Corsi di pizzica!?!

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Pizzicato
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Messaggio da Pizzicato »

C'é sempre più gente che si avvicina al mondo della "Pizzica", tanta gente impara a suonare, tanta altra vuole imparare a ballare....nascono i primi "corsi". In cosa consiste un "corso" di Pizzica?Come si svolge?E' un corso teorico o pratico?Chi sono gli insegnanti?Si insegnano i "passi", le origini, la storia???[addsig]
tamburellaioresis
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Messaggio da tamburellaioresis »

a proposito.. quando ci possiamo vedere per quelle lezioni di danza che mi avevi promesso se ti insegnavo il tamburello??[addsig]
Stupore
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Messaggio da Stupore »

Piccola curiosità : passavo per caso in centro a Bologna e ho visto un manifestino che pubblicizzava l'apertura di un corso di pizzica salentina!! ))[addsig]
giannino
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Messaggio da giannino »

ormai corsi di danza, tamburello ecc. nascono come funghi, ma non lasciate i vostri soldi a quella gente, si impara molto meglio in piazza e senza pagare un centesimo...é meglio informarsi sui concerti e seguirli, si può benissimo imparare imitando gli altri, e poi la pizzica non é un ballo di gruppo, ma uno sfogo ed un divertimento!![addsig]
Giovanni Semeraro
Pizzicato
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Messaggio da Pizzicato »

Mi piacerebbe molto avere il parere di tutti per quanto riguarda questi corsi.Sinceramente anche io, come Giannino, credo che la Pizzica si impara per strada, nelle ronde, ai concerti.... Si impara guardando, immergendosi nel contesto, nella musica...Io vorrei sapere cosa ne pensate e soprattutto vorrei il parere di chi é il fondatore di questi corsi!!!Non sono in disaccordo apriori, ma chiedo come si può, secondo voi, insegnare la Pizzica?!? Sicuramente non si riuscirà  mai a ricreare l'ambiente di una festa, il coinvolgimento di una Ronda a Torrepaduli, l'atmosfera di un concerto....Quindi ripropongo le stesse domande!!!Grazie a tutti!!!!!!!!!!!!!![addsig]
DanieleMorciano
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Messaggio da DanieleMorciano »

..sempre più ronde arrivano a velocità  così assurde che anche il più bravo ballerino ha difficoltà  a ballare..figuriamoci uno che non conosce un passo della pizzica come fa ad imparare! Va beh, questa é solo un osservazione. Sul resto, caro Pizzicato non so risponderti. Anch'io come giannino ho seri dubbi sul senso di questi corsi. Personalmente vorrei imparare a danzare, e lo sto facendo durante le ronde e i concerti. Io mi chiedo, nella pizzica (anzi, le pizziche: de core, tarantata e spade...), ci sono dei passi "fondamentali" che, una volta imparati, poi si può improvvisare e personalizzare? Penso di si. Ma se si tratta di passi "fondamentali", come se fosse solo l'a-b-c, c'é veramente bisogno di una scuola? (io ho imparato l'alfabeto a casa, prima di andare a scuola...).

Daniele/Ariafrisca[addsig]
Giovanni
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Messaggio da Giovanni »

Sono un nuovo iscritto. Come salentino, vivo ormai da molti anni lontano dalla Puglia, ma che considero sempre la mia terra con tutte le sue tradizioni. Quest'estate mi é capitato di vedere ballare la 'pizzica-pizzica' e ne sono rimasto semplicemente innamorato. Provo a lanciare un invito. E' possibile insegnare i rudimenti del ballo via etere?C'é qualcuno che potrebbe tentare un corso di ballo in questo sito, spiegando i movimenti, le varie figure che ho potuto ammirare?Sto chiedendo qualcosa di impossibile?Approfitto per fare i complimenti a chi ha preparato il sito. Siete bravissimi.Ciao a tutti!!!!![addsig]
LUMAURIZIU
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Messaggio da LUMAURIZIU »

Bisogna stare molto attenti ai tanti che si propongono in questi ultimi tempi come insegnanti di Pizzica: c é infatti molta improvvisazione in giro e poca sostanza. Un tempo, si sa, non c era bisogno di corsi: i piccoli imparavano il ballo osservando ed imitando i grandi nelle feste di corte, comprendendo non solo il tempo, i passi, le configurazioni coreutiche, la postura, la mimica, ma soprattutto il "senso" generale del ballo in rapporto alla sua funzione sociale e rituale nel sistema di vita della comunità  ed in relazione ai valori, alle convenzioni ed alla "crianza" vigenti in essa. Purtroppo oggi, a causa della pressochà© totale assenza di un "controllo sociale" sulla tradizione  esercitato dalla comunità  (se ne parla in vari forum), chi pensasse di poter imparare soltanto osservando e cercando di imitare chi balla nelle ronde, correrebbe il rischio – imbattendosi spesso in situazioni che con la pizzica hanno poca a che vedere – di imparare meccanicamente un "altro" ballo, contribuendo così - attraverso la reiterazione del processo -  alla disgregazione del nostro patrimonio culturale popolare. E quindi fondamentale che l osservazione e l imitazione siano opportunamente guidati da una adeguata conoscenza "teorica", ovviamente corretta ed affidabile, che permetta quanto meno una certa capacità  di selezionare gli esempi che ci vengono sotto gli occhi. E molto utile, cioé, entrare in contatto con qualcuno che ci sappia instradare, che riesca a darci qualche affidabile strumento culturale di base su cui poi costruire il nostro personale percorso di ricerca, comprensione, apprendimento ed esecuzione del ballo di tradizione. Non si tratta tanto di imparare meccanicamente ad andare a tempo, a saper fare e combinare i pochi passi base della Pizzica, ad effettuare alcune semplici figurazioni coreutiche, a saper esprimere una certa gestualità , postura, e mimica. Si tratta soprattutto, invece, di entrare il più possibile nelle mente e nella psiche dei nostri avi, capendo con la pelle e non solo col cervello cosa pensavano i nostri nonni quando ballavano la Pizzica e cosa e come volevano, potevano e dovevano comunicare attraverso quel ballo (forme, passi, gesti, postura, espressione del viso, etc.), soprattutto in relazione alla funzione che quel ballo aveva nei diversi contesti di vita della Comunità  e sempre nella cornice delle regole sociali e di comportamento in essa accettate.   Teoria e pratica devono quindi opportunamente combinarsi in parallelo, guidando un percorso individuale che richiede ovviamente un certo tempo, e che si muove per approssimazioni successive verso un traguardo che deve essere la comprensione profonda della Pizzica e la capacità  di interpretarla non meccanicamente ma in modo naturale, vario, personale ed "ortodosso" al tempo stesso.   Ogni volta che qualcuno si propone come insegnante di Pizzica, bisognerebbe quanto meno chiedergli da quanto tempo si interessa di musica e danza popolare e con quale tipo di ricerca teorica e sul campo (in pratica: quando, come, dove e da chi ha imparato ?). Non voglio fare pubblicità  a nessuno, ma a Lecce qualche valida possibilità  di imparare qualcosa di buono esiste. Bellu ci Balla a tutti ! Maurizio. [addsig]
figol
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Messaggio da figol »

ciau stupore.....te stai a bologna?anke io.konosci luoghi o locali dove si possa ballare la pizzica?sxo si possa organizzare qualkosa...ciauu!!!!!![addsig]
figol
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462

Messaggio da figol »

onestamente tutte ste diskussioni su kome si balla la pizzica mi stanno stomacando...la pizzica é prima ke un ballo o barbaramente detto genere musikale é un fenomeno culturale popolare....kome tutte le kose popolare nn c'é bisogno di tenere korsi kon skopo di lucro...la pizzica nn é uno di quei vomitevoli balli latini-amiricani e quindi a differenza di questi nn deve essere commercializzato in maniera indiscriminata e x scopi di lucro...
w la taranta quella vera ke nunje morta![addsig]
sanguevivo
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465

Messaggio da sanguevivo »

Ma voi li avete mai visti i manifesti che dicono:CORSI DI TANGO - SALSA - MERENGUE E PIZZICA?!??!beh, qui a Bologna la situazione é questa.... Non credo sinceramente che da questi corsi possa nascere qualcosa di buono... Sono d'accordo con quello che ha detto Maurizio, ma purtroppo le cose non sono sempre così semplici...Vorrei dare solo un consiglio a quanti si trovano a Bologna:Non buttate i soldi al "Taranta Power" (Ma scusate, solo il nome non vi fa inorridire?)Piuttosto unitevi a noi... Finalmente sta nascendo un bel gruppo, di persone appassionate, colte e che soprattuto nutrono un rispetto profondo per la cultura salentina, anche se vengono da ogni parte d'Italia.Da ormai più di un mese ci vediamo ogni settimana per suonare e ballare, in strada, ai giardini o in piazza... Ci divertiamo veramente molto e soprattutto (tengo a precisarlo) non suoniamo solo pizziche ma qualunque altro canto salentino.... Ovviamente non abbiamo pretese di perfezione (non vogliamo incidere CD o fondare un Gruppo per fare comunioni e battesimi) ma solo sentirci un po' a casa....Tornando alle scuole credo che servano nella misura in cui riescono a ricreare in ogni lezione il clima della festa contadina, per fare in modo che imparare in aula sia come imparare in piazza. E sono sicuro che scuole così ce ne sono... [addsig]
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

Raccontando adesso la mia esperienza, nominando anche chi mi ha insegnato i primi passi, la mia intenzione non é assolutamente fare pubblicità , ma solo fare testimonianza di un corso da me effettivamente frequentato. Ho frequentato un corso di Pizzica ballata quest'estate, esattamente fra Giugno e Luglio. Proprio perché avevo notato nelle ronde troppa contaminazione, e non riuscivo a capire bene il senso di quello che stavo guardando, cercavo una persona in grado di spiegarmi bene le differenze fra la pizzica ballata in maniera tradizionale e quella presente adesso nella maggior parte delle ronde. Personalmente credo di aver trovato questa persona in Ada Metafune di Torrepaduli. Putroppo per problemi di tempo abbiamo dovuto ridurre il suo corso, che prevede normalmente 10 lezioni, ad appena 5 lezioni da due ore e mezza ciascuno. Ciò nonostante, Ada ha preferito rinunciare ad insegnarci qualche passo per poter fare insieme delle lunghe chiaccherate, dove ci ha spiegato come si ballava la pizzica tradizionalmente, qual'era il senso di questo ballo e come si viveva al tempo dei nostri nonni. Insomma, le lezioni venivano per quanto possibile "contestualizzate". Ada c'ha insegnato i passi principali, stando attenta a mostrarci sia la versione più tradizionale, sia le versioni contaminate (e spesso degenerate nel tempo) che vengono ballate attualmente. La cosa che mi ha colpito é che Ada non diceva mai che il passo tradizionale era migliore di quello attualmente diffuso, ma lasciava sempre a noi scegliere, rendendoci in parte responsabili del nostro modo di ballare. Un ampio spazio é stato dato anche alla spiegazione dell'atteggiamento da tenere nella ronda con il proprio compagno e anche con gli altri ballerini che aspettavano il proprio turno per ballare ! L'attendibilità  dei passi "tradizionali" era data dalla presenza della madre di Ada Metafune, una simpatica signora di 75 anni, presente in tutte le lezioni e che più di una volta si é esibita per noi mostrandoci come lei ballava la pizzica in gioventù. Ovviamente poi era necessario fare un lavoro di "svecchiamento" della performance, cioé era necessario rendersi conto che i movimenti fatti dall'anziana donna erano meno esuberanti di quanto fossero stati in gioventù, e per questo bisognava dare più vigore conservando però la compostezza e la bellezza del ballo. Mi é piaciuto molto anche la spiegazione della gestualità : ad esempio, non avrei mai immaginato una piccola differenza fra la gestualità  delle braccia nell'uomo e nella donna. La donna infatti, da quanto ci é stato spiegato, ha una gestualità  alta, cioé con le braccia spesso protese in alto, mentre l'uomo ha una gestualità  bassa. Piccola chicca: Ada é fisioterapista, quindi facevamo un po' di streking prima e dopo la lezione. Magari a qualcuno questa cosa potrebbe far storcere il naso, ma vi assicuro che per uno come me, non molto "in forma", é stata una vera salvezza.[addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
ramonn
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Messaggio da ramonn »

Anche io voglio raccontare quella che é la mia esperienza.IO suonavo il tamburello, secondo una tecnica che avevo creato osservando alcuni tamburellisti con il risultato che mi stancavo molto presto e inevitabilmente mi facevo male.Nel 1998 eravamo un gruppo di amici e conoscenti di Merine che volevano conoscere e suonare la musica popolare.Siccome nel nostro paese non avevamo la minima idea di chi fossero i cantori-suonatori ci siamo riuniti per organizzarci un corso, chiamando Daniele Durante per farci delle lezioni.Grazie a quel corso abbiamo conosciuto degli aspetti della musica popolare, abbiamo imparato a suonare e cantare.Dopo aver fatto quel corso abbiamo iniziato il contatto con gli anziani di Merine, abbiamo iniziato la ricerca.Probabilmente senza quel corso non ci saremmo riusciti.Inoltre vorrei aggiungere che io ho fatto qualche corso di ballo, nel senso che gruppi di persone mi hanno chiesto di insegnarli a ballare, in molti mi hanno detto di aver scoperto un modo di ballare totalmente diverso da quello che avevano visto in giro durante gli spettacoli.Purtroppo non é più semplice imparare a ballare solo osservando, perché bisogna capire anche cosa si sta osservando.Potrebbero esserci persone che vedono i Tamburellisti ( solo per fare un esempio), con i loro ballerini e poi sono portati a pensare che quello sia il ballo.Quindi a mio avviso i corsi soo utili purché siano fatti con criterio.[addsig]
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Ialma
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Messaggio da Ialma »

Sono perfettamente d'accordo con Ramonn, ed in particolar modo con Maurizio, quando dice che bisognerebbe verificare l'attendibilità  di chi pretende di insegnare il ballo.La mia esperienza é stata quella di aver avuto una infarinatura di "neopizzica" ad un corso, diversi anni fa, e di aver ripulito la concezione del ballo, parlando con anziani e musicisti degni di rispetto, e osservando, osservando, osservando. Tanti giovani conoscono i passi base ma aggiungono delle figure che con la tradizione hanno ben poco  a che fare.Frequentare il corso da insegnante UISP questa estate a Corigliano, con Pino Gala della Ass. Taranta (il quale ha fatto vedere filmati ed ha portato anziani di Corigliano, Ruffano, Presicce che hanno fatto vedere un ballo molto tradizionale con una serie di differenze da un paese all'altro) mi ha aiutato a mettere a fuoco una serie di cose e mi ha fatto scoprire passi e modi di ballare tradizionali che non avevo mai visto. Al solito, il problema da non sottovalutare é la OMOLOGAZIONE. Come non esiste una sola suonata di pizzica, non esiste un solo ballo. Ma il discorso é lungo ed andrebbe fatto di persona.A livello di consiglio, per chi si volesse avvicinare al ballo ed al tamburello, il suggerimento é sempre quello.Chiedete in giro, documentatevi, informatevi e non fermatevi alle apparenze. I pacchetti merengue/salsa/pizzica sono una probabile truffa. Chiedete se conoscono le feste, se gli insegnanti sono stati, e quanto tempo, in Puglia (rimarrete stupiti dalle risposte) e da chi hanno imparato.Questo messaggio é stato modificato da: Ialma, 23 Ott 2003 - 08:58 [addsig]
...la luna aggira il mondo e voi dormite...
(tradizionale, Matteo Salvatore)
figol
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491

Messaggio da figol »

ohi sabguevivo anke io sto a bologna fammi saxe quando vi vedete ...ciau!!![addsig]
Malia
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Messaggio da Malia »

Che dire.....
Per quel che mi riguarda un corso é stato sia un modo per capire meglio come muovermi nella ronda e fuori della ronda....anche perchà© io Salentina non la sono e vivo lontano dalla Puglia quindi era l'unico modo per capire meglio in cosa consistesse la Pizzica e l’unico modo (o quasi)
per ballarla. Sono comunque d'accordo che ci vuole un po' di attenzione per non farsi fregare i soldi... ma é anche vero che non tutti te li vogliono fregare: é stato il tipo che mi ha insegnato a dirmi a un certo punto basta, che non mi poteva insegnare più niente e l'unico modo per andare avanti era ballare e basta!
Secondo me qualche lezione per imparare i passi ci vuole, anche perchà© se non si finisce a fare non i saltelli della pizzica ma i saltelli degli orsi (sgheee!), ma poi quello che mi hanno insegnato e in cui credo é che ognuno di noi deve trovare la sua strada. Per me ballare la pizzica vuol dire comunicare con la persona che ho davanti, e nessuno mi può aiutare più di tanto a farlo se non me stessa.
Sempre per esperienza personale, posso dire che il corso che ho frequentato non consisteva solo nel insegnamento dei passi ma in altre cosucce che magari possono centrare poco ma che sono state utili per imparare a comunicare con il corpo e con lo sguardo... e poi, come qualcuno ha già  detto.... lo strecthing e il defaticamento sono sempre utili per chi non é abituato.
Un ultima cosa.... sarà  stato il caso o il destino ma grazie al corso ho conosciuto delle belle persone, abbiamo instaurato un rapporto forte che va al di là  della pizzica e quando facevamo lezione c'era un'energia esplodente, e anche alle feste che facciamo! Naturalmente questo non dipende dal corso in sà© ma dal gruppo che si é formato, quindi forse l’unico modo per scegliere cosa fare é provare e decidere solo dopo!

p.s Ma la pizzica é o non é un ballo di gruppo? Penso che sia sbagliato dire che non lo sia, non sarà  un ballo di gruppo come si intende di solito, ma comunque si balla in due e non dimentichiamo il ruolo della ronda…anche se si può ballare senza ronda non mi dite che é la stessa cosa!
Non sono neanche tanto d’accordo che sia un sfogo… ma comunque non voglio innescare polemiche: ognuno deve viverla a modo suo.
[addsig]
leoleo
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497

Messaggio da leoleo »

Scusate, ma alla fine mi pare che nessuno abbia dato notizie su cosa fare a Roma (corsi o non corsi) o io sono di coccio ?Io ogni tanto cerco sul web, ma non si trova nulla.Per me, salentina a Roma da 15 anni, che si puo' fare ?...aspettero' la prossima festa dell'unita' o la prossima estate a villa ada ?se qualcuno sa qualcosa ....parli !!!grazie 1000[addsig]
ramonn
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Iscritto il: 1 agosto 2003, 14:15
Località: merine

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Messaggio da ramonn »

Malia bisogna vedere che cosa si sintende per ballo di gruppo.A mio avviso bisogna vedere in che situazione ci si trova a ballare.Se si é in una ronda la pizzica deve essere ballata da una coppia per volta.Se si é in una sagra o in una festa dubito che si possa fare in modo che si balli una coppia per volta.[addsig]
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