Solitudine in una terra di mezzo
Solitudine in una terra di mezzo
C'era una volta in una regione al centro d'Italia,una ragazza convinta di essere nata nel posto sbagliato.
Follemente innamorata del Sud, delle forti tradizioni e delle solide radici che rendevano la gente pugliese,campana,siciliana(ecc..) mai troppo sola,ovunque andasse.
Lei rispettava le tradizioni della sua terra,e le amava,ma vedeva che ormai ne era rimasto ben poco,praticamente nulla.
Chi la circondava la credeva un pò pazza,dato il suo amore per suoni e divertimenti d'altri tempi,ma lei continuava imperterrita a nutrire la sua passione per la storia e la cultura delle terre del Sud.
......
Mi rende molto triste il fatto di non poter coltivare questa mia enorme passione anche in maniera un pò più concreta. Vorrei tanto saper suonare il tamburello,é il mio sogno, per poi poter "scendere" nelle calde terre di Puglia,o qualsiasi altra eccezionale regione del Sud e suonare e perdermi nella musica della vostra terra, sentirmi un pò come "una di voi".
Mi fa rabbia vedere come le lezioni di pizzica, taranta, o di strumenti tradizionali,al di fuori delle loro terre d'elezione, vengano fatte sempre e solo nelle grandi città .Sempre Roma,sempre Bologna... e chi come me vive in una semi-sconosciuta provincia del centro Italia("Macerata? E dove sarebbe? In Abruzzo?In Umbria? Ma c'é il mare?Ci sono le montagne?..." uufff che rabbia!!!!)cosa dovrebbe fare?
Continuare a sentirsi sempre una specie di apolide sradicato senza passato??
Con desolazione...
Follemente innamorata del Sud, delle forti tradizioni e delle solide radici che rendevano la gente pugliese,campana,siciliana(ecc..) mai troppo sola,ovunque andasse.
Lei rispettava le tradizioni della sua terra,e le amava,ma vedeva che ormai ne era rimasto ben poco,praticamente nulla.
Chi la circondava la credeva un pò pazza,dato il suo amore per suoni e divertimenti d'altri tempi,ma lei continuava imperterrita a nutrire la sua passione per la storia e la cultura delle terre del Sud.
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Mi rende molto triste il fatto di non poter coltivare questa mia enorme passione anche in maniera un pò più concreta. Vorrei tanto saper suonare il tamburello,é il mio sogno, per poi poter "scendere" nelle calde terre di Puglia,o qualsiasi altra eccezionale regione del Sud e suonare e perdermi nella musica della vostra terra, sentirmi un pò come "una di voi".
Mi fa rabbia vedere come le lezioni di pizzica, taranta, o di strumenti tradizionali,al di fuori delle loro terre d'elezione, vengano fatte sempre e solo nelle grandi città .Sempre Roma,sempre Bologna... e chi come me vive in una semi-sconosciuta provincia del centro Italia("Macerata? E dove sarebbe? In Abruzzo?In Umbria? Ma c'é il mare?Ci sono le montagne?..." uufff che rabbia!!!!)cosa dovrebbe fare?
Continuare a sentirsi sempre una specie di apolide sradicato senza passato??
Con desolazione...
Cara Ciranda,come da pvt trasmessoti puoi ben capire che non c'é bisogno di andare in nessuna grande città ,altrimenti farai gli stessi errori della maggior parte dei gruppi di "riproposta"salentini e non.Come ti ho detto le radici della tradizione sono comuni e quindi non farti illusioni che le nostre tradizioni siano migliori delle tue,io lo dico sempre bisogna svegliarsi dai facili sogni e stare con i piedi nella propria terra,ascolta la sua voce .Infatti come ti ho detto a pochi km da casa tua esiste il Canzoniere Piceno che é uno dei più vecchi gruppi di musica popolare italiana diretto da due bravissime persone,Argeo Polloni detto Gegé e Adele Scalella con i quali ho collaborato per tanti anni e ti posso assicurare che la pizzica la conoscono bene,tra l'altro insieme alla Marini hanno fondato la scuola di musica popolare al Testaccio di Roma oltreche ad Ascoli e possiedono una raccolta di oltre 200 strumenti di musica polare,per non parlare della loro sala di registrazione e dei numerosi LP e CD incisi in più di 30 anni.Quindi non disperarti e passa all'azione .
Non solo.
Dalle tue parti c'é Gastone Pietrucci de La Macina che ha fatto ricerca per 30 anni, Roberto Lucanero che insegna organetto tradizionale marchigiano e ballo delle varie zone. E chissà quanti altri che non conosco.
Tradizione ce n'é tanta anche dalle tue parti, ballo, canto ed anche tamburello. Buona ricerca
Dalle tue parti c'é Gastone Pietrucci de La Macina che ha fatto ricerca per 30 anni, Roberto Lucanero che insegna organetto tradizionale marchigiano e ballo delle varie zone. E chissà quanti altri che non conosco.
Tradizione ce n'é tanta anche dalle tue parti, ballo, canto ed anche tamburello. Buona ricerca
Sono consapevole che anche la mia terra ha avuto un passato e una storia e vi ringrazio per aver citato alcuni personaggi che questo passato,evidentemente,lo hanno a cuore. Il problema é un altro: il modo in cui le nostre tradizioni,rispetto alle vostre,vengo viste e vissute.
Noi marchigiani siamo molto eterogenei,e quasi non ci si sente parte della stessa terra,a volte.Non esistono manifestazioni o momenti collettivi in cui riprendere il contatto con la tradizione,e i pochi gruppi che riprongono canti popolari non hanno molto seguito,specialmente tra i giovani.
Mentre le tradizioni del sud si reggono belle salde e orgogliose, e la taranta fa il giro del mondo,coinvolgendo sempre più gente,e fasce d'età sempre più giovane.
E' ovvio, qualsiasi cultura ha delle radici,ma tutto dipende da come poi queste radici si sviluppano.Dalle mie parti sembra essere rimasto solo folklore da rappresentare su un palco, senza nessun coinvolgimento da parte di chi ascolta.
Si continua a cercare "altro",senza sapere cosa c'é stato prima.
Noi marchigiani siamo molto eterogenei,e quasi non ci si sente parte della stessa terra,a volte.Non esistono manifestazioni o momenti collettivi in cui riprendere il contatto con la tradizione,e i pochi gruppi che riprongono canti popolari non hanno molto seguito,specialmente tra i giovani.
Mentre le tradizioni del sud si reggono belle salde e orgogliose, e la taranta fa il giro del mondo,coinvolgendo sempre più gente,e fasce d'età sempre più giovane.
E' ovvio, qualsiasi cultura ha delle radici,ma tutto dipende da come poi queste radici si sviluppano.Dalle mie parti sembra essere rimasto solo folklore da rappresentare su un palco, senza nessun coinvolgimento da parte di chi ascolta.
Si continua a cercare "altro",senza sapere cosa c'é stato prima.
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- Località: Salerno
ha ragione Ialma! io ho conosciuto Lucanero ad un festival di danze etniche e popolari , in Puglia (hai mai sentito parlare della carovana folk art?!)..provai anche ad imparare i salterelli marchigiani..quindi mi accodo al discorso di Pan e Ialma: indaga sulle tradizioni della tua terra e poi perché no..conoscere ed approfondire anche le tradizioni degli altri paesi del sud!
Ciranda, anche tra pugliesi non ci si sente affatto come un corpo unico appartenente ad un'unica regione, al contrario. Prova a chiedere ad un leccese medio cosa pensa del barese e viceversa.
Anche da noi sono pochi i momenti collettivi che mirano ad un vero contatto con la tradizione, e di solito quelli che hanno più seguito (soprattutto di giovani) sono quelli che con la tradizione hanno meno a che fare.
Anche da noi ormai molti gruppi che si spacciano per "tradizionali" e pensano solo a prendere il loro applauso sul palco, senza invischiarsi nella "melma" di giovinastri che fanno casino coi tamburelli sotto il palco, nemmeno dopo il concerto.
Ho avuto modo di conoscere gente a Monte San Vito (AN), (praticamente sotto casa tua) e dintorni veramente interessata al recupero ed alla diffusione di musica tradizionale marchigiana, ed organizzano più concerti loro di saltarelli e pizzica in un mese di quanti ne organizzino in 5 anni a Bologna. C'é un gruppo popolarissimo, composto per l'80% da ultrasettantenni (La damigiana) che si esibisce almeno tre volte a settimana con organetti, tamburelli, fisarmoniche, cantori eseguendo saltarelli polke stornelli mazurke e chi più ne ha più ne metta.
Lascio a te il gusto di rintracciarli
Anche da noi sono pochi i momenti collettivi che mirano ad un vero contatto con la tradizione, e di solito quelli che hanno più seguito (soprattutto di giovani) sono quelli che con la tradizione hanno meno a che fare.
Anche da noi ormai molti gruppi che si spacciano per "tradizionali" e pensano solo a prendere il loro applauso sul palco, senza invischiarsi nella "melma" di giovinastri che fanno casino coi tamburelli sotto il palco, nemmeno dopo il concerto.
Ho avuto modo di conoscere gente a Monte San Vito (AN), (praticamente sotto casa tua) e dintorni veramente interessata al recupero ed alla diffusione di musica tradizionale marchigiana, ed organizzano più concerti loro di saltarelli e pizzica in un mese di quanti ne organizzino in 5 anni a Bologna. C'é un gruppo popolarissimo, composto per l'80% da ultrasettantenni (La damigiana) che si esibisce almeno tre volte a settimana con organetti, tamburelli, fisarmoniche, cantori eseguendo saltarelli polke stornelli mazurke e chi più ne ha più ne metta.
Lascio a te il gusto di rintracciarli
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- Località: provincia sud di bari
ciranda,anke in puglia é facile sentirsi isolati rigaurdo a questo tipo di musica....
io sono anni ke l'ascolto e solo da pochissimo conosco altri dal vivo a cui piace....vorrei ringraziarli!!
fin'ora solo qui sul sito conoscevo virtualmente altri....
ed é frustrante andare solo ai concerti,credimi!!
io sono anni ke l'ascolto e solo da pochissimo conosco altri dal vivo a cui piace....vorrei ringraziarli!!
fin'ora solo qui sul sito conoscevo virtualmente altri....
ed é frustrante andare solo ai concerti,credimi!!
ciao ciranda,
se non sbaglio La Macina, nella persona di Gastone Pietrucci, organizza un po' di cose, come concerti e festival folk, nell'ambito della riproposta non folkloristica... qualcuno dice addirittura che esageri anche un po' perché é sempre presente col suo gruppo in ogni cosa che organizza...
ad ogni modo se credi che :
[quote:71af2cfd0b]Il problema é un altro: il modo in cui le nostre tradizioni,rispetto alle vostre,vengo viste e vissute.
Noi marchigiani siamo molto eterogenei,e quasi non ci si sente parte della stessa terra,a volte.Non esistono manifestazioni o momenti collettivi in cui riprendere il contatto con la tradizione,e i pochi gruppi che riprongono canti popolari non hanno molto seguito,specialmente tra i giovani.[/quote:71af2cfd0b]
guarda il lato positivo...
avete la possibilità di imparare dagli errori degli altri, Salento compreso, su come fare cultura e tradizione e su quali possono essere le conseguenze negative della mercificazione.
Non sei nata nel posto sbagliato
se non sbaglio La Macina, nella persona di Gastone Pietrucci, organizza un po' di cose, come concerti e festival folk, nell'ambito della riproposta non folkloristica... qualcuno dice addirittura che esageri anche un po' perché é sempre presente col suo gruppo in ogni cosa che organizza...
ad ogni modo se credi che :
[quote:71af2cfd0b]Il problema é un altro: il modo in cui le nostre tradizioni,rispetto alle vostre,vengo viste e vissute.
Noi marchigiani siamo molto eterogenei,e quasi non ci si sente parte della stessa terra,a volte.Non esistono manifestazioni o momenti collettivi in cui riprendere il contatto con la tradizione,e i pochi gruppi che riprongono canti popolari non hanno molto seguito,specialmente tra i giovani.[/quote:71af2cfd0b]
guarda il lato positivo...
avete la possibilità di imparare dagli errori degli altri, Salento compreso, su come fare cultura e tradizione e su quali possono essere le conseguenze negative della mercificazione.
Non sei nata nel posto sbagliato
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Dai "Ciranda", il fatto che ami le tradizioni di una terra in cui non sei nata, non vuol dire che devi abbatterti così. E poi, chi é pazzo? Chi ama le proprie tradizioni? O é più pazzo colui che prende in giro coloro che le amano? Comunque, se il tuo sogno é imparare il tamburello, non preoccuparti, se non trovi nessuno dalle tue parti, l'estate prossima vieni qui in Salento, vedrai ti basterà partecipare a qualche ronda per impararlo.
Saluti da 1 salentino
Roberto
Saluti da 1 salentino
Roberto
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- Iscritto il: 19 agosto 2003, 11:10
Per Ciranda:
sì... prova a studiare il saltarello. E' una danza che va dalle Marche (ed anzi dal sud della Romagna) sino in Molise passando per il Lazio orientale e l'Umbria. Non ha assolutamente nulla da invidiare alla pizzica, ed in più... é parte di te, poichà© é espressione (anche) della tua terra: perchà© cercare altrove quello che hai presso di te ?
Sarebbe molto interessante se tu potessi insieme con altri suscitare lì l'interesse per la musica ed i balli della tua terra.
[b:7a6d922b5d]Perchà© cercare altrove quello che hai presso di te ?[/b:7a6d922b5d]
sì... prova a studiare il saltarello. E' una danza che va dalle Marche (ed anzi dal sud della Romagna) sino in Molise passando per il Lazio orientale e l'Umbria. Non ha assolutamente nulla da invidiare alla pizzica, ed in più... é parte di te, poichà© é espressione (anche) della tua terra: perchà© cercare altrove quello che hai presso di te ?
Sarebbe molto interessante se tu potessi insieme con altri suscitare lì l'interesse per la musica ed i balli della tua terra.
[b:7a6d922b5d]Perchà© cercare altrove quello che hai presso di te ?[/b:7a6d922b5d]
Ciao Ciranda,
sono l'ultimo arrivato e ne approfitto per salutare veterani e non del gruppo. Ti capisco benissimo. Anche se la mia terra (la provincia di Foggia) é sicuramente più vicina al mitico "Salentu" delle Marche, ti assicuro che ci si può sentire soli anche dove non mancano gruppi e attività varie...soprattutto se hai amici come i miei (originari di Castrì per giunta!!!) che non riesco a sganciare dai signori Ramazzotti, Antonacci, ecc.
Quello che mi sorprende é che, avendo studiato in provincia di MC, mi ero fatto un'idea tutta diversa dei marchigiani...molto attaccati ed attenti alla terra, agli anziani ed ai "sapori antichi".
In ogni caso dal mio approdo su Pizzicata mi sento meno solo...(forse i computer non sono del tutto malvagi) e conto su di tutti per cercare di SMUOVERE le acque sanseveresi il più possibile.
Ciao "Pistacoppi!!!"
sono l'ultimo arrivato e ne approfitto per salutare veterani e non del gruppo. Ti capisco benissimo. Anche se la mia terra (la provincia di Foggia) é sicuramente più vicina al mitico "Salentu" delle Marche, ti assicuro che ci si può sentire soli anche dove non mancano gruppi e attività varie...soprattutto se hai amici come i miei (originari di Castrì per giunta!!!) che non riesco a sganciare dai signori Ramazzotti, Antonacci, ecc.
Quello che mi sorprende é che, avendo studiato in provincia di MC, mi ero fatto un'idea tutta diversa dei marchigiani...molto attaccati ed attenti alla terra, agli anziani ed ai "sapori antichi".
In ogni caso dal mio approdo su Pizzicata mi sento meno solo...(forse i computer non sono del tutto malvagi) e conto su di tutti per cercare di SMUOVERE le acque sanseveresi il più possibile.
Ciao "Pistacoppi!!!"
ciao a tutti!!!
io sono davvero l'ultima arrivata e mi associo a gianlu nel dire che qui chi ama pizzica, tamburelli e in generale le tradizioni di tutto il mondo si sente davvero in compagnia!!!
che bello avervi trovato!!!!!
hai proprio ragione gianlu, non c'é niente di peggio che stare in un posto dove si organizzano un sacco di eventi e attività ma avere un gruppo di amici che ha tutt'altri interessi! é quello che mi capita l'estate quando vado giù (io sono di lecce ma vivo a pescara) . passo l'estate a stressare amici e conoscenti per andare a ballare e suonare in giro per il salento!!!!!
come dicevo sono pugliese ma sto da otto anni in abruzzo dove tra un esame e l'altro nella mia stanzetta ho imparato a ballare pizziche e suonare il tamburello da sola, cercando di coinvolgere un pò di abruzzesi ma con scarsi risultati!!!!
comunque dall'anno scorso qualcosa si é smosso.. ho partecipato ad un corso di tamburello dove ho imparato anche la tecnica della saltarella abruzzese iniziando a conoscere un pò delle tradizioni abruzzesi che non sono meno interessanti delle "nostre" e tra l'altro anche molto radicate e sentite.
e con questo mi associo all'invito a ciranda di scavare e addentrarsi in quelle del suo paese perché é vero che ogni paese ha la sua storia e le sue radici ma "tutto il mondo é paese" e una tradizione ti avvicina ad un'altra e soprattutto se ami il tamburello ti accorgerai che una tecnica ti aiuterà ad avvicinarti all'altra e così via. pensa che il signore che mi ha insegnato la saltarella abruzzese aveva imparato ai tempi a suonare il tamburello in calabria passando anche per le marche..e alla fine del corso ci faceva sentire la pizzica suonata con la tecnica della saltarella e viceversa per farci capire le differenze non sole tecniche ma anche culturali!!!!!
il tamburello é uno strumento meraviglioso che ha tanti infiniti modi per essere suonato e altrettante sonorità !!!
bé vi saluto e invito tutti i tamburellisti, pizzicati e non, e appassionati in generale ABRUZZESI di farsi sentire per parlare, suonare e ballare!!!!
ciao
io sono davvero l'ultima arrivata e mi associo a gianlu nel dire che qui chi ama pizzica, tamburelli e in generale le tradizioni di tutto il mondo si sente davvero in compagnia!!!
che bello avervi trovato!!!!!
hai proprio ragione gianlu, non c'é niente di peggio che stare in un posto dove si organizzano un sacco di eventi e attività ma avere un gruppo di amici che ha tutt'altri interessi! é quello che mi capita l'estate quando vado giù (io sono di lecce ma vivo a pescara) . passo l'estate a stressare amici e conoscenti per andare a ballare e suonare in giro per il salento!!!!!
come dicevo sono pugliese ma sto da otto anni in abruzzo dove tra un esame e l'altro nella mia stanzetta ho imparato a ballare pizziche e suonare il tamburello da sola, cercando di coinvolgere un pò di abruzzesi ma con scarsi risultati!!!!
comunque dall'anno scorso qualcosa si é smosso.. ho partecipato ad un corso di tamburello dove ho imparato anche la tecnica della saltarella abruzzese iniziando a conoscere un pò delle tradizioni abruzzesi che non sono meno interessanti delle "nostre" e tra l'altro anche molto radicate e sentite.
e con questo mi associo all'invito a ciranda di scavare e addentrarsi in quelle del suo paese perché é vero che ogni paese ha la sua storia e le sue radici ma "tutto il mondo é paese" e una tradizione ti avvicina ad un'altra e soprattutto se ami il tamburello ti accorgerai che una tecnica ti aiuterà ad avvicinarti all'altra e così via. pensa che il signore che mi ha insegnato la saltarella abruzzese aveva imparato ai tempi a suonare il tamburello in calabria passando anche per le marche..e alla fine del corso ci faceva sentire la pizzica suonata con la tecnica della saltarella e viceversa per farci capire le differenze non sole tecniche ma anche culturali!!!!!
il tamburello é uno strumento meraviglioso che ha tanti infiniti modi per essere suonato e altrettante sonorità !!!
bé vi saluto e invito tutti i tamburellisti, pizzicati e non, e appassionati in generale ABRUZZESI di farsi sentire per parlare, suonare e ballare!!!!
ciao
ciao a tutti, sono daniela.
mi associo a gianlu quando dice che da quando ha scoperto questo sito si sente meno solo!
io sono salentina e vivo in veneto per motivi di lavoro da ormai sei anni e devo dire che é davvero triste il "mortorio" di cultura tradizionale assente che si vive in questa terra.
fortunatamente ci sono però delle associazioni di salentini emigrati che talvolta organizzano delle meravigliose situazioni: sagre, concerti, ecc. che consentono a tutti noi appassionati di salento e costretti a stare lontani di sentirci un po' a casa nostra.
a ciranda direi solo una cosa: é bello amare una cultura tradizionale, anche se non della propria terra, si possono tranquillamente coltivare sia l'una che l'altra!
p. s.: se c'é qualcuno in provincia di vicenza interessato alla musica ed alla cultura tradizionale salentina si faccia sentire, ci si potrebbe organizzare.
mi associo a gianlu quando dice che da quando ha scoperto questo sito si sente meno solo!
io sono salentina e vivo in veneto per motivi di lavoro da ormai sei anni e devo dire che é davvero triste il "mortorio" di cultura tradizionale assente che si vive in questa terra.
fortunatamente ci sono però delle associazioni di salentini emigrati che talvolta organizzano delle meravigliose situazioni: sagre, concerti, ecc. che consentono a tutti noi appassionati di salento e costretti a stare lontani di sentirci un po' a casa nostra.
a ciranda direi solo una cosa: é bello amare una cultura tradizionale, anche se non della propria terra, si possono tranquillamente coltivare sia l'una che l'altra!
p. s.: se c'é qualcuno in provincia di vicenza interessato alla musica ed alla cultura tradizionale salentina si faccia sentire, ci si potrebbe organizzare.
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- Messaggi: 45
- Iscritto il: 26 ottobre 2004, 14:07
dentro di noi
Casa non é il luogo dove sei nato.....ma quello che porti nel tuo cuore....e sarà sempre con te qualunque sia il paesaggio che osservi.
Cara.. mi sembra che tu faccia un po' di confusione tra il "rispetto e la cura della propria tradizione" e l'organizzazione di festival e concerti..
Forse se continuerai a leggere su quasto forum capirai molte cose..
Comunque non disperare, non sentirti sola! ci siamo qui noi!!! ; )
Quello che posso consigliarti é di crearti un giro di amicizie con cui condividere questa tua passione e.. di partire per andare a vedere le cose dove succedono.. il che però non significa andare nelle grandi città a vedere i concerti..
E potresti provare anche tu col tempo ad organizzare qualcosa dalle tue parti.. no?
Ultima cosa: io so ballare un po' di danze varie... ma schiodo il sedere dalla sedia e mi entusiasmo solo se si tratta di calabrese-lucana e del saltarello.. ogni tanto mi degno di ballare una "pizzica de' core" (io chiamo così la pizzica quella che ti muovi appena per non sudare..)..
Questo per dire che il saltarello é veramente bello e coinvolgente ed é un vero peccato che tu lo trascuri.. credimi stai rimpiangendo solo specchietti per le allodole..
ps. non parliamo poi degli stornellatori delle tue parti che ho conosciuto.. serate meravigliose altro che concerto in piazza maggiore a Bologna..
Forse se continuerai a leggere su quasto forum capirai molte cose..
Comunque non disperare, non sentirti sola! ci siamo qui noi!!! ; )
Quello che posso consigliarti é di crearti un giro di amicizie con cui condividere questa tua passione e.. di partire per andare a vedere le cose dove succedono.. il che però non significa andare nelle grandi città a vedere i concerti..
E potresti provare anche tu col tempo ad organizzare qualcosa dalle tue parti.. no?
Ultima cosa: io so ballare un po' di danze varie... ma schiodo il sedere dalla sedia e mi entusiasmo solo se si tratta di calabrese-lucana e del saltarello.. ogni tanto mi degno di ballare una "pizzica de' core" (io chiamo così la pizzica quella che ti muovi appena per non sudare..)..
Questo per dire che il saltarello é veramente bello e coinvolgente ed é un vero peccato che tu lo trascuri.. credimi stai rimpiangendo solo specchietti per le allodole..
ps. non parliamo poi degli stornellatori delle tue parti che ho conosciuto.. serate meravigliose altro che concerto in piazza maggiore a Bologna..