Pensiero su questo sito...
2609
Domanda:
Che cosa é sfruttamento?
Dice Gio:
Chi fa musica tradizionale o popolare o come la vuoi chiamare non può decidere che quella é la sua professione e quindi aspettarsi un guadagno da quello che fa?
Aggiungo io:
Chi vende dischi di materiali tradizionali e libri vari attinenti la cultura tradizionale salentina, tipo il diario di Stifani o l'intervista a Uccio Aloisi, come il sottoscritto, sfrutta?
Provate voi a stare dieci ore al giorno al computer per 6 ma anche 7 giorni alla settimana, anticipare i soldi della produzione dei libri e dei CD per rientrare delle spese vive dopo due anni in media e cominciare a guadagnare qualcosa al terzo anno e poi vediamo chi é lo sfruttato e chi lo sfruttatore.
Provate voi ad andare a suonare gratis per passione ed essere trattati di merda, scoprendo poi che gli organizzatori del concerto 90 volte su 100 si fottono i soldi.
Dopo un po' si impara a dire: prima pagare poi Gino.
Se qualcosa si sceglie come lavoro non é sbagliato pretendere una equa retribuzione, anche perchà© se uno passa tutto il suo tempo a fare una cosa, altri lavori non ne può più fare.
Se poi se non é hobby non va bene allora bisogna considerare anche che senza l'obiettivo retributivo il 90% della produzione musicale e affini degli ultimi dieci anni non ci sarebbe stato e molti fruitori di questo sito non saprebbero manco cos'é il Salento, non dico la pizzica.
Forse sarebbe stato meglio, ma questo é un altro discorso.
Ultimo pensiero. Non mi appiccicate cose che non ho detto. Questi pensieri non sono rivolti a tutti, ma solo a chi pensa che se qualcosa non é fatto senza ritorno economico allora é sbagliato a priori.
Secondo me é sbagliato quando c'é un intento grassamente speculativo, e con produzione di materiali demenziali, come tanta roba che c'é in giro, non quando l'obiettivo é una retribuzione equa per il lavoro fatto.
[addsig]
Che cosa é sfruttamento?
Dice Gio:
Chi fa musica tradizionale o popolare o come la vuoi chiamare non può decidere che quella é la sua professione e quindi aspettarsi un guadagno da quello che fa?
Aggiungo io:
Chi vende dischi di materiali tradizionali e libri vari attinenti la cultura tradizionale salentina, tipo il diario di Stifani o l'intervista a Uccio Aloisi, come il sottoscritto, sfrutta?
Provate voi a stare dieci ore al giorno al computer per 6 ma anche 7 giorni alla settimana, anticipare i soldi della produzione dei libri e dei CD per rientrare delle spese vive dopo due anni in media e cominciare a guadagnare qualcosa al terzo anno e poi vediamo chi é lo sfruttato e chi lo sfruttatore.
Provate voi ad andare a suonare gratis per passione ed essere trattati di merda, scoprendo poi che gli organizzatori del concerto 90 volte su 100 si fottono i soldi.
Dopo un po' si impara a dire: prima pagare poi Gino.
Se qualcosa si sceglie come lavoro non é sbagliato pretendere una equa retribuzione, anche perchà© se uno passa tutto il suo tempo a fare una cosa, altri lavori non ne può più fare.
Se poi se non é hobby non va bene allora bisogna considerare anche che senza l'obiettivo retributivo il 90% della produzione musicale e affini degli ultimi dieci anni non ci sarebbe stato e molti fruitori di questo sito non saprebbero manco cos'é il Salento, non dico la pizzica.
Forse sarebbe stato meglio, ma questo é un altro discorso.
Ultimo pensiero. Non mi appiccicate cose che non ho detto. Questi pensieri non sono rivolti a tutti, ma solo a chi pensa che se qualcosa non é fatto senza ritorno economico allora é sbagliato a priori.
Secondo me é sbagliato quando c'é un intento grassamente speculativo, e con produzione di materiali demenziali, come tanta roba che c'é in giro, non quando l'obiettivo é una retribuzione equa per il lavoro fatto.
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2611
Vedo dalle parole di Raheli una certa rabbiae che forse ha colto in pieno il mio pensiero..comunque sia..LO RIPETO ORA E SPERO DI NON RIPETERLO MAI PIU'..il mio non voleva essere uno screditamento del lavoro che,chi come te sia con le edizioni aramiré sia con il gruppo aramiré,svolge un lavoro egregio,ma 1: a questo sito ad avere una spinta verso un qualcosa di concreto,2: a condannare chi attua un grande interesse speculativo con materiale demenziale o ancora come continui a dire sempre te di condannare il comportamento da parte di alcuni organizzatori che a volte non pagano.In alcuni commenti letti in questo forum e che rientrano in questo ambito mi hanno fatto capire che qualcosa si sta muovendo..basta tutto qui..un saluto da stefano(figol) al cavernicolo Raheli.[addsig]
2614
vorrei aprire una piccola parentesi...:é possibile eliminare da sotto i nick queste stelline asterischi palline accompagnati con didiascalie come junior esperto(di cosa nn so)..sembra di stare un esercito con gradi e stellette...grazie...ciao[addsig]
2619
Credo che se c'é qualcuno che SFRUTTA la tradizione, é di sicuro chi vende corsi improbabili di inesistenti "pizziche de core", (senza sapere che é un termine inventato non oltre una decina di anni fa) o di tammurriate imparate dall'amico che é stato al festival di XXX, o chi porta sui palchi un repertorio di 20 pizziche dicendo che fa musica tradizionale. Di sicuro,pubblicare documenti autentici non é sfruttamento. E nemmeno guadagnarci sopra.[addsig]
...la luna aggira il mondo e voi dormite...
(tradizionale, Matteo Salvatore)
(tradizionale, Matteo Salvatore)
2620
Come la vede un non salentino, piu' che un non salentino uno qualunque, un semplice appassionato (va curioso)Poi magari, qualcuno che ne sa piu' mi smentira', pero' ci provo adire la mia.Penso che alcune tarantelle salentine siano diventate un ballo/musica world etno. quindi puoi trovare dei raduni in tutta europa in cui si ballano: danze greche,turche, occitane, irlandesi, tarantelle salentine ed altro. "Corsi" di tali balli ce ne sono in tutta italia , dove puoi trovare "insegnanti" che non sanno nemmeno qual e' il luogo di origine, cosi' come puoi trovare "insegnanti" di originari del luogo e non che sanno vita morte e miracoli.Ne fanno uno stile di vita. Cosi' come fai un corso di ballo di quaranta ore e poi scopri che ne balli solo due. Quindi dipende anche dal coinvolgimento emotivo e dall' interesse culturale. Cosi' come per un appassionato di tango ,non e' necessario che ci si rechi in Argentina per impararlo ,lo stesso discorso si puo' fare con le tarantelle salentine, Appunto, come dicevo dipende dal tuo grado di coinvolgimento, dal tuo livello di interesse.Cosi' come alcune tarantelle salentine ( parlo in senzo generale, correggetemi su tutti i tecnicismi che volete ) altri tipi di balli/ musiche in qesto momento stanno avendo lo stesso tipo mutazione che magari le tarantelle in oggetto hanno avuto anni a dierto. Capire come "affrontare", nel mio piccolo si intende, la situazione in senso globale e' il motivo per cui continuo a chattare in un portale esclusivamente (o quasi ) dedicato al Salento.Poi, visto che sta tanto a cuore questa cosa dei corsi/stage etc. etc. ( piu' che giustificata).Io mi chiedo ci si e' mai seduti su di un tavolo (virtuale/ o non ) e discusso su quale requisiti dovrebbe avere chi parla danza fa stage o altro sulle tarantelle salentine? Se ci si e' seduti non prendete in considerazione queste ultime righe. Cordiali Saluti.E viva chi (non ci) balla per tre giorni conscutivi.[addsig]
2623
Di corsi mi capita di vederne e di sentirne parlare, e tutti mi sembrano abbastanza inconcludenti, semplicemente perché la pizzica non é una danza come le altre, non é tango, non é mazurka e nient'altro di simile.
Non credo si possa apprendere in 1 10 20 o 50 lezioni, perché il suo senso é tutt'altro da quello di dover riprodurre perfettamente dei passi.
Io invito chi é appassionato di danze e balli di farsi un bel corso di tango o di salsa, perché per fare due salti su un tamburello non ci vogliono né insegnanti né lezioni. E poi in tutte le città d'italia ormai c'é gente che si ritrova per suonare e ballare in compagnia, e con un po' di pazienza e spirito d'osservazione si potrebbe imparare qualcosa da loro. E' troppo facile pensare di comprare con due lire qualcosa che dovrebbe venire da ben altre fonti che non da un corso di ballo..[addsig]
Non credo si possa apprendere in 1 10 20 o 50 lezioni, perché il suo senso é tutt'altro da quello di dover riprodurre perfettamente dei passi.
Io invito chi é appassionato di danze e balli di farsi un bel corso di tango o di salsa, perché per fare due salti su un tamburello non ci vogliono né insegnanti né lezioni. E poi in tutte le città d'italia ormai c'é gente che si ritrova per suonare e ballare in compagnia, e con un po' di pazienza e spirito d'osservazione si potrebbe imparare qualcosa da loro. E' troppo facile pensare di comprare con due lire qualcosa che dovrebbe venire da ben altre fonti che non da un corso di ballo..[addsig]
Giovanni Semeraro
2626
Non e' mica detto che i "corsi" (notare le vigolette) siano tutti a pagamento. Corsi, per dire centro di ritrovo, dove c'e' qualcuno che balla e qualcuno che osserva. Quali requisiti deve avere chi balla.Quali requisiti deve avere chi suona e chi balla in piazza a Bologna per poterlo fare.Poi, dimostrami che il tango ha qualcosa in meno della tarantella salentina.Dimostrami che chi balla il tango mper passione non puo' ballare una tarantella salentina con passione.Saluti[addsig]
2628
Come il solito sono stato frainteso, ed ora devo cominciare seriamente a cercare di individuare i miei problemi nell'esposizione in italiano delle mie opinioni.Ho citato il tango e la salsa come esempio di danze ormai "codificate" da una lunghissima tradizione di insegnamento e di apprendimento, nel senso che, dovunque tu vada ad apprenderli, i passi sono e restano tali e così te li insegnanoHo escluso la pizzica e la tarantella da questo tipo di balli perché, a differenza dallo Scottish, dalle mazurke, dai valzer, dal tango ecc ecc ha sempre avuto, come ballo di origine contadina ed estremamente popolare, una libertà espressiva non comune alle altre danze, molte delle quali hanno origini nobili e fortemente codificate.Nelle feste popolari, ambito prediletto per la pizzica, che non é certo una musica da disco-pub, ho visto ballare egregiamente gente ad un occhio, ad una gamba, grassa magra chiara scura colta ed ignorante, che non ha mai avuto bisogno per esprimersi di un corso accelerato di pizzicaPer quanto riguarda la passione, la pongo come base per ogni tipo di attività umana che non sia dettata da fame o pena di morte, compreso il tango e la pizzicaCaro montar, a Bologna per venire a ballare in piazza con noi, l'unico e fondamentale requisito per chi balla e per chi suona é quello di portarsi dietro una bottiglia di vino, pena l'esclusione coatta da ogni tipo di attività ...[addsig]
Giovanni Semeraro
2631
Giannino, scusami non credo sia una questione di fraintendimento.non facciamo di tutta l'erba un fascio (pizzica da una parte e tutti gli altri balli popolari dall'altra). Il problema non é il tipo di ballo, ma la gradazione o degradazione dello stesso viziata da altre esigenze.Un ballo popolare non nasce "nobile" se é popolare. Può accadere che alcuni balli possano diffondersi tra il popolo per "imitazione" di balli "nobili" o "da salotto".Ad esempio, dato che tu citi valzer, mazurke e scottish, la differenza evidente le versioni popolari e quelle "da salotto" (dove per salotto intendiamo luoghi di festa più o meno nobili, dalle feste dei padroni in campagna ai salotti viennesi) é che le prime sono "saltate", mentre le altre "lisce". Quindi anche se lo spunto in alcuni casi é stata l'imitazione, di fatto siamo difronte a balli diversi.1. una cosa sono i balli popolari e un'altra sono le versioni "codificate" o spesso "allisciate" degli stessi balli che li hanno trasformati per favorirne la fruizione in alcuni casi o per dargli una veste moderna, magari, in altri.Queste versioni "codificate" sì te le insegnano sempre uguali anche per esigenze "coreografiche".E i balli tradizionali alla base vengono o sostituiti ( la "polka a saltini" contadina in alcune zone del nord italia scompare soppiantata dalla "polka liscia" delle balere - nonostante in un certo senso la balera liscia mantiene una dimensione "popolare") o vengono modificati (es. la Paris trentina - ennesima variante di scottish - viene ballata con le coppie in cerchio per esigenze coreografiche)In termini di pizzica, in Salento con l'Aia avviene molto peggio, quanto a trasformazioni e spettacolarizzazioni.2. uno quando va a fare un corso di tango PUO' scegliere se fare un corso di Tango liscio o un corso di Tango Argentino (e la qualità dipende dalle esperienze dell'insegnante, beninteso...), mentre con la pizzica non sai che cavolo di corso (tradizionale o neopizzica, ad esempio) stai andando a fare a meno che non ti fai inviare dall'FBI la genealogia artistica di chi tiene il corso, ammesso che sia documentabile o rintracciabile....quanto al tango, non ha un'origine "nobile" giacché nasce nei bordelli...non ripetere questa cosa davanti ad un argentino se non vuoi essere trasformato in una gustosissima e tradizionalissima bistecca argentina... Questo messaggio é stato modificato da: cicerené, 11 Feb 2005 - 13:48 [addsig]
2635
Accolgo volentieri le precisazioni di cicerené che, se da un lato confermano che non sono uno studioso di danze tradizionali, dall'altro precisano il mio concetto della sostanziale differenza tra la pizzica ed altri balli che hanno passi più o meno stabili e che ne richiedono la perfetta conoscenza e sincronia da parte dei ballerini, a meno che non ci si voglia pestare i piedi.
Ps: prendevo il tango semplicemente come esempio di ballo di coppia con passi precisi e più o meno codificati nel tempo, senza voler alludere alla sua origine.[addsig]
Ps: prendevo il tango semplicemente come esempio di ballo di coppia con passi precisi e più o meno codificati nel tempo, senza voler alludere alla sua origine.[addsig]
Giovanni Semeraro
2646
Credevo che questo forum fosse un punto di incontro tra persone che avessero in comune l'amore
é la passione per la musica popolare e le sue espressioni "danzerecce" (..i puristi mi perdonino il termine)
Sto notando ,essendo nuovo, tra i vari forum che compongono questo magnifico sito (tecnicamente e culturalmente parlando) un certo "discutere" più o meno acceso e perdonatemi ...a volte infantile,su chi ha più diritto di sentirsi "salentino",o se é più "artificiale" e quindi meno verace,la tarantella o il son cubano.
Non sono un antropologo/ musicologo (ahimé!) , ma soltanto un modestissimo appassionato (dj per hobby,e biologo per necessità ) quindi voi esperti perdonerete l'ignoranza é l'ardire.....Ma dé ché stamo a parlà ?.....
Forse tra tanti "esperti" la mia presenza in questo sito é fuori luogo....ma nella mia ingenuità ero convinto che qualsiasi forma musicale e di danza proveniente dalla "terra" (cioé quasi tutte!!!!) fosse comunque un'espressione di identità culturale, a prescindere dalla modernizzazione subita a causa di pseudoscuole di ballo varie,o da finti "riscopritori" di note perdute......
Perdonate il mio punto di vista...
Saluti
[addsig]
é la passione per la musica popolare e le sue espressioni "danzerecce" (..i puristi mi perdonino il termine)
Sto notando ,essendo nuovo, tra i vari forum che compongono questo magnifico sito (tecnicamente e culturalmente parlando) un certo "discutere" più o meno acceso e perdonatemi ...a volte infantile,su chi ha più diritto di sentirsi "salentino",o se é più "artificiale" e quindi meno verace,la tarantella o il son cubano.
Non sono un antropologo/ musicologo (ahimé!) , ma soltanto un modestissimo appassionato (dj per hobby,e biologo per necessità ) quindi voi esperti perdonerete l'ignoranza é l'ardire.....Ma dé ché stamo a parlà ?.....
Forse tra tanti "esperti" la mia presenza in questo sito é fuori luogo....ma nella mia ingenuità ero convinto che qualsiasi forma musicale e di danza proveniente dalla "terra" (cioé quasi tutte!!!!) fosse comunque un'espressione di identità culturale, a prescindere dalla modernizzazione subita a causa di pseudoscuole di ballo varie,o da finti "riscopritori" di note perdute......
Perdonate il mio punto di vista...
Saluti
[addsig]
2651
Premesso, che sono un semplice appassionato ecurioso, anche se l'ho ripetuto decine di volte non fa mai male sottolinearlo.X Giannino:Non guardiamo la grammatica, altrimenti, non potrei scrivere nemmeno un bigliettino di auguri Ovviamente ho forzato sul tango... vedi le bistecche di Cicerene'.A Torino ci sono almeno 4 o 5 realta diverse. Poi se vuoi assaggiare un po di barolo vieni in primavera a Torino e porta l'organetto.X Ianni:Ovviamente su un forum puoi trovare di tutto, chi parla di massimi sistemi e chi di minimi. Si puo' essere d'accordo o non, ma comunque l'opinione altrui va rispettata. Credo in fondo la vediamo all'incirca tutti allo stesso modo.X Cicirene':Per risponderti faccio il paragone con la tammurriata, un pochettino a me piu' vicina, ma non troppo.A mio pare ogni canto e' unico ed irripetibile, perche':1) Il cantore (voce piu' o meno acuta)2) La quantita' di frasi, strambotti e barzellette che conosce il cantore.3) Il luogo4) Il periodo. 5) Passionalità coinvolgimento emotivo, addirittura estasi6) dimenticavo (cosa per me piu' importante), il grado di religiosita' dei presenti e del cantore.etc.etc.Eppure c'e' chi fa stage seminari a pagamento o non . lo stage, corso etc. avra' un certo grado/ livello di approssimazione rispetto a quello descritto come tammurriata ideale (per me). Magari dicendo queste solo le basi, mescolatele come volete (anche in questo caso si crea una irrepetibilita')Dal mio punto di vista, questo discorso e riportabile pari pari anche alla pizzica. (vi prego di correggermi se sbaglio)Io penso che la pizzica (parlo dei movimenti) possa essere scritta mediante Labanotation (se cio' non e' possibile smentiscimi: sono qui a navigare in questo forum per coseguire virtu' e conoscenza) quindi: registrati un set di movimenti (vedi punto n.2 della tammurriata), il suo ripetersi casuale o non in funzione della sensazione del danzatore diventa un evento lo stesso irripetibile che approssima una pizzica ideale (vedi termi di paragone per il canto di una tammurriata).Poi c'e' tutta una serie di gradi di piu' o meno approssimazione, ma questo lasciamolo alla sensibilita' di ognuno dell' "insegnante" e dell' "insegnato".E' giustissimo anche criticare: ma non si puo' sparare con la stessa arma un dinosauro e un moscerino.Poi si parla di "studente di pizzica" come se fosse l'ultimo deficiente (carenza di qualcosa) arrivato.Io un po di tempo fa ho fatto 4 chiacchere sempatiche, su questo forum, con una ballerina dei Coribanti, ebbene dopo una settimana son riuscito a recuperare un video amatoriale di un loro spettacolo. Magari, per i salentini non e' pizzica, pero' un punto di vista diverso l'ho avuto.E non c'e' stato bisogno di particolari poteri sovrannaturali.cordiali saluti [addsig]
2658
Ué stellina, mica ho capito a cosa mi stai rispondendo... quindi cortesemente mi ripeti la domanda che ho fatto ? secondo punto, qui nessuno é esperto, é sottinteso che si parli tra appassionati. Nel mio precedente intervento sulle danze, volevo solo dire che se vogliamo parlare della pizzica parliamo della pizzica, ma non mettiamo di mezzo altri balli che solo perché LONTANI ne conosciamo SOLO le forme "codificate" o quelle viziate da "pregiudizio" e ... occhio che questo non vale solo per il tango ma anche per le maNzurke "nostrane".Poi circa l'insegnamento dei balli dipende da uno perché balla:se per esempio uno balla per fare ginnastica, con lo stesso interesse che avrebbe nel fare stepping, non mi interessa -come dire- la sua "formazione culturale" sulla pizzica... sono fatti suoi. Il problema sorge quando la persona in questione decide di tenere un corso di pizzica... ma la sua "formazione" stepping stai pur certo che viene fuori, se il suo interesse é rimasto quello.se uno balla perché gli interessa il ballo fine a se stesso non basta manco quello, ma questo non basta per NESSUN ballo (non solo la pizzica- cfr... bistecche et al...) perché le danze popolari non sono ESTETICA pura e non possono essere tirate fuori da luoghi e modi della danza.Quindi se a uno interessa "quel" ballo con tutto quello che comporta il "contesto" (per contesto non intendo il sole il mare e il vento estivo) io sarei per andarsi a cercare le ballate nelle forme più pure, dove ancora ci sono e dove non NECESSARIAMENTE devi BALLARE LA PRIMA VOLTA CHE VEDI UN O MUOVERSI, ma guardi i ballerini, chiedi, ti informi e impari e poi sono fatti tuoi come ti approcci alla danza. Non dico che per avvicinarsi al flamenco uno deve andare subito in Spagna, ma dopo un po' per capire e imparare il flamenco la CURIOSITA' gli verrà pure, o no? ... sennò evidentemente del flamenco non gliene frega niente e fa il corsino solo perché pensa di diventare gnocco comm'a Joaquin Cortez ( click here ... che effettivamente tanto schifo non fa....)Idem... in Italia i luoghi delle danze uno se li va a cercare, ma in modo rispettoso e se poi quando torna a casa vuole ballare e trova un corso, che lo faccia se ritiene che vale la pena. E come stabilire se ne vale la pena?Lo stabilisce il suo stesso metro di giudizio che ti si fatto nelle piazze o davanti ai santuari.Quindi se uno HA GIA' un minimo di cognizione di causa, nel senso che SA cosa vuole imparare, quando incontra uno che ti vuole insegnare la tammurriata, la pizzica o il tango CHIEDE e si INFORMA dove ha imparato, con chi, con che stile e se lo ritiene un "insegnante" con una storia seria alle spalle non c'é niente di male che insegni la danza anche se non é campano, salentino o argentino sul documento di identità ...tutto dipende da quanta acqua é passata sotto tutti i ponti della catena...Di conseguenza non vedo niente di male a prendere a morsi alle caviglie chi spaccia stepping per pizzica.[addsig]
2677
Cara cicerene'.Si, il termine risposta e' sbagliato, in quanto la tua non e' una domanda.Errata corrige al mio post precedente "Per risponderti faccio" in "Osservo che facendo".Se mi permetti continuo ad osservare.Credo che l'appellativo "Stellina" sia rivolto a me medisimo (Per carita' correggimi se sbaglio). In caso affermativo, altrimenti bypassa, scrivo le seguenti righe con un sorriso che va da un orecchio all'altro, per intenderci.Ma lo sai cosa si "ammustava" (mostrava), un po di tempo fa a Napule e d'intorni, alle stelle?"Ne Cicerene' e no pigglia' lo curtieddro ra 'ddo taglia, mannaggia a te, mannaggia".Se vuoi ti riporto il testo completo, he he he.Continuo con le osservazioni.Dici nessuno e' esperto!Scusa ma conosci personalmente uno per uno i mille e piu' iscritti a questo forum.Dici non tiriamo fuori altri balli, dopo pochi righi tiri in ballo il flamengo, prendo atto.Io ho tirato fuori la tammurriata (ballo/musica/rito/estasi del sud italia non certo ho tirato fuori il flamengo). Se ho mensionato altri balli e' stato per risposta (pardon osservazione) a cose gia' riportate da altri (Vedi Giannino il recidivo, perche' ha paralto anche di meneito) e palesemente erronee, d'altronde anche da te sottolineate. In effetti ho tirato in ballo un ballo che da popolare e diventato "colto" non il contrario.Poi a chi non "basta manco quello"? A me, a te, allo scolaro, al professore, ad un ipotetico osservatore, all ente astratto utente di questo forum, ect. etc. ?Fai un nome ed un cognome di chi fa stepping-pizzica (bello questo neologismo) senza dirlo, in quali statistiche o tabelle meglio ancora database sono riportati gli "insegnanti" e con quale metodo fanno questo step... : solo ballo, solo cultura, un mix. Cosi' anch'io, finalmente, posso avere l'opportunita' di criticare.Riporto la frase" ... con tutto cio' che comporta", dico, ma dobbiamo essere necessariamente tutti ethnomusicologi? 54 milioni.Inoltre chi partecipa a questo forum deve aver necessariamente fatto una vacanza al sole ed al mare in Salento. Non sei la sola che parli di mare etc. etc.Poi: "Chiedi, ti informi, in italia uno i luoghi delle danze se li va a cercare." Secondo me e' pura utopia, magari mi sbaglio ma la penso cosi'. Conosco "insegnanti" (bisogna anche chiarirsi su questo termine...mica la cosa e' banale) che dicono (se vuoi ti faccio nome e cognome) esattamente l'opposto di cio' che dici tu, io lo condivido: "Io vi trasmetto quel poco che so , in tutti i sensi, ed andate al sole ed al mare invece di fare altro; immaginateli, sognateli i luoghi di cui provo a parlarvi, perche' altrimenti in un paesello di 500 anime ce ne sono altre trentamila che fanno domande" tutte nello stesso giorno."E qui non si parla di chi porta il bongo.Lasciamo stare i santuari ed altro, anche li ci sarebbe da dire tanto. Magari in un'altra occasione.In fine, un commento sui morsi alle cavigle: io vedo tanto male sia per chi li da che per chi li riceve. Mi spiego.Chi li da, o fa nomi e cognomi e si deve assumere la responsabilità , oppure deve usare mille formule dubitative e diecimila se,ma, pero' nei post successivi, per una scritta, un manifestino, o altro. altrimenti sono quelli che io chiamo discorsi alla nazione,Chi li riceve, se sono morsi diretti, si puo' difendere, cambiare opinione, far cambiare opinione a chi ha dato il morso , puo' essere addirittura nauseato. insomma a mio avviso nasce un dialogo costruttivo/distruttivo che sia. Ma per essere costruttivo si deve rimanere al massimo della correttezza sostanziale e formale. E per me risulta veramente difficile.Se son morsi alla nazione, tutti sono i riceventi (morso broadcast) quindi si mette in dubbio anche il migliore di questo mondo ( vedi post precedenti e quelli degli argomenti di sfruttamento).Visto che e' prassi, mi adeguo e do un morso broadcast (he he he, per una volta ). Io penso che dietro a questo forum sicuramente ci sono tante cose importanti e positive ma cio' che traspare da un utente internet e' ben altro. Ho sempre pensato che la diversita' fosse qualcosa di positivo, ma qui ho qualche dubbio. Mi chiede se un bel po di persone sanno che questa e' una finestra sul mondo.Scusa per la lungaggine. Ma gli spunti sono talmente tanti che scriverei per ore.rimando altri concetti a successivi post.Cordiali saluti da uno sprovveduto scolaretto di Pizzica.[addsig]
2683
"Magari in un'altra occasione."Appunto...magari in un'altra occasione... a quanto pare non ci capiamo o non mi faccio capire (più probabile, non sia mai...) quanto a Cicerenella che ammustava il culo alle stelle (bravo ma, permettimi, sei un po' pesantuccio) .... io piglio e porto a casa e tu rispolvera quella splendida cosa che é l'ironia.Finiamola qui.quanto ai post:più che dirti rileggiteli meno matematicamente, non posso.Io ho detto quello che penso di getto e anche con astrazioni ed esempi e te lo riscriverei pari pari.saluti.Questo messaggio é stato modificato da: cicerené, 16 Feb 2005 - 05:19 [addsig]
2695
Cara Cicerene'.A completamento del msg privato (se vuoi poi renderlo anche pubblico)aggiungo:Io non posso sapere se tu per scrivere un post impieghi un giorno o un minuto. Credo che forum e chat diano due cose diverse.Al di la della: forma diretta e imperativa di alcune mie frasi, valutazione logica di ogni tua frase, possibile reciproca incomprensione ed infine mia ironia (da te ispirata). Qualcosina di diverso ho detto da cio' che hai espresso tu, quindi secondo la mia modestissima opinione, avresti potuto commentare anche su altro.Umilmente. [addsig]
2700
Certo montar che per essere un semplice appassionato e curioso, mi sembri molto sicuro di quello che dici...l'unico problema é che non riesco proprio a capire...cos'é che vuoi dire! E poi non mi sembri molto educato nei confronti di cicerené, che é molto più chiara nei suoi interventi e che se ti manda un MSG privato...lo fa appunto per non renderlo PUBBLICO.Cogli la differenza?SECONDO ME, al posto di copincollare tutto e tutti, si farebbe meglio su questo sito se si esprimessero proprie tesi ed opinioni senza puntare il dito su quelle degli altri.[addsig]
Giovanni Semeraro
2701
Caro Gainnino.Premesso che ti rinnovo l'invito per farci un buon bicchiere di Barolo di 4 anni.Visto che Bologna non e' poi cosi' lontana.Se vuoi parliamo dei mie trascorsi da curioso ma in forma privata., ovviamente.Errata corrige del post precedente:"A completamento del msg privato" in " A completamento del mio msg privato spedito a te Cicerene' "Su cose da capire vedi ad esempio le cose tra apici " " al mio post precedente.Per quanto riguarda il copia e incolla, ti riferisci a me o alla nazione?Sai giannino, da un po di (piu' di un po) tempo l'unica cosa che trovo interessante su molti libri e siti sono le note e la bibliografia. Questo la dice lunga sul past and cat.Calorosi Saluti.[addsig]
2740
Fuor di polemica, penso invece che il past an cut vada fatto in sedi adeguate, e non in un forum come questo in cui,secondo me, sia da preferire l'opinione personale... "PENSIERO su questo sito".
Del resto, anch'io trovo le figure e le fotografie più interessanti di molti libri che le contengono...dipende sempre da cosa si legge.[addsig]
Del resto, anch'io trovo le figure e le fotografie più interessanti di molti libri che le contengono...dipende sempre da cosa si legge.[addsig]
Giovanni Semeraro
2747
Gaiannino.Voglio capire una cosa. Per te vale ancora la frase da te citata "E poi non mi sembri molto educato ..." dopo la mia precisazione nel post successivo?(Ti ringrazio anticipatamente se rispondi semplicemente "si" oppure "no")Poi se tra i mie post trovi qualcosa di copiato e incollato: paghero' i diritti di autore prima all'autore e poi anche a te (ci puo' scappare una pizza).E questo non prenderlo come un attacco personale.Sul fatto che sia da preferire l'opinine personale sono completamente d'accordo. Tieni presente che nei miei post compaiono sempre:"Io" "me" "secondo me" " a mio personalissimo parere" " a mio avviso".Per me (mo' ce vole) queste paroline non sono per niente trascurabili.Cordiali saluti.[addsig]