Ricercatori e Ricerca nel Salento

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ramonn
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Messaggio da ramonn »

Sposto qui un discussione che é iniziata nel forum GRUPPI MUSICALI/LU RUSCIU NOSCIU. I messaggi di partenza li trovate lì, vorrei fare un riassuntino ma rischio di saltare qualche aspetto quindi scriverò solo quello che penso.Vorrei far notare a Maurizio e ad Andrea che BENDIR dalle risposte che da probabilmente conosce Chiriatti e i suo lavori, le risposte che da non mi sembrano quelle di un ignorante, ma bensì delle provocazioni.Per come la vedo io sicuramente chiriatti ha fatto della ricerca, possiede molto materiale frutto della sua ricerca e il fatto che abbia pubblicato del materiale non vuol dire che lui sia il più grande ricercatore. A mio avviso ci sono altri ricercatori importanti e il fatto che non abbiano pubblicato i frutti della loro ricerca non implica che siano meno bravi di chiriatti o che abbiano meno materiale di lui.A mio avviso le pubblicazioni di chiriatti che ho avuto modo leggere ( non sono tutte) sono dei racconti del suo modo di fare ricerca, ma non sono corredate da studi o raffronti. Lo stesso dicasi delle pubblicazioni audio che contengono solo le canzoni che ha avuto modo di raccogliere, ma non sono corredate di studi, di notizie, cosa che i ricercatori in qualunque campo dovrebbero fare.[addsig]
Bendir
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Messaggio da Bendir »

Mauriziu io volevo dirti che Chiriatti lo conosco da diversi anni!Se mi sono permesso di fare qualche provocazione é stato solo perché qualcuno nel forum ha affermato che Chiriatti é il più grande ricercatore salentino in vita!Me pare nu pocu troppu!Secondo me lui ha fatto un buon lavoro nel riproporre dei canti raccolti da diversi cantori!Penso però che ci sia un piccolo problema!Quanto sono affidabili queste registrazioni?La gente, se non ha niente di scritto e non vuole allontanarsi dalla tradizione,nel riproporre i canti su cosa si deve basare?I cd di Chiriatti devono essere considerati come un modello da seguire per non uscire dagli schemi?E se si chi c'é lo può affermare?[addsig]
LUMAURIZIU
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Messaggio da LUMAURIZIU »

Caro Andrea, trovo le tue domande più che legittime e, sinceramente, non credo che sia facile trovare delle risposte tranquillizzanti.Non ho peraltro alcun interesse, né tantomeno alcuna tendenza a "mitizzare" chicchessia, per cui condivido serenamente il tuo punto di vista sul lavoro di Luigi Chiriatti, che comunque mi sembra onestamente rappresentare un patrimonio di documentazione storica tra i più ricchi ed interessanti oggi disponibile a tutti.Non so chi si deve impegnare di più: l'Università , i Comuni, gli Istituti di ricerca (il fantomatico Istituto Carpitella ...), le Associazioni, i Privati ... noi stessi come membri di una "Community"; ma secondo me urge un progetto serio (e culli sordi) che si proponga "quanto meno" di raccogliere, catalogare, analizzare criticamente e rendere sistematicamente fruibili a tutti, i tantissimi documenti di tradizione orale delle nostra musica popolare, oggi esistenti e sparpagliati (ben chiusi) nei cassetti di mezzo mondo; e che si faccia anche promotore, magari, di nuove  ricerche serie sul campo e di studi e pubblicazioni "affidabili".In assenza di tutto questo, ognuno non può che accontentarsi - anche se con tutti i dubbi e le domande del caso - di ciò che può ottenere da chi, nel frattempo, é stato più generoso o pronto ad offrire ciò che aveva a disposizione.Avevo sospettato che le tue fossero solo provocazioni, ma ora sospetto anche  che tu avresti non poco da offrire ad un simile progetto, nonostante la tua giovane età . Sbaglio ?Saluti cordialissimi.Maurizio     [addsig]
ramonn
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480

Messaggio da ramonn »

Visto che sono stati chiesti dei nomi mi permetto di dire che sicuramente tra i ricercatori di musica salentina un posto di rilievo lo ricopre Daniele Durante del Canzoniere Grecanico Salentino.Penso che abbiano una gran conoscenza delle tradizioni salentine anche Biagio Panico e Ada Metafune.Maurizio vorrei dirti che per fare una ricerca come dici probabilmente non serve solo il materiale, ma anche una conoscenza specifica al fine di fare degli studi approfonditi.Giusto per fare un esempio: bisognerebbe agire come De Martino, o come il prof. George Lapassade che hanno esposto delle ricerche, degli studi ma avevano delle NOTEVOLI conoscenze di base.Per quanto riguarda la "generosità " di chi ha pubblicato del materiale vorrei dire che non penso si possa parlare di generosità  quando un cd viene venduto a 15-20 €![addsig]
kalascima
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481

Messaggio da kalascima »

Secondo me qui si sta deviando dal vero discorso...Ramonn: penso che un ricercatore si identifichi dalle pubblicazioni...che vuol dire"A mio avviso ci sono altri ricercatori importanti e il fatto che non abbiano pubblicato i frutti della loro ricerca non implica che siano meno bravi di chiriatti o che abbiano meno materiale di lui" ?Che vuol dire questo?Chi ricerca deve arrivare sempre a delle conclusioni....che vogliono dire:pubblicazioni....mi sembra ovvio che é inutile parlare di ricercatore per gente che nn produce alcun materiale scritto o acustico....se no diventa ricercatore ogni persona che in piazza parla di musica popolare salentina.....Per quanto riguarda Bendir qui nsn ha dato dello stupido a nsn, solo il suo modo di "provocare" nn ha alcun senso...si provoca proponendo nomi,( fatti non pugn.... direbbe un noto comico...)nn negando la capacità  di altre persone..Bene, Chiriatti nn é per te il migliore...nn c'é problema(nsn mi paga per dire questo....), ma allora fai qualche nome...dì quello che pensi...Certo non si può negare l'attendibilità  delle sue registrazioni...nn ha mica detto lui agli Ucci di cantare un certo tipo di musica(!)...La sua é una raccolta di musica suonata e cantata da anziani salentini(scusa se cito sempre gli Ucci) che da sempre suonano una certa musica...bé...se nn é attendibile questo...dimmi quale sarebbe la vera musica salentina, allora...Andrea Morciano[addsig]
Bendir
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Messaggio da Bendir »

Kalascima tempo fa tu mi hai detto che se non conoscevo Chiriatti allora non conoscevo Gli Ucci!Vulia te dicu na cosa io gli ucci li conosco da tanti anni ho suonato con loro e suono tuttora cullu ucciu!Io non voglio criticare chiriatti e il suo lavoro ma penso che insieme a tutte le registrazioni che lui ha pubblicato (nu parlamu de quantu costane ca é meiu e ci sape se ci l'ave cantate piia qualche lira) dovevano esserci delle spiegazioni,sul linguaggio musicale,su tutte le variazioni che ci sono nei canti ecc.Altrimenti non possiamo lamentarci se la gente lo ascolta e cerca di riprodurlo quanto più fedelmente!Credo che essendo un lavoro di un certo livello bisognava quantomeno dare delle indicazioni!E poi vistu ca se parla sempre de sti aramiré volevo fare una domanda; ma lu cantante é sciutu mai 'mmenzu la campagna cu sarchia la terra o cu nfila lu tabaccu?Mi pongo questa domanda perché sono stati definiti l'unico gruppo che ripropone la vera musica tradizionale salentina quindi vuol dire che questa gente é veramente in grado di capire il valore e soprattutto la funzione di questa musica o sono solo dei musicisti in grado di riproporre dei canti ascoltati da diversi cantori?Cmq mauriziu iu pe stu progetto,per quello che posso fare, sono disponibile in qualsiasi momento!Saluti!Questo messaggio é stato modificato da: Bendir, 22 Ott 2003 - 18:16 [addsig]
ramonn
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Messaggio da ramonn »

Kalascima ti ho fatto dei nomi.Quelli sono ricercatori meno bravi di Chiriatti??Per il resto concordo con quanto detto da Bendir, e faccio notare che con i cd venduti a 20 euro non so quanta gente potrebbe conoscere i frutti di quella ricerca.[addsig]
E.Dantes77
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Messaggio da E.Dantes77 »

Sono iscritto da poco alla community, scoperta così per caso navigando. Mi piace molto la pizzica, l'ascolto e la ballo da profano ed autodidatta. Questa introduzione per dire che forse non ho le competenze specifiche per introdurmi nella discussione. Questo forum é stato il primo in cui abbia avuto la curiosità  di entrare. La cosa che mi ha colpito molto leggendo i messaggi inviati fin'ora é una certa infertile polemica relativa al migliore ricercatore. Credo che in realtà  non sia importante stabilire chi é il migliore, ma chi abbia lo spessore culturale tale da poter essere davvero definito ricercatore. Credo l'etnomusicologia abbia delle fondamenta metodologiche che in parte creino il valore degli studi compiuti in modo serio. Si é citato l'esempio di De Martino. Si può anche aggiungere Marius Schneider. Ora, non so chi sia migliore di chi. si può propendere per una interpretazione piuttosto che un'altra. Certo é che quello puramente musicale sia un dominio in cui gli studi etnologici abbiano più difficoltà  di formalizzazione. Dico questo poiché sono consapevole dell'importanza delle pubblicazioni per chi fa ricerca: sono tra gli indicatori più usati nella misurazione della produzione di conoscenza. Qui però si tratta anche di produrre CD e incanalarli in reti di distribuzione. Non é una cosa così facile. E non é detto che chi trovi i soldi per farlo sia sempre il migliore. Le pubblicazioni in altri campi disciplinari dispongono di reti di case editrici di un certo respiro, riviste specializzate, ecc. Ora mi pare che questo tipo di organizzazione nell'etnomusicologia sia un po' latitante, e quando c'é, é nota veramente a pochi. Quindi sono daccordo con l'identificazione delle Università  e Centri Studi come soggetti che più di ogni altro aiutino ad alimentare dei seri percorsi di ricerca. Bisongna però ricordare che avere a che fare con le tradizioni é un po' scivoloso. Leggere le fonti non basta, poiché esiste un corpus tacito di conoscenza che é al più trasmesso verbalmente, e per cui il lavoro dell'etnologo credo sia indispensabile.
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federico.capone
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Messaggio da federico.capone »

Cari amici di Pizzicata, mi spiace dover aprire questo mio intervento sulla ricerca nel Salento con una premessa piuttosto lunga che, sicuramente, non sarà  gradita a tutti. Penso che sia un bene, tuttavia, porre i classici puntini sulle "i", soprattutto quando vengono tirati in ballo nomi che, con questo sito (o meglio su questo sito) sono apparsi solo di striscio. Mi riferisco ovviamente a Luigi Chiriatti, gran brava persona, ottimo ricercatore e, anche se qualcuno mi ha chiamato "illuso", ottimo etnologo (e lo posso affermare con tranquillità , visto che qualcosa, di etnologia, l ho studiata).
1) Mi spiace, e mi fa capire a che punto sia la ricerca nel Salento, quando qualcuno dal suo pulpito afferma che quello di Chiriatti non é modo di fare ricerca perchà© le sue registrazioni non sono corredate da studi! non penso sia vero, basta acquistare Kurumuny (che non mi pare costi 20 euro) e leggere il quaderno allegato al cd. Non solo. Pensate che una antologia debba per foza essere corredata da una sezione critica? Io non credo e penso che le antologie debbano lasciare al lettore/ascoltatore libera possibilità  di fare una sua critica. A meno che il lettore non abbia necessità  di essere "guidato" da qualcuno.
2) La validità  delle registrazioni di Luigi Chiriatti. Cosa vuol dire "validità "? sta alla sensibilità  dell ascoltatore, dello studioso, del ricercatore, del semplice appassionato comprendere ed apprendere da qualsiasi "prodotto"! questo é alla base degli studi folclorici! Mi fanno piangere coloro i quali parlano di musica della tradizione (per rimanere in tema) e non conoscono gli artisti che hanno tenuto in auge (in periodi di magra) la musica folklorica. Anche quelle sono registrazioni di scarsa "validità ". O la scarsa "validità " si basa su pregiudizi "salentocolti" che tengono in vita amministrazioni comunali e accademie?
3) Lapassade. Ma qualcuno ha letto gli studi di Lapassade? E, soprattutto, ha compreso il taglio che Lapassade dà  alla tradizione musicale? Gli studi del francese avrebbero potuto aprire nuove strade di studio (trance metropolitana, elettropizzica, tarantamuffin ), se solo fossero stati appieno compresi. Lapassade parla poco del tarantismo e lo tratta in maniera diversa da come viene trattato dai "rivoluzionari" studiosi salentini, fermi su posizioni demartiniane (punto di partenza e non di arrivo per lo studio della tradizione), ignari anche degli studi di Gianfranco Salvatore, docente di etnomusicologia presso l'ateneo leccese.
4) Ricercatori pubblicizzati. Non penso che Luigi Chiriatti sia pubblicizzato nà© "sponsorizzato", Altrimenti, al posto di investire di tasca propria, avrebbe già  da un tot preso il posto all Università  di Lecce! e questo é quanto
A questo punto chiudo il discorso sulla ricerca e sui ricercatori salentini che non ho fatto perchà© me ne é passata la voglia. Vi dirotto comunque su Musica e Antropologia, la rivista on line di Tullia Magrini (per leggerla, non per guardarla), e sul libro "Universi sonori", sempre della Magrini.

Saluti, con il bene di sempre, Federico
nullQuesto messaggio é stato modificato da: federico.capone, 13 Feb 2004 - 06:23 [addsig]
federico.capone
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Messaggio da federico.capone »

Ecco sosa scrive Alberto Favara a proposito della "sintassi" della musica di tradizione orale.
"Nelle nostre canzoni popolari, la composizione poetica, sotto l influenza diretta della melodia si sviluppa in una serie di immagini che si legano tra di loro, al di fuori di ogni nesso logico, una sintassi libera che ha tutti i caratteri dell improvvisazione, una grande ricchezza di parole arcaiche, nella cui scelta la sonorità  ha grande importanza, una lingua vincente in continuo divenire, sotto l alito creatore della musica. Il testo poetico é come un materiale grezzo che il cantore dispone sotto la melodia come gli pare, con l espressione dei sentimenti umani fondamentali; quando l esecutore ha reso quel sentimento, con un inciso melico caratteristico, ha reso in pieno il sentimento del popolo."

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