello e importante, fosse stato sorretto da procedimenti lineari, avrebbe avuto da tempo i requisiti per essere riconosciuto dal ministero della Cultura e per accedere ai finanziamenti annuali del Fondo dello spettacolo".
saluti
Non sarà la maledizione del ragno come diceva Blasi, forse sta iniziando a pizzicare.
Alcuni stralci di un articolo apparso sul "Nuovo Quotidiano di Puglia"
Il Nuovo Quotidiano di Puglia – lunedi 2 ottobre 2006
"Taranta costosa". Duello Ria-Pellegrino
Niente peli sulla lingua se c é di mezzo la "Notte della Taranta". Lorenzo Ria che attacca, Giovanni Pellegrino che risponde e Ria che replica ancora.
Certo é che i toni sono stati tutt altro che morbidi sin da quando Ria ha spiegato che l interrogazione sugli aspetti organizzativi e finanziari della "Notte della Taranta" 2005 – quella con ospiti come Francesco De Gregori e Piero Pelù – "é stata presentata perchà© lo stesso gruppo della Margherita non é riuscito ad avere per via ordinaria tutti i dati amministrativi e contabili precedentemente richiesti". Ria che ha chiesto di conoscere, tra l altro, "quali funzioni ha effettivamente svolto il comitato promotore; da quali atti si evince il progetto finanziario analitico delle edizioni annuali e delle iniziative collegate; quali rendiconti relativi a quali edizioni della "Notte della Taranta" sono stati trasmessi alla Provincia".
E stato altrettanto duro Pellegrino facendo capire che di scelte politiche si tratta e che non c era proprio niente da rendicontare nei così minimi dettagli. Nessuna mano tesa al Big della Margherita sul Festival che ormai alimenta tensioni anche nella stessa maggioranza di centrosinistra. E lo si é capito dall ulteriore risposta di Ria pronto a dichiararsi insoddisfatto partendo dal fatto che "al fronte di un edizione 2004, considerata grandiosa e tecnicamente e artisticamente insuperabile, costata 300mila euro, ci siamo ritrovati con un edizione 2005, di eguale livello, costata il doppio e cioé 600mila euro". Questo per aggiungere, poi, "di un iter quantomeno confuso, tortuoso e pericoloso" con lo stesso Ria preciso più che mai nel chiedere notizia di tutta una serie di modifiche di regolamenti riguardanti i finanziamenti dell Unione della Grecìa Salentina e di una serie di spese per produzione, conferenze stampa a Roma, consulenze e progetti informatici. Fino all ultima, pesante conclusione."Riteniamo che se questo Festival, bello e importante, fosse stato sorretto da procedimenti lineari, avrebbe avuto da tempo i requisiti per essere riconosciuto dal ministero della Cultura e per accedere ai finanziamenti annuali del Fondo dello spettacolo".
saluti
E io riassumo i miei ingenui interrogativi che sono andati persi nel black out...
Se la situazione é così fumosa e presumibilmente poco regolare come mai non succede niente dal punto di vista legale?
Cosa manca perchà© venga avviata un'inchiesta giudiziaria o qualcosa del genere?
Non riesco a capacitarmi come mai nonostante pure Ria sollevi questioni di questo tipo non succeda niente.
Se la situazione é così fumosa e presumibilmente poco regolare come mai non succede niente dal punto di vista legale?
Cosa manca perchà© venga avviata un'inchiesta giudiziaria o qualcosa del genere?
Non riesco a capacitarmi come mai nonostante pure Ria sollevi questioni di questo tipo non succeda niente.
Oggi su telerama ho visto un servizio dove il senatore Mantovano (AN) annunciava che in uno dei dibattiti programmati dalla sua corrente si parlerà della NTD (l'evento dei centomila), ha detto che all'incontro parteciperà il sindaco di Melpignano Sergio Blasi (poteva pure dire che é il segretario dei DS). Con riferimento agli aspetti amministrativi, contabili e delle fonti di finanziamento ha anche detto che le carte non le aveva ancora studiate (ma guarda un pò).
Certo, si sentiva il bisogno che al carrozzone della NTD si aggiungesse anche il senatore Mantovano. Ora ci manca solo che si aggiunga il combattente Mario De Cristofaro e poi .... via alla convention del nuovo soggetto politico più di destra che di sinistra (tanto é uguale) con le tre punte di diamante, (scusate, anime): Blasi, De Cristofaro&Mantovano. L'inno del nuovo soggetto politico é stato già scelto, più o meno (al ritmo della pizzica-pizzica) fa così: e non ci lasceremo mai............
saluti
Certo, si sentiva il bisogno che al carrozzone della NTD si aggiungesse anche il senatore Mantovano. Ora ci manca solo che si aggiunga il combattente Mario De Cristofaro e poi .... via alla convention del nuovo soggetto politico più di destra che di sinistra (tanto é uguale) con le tre punte di diamante, (scusate, anime): Blasi, De Cristofaro&Mantovano. L'inno del nuovo soggetto politico é stato già scelto, più o meno (al ritmo della pizzica-pizzica) fa così: e non ci lasceremo mai............
saluti
In merito allo scoppio della notte della taranta.
Qualche tempo fa scrivevo: "Quando la ndt scoppierà , il suo scoppio ci travolgerà tutti".
Trovo nel blog di aramiré questo commento:
" ma tutti chi???
come comune cittadino, mi dovrei preoccupare? o essere grato per la imminente fine di questo abbaglio folkloristico?
sperò che lo scoppio avverrà presto, con relativo seppellimento al campo santo."
Cerco di spiegarmi "rubando" una citazione a Luca Ferrari
http://www.lucaferrari.net/articoloperle.php?ID=6
«Facile azzardare una previsione, per concludere, che certo irriterà i "trombettieri" del "neotarantismo": come già per altre mode estive (chi balla più la macarena?), anche il fenomenale successo della pizzica scemerà , una volta che la massa di turisti si sarà rivolta altrove, annoiata e irritata dall'ostinata invariabilità dell'offerta ("dopo un po' la pizzica rompe i coglioni", va ripetendo nelle interviste il grande Uccio Aloisi, lui che é uno dei padri riconosciuti della "pizzica"!), stremata dall'insensato aumento dei prezzi degli esercizi pubblici, dalla progressiva riduzione delle spiagge "libere", dal traffico caotico e sregolato delle strade, dalle piccole discariche abusive di inerti sparse qua e là nell'entroterra...
Il Salento e la sua musica (quella passata straordinaria, quella presente in gran parte da inventare...) resteranno soli, delusi e depredati, più poveri anche, perchà© si sarà perso tempo a ripetere stoltamente facili clichà© piuttosto che a progettare e praticare nuove espressioni che nascano dalla contemporaneità .»
Qualche tempo fa scrivevo: "Quando la ndt scoppierà , il suo scoppio ci travolgerà tutti".
Trovo nel blog di aramiré questo commento:
" ma tutti chi???
come comune cittadino, mi dovrei preoccupare? o essere grato per la imminente fine di questo abbaglio folkloristico?
sperò che lo scoppio avverrà presto, con relativo seppellimento al campo santo."
Cerco di spiegarmi "rubando" una citazione a Luca Ferrari
http://www.lucaferrari.net/articoloperle.php?ID=6
«Facile azzardare una previsione, per concludere, che certo irriterà i "trombettieri" del "neotarantismo": come già per altre mode estive (chi balla più la macarena?), anche il fenomenale successo della pizzica scemerà , una volta che la massa di turisti si sarà rivolta altrove, annoiata e irritata dall'ostinata invariabilità dell'offerta ("dopo un po' la pizzica rompe i coglioni", va ripetendo nelle interviste il grande Uccio Aloisi, lui che é uno dei padri riconosciuti della "pizzica"!), stremata dall'insensato aumento dei prezzi degli esercizi pubblici, dalla progressiva riduzione delle spiagge "libere", dal traffico caotico e sregolato delle strade, dalle piccole discariche abusive di inerti sparse qua e là nell'entroterra...
Il Salento e la sua musica (quella passata straordinaria, quella presente in gran parte da inventare...) resteranno soli, delusi e depredati, più poveri anche, perchà© si sarà perso tempo a ripetere stoltamente facili clichà© piuttosto che a progettare e praticare nuove espressioni che nascano dalla contemporaneità .»
cavolo raà©! da scenario postatomico!!!
e comunque non é una previsione completamente fantascientifica.
Molta gente che conosco e che fino a quest'estate era sfegatata per la pizzica, si é già rivolta altrove (tango samba afro capoeira flamenco danza del ventre danze greche irlandesi bretoni basche sarde e chi più ne ha più ne metta)...anche le tradizioni, che erano l'esatto opposto delle mode ora sono diventate "moda". Ogni anno si cambia...é la tradizione che si evolve (come volevano i terrajonica no?)
e comunque non é una previsione completamente fantascientifica.
Molta gente che conosco e che fino a quest'estate era sfegatata per la pizzica, si é già rivolta altrove (tango samba afro capoeira flamenco danza del ventre danze greche irlandesi bretoni basche sarde e chi più ne ha più ne metta)...anche le tradizioni, che erano l'esatto opposto delle mode ora sono diventate "moda". Ogni anno si cambia...é la tradizione che si evolve (come volevano i terrajonica no?)
in riferimento al post di Raheli, che non giudico affatto troppo lontano da una realtà che già si sta delineando, se si vuol guardare al di là dei facili ed immediati successi, sono terribilmente tentato di allargare il discorso a realtà ben più ampie di quelle legate unicamente alla Puglia.
Già perché il problema é generalmente legato all'Italico modo di fare e proporre cultura, soprattutto da parte delle istituzioni che dovrebbero essere preposte a questo. Mi riferisco in particolar modo alla Campania, dove realtà culturali ed affermate come il festival di Ravello o quello di Benevento devono soggiaciere ad una logica [u:5ef53bee15]sistematicamnte legata ad equilibrismi politici e latifondistici[/u:5ef53bee15] da parte dei soliti reggenti locali, ormai innalzati alle glorie del parlamento, che per qualche strana ragione riesce impossibile, nonostante cambi di governo e annunciati repulisti, mandare a casa coperti di ignominia come meriterebbero...
Se poi allarghiamo in generale lo sguardo a tutto il nostro sud, e buona parte del centro, vediamo come sia desolante la situazione del fare e proporre cultura, mantenere in piedi realtà organizzative senza affiliazioni e soprattutto prosperare per prospettare un futuro di investimenti sul territorio e sulle risorse umane.
Purtroppo mi duole dirlo ma in gran parte é un problema di mentalità , che guarda caso parte dal basso... Mi riferisco alla mentalità nepotistica e clientelare che pervade enormi strati della nostra società e che ci porta ad eleggere e far prosperare sempre e solo i "soliti noti". Mi riferisco al colpevole avallo di una società dove la meritocrazia ed il sostegno per la formazione e l'inserimento di nuove risorse rimangono parole da comizio prelettorale enulla più... Di che é la colpa di tutto ciò?
Non pensate che sarebbe ora di attribuirci responabilità prima di attribuirle a chi si manda al governo o alla gestione delle risorse, che personalmente percepisco unicamente come specchio (certo, distorto) della mentalità che pervade in fondo tutti ?
Andrea
Già perché il problema é generalmente legato all'Italico modo di fare e proporre cultura, soprattutto da parte delle istituzioni che dovrebbero essere preposte a questo. Mi riferisco in particolar modo alla Campania, dove realtà culturali ed affermate come il festival di Ravello o quello di Benevento devono soggiaciere ad una logica [u:5ef53bee15]sistematicamnte legata ad equilibrismi politici e latifondistici[/u:5ef53bee15] da parte dei soliti reggenti locali, ormai innalzati alle glorie del parlamento, che per qualche strana ragione riesce impossibile, nonostante cambi di governo e annunciati repulisti, mandare a casa coperti di ignominia come meriterebbero...
Se poi allarghiamo in generale lo sguardo a tutto il nostro sud, e buona parte del centro, vediamo come sia desolante la situazione del fare e proporre cultura, mantenere in piedi realtà organizzative senza affiliazioni e soprattutto prosperare per prospettare un futuro di investimenti sul territorio e sulle risorse umane.
Purtroppo mi duole dirlo ma in gran parte é un problema di mentalità , che guarda caso parte dal basso... Mi riferisco alla mentalità nepotistica e clientelare che pervade enormi strati della nostra società e che ci porta ad eleggere e far prosperare sempre e solo i "soliti noti". Mi riferisco al colpevole avallo di una società dove la meritocrazia ed il sostegno per la formazione e l'inserimento di nuove risorse rimangono parole da comizio prelettorale enulla più... Di che é la colpa di tutto ciò?
Non pensate che sarebbe ora di attribuirci responabilità prima di attribuirle a chi si manda al governo o alla gestione delle risorse, che personalmente percepisco unicamente come specchio (certo, distorto) della mentalità che pervade in fondo tutti ?
Andrea
Sono anni che dico che la colpa di un certo atteggiamento nel Salento é tutta dei salentini.
Dal rifiuto netto della cultura tradizionale delle generazioni precedenti si é passati ad un rifiuto mascherato da desiderio di innovare e contaminare, ma sempre di rifiuto e di disprezzo di tratta.
Le generazioni precedenti avevano la giustificazione di aver associato certe musiche, certi canti, certe usanze a momenti di sofferenza ed angustie terribili, dovute alla povertà ed alla miseria. Infatti hanno smesso di suonare e cantare (la maggior parte di chi lo faceva).
I moderni invece che motivazioni hanno per continuare a riproporre cose che non amano?
Blasi & c. dichiarano apertamente di non sopportare la musica popolare salentina.
Ed allora perchà© non la lasciano a chi vede questa musica come la più bella del mondo?
Se devo scegliere fra un disco di registrazioni "vecchie" ed uno di un qualsiasi gruppo di riproposta salentino (aramiré compreso) io non dubbi.
Dopo di che se uno ama il rock o il jazz o la musica classica o quello che vuole, perchà© si mette a suonare o ad organizzare festival di pseudo musica popolare? (Distorcendola in modo da avvicinarla il più possibile al genere amato).
Per ragioni economiche e di maggior visibilità ?
Esistono altre motivazioni?
Quali?
Caro Andrea, io guardo con maggiore attenzione a quello che succede qua, ciò non toglie che mi accorga benissimo che il discorso é identico in tutto il patrio suol.
Guarda qua:
http://www.lucaferrari.net/perleaiporci.php
Dal rifiuto netto della cultura tradizionale delle generazioni precedenti si é passati ad un rifiuto mascherato da desiderio di innovare e contaminare, ma sempre di rifiuto e di disprezzo di tratta.
Le generazioni precedenti avevano la giustificazione di aver associato certe musiche, certi canti, certe usanze a momenti di sofferenza ed angustie terribili, dovute alla povertà ed alla miseria. Infatti hanno smesso di suonare e cantare (la maggior parte di chi lo faceva).
I moderni invece che motivazioni hanno per continuare a riproporre cose che non amano?
Blasi & c. dichiarano apertamente di non sopportare la musica popolare salentina.
Ed allora perchà© non la lasciano a chi vede questa musica come la più bella del mondo?
Se devo scegliere fra un disco di registrazioni "vecchie" ed uno di un qualsiasi gruppo di riproposta salentino (aramiré compreso) io non dubbi.
Dopo di che se uno ama il rock o il jazz o la musica classica o quello che vuole, perchà© si mette a suonare o ad organizzare festival di pseudo musica popolare? (Distorcendola in modo da avvicinarla il più possibile al genere amato).
Per ragioni economiche e di maggior visibilità ?
Esistono altre motivazioni?
Quali?
Caro Andrea, io guardo con maggiore attenzione a quello che succede qua, ciò non toglie che mi accorga benissimo che il discorso é identico in tutto il patrio suol.
Guarda qua:
http://www.lucaferrari.net/perleaiporci.php
Ho visto.
Sono le stesse domande che attanagliano la mia coscienza, e sono certo molte altre.
Sono domande lecite e se molti iniziassero a porsele forse qualcosa nelle coscienze collettive inizierebbe a smuoversi.
Molte cose vorrei aggiungere ma rimando ad un'occasione [i:ca765777b9]vis a vi[/i:ca765777b9]...
Grazie
Sono le stesse domande che attanagliano la mia coscienza, e sono certo molte altre.
Sono domande lecite e se molti iniziassero a porsele forse qualcosa nelle coscienze collettive inizierebbe a smuoversi.
Molte cose vorrei aggiungere ma rimando ad un'occasione [i:ca765777b9]vis a vi[/i:ca765777b9]...
Grazie
OT esistenziale
Mi é capitato di vedere un dvd di Beppe Grillo nel fine settimana...mi domando: ma perché i problemi, le storture e le mafie bianche le conosciamo tutti e non riusciamo a liberarcene? Siamo veramente in democrazia?? O semplicemente non abbiamo abbastanza zebedei?
"il Paese Nuovo" del 25 novembre 2006
L Unione dei Comuni ha approvato ieri sera lo statuto della Fondazione "Notte della Taranta". Lunedì, invece, toccherà al consiglio provinciale discutere e approvare lo Statuto. "Un passaggio importantissimo" ha commentato il sindaco di Melpignano e presidente dell Istituto Diego Carpitella, Sergio Blasi, al termine del Consiglio dell Unione. "Vale non soltanto per la nostra Unione ma per tutto il Salento. Costruiamo un luogo di alto profilo culturale dove continuare l approfondimento, lo studio, lo scavo, la ricerca sulla storia di questo territorio, sulla sua cultura, dove costruire un luogo fisico, dove far confluire e raccogliere tutti i materiali, molti dei quali anche sparsi in tante biblioteche e istituti culturali, in Italia, in Europa e nel mondo. Bisogna dare agli studiosi di tutto il mondo la possibilità di trovare un luogo fisico dove poter consultare tutto il materiale", ha sottolineato Blasi. "Dove l invenzione creativa, partendo dal nostro patrimonio storico culturale, possa continuare ad avere altri momenti come quelli della "Notte della taranta" e quindi coniugare la progettualità culturale con lo sviluppo del territorio. E fare della cultura non un cartellone di pubblici spettacoli, ma un infrastruttura culturale vera in grado di incidere sullo sviluppo del territorio. La fondazione della "Notte della taranta" sarà tutto questo.
Belle parole dette dal presidente dell Istituto Diego Carpitella Sergio Blasi ma cerchiamo di ricostruire un po cosa é successo nel tempo e per quale motivo si é deciso di istituire la nascente fondazione "La Notte della Taranta".
Stando alle affermazioni di Sergio Blasi (vedi gli articoli riportati da Vincenzo Santoro in questa discussione e nel suo sito) scopo della fondazione era quello di dare "stabilità " all Orchestra popolare, in analogia alle orchestre sinfoniche stabili, che sono appunto gestite dalle "Fondazioni lirico-sinfoniche" (tipo Santa Cecilia a Roma, oppure la Scala a Milano).
A titolo esemplificativo riporto uno stralcio di un articolo apparso sulla Gazzetta del mezzogiorno del 21 agosto 2004
«La "Notte della Taranta" é pronta a intraprendere nuove rotte - ha dichiarato il sindaco di Melpignano e presidente del "Carpitella", Sergio Blasi - e trasformarsi in un soggetto stabile... una fondazione ad esempio!.». Insomma, non più «tutto in una notte» ma una struttura in grado di funzionare per tutto l'anno.
All improvviso su "Paese Nuovo" del 20 agosto 2006, Sergio Blasi cambia rotta e afferma "le (annose) polemiche sollevate dalla web community pizzicata.it, guidata da Vincenzo Santoro, lo infastidiscono come può essere una mosca che ronza intorno alla groppa di un elefante". Anche perchà© continua Blasi "la fondazione sta nascendo soprattutto per fare ricerca e non per occuparsi del concertone" e aggiunge "quindi prevedere una quota é limitativo".
Se é vero che la NTD non centra più nulla con la fondazione (i diritti della NTD appartengono all Unione dei comuni della Greca Salentina e nello statuto della Fondazione nulla si dice al riguardo) visto che si occuperà , come dice Blasi, di costruire "un luogo di alto profilo culturale dove continuare l approfondimento, lo studio, lo scavo, la ricerca sulla storia di questo territorio, sulla sua cultura" e dato che la valenza della stessa non riguarderà solo l unione ma tutto il Salento la domanda che pongo é la seguente: perché tra i soci fondatori ci devono essere, oltre a Regione e Provincia, solo l Unione dei Comuni della Grecia Salentina e l Istituto Diego Carpitella e non altri Comuni, Unioni di Comuni, enti o associazioni?
Se di cambio di rotta si tratta affinchà© sia efficace al cambio degli scopi bisogna aggiungere anche il cambio di chi domani deciderà la nomina degli organi della fondazione. Non dimentichiamo che quattro degli amministratori vengono nominati dai soci fondatori.
Spero che non sia di nuovo iniziato il gioco delle tre carte. Consola il fatto che al governo della Provincia di Lecce gli indirizzi vengono dati anche da persone dello spessore di Donato Margarito, Lorenzo Ria e Giovanni Pellegrino. L'augurio é che non rimanga solo la consolazione.
saluti
L Unione dei Comuni ha approvato ieri sera lo statuto della Fondazione "Notte della Taranta". Lunedì, invece, toccherà al consiglio provinciale discutere e approvare lo Statuto. "Un passaggio importantissimo" ha commentato il sindaco di Melpignano e presidente dell Istituto Diego Carpitella, Sergio Blasi, al termine del Consiglio dell Unione. "Vale non soltanto per la nostra Unione ma per tutto il Salento. Costruiamo un luogo di alto profilo culturale dove continuare l approfondimento, lo studio, lo scavo, la ricerca sulla storia di questo territorio, sulla sua cultura, dove costruire un luogo fisico, dove far confluire e raccogliere tutti i materiali, molti dei quali anche sparsi in tante biblioteche e istituti culturali, in Italia, in Europa e nel mondo. Bisogna dare agli studiosi di tutto il mondo la possibilità di trovare un luogo fisico dove poter consultare tutto il materiale", ha sottolineato Blasi. "Dove l invenzione creativa, partendo dal nostro patrimonio storico culturale, possa continuare ad avere altri momenti come quelli della "Notte della taranta" e quindi coniugare la progettualità culturale con lo sviluppo del territorio. E fare della cultura non un cartellone di pubblici spettacoli, ma un infrastruttura culturale vera in grado di incidere sullo sviluppo del territorio. La fondazione della "Notte della taranta" sarà tutto questo.
Belle parole dette dal presidente dell Istituto Diego Carpitella Sergio Blasi ma cerchiamo di ricostruire un po cosa é successo nel tempo e per quale motivo si é deciso di istituire la nascente fondazione "La Notte della Taranta".
Stando alle affermazioni di Sergio Blasi (vedi gli articoli riportati da Vincenzo Santoro in questa discussione e nel suo sito) scopo della fondazione era quello di dare "stabilità " all Orchestra popolare, in analogia alle orchestre sinfoniche stabili, che sono appunto gestite dalle "Fondazioni lirico-sinfoniche" (tipo Santa Cecilia a Roma, oppure la Scala a Milano).
A titolo esemplificativo riporto uno stralcio di un articolo apparso sulla Gazzetta del mezzogiorno del 21 agosto 2004
«La "Notte della Taranta" é pronta a intraprendere nuove rotte - ha dichiarato il sindaco di Melpignano e presidente del "Carpitella", Sergio Blasi - e trasformarsi in un soggetto stabile... una fondazione ad esempio!.». Insomma, non più «tutto in una notte» ma una struttura in grado di funzionare per tutto l'anno.
All improvviso su "Paese Nuovo" del 20 agosto 2006, Sergio Blasi cambia rotta e afferma "le (annose) polemiche sollevate dalla web community pizzicata.it, guidata da Vincenzo Santoro, lo infastidiscono come può essere una mosca che ronza intorno alla groppa di un elefante". Anche perchà© continua Blasi "la fondazione sta nascendo soprattutto per fare ricerca e non per occuparsi del concertone" e aggiunge "quindi prevedere una quota é limitativo".
Se é vero che la NTD non centra più nulla con la fondazione (i diritti della NTD appartengono all Unione dei comuni della Greca Salentina e nello statuto della Fondazione nulla si dice al riguardo) visto che si occuperà , come dice Blasi, di costruire "un luogo di alto profilo culturale dove continuare l approfondimento, lo studio, lo scavo, la ricerca sulla storia di questo territorio, sulla sua cultura" e dato che la valenza della stessa non riguarderà solo l unione ma tutto il Salento la domanda che pongo é la seguente: perché tra i soci fondatori ci devono essere, oltre a Regione e Provincia, solo l Unione dei Comuni della Grecia Salentina e l Istituto Diego Carpitella e non altri Comuni, Unioni di Comuni, enti o associazioni?
Se di cambio di rotta si tratta affinchà© sia efficace al cambio degli scopi bisogna aggiungere anche il cambio di chi domani deciderà la nomina degli organi della fondazione. Non dimentichiamo che quattro degli amministratori vengono nominati dai soci fondatori.
Spero che non sia di nuovo iniziato il gioco delle tre carte. Consola il fatto che al governo della Provincia di Lecce gli indirizzi vengono dati anche da persone dello spessore di Donato Margarito, Lorenzo Ria e Giovanni Pellegrino. L'augurio é che non rimanga solo la consolazione.
saluti