L'origine del ritmo della Tammurriata...

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Yerushalom
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L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Yerushalom »

Salve a tutti, volevo proporre una discussione a riguardo de "O' ballë 'ngoppë o' tammurë" meglio conosciuta come Tammurriata.

Una cosa lampante e facilmente comprensibile da tutti è il fatto che la Tammurriata ha un ritmo essenzialmente diverso rispetto al resto delle "Tarantelle" del Centro-Sud Italia. Possiamo infatti notare come tutte le Tarantella abbiano un ritmo composto (6/8 o 12/8) o "terzinato".
La tammurriata invece ha una ritmo nettamente binario, con talvolta l'aggiunta di alcune terzine, che terzine per la verità non sono ma figure ritmiche formate da 2 semicrome e una croma.

Come è possibile che solo in questa zona la musica a ballo abbia questo particolare ritmo mentre nel resto del centro-sud Italia ci siano Tarantelle nettamente terzinate?

C'è un'eccezione però...
Nella tammurriata dei Monti Lattari (Pimonte, Gragnano, Castellammare, ecc.) sono presenti molte terzine, sia nelle strofe e soprattutto nella votata. Soprattutto ho sentito alcuni esecutori del luogo (Inserra e Gargiulo) suonarla a ritmo di "tarantella". (In 6/8 = croma-pausa di croma-croma / croma-croma-croma) come potete ascoltare da questo video: http://www.youtube.com/watch?v=mRFLOXO99Tk

Vorrei ipotizzare una cosa: La tammurriata dei Monti Lattari sembra (e sottolineo SEMBRA) essere quella che più mantiene un sapore "arcaico" sia nel canto e sia nel ballo. Il canto spesso è poco "melodico" o comunque contiene meno stilemi vocali moderni, derivati dall'introduzione della fisarmonica negli altri stili di tammurriata. Il ballo inoltre si basa su pochi e semplici movimenti. Potremmo quindi ipotizzare che sia quella che più si avvicina ad una tammurriata "antica", che più ha mantenuto il legame con il passato... e che quindi sia quella che meno si sia modificata e "binarizzata" rispetto agli altri stili di tammurriata?

Tempo fa, non ricordo chi mi disse o non ricordo dove lessi che ad un certo punto nella storia, la Tarantella nella zona di Napoli fu vietata per via dei legami con riti pagani e perciò il popolo pur di continuare a suonare e ballare pare abbia modificato il ritmo della taratella, rallentandolo per non farlo sembrare una tarantella. Se così fosse, si spiegherebbe il perchè oggi abbiamo questo ritmo binario. Infatti se noi proviamo a registrare un ritmo di tammurriata e poi lo acceleriamo di molto con un software... quello che ne viene fuori è proprio una tarantella, seppur con una leggera ambiguità tra duine e terzine con pausa al centro (argomento trattato già in vari manuali di musica).

Vorrei sapere cosa ne pensate a riguardo, se ci sono già delle risposte a riguardo o vostre ipotesi magari...

Spero ne venga fuori una bella discussione.

Domenico
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Damiano
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Damiano »

Se è per questo dicono pure che la montemaranese sia nata a Taranto.... Domè, vatti a vedere il mio post sul mio profilo di facebook, troverai la netta prova che la tammurriata fu anche importata a Taranto.
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Yerushalom
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Yerushalom »

Damiano non sono riuscito a trovare il tuo post a riguardo... in ogni modo, la mia domanda era sul perchè della differenza tra il ritmo della Tammurriata e il resto della Tarantella del centro-Sud Italia, insulare e peninsulare.
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Damiano
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Damiano »

Caro Domenico,

trascrivo la nota che ho messo sul mio profilo di Facebook, ad uso di Catello Gargiulo:

Taranto, 2007: viene rifondata la Confraternita di Santa Maria di Piedigrotta e dei Santi Gennaro e Catello. Il sodalizio (che qui vedete nel 2007 durante la processione con le reliquie di San Francesco di Paola) fu fondato nel 1895 da operai di Napoli e Castellammare di Stabia trasferitisi a Taranto per l'Arsenale. Questi portarono nella città bimare il culto di detti Santi campani e sicuramente le tammurriate e i canti popolari della loro zona, che (ovviamente tradotti nel dialetto locale) sono rimasti nella tradizione tarantina e grottagliese (ec. "E in mezzo 'o mare 'a nate na scarole", presente a Taranto come tarantella e a Grottaglie come canto di mietitura). Ancora una volta si conferma il legame culturale fra Taranto e Napoli.

Purtroppo non riesco a postare l'immagine, ma quando potrò la metterò sul mio sito.

Saluti Mimeje
Maruko_KuFu
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Maruko_KuFu »

Ciao Domenico, compliementi per la domanda...

Secondo me, sia ritmicamente, sia socialmente, sia liricamente, sia armonicamente, sia melodicamente, sia storicamente, sia culturalmente... la "tammurriata" non è affatto una tarantella. E' roba a parte.

Nel video allegato la terzina non influisce minimamente sulla metrica e sulla duinante e sincopante linea melodica. Fattori fondamentali, al contrario della divisione di un singolo o mezzo movimento (quale la terzina è) per paragonare due "cose" allo stesso "genere".

Per quanto riguarda l'origine del ritmo... beh, qui sono molto risoluto e ho le idee chiare; come molti studiosi ed etnomusicologi rispondo con una risposta decisa e tra le più avallate e certificate:

boh?!?!
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Yerushalom
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Yerushalom »

Quindi secondo te, la Tammurriata è un genere completamente diverso dalla "Tarantella" nel cui macrogenere viene spesso inserita?

Io non ne sono tanto d'accordo e ti spiego il perchè:
Liricamente: Nella tammurriata sono presenti testi e strofe che ritroviamo in tantissime altre tarantelle e canti del sud Italia.
Socialmente: La tammurriata era il ballo del popolo contadino, come tutte il resto delle Tarantelle.
Armonicamente: Presenta la scala Lidia (Ossia il 4°grado aumentato) nel canto (e successivamente nel suono) che è presente anche in tante Pizziche pizziche, balli con zampogna, ecc. ecc.
Ritmicamente: Nel video che ti ho inviato, non mi riferivo alla singola terzina ma all'andamento generale del brano che se ascolti bene è nettamente in ritmo di Tarantella Lenta (quidi non è un tempo binario ma ternario). Ripeto: l'ambiguità tra duina e terzina "bucata" (ossia con una pausa di croma in mezzo) è un argomento trattato in vari libri da vari studiosi.

La mia discussione vuole appunto cercare di "scoprire" anche ipoteticamete quale potrebbe essere l'origine del ritmo della tammurriata.

Se quella storia che ho detto all'inizio (sul divieto del ballo della Tarantella e successivo rallentamento del ritmo per "mascherarlo") fosse vera e documentata... bhè, avremmo una spiegazione più che logica. Infatti, ripeto, una tammurriata è spesso una base di ritmo di Tarantella (6/8) rallentato, con la prima terzina "bucata" (come tra l'altro viene eseguita nella maggior parte delle tecniche sul tamburello per le "Tarantelle" del sud Italia).
Il problema è che non ricordo nè chi e nè dove abbia letto o sentito questa storia... perciò mi avvalgo del beneficio del dubbio.

:wink:
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Maruko_KuFu
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Maruko_KuFu »

Yerushalom ha scritto:Quindi secondo te, la Tammurriata è un genere completamente diverso dalla "Tarantella" nel cui macrogenere viene spesso inserita?
Secondo me, sindacabilmente e senza pretese di verità assoluta, si: la "tammurriata" non appartiene alla "macrofamiglia" delle tarantelle.
Sempre per gli stessi motivi di cui sopra.
Yerushalom ha scritto: La mia discussione vuole appunto cercare di "scoprire" anche ipoteticamete quale potrebbe essere l'origine del ritmo della tammurriata.
Se proprio devo dare un parere... il ritmo potrebbe essere "derivato" da una musica ancora più antica della tarantella. Dico ciò anche per l'uso della tammorra (in duine) in musiche (geograficamente compatibilissime) più antiche. Moooolto più antiche.

http://www.youtube.com/watch?v=flu-MJNnP8E


OT:
Piacevolissimi i brani nel tuo space!
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Yerushalom
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Yerushalom »

Davvero interessanti il tuo discorso e il video che hai inserito... se vuoi argomentare, sarei (e saremmo) ben lieti :)

Anche un altro mio amico una volta mi parlava di questo legame con la musica antica, precedente alla "Tarantella".
Vorrei però sapere come hanno fatto a ricostruire le musiche, se c'erano una sorta di "spartiti" dell'epoca.

OT: Ti ringrazio per aver ascoltato i brani e per averli apprezzati (seppur sia roba registrata spesso non professionalmente).
Ho ascoltato i brani sul tuo space e apprezzo lo spirito con cui produci musica Folk. ;) (Bellissima la Numuru 4)
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Luca/
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Luca/ »

Iniziamo constatando che la tammurriata non esiste.
C'erano una volta tanti balli ngopp o tambur diversi per ogni comune(dalla provincia di caserta fino a quella di salerno).
Ognuno aveva e qualche fortunato ha ancora il suo ritmo peculiare, ed ovviamente un ballo che ci azzeccasse su questo ritmo.
Da dove proviene? dalla terra.
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andreap
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da andreap »

Personalmente mi sento di concordare con le opinioni di Maruko riguardo alla necessità di separare la tradizione del "ball ngopp o tammurr", da cui deriva l' arcaico nome di "tammuro" poi traslato in "tammorra"...

Rimanendo in ambito di tamburi, l'iconografia legata alla tammorra è sostanzialmente diversa da quella legata ai primi tamburi a cornice poi confluiti nell'italico tamburello (parliamo di almeno 2.000 anni fà)... Una delle più esplicative in tal senso è rappresentata dal celebre mosaico del suonatore di tamburo di Pompei, tamburo fortemente inclinato e maneggiato con una mano aperta al centro, tipica posizione da tammurriata.

L'iconografia tipica invece dei tamburi a cornice rappresenta il tamburo tenuto sempre in posizione perfettamente verticale, spesso con due mani poste a contatto della membrana.

Inoltre le dimensioni sono estremamente diverse, non ultimo i normali tamburi a cornice (tamburelli / piccoli) erano sempre ritratti suonati da donne... i tamburi grandi (tammorre) sempre da uomini... una differenza non da poco.

Non ultimo i ritmi legati alla tammurriata a mio avviso hanno molte più cose in comune con i ritmi transe del marocco (deve peraltro esistono strumenti non simili ma "identici" alle tammorre) che con i ritmi tipici della "tarantella"... In via strettamente personale, l'idea di ridurre la straordinaria varietà e complessità del "ball ngopp o tammurr" ad una "tarantella rallentata", mi fa "orrore"...

Buon Anno a tutti voi di cuore.

Andrea
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quirino
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da quirino »

andreap ha scritto:Personalmente mi sento di concordare con le opinioni di Maruko riguardo alla necessità di separare la tradizione del "ball ngopp o tammurr", da cui deriva l' arcaico nome di "tammuro" poi traslato in "tammorra"...

Rimanendo in ambito di tamburi, l'iconografia legata alla tammorra è sostanzialmente diversa da quella legata ai primi tamburi a cornice poi confluiti nell'italico tamburello (parliamo di almeno 2.000 anni fà)... Una delle più esplicative in tal senso è rappresentata dal celebre mosaico del suonatore di tamburo di Pompei, tamburo fortemente inclinato e maneggiato con una mano aperta al centro, tipica posizione da tammurriata.

L'iconografia tipica invece dei tamburi a cornice rappresenta il tamburo tenuto sempre in posizione perfettamente verticale, spesso con due mani poste a contatto della membrana.

Inoltre le dimensioni sono estremamente diverse, non ultimo i normali tamburi a cornice (tamburelli / piccoli) erano sempre ritratti suonati da donne... i tamburi grandi (tammorre) sempre da uomini... una differenza non da poco.

Non ultimo i ritmi legati alla tammurriata a mio avviso hanno molte più cose in comune con i ritmi transe del marocco (deve peraltro esistono strumenti non simili ma "identici" alle tammorre) che con i ritmi tipici della "tarantella"... In via strettamente personale, l'idea di ridurre la straordinaria varietà e complessità del "ball ngopp o tammurr" ad una "tarantella rallentata", mi fa "orrore"...

Buon Anno a tutti voi di cuore.

Andrea
Condivido tutto quello che hai scritto però esistevano/esistono anche tamburi (non tammorre) molto grandi, anche se diversi.
Più passa il tempo e più mi convinco che ciò che chiamiamo tammurriata sia, se non proprio "straniera" ed importata sul suolo italico, appartenente comunque ad una famiglia diversa e a se stante rispetto all'areale delle cosidette (anche quì semplificando di molto) tarantelle-ballarelle-saltarelle; ciò non toglie che poi ci siano state delle influenze come tutte le cose che territorialmente confinano o si accavallano.
Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze.
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Yerushalom
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Yerushalom »

Luca/ ha scritto:Iniziamo constatando che la tammurriata non esiste.
C'erano una volta tanti balli ngopp o tambur diversi per ogni comune(dalla provincia di caserta fino a quella di salerno).
Ognuno aveva e qualche fortunato ha ancora il suo ritmo peculiare, ed ovviamente un ballo che ci azzeccasse su questo ritmo.
Da dove proviene? dalla terra.
Luca, se leggi attentamente cosa ho scritto nel primo post capirai bene che sono a conoscenza del fatto che la "Tammurriata" è un temine "moderno" e che il nome corretto è: Ballë 'ngoppë o' tammurë.
Se poi dobbiamo stare ogni volta a dire sempre le stesse cose ("non si chiama taranta, non si chiama tarantella del Gargano, non si chiama tammurriata" ecc.) solo per il gusto di sentirci dei piccoli etnomusicologi.... allora è un'altra cosa.

Inoltre dopo l'esauriente esplicazione sui balli sul tamburo te ne esci con: "Da dove proviene? Dalla terra."
Cazz, pensavo venisse dall'aria.

Perdonami la critica eh... ma froitë mojë, se dobbiamo parlare per capire e studiare insieme, parliamo. Altrimenti non interveniamo.
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Yerushalom
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Yerushalom »

quirino ha scritto:
andreap ha scritto:Personalmente mi sento di concordare con le opinioni di Maruko riguardo alla necessità di separare la tradizione del "ball ngopp o tammurr", da cui deriva l' arcaico nome di "tammuro" poi traslato in "tammorra"...

Rimanendo in ambito di tamburi, l'iconografia legata alla tammorra è sostanzialmente diversa da quella legata ai primi tamburi a cornice poi confluiti nell'italico tamburello (parliamo di almeno 2.000 anni fà)... Una delle più esplicative in tal senso è rappresentata dal celebre mosaico del suonatore di tamburo di Pompei, tamburo fortemente inclinato e maneggiato con una mano aperta al centro, tipica posizione da tammurriata.

L'iconografia tipica invece dei tamburi a cornice rappresenta il tamburo tenuto sempre in posizione perfettamente verticale, spesso con due mani poste a contatto della membrana.

Inoltre le dimensioni sono estremamente diverse, non ultimo i normali tamburi a cornice (tamburelli / piccoli) erano sempre ritratti suonati da donne... i tamburi grandi (tammorre) sempre da uomini... una differenza non da poco.

Non ultimo i ritmi legati alla tammurriata a mio avviso hanno molte più cose in comune con i ritmi transe del marocco (deve peraltro esistono strumenti non simili ma "identici" alle tammorre) che con i ritmi tipici della "tarantella"... In via strettamente personale, l'idea di ridurre la straordinaria varietà e complessità del "ball ngopp o tammurr" ad una "tarantella rallentata", mi fa "orrore"...

Buon Anno a tutti voi di cuore.

Andrea
Condivido tutto quello che hai scritto però esistevano/esistono anche tamburi (non tammorre) molto grandi, anche se diversi.
Più passa il tempo e più mi convinco che ciò che chiamiamo tammurriata sia, se non proprio "straniera" ed importata sul suolo italico, appartenente comunque ad una famiglia diversa e a se stante rispetto all'areale delle cosidette (anche quì semplificando di molto) tarantelle-ballarelle-saltarelle; ciò non toglie che poi ci siano state delle influenze come tutte le cose che territorialmente confinano o si accavallano.
Sono d'accordo con Quirino (e in parte anche con Andreap).
Il tamburello per come lo intendiamo oggi, in molte zone aveva dimensioni comunque grandi come quelle di una tammorra. Vero è però che le tecniche esecutive e il ritmo di base siano molto molto diversi tra Campania e altre regioni d'Italia.
Inoltre il fatto che la tammorra fosse uno strumento maschile... questo non mi risulta, anzi, in un sito internet leggo (proprio in riferimento al mosaico di Pompei da te citato):

Di origine antichissima, si possono vedere nei musei statuine di sacerdotesse fenice con il tamburo a cornice in mano o nell'atto di suonarlo, era legato a culti lunari e ritenuto strumento essenzialmente femminile.


Riguardo poi alla "intrusione" del ballo sul tamburo in Italia, inizio anch'io a pensarla in questo modo... anche se ovviamente cercherò altre fonti che confermino la cosa o la smentiscano.

Ringrazio davvero chi sta partecipando alla discussione in modo costruttivo ;)

Domenico
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andreap
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da andreap »

Caro Domenico

Il problema è che a tutt'oggi non è stato fatto uno studio approfondito sull'iconografia da un punto di vista "realmente" legato alle origini ed agli usi dei tamburi tutt'oggi presenti sull'italico suolo... si fà e si continua a fare un'enorme confusione buttando là teorie strampalate che non hanno nessun corrispettivo con le tradizioni culturali dei paesi a noi limitrofi... ma come si fà a dimenticarsi che l'Italia è stata per millenni al centro dei traffici marittimi del mediterraneo?

In riferimento "precisamente" al mosaico da me citato il suonatore è senza dubbio un uomo nell'atto di suonare uno strumento che per dimensioni e tecnica esecutiva è abbastanza tranquillamente comparabile alla moderna "tammurriata"...i mosaici a cui fai riferimento mostrano sacerdotesse suonare strumenti più piccoli, a due mani e tenuti in posizione verticale, spesso librati sopra la testa...questo atteggiamento è quello che io identifico come "predecessore" del moderno tamburello e rimane inalterata sulla base di questo materiale la dicotomia uomo/tammorra - donna/tamburello...

Non dimentichiamoci che la tammorra è uno strumento presente non soltanto in campania ma anticamente anche in Sicilia (chissà come la chiamavano...), ci sono a tal proposito degli splendidi dipinti di epoca Fenicia in Sicilia (credo proprio a Palermo) che rappresentano un suonatore di una grande tammorra con la tecnica dell'indice al centro del tamburo, tipica tecnica Siciliana sul tammureddhu utilizzata guarda un pò anche dagli Arabi sul Riqq (tamburello a dieci coppie di sonagli, percussione principale della musica classica araba e meraviglioso strumento)...

Ce n' è abbastanza su cui rompersi la testa....

Per non parlare di tutto il delirio relativo ad esempio al tamburello marchigiano... ma questa è un'altra storia!

Buon anno a tutti, amici miei

Andrea
Damiano
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Damiano »

Cari amici, caro Domenico, cari Andrea e Quirino.

Approfitto di questo post per andare parzialmente OT e non parlare strettamente di "tammurriata", ma di iconografia sacra del tamburello.

Qui in Puglia numerose sono le testimonianche che il tamburello (proprio quello da pizzica) fosse uno strumento liturgico usato in chiesa. Nella cattedrale di Lucera (FG) c'è un angelo che lo suona; nella chiesa di San Domenico a Monopoli, nel soffitto, un altro angelo musicante; e analoghe testimonianze, mi sembra, ci sono nella chiesa del Monte qui a Martina Franca, nella chiesa di San Nicola a Locorotondo, ecc. Resta da chiarire: era suonato durante la messa? Pare di sì, dato che viene sempre effigiato in compagnia di organi portativi, ciaramelle e calascioni (mia teoria personale). Non è da escludere poi che il tamburello, insieme all'organetto, è lo strumento per eccellenza suonato durante il pellegrinaggio al Santuario di San Cosimo alla Macchia di Oria (Br), vi sono delle pizziche apposite (sia suonate che cantate) a Ostuni, Grottaglie, Francavilla Fontana e Villa Castelli.

Per rientrare nei ranghi, se andate al Museo Archeologico di Taranto, è pieno zeppo di vasi raffiguranti suonatrici di "kembalos" e coribanti o menadi che danzano e suonano flauti e doppi flauti ("aulos"), con sullo sfondo tralci d'uva (un esempio per tutti: i tralci d'uva si sono usati nel tarantismo a San Marzano fino agli anni Settanta). E ci sono addirittura tre flauti d'osso ritrovati nelle tombe di Taranto, esposti nel museo, nonchè un mosaico pavimentale con una scena mitologica e un tamburello ai piedi dei personaggi mitici.

Che tecnica si usasse nel Tarantino della Magna Grecia, dovreste venire a Taranto al Museo e lo capireste voi; un aiuto può venire dalle registrazioni di Alfredo Majorano a Lizzano e Taranto vecchia, fatte nel 1950.

A presto e buon anno a tutti.

Damiano
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quirino
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da quirino »

OT
andreap ha scritto: Per non parlare di tutto il delirio relativo ad esempio al tamburello marchigiano... ma questa è un'altra storia!
Messa così non è molto chiaro il concetto..."racconta, racconta", magari in apposito topic.
Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze.
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Luca/
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Luca/ »

Dunque non è il termine tammurriata che non esiste,anzi esiste e come ed oramai anche gli anziani lo utilizzano,non esiste "LA" tammurriata come non esiste "IL" ballo sul tamburo.
Esistono piuttosto LE Tammurriate come I Balli sul tamburo.Chiaramente si indicava con questo nome l'unica cosa conosciuta ballata e praticata in un determinato luogo,sopratutto non veniva nominata affatto nella maggior parte dei casi,lo stesso termine ball ngopp o tambur è una forzatura,per intenderci se chiedevi 20 anni fa ad una persona anziana come si chiamasse la cosa che stava facendo ti avrebbe risposto "sto aballann" si ma come si chiama questo ballo ? "o' ball, nu ball ngopp o tambur". Se fossimo dei piccoli etnomusicologi alla ricerca di definizioni o delimitazioni di un argomento l'avremmo nominato così, "Ballë 'ngoppë o' tammurë", appunto.
Da dove vengono le danze fatte con tamburi di grosso diametro e provvisti di manico a cui per economia dialettica ci riferiremo da adesso con "tammurriate"?
Davvero difficile dirlo; Quirino chiede da dove proviene il ritmo,ma di ritmi ce ne sono a centinaia, tutti diversi da loro.
In una sola variante ci possono essere da 2 a 5 variazioni ritmiche,possono essere con e senza canto,con e senza castagnette, con e senza strumenti altri rispetto al tamburo.Il tamburo può guidare il canto,essere guidato dal canto,essere guidato dallo strumento,alternare le due funzioni,anche suonate affini tra loro variano da comune a comune,da quartiere a quartiere,da famiglia a famiglia,da individuo a individuo.
Bisognerebbe forse delimitare il campo della domanda....
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Ialma
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Ialma »

+1 per Luca :

Due considerazioni.
No, tarantella e tammurriata hanno ben più in comune di quanto si possa immaginare, anche se, al solito, stiamo cercando di fare di tutta l'erba un fascio.
Nel senso che "tammurriata" è un termine recente che indica una macrofamiglia con differenze stilistiche interne non indifferenti. Gli anziani lo definiscono come giustamente dici "O' ballë 'ngoppë o' tammurrë".
Quindi fare riferimento alla "tammurriata" è quanto meno troppo generico, e forse andrebbe ristretta ad una zona, forse ad un suonatore.
Già nell'agro, Antonio "'o Cianco" Torre suonava con una sua personalissima figurazione, ma altri inserivano terzine (se vogliamo chiamarle così, per me terzine non sono, almeno non nel senso scolastico del termine)

Per il termine Tarantella stesso problema.

Liricamente: Nella tammurriata sono presenti testi e strofe che ritroviamo in tantissime altre tarantelle e canti del sud Italia.
E fin li non ci piove, le strofe girano e si adattano a piacimento.

Socialmente: La tammurriata era il ballo del popolo contadino, come tutte il resto delle Tarantelle.

Si, anche se c'è una nascita colta della tarantella come ballo di corte.

Armonicamente: Presenta la scala Lidia (Ossia il 4°grado aumentato) nel canto (e successivamente nel suono) che è presente anche in tante Pizziche pizziche, balli con zampogna, ecc. ecc.

Mica nel canto sul tamburo si usa solo la scala lidia!
Al solito, cantore che vai melodia che trovi, idem per la zona.
Basta ascoltare le registrazioni di De Simone.

Ritmicamente: Nel video che ti ho inviato, non mi riferivo alla singola terzina ma all'andamento generale del brano che se ascolti bene è nettamente in ritmo di Tarantella Lenta (quidi non è un tempo binario ma ternario). Ripeto: l'ambiguità tra duina e terzina "bucata" (ossia con una pausa di croma in mezzo) è un argomento trattato in vari libri da vari studiosi.

Qui c'è il solito problema di sempre. Il letto di procuste del voler per forza far quadrare delle microvarianti che 1) è impossibile riportare su pentagramma, a meno che non si voglia snaturare la suonata.
A chi è convinto di aver trovato una soluzone propongo di inserire la figurazione ritmica di loro scelta in un sequencer e vedere se e come suona e se sia "musicale".
Se si parla di "andamento generale" vuol dire che le singole terzine sono differenti fra di loro, quindi siamo punto e da capo.

Nella mia ignoranza le idee che mi sono fatto è che il ritmo originariamente venga da qui o da simile fonte.
http://www.youtube.com/watch?v=cLo0yc5O ... re=related

Per "come sia arrivato in Campania" concordo con quanto detto da Maruko.
Boh ?

Due ipotesi tanto per giocare a fare gli storici.

Arabi--->Sicilia---->dominazione spagnola---->Napoli----> dominazione spagnola. Grande spostamento di una massa di persone da un posto all'altro.
Spostamento della cultura da A a B, assimilazione locale.
La storia ne è piena, ti dico solo che in alcuni posti si parla una lingua che non c'entra un cavolo con il posto perchè 1000 anni fa sono state spostate in zona da altri luoghi famiglie con lo scopo di ripopolare la zona.
A Bari molte architetture sono moresche, c'è un verso del corano nella cattedra dell'abate Elia a San Nicola, la cupola della cattedrale è a forma di elmo saraceno e non conica come si usava ai tempi.

Ne sparo un'altra. Diaspora ebraica ed araba nel 1492 in Spagna. Grande spostamento da un lato all'altro del mediterraneo di migliaia di persone.

Ma trattasi di probatio diabolica, quindi tutte le teorie sono buone ed abbiamo tutti ragione :)
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Ialma
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da Ialma »

Visto che ci siamo opero un bel reverse engineering della assunzione fondamentale della discussione.

MA SEI TANTO SICURO CHE LE TARANTELLE SIANO IN 3/4 - 6/8 ???

Aspetto capate, sputinfaccia, poparuoli, lodi di gioia, commenti sarcastici ;)
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andreap
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Re: L'origine del ritmo della Tammurriata...

Messaggio da andreap »

[quote] MA SEI TANTO SICURO CHE LE TARANTELLE SIANO IN 3/4 ??? [quote]

Manco per niente... forse l'unica vera in 3/4 è la saltarella amatriciana con l'accento continuo in 1, già se ti sposti su gli altri saltarelli del Lazio, tipo Monti Tiburtina, trovi un bel ciclo di 6.
La pizzica poi, che nella mia modestissima opinione oscilla tra il ciclo in 6 e il ciclo in 12 o 24 in funzione delle figure melodiche.
La Calabrese e la Siciliana capitolo a parte, dal momento che il suonatore di tamburello segue "precisamente" la figura melodica dello strumento portante, quindi possiamo trovare cicli di 24 / 8 , 48 o 72...
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