Zampogne e tarantelle calabresi: che passione!

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Damiano
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Zampogne e tarantelle calabresi: che passione!

Messaggio da Damiano »

Cari ragazzi,

volevo aprire una nuova discussione che mi sta particolarmente a cuore: le zampogne e la tarantella calabrese (in realtà  sono due discussioni in una); é una cosa molto intima, ma dato che molti di voi ci mettono il cuore in queste discussioni, allora ce ne metto un pezzetto anch'io.

1) Zampogne e zampognari: dove sono finiti???
Navigando sul web, ho visto questo sito meraviglioso, www.zampognari.org , su cui ci sono degli ottimi mp3 di musica per zampogne. E il mio ricordo é andato a un Natale di tanti e tanti anni fa a Napoli (mio padre é di Napoli, e vi assicuro che la magia di Napoli sotto Natale non la trovi in nessun altro posto). Era il 1991, e io passai cinque giorni intorno a Natale nella bella Partenope. Camminando vicino a Porta San Gennaro (si chiama così la porta vicino alla chiesa della Madonna della Stella?) vidi uno zampognaro che suonava col cappello in testa tipico calabrese, e affianco a lui un suonatore di ciaramella. E ricordo anche che qui a Martina, se non ricordo male nell'89 (o era il '90?) venivano gli zampognari a suonare a Natale le pastorali davanti ai negozi. Ora mi chiedo: dove sono finiti? Vengono ancora dalla Calabria o dall'Abruzzo a suonare quelle dolcissime nenie che ti scoppia il cuore solo a sentirle, affidandosi unicamente al buon cuore della gente? Quello sì che era folklore vero e buono. Ricordo anche una scena in cui si ritrova il mio ricordo (sospetto che da lì sia nata poi la mia passione per le tradizioni popolari), una scena di un film bellissimo: "Ieri oggi e domani" di Sofia Loren, in cui Sofia torna alla sua umile casa nei quartieri popolari di Napoli incinta, sotto Natale, e in sottofondo si sente un suono di zampogne. Che bellezza....Se c'é qualche zampognaro in Puglia (bravissimo Alberico Larato che ha suonato a Taranto, ma ahimé é di Matera, un po' lontano da noi) che si faccia sentire, potremmo anche organizzare un concerto nella nostra bella sezione del centro storico, per perpetuare la tradizione e diffondere la musica popolare che a Martina é stata TOTALMENTE rinnegata (che fa il modernismo!!!!).

2) Tarantella calabrese: che bella!
Mi sono ficcato in testa, anche perché onestamente della pizzica e di tutto il suo sputtanamento non ne posso più, di imparare LA TARANTELLA CALABRESE (o almeno una delle varianti, perché suppongo ce ne siano decine). L'ho vista ballare (mai nel suo contesto e cioé in Calabria, ma sempre a qualche concerto a Urupia a Francavilla Fontana o a Cisternino al "Borgo Cantato") e mi piace tantissimo. Solo che non trovo insegnanti! C'é qualcuno vicino Martina Franca, magari calabrese, che la insegna? Penso sia un ballo che si presta poco a essere sputtanato, e molto autentico. Grazie per l'aiuto che vorrete darmi.

Con affetto, Damiano
montar
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Messaggio da montar »

XXXXXXXXXXXXX
betsabea
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Messaggio da betsabea »

Da voi non so dove sono finiti.. da noi ci sono eccome! io quando attaccano le zampogne mi sento lo stomaco che mi si ntorcinija tutto!

comunque ti consiglio anche questo sito e i relativi link: www.suonidellaterra.com

Per quanto riguarda imparare a ballare.. MA PERCHE' uno vuole imparare la calabrese a Martina Franca e non approfitta di un pezzettino di ferie per andarsela a vedere/mparare in Calabria??!!!

UFFA.
Damiano
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Messaggio da Damiano »

E uffa!, se potessi farlo sarei già  andato da un pezzo! Ma anche qualcuno nelle province di Bari, Brindisi e Taranto, se c'é sarebbe un piacere, anche per organizzare un concerto (con relativo compenso).

Zampognari di Puglia, Basilicata e Calabria, fatevi sentire! (E anche dalla Campania e dal Molise e dall'Abruzzo).
betsabea
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Messaggio da betsabea »

Scusa caro ma... le cose bisogna andarsele a cercare..

.. del resto... gli zampognari che conosco io navigano su internetto che é una meraviglia..

:roll:
Damiano
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Messaggio da Damiano »

Il mio é un appello a eventuali zampognari che vivono e/o lavorano in Puglia (o al massimo in Basilicata, per questioni logistiche), navigano su questo sito e vogliano suonare una sera con relativo compenso (si tratta solo di organizzarci un attimo noi di Rifondazione) a MARTINA FRANCA. Ok? NON posso andare in Calabria perché non ho trovato nessuno con i miei stessi interessi qui in zona e automunito. Se qualcuno vuole spartire il costo della benzina, abita vicino a Martina (che so, Taranto o Bari) e sta andando in Calabria che mi faccia sapere, così andiamo a esplorare questa bellissima terra dove molta musica popolare é ancora al naturale. So che a San Severino Lucano c'é una festa bellissima ai primi di luglio, mi piacerebbe partecipare.

Ciao a tutti!

Damiano
giannino
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Messaggio da giannino »

A me però mi si stringe il cuore quando da uno pseudo appassionato e studioso di tradizioni popolari devi sentirti dire che "della pizzica non se ne può più"....critichiamo la pizzica come moda e siamo noi stessi a regredirla a quel rango,volendo passare da un genere musicale all'altro solo perché uno adesso é sputtanato...vogliamo sputtanare anche la tarantella calabrese? Ma poi, quale pizzica é sputtanata? Quella che si trova nei cd di riproposta? La possiamo chiamare forse pizzica?
Riflettiamo.
Giovanni Semeraro
montar
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Messaggio da montar »

Ieri sera ho visto il concerto dei Malicanti.
A me la loro riproposta salentina e garganica piace tanto.
E visto che mi trovavo ho preso direttamente dall'autore il bel libretto su Andrea Sacco con relativa dedica.
Saluti

P.S. dico bel libretto perché già  avevo avuto modo di visionarlo.
Damiano
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Messaggio da Damiano »

Giannino, attenzione a definirmi "pseudo" perché di sicuro non regalerò a te una copia del mio prossimo libro sulle tradizioni popolari di Martina Franca, dato che ti senti così superiore e più volte hai offeso altri della nostra "inchiostra" virtuale. CHIARO? E poi non faccio altro che dire la verità , la pizzica (almeno quella salentina) é sputtanata. Lo sanno tutti! E così pure la tammurriata (vedi quest'anno a Pagani, quasi nessuno sapeva più ballare la vera tammurriata di Pagani se non nei toselli). E spero che non si sputtanino le altre danze. Per quanto mi riguarda, non ho imparato la pizzica ai soliti concertoni tipo Notte della Taranta o che so io, ma nel posto più genuino dove uno dovrebbe approcciarsi alle danze popolari, e cioé il Santuario della Madonna della Mutata a Grottaglie la domenica in Albis, dove ancora oggi gli anziani suonano e cantano la pizzica grottagliese (diversa dalla pizzica salentina perché prevede tre dita alzate quando ci si accosta con le braccia alla donna, e altre varianti tipo lo schiaffo sotto al ginocchio). Giannino, prima di definire "pseudo" gli altri, mettiti tu ad intervistare gli anziani, a stare lì con la santa pazienza a cercare di tirare fuori dalla loro memoria canti dimenticati, a spendere decine di euro in foto a processioni e riti, a spendere la bella cifra di 180 EURO (con i relativi aggiornamenti) per fare un sito sul folklore pugliese senza nessun ritorno tranne la soddisfazione di aver contribuito al bene della nostra terra. E te lo dice uno che lavora nel campo della promozione turistica e delle tradizioni popolari da ben otto anni.

Fine della comunicazione.
FIGLIADELURE
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Messaggio da FIGLIADELURE »

Ragazzi state calmi...un respiro profondo su! Io credo Damiano che, seppur come dici tu ci sia stato uno sputtanamento della pizzica, nel senso che molti l'hanno UTILIZZATA per i loro svariati interessi, non sia questo un motivo per cominciare ad imparare la tarantella calabrese; certo non sto qui a darti consigli su cosa devi o non devi imparare, però é normale che scrivendo certe cose attiri su di te la collera di alcuni, come quella di giannino che é conosciuto su pizzicata come "IL TEMERARIO" (non te la prendere Gianni'...é una battuta eh..!?). Del resto non riesco nemmeno a dargli torto, credo che uno che sia tanto appassionato di tradizioni popolari cerchi di salvaguardare quella determinata tradizione...non la rimpiazza con un'altra che gli sembra più genuina, anzi credo che di genuino ormai sia rimasto davvero ben poco!
riturnella
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zampogne..

Messaggio da riturnella »

Segnalo un bellissimo "festival della zampogna", si festeggia a Scapoli, in provincia di Isernia (in Molise), l'ultimo fine settimana di luglio.. ਠun appuntamento straordinario per tutti coloro che amano questo strumento, am anche tutta la musica popolare del sud Italia. In quei giorni a Scapoli arrivano molte persone e c'ਠmusica di tammorre, fisarmoniche, tamburelli e zampogne in ogni angolo del paese. E' bellissimo! ciao
betsabea
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Messaggio da betsabea »

Sono daccordissimo con figliadilure!! non vi mparati cosi strani e stacitivi allu paisi vostru!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

:lol:

(sono serissima)
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quirino
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Messaggio da quirino »

Non ਠche poi il termine tarantella calabrese abbia molto senso, perchਠnon esiste, non so sia esistita una tarantella che rappresenti tutta l'area geografica della calabria propiamente detta (quindi non sto parlando di quella amministrativa).
Più senso ha parlare di tarantelle calabresi. Oggi vanno per la maggiore, nel folk revival, quelle che provengono dalla provincia di Reggio Calabria, soprattutto per quanto riguarda il ballo.

Cmq si, secondo me ci si scalda troppo.
Rassegnamoci che il 90% di quello che circola ਠo folklore di riproposta su basi moderne ma con sonorità  per lo più antiche (io con altri faccio quello e lo diciamo apertamente sul palco), o musica ispirata alla tradizione perchਠtotalmente decontestualizzata e canonizata (al di là  dello strumento e della sonorità  che si usa e delle miscellanee musicali).
Il resto sono sacche di tradizione o più raramente contesti dove certa musica ਠancora popolare. Per esempio esistono contesti dove per tradizione si fanno certi balli, ma arrivare a dire che siano popolari in quella zona ce ne passa. Che poi tutta questa riproposta possa contribuire a salvare e rilanciare alcune tradizioni su basi nuove saranno i posteri a dirlo; oppure chissà  tra tre o quattro decenni saremo noi stessi a rendercene conto, ma per ora ਠpresto.
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