La Notte della Taranta 2005

Maruko_KuFu
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Messaggio da Maruko_KuFu »

Ah... i cantastorie... che artisti... ne vidi ed ascoltai uno (su Turiddu giuliano, però...) alle medie... alla Cesareo di S. Agata Militello... su iniziativa del grandissimo poeta-professore Nino La Rosa... il mio prossimo progetto musicale li si vi avvicinerà  molto... Grazie Luigi! [addsig]
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

Ciao Luigiper quanto riguarda la questione della moderazione nel forum di pizzicata, ti ho risposto qui . Ho preferito aprire un'altra discussione perché il problema é effettivamente importante, e deve essere valutato in maniera più categorica. Ieri sera, guardando in dvd l'ultimo spettacolo di Beppe Grillo, ho scoperto la seguente cosa: il 21 gennaio 2005 il Presidente della Commissione Esteri Gustavo Selva (quinta carica dello stato) ha dichiarato sul quotidiano Libero: "Basta con l'ipocrisia dell'intervento umanitario (...) Abbiamo dovuto mascherare Antica Babilonia come operazione umanitaria perchà© altrimenti dal Colle non sarebbe mai arrivato il via libera". Questa é una cosa che sappiamo tutti, ovviamente, ormai lo sapevamo che si é andati in Iraq per un motivo ben preciso: il petrolio. D'altronde la caserma di Nassiria si trova a poche centinaia di metri da una raffineria dell'ENI. Il problema é che questa cosa, dichiarata dalla quinta carica più importante dello Stato, avrebbe dovuto provocare una rivoluzione nelle strade.Ma siamo Italiani, passiamo sopra a tutto, sopportiamo...Cosa c'entra questo con la Notte della Taranta? Niente, però il concetto é simile (anche se ovviamente il  caso della guerra in Iraq é di una gravità  infinitamente più grande, ci mancherebbe !)  perché aprendo il sito www.castrignanodeigreci.it trovo in fondo alla pagina questo scritto:Istituto Diego CarpitellaL'Istituto é stato fondato recentemente, attraverso un consorzio di comuni (Melpignano. Sternatia. Alessano, Cutrofiano. Calimera). Dedicato a Diego Carpitella - il musicologo forse più attento agli aspetti connotanti della storia culturale del Salento - l'Istituto si propone di raccogliere, catalogare, conservare, studiare il patrimonio culturale e artistico del Salento (sia nelle espressioni della tradizione orale, che nei documenti storici, nei beni architettonici, paesaggistici, di interesse archeologico ed etno-antropologico), individuare e valorizzare le sue peculiarità  nell'ambito delle culture popolari dell'Italia meridionale, e nel più vasto bacino del Mediterraneo, tradizionale luogo di incontro di popolazioni e culture diverse. In particolare, gli obiettivi di ricerca e documentazione dell'Istituto sono i seguenti: (a) Recuperare, restaurare e conservare i materiali concernenti la storia orale del Salento - acquisendo altresì, ove possibile, i materiali eventualmente conservati altrove (in Italia e all'estero) ivi compresi i testi scritti (manoscritti o a stampa), i documenti foto-video-cinematografici. i documenti di interesse iconografico, gli oggetti della cultura materiale e ogni altra testimonianza di forme d'arte e artigianale; costituire un archivio di fondi aperto alla consulta/ione dei privati cittadini e degli studiosi. (b) Promuovere campagne e iniziative di ricerca, nonchà© programmi di formazione, sia direttamente come deliberazione autonoma, sia in convenzione o collaborazione con altri enti di ricerca ed istituzioni didattiche; produrre documentazione dei materiali derivanti dalla ricerca e formazione (su carta, disco, video, cdrom, ecc.), ai fini della loro diffusione esterna all'istituto; favorire ogni forma di creatività  artistica ispirata a temi e linguaggi propri della cultura salentina: produrre periodicamente mostre, concerti, e altre forme di manifestazione, per comunicare e pubblicare gli esiti delle ricerche e produzioni realizzate. L'Istituto "Diego Carpitella" ha sede in Melpignano, presso il Convento degli Agostiniani. ...alla Notte della Taranta ci vado lo stesso, perché come giustamente dice Ramonn, io so che quell'evento non c'entra nulla con la tradizione. Ci vado e mi diverto pure, che male c'é? Nessuno...però quando leggo questa cosa mi sento preso un po' per il culo, e quando vedo che le nostre biblioteche viventi, i nostri "alberi di canto" se ne vanno, magari dimenticati da tutti, a cantare fra gli angeli, mi rattristo non poco...Allora? allora facciamo le cose serie ! Si faccia un comunicato UFFICIALE su cosa é la Notte della Taranta, così queste polemiche perdono di significato ! Cambiamo nome, si faccia 'sta benedetta/maledetta "fondazione Notte della Taranta", che si occupa CHIARAMENTE di un evento di solo spettacolo e promozione d'immagine. Così magari i giornalisti smetteranno di dire "si rinnova anche quest'anno il rito della possessione di fronte al ex convento degli Agostiniani"...a me quando sento queste cose mi pizzicano le carni...Ma noi salentini siamo fatti così, passiamo sopra a tutto..sopportiamo...Tu hai detto due cose giustissime1) fare una critica diretta e costruttiva agli organizzatori della NdT (magari una lettera in cui chiediamo di diffondere una maggiore chiarezza)2) fare un progetto serio per la ricerca sul campo da presentare alle istutizioniSono prontissimo, e già  attivo da tempo su entrambi i fronti. Pizzicata.it potrà  avere un sacco di difetti, ma almeno riesce ad attirare un certo "potenziale umano" che può fare la differenza. Vogliamo riunirci e discutere di un progetto da presentare alla provincia e alla regione? Sono d'accordissimo, pronto e combattivo ! Dove, quando e chi?Anzi, a questo punto, vorrei segnalare due interessanti forum che sono stati subito abbandonati, ma che potrebbero essere un interessante primo luogo di discussione che precede degli incontri di gruppo1) una legge sulla pizzica2) Il decentramento della musica popolare...appena possibile!! Scusate l'intervento chilometrico e sopratutto scusate l'accostamento indelicato fra la guerra (che é una cosa seria) e un evento di spettacolo. [addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

Sempre al fine di darvi più informazioni possibili sul festival più importante del Salento, eccovi un altro articolo tratto dal sito internet www.ilgallo.it, riferito ad una seduta del consiglio comunale del comune di Melpignano. l'articolo é di Federica Scarascia[...]Il segretario comunale, Davide Cuna, procede con l appello e poi legge ai presenti i due punti all ordine del giorno, entrambi di notevole importanza. Può così cominciare l intervento del sindaco Blasi: "Portiamo in Giunta due questioni: la delibera d indirizzo sulla Notte della Taranta e l instaurazione di un rapporto con il Politecnico di Milano per uno studio su uno dei nostri patrimoni artistici, il Palazzo Marchesale De Luca del 1636. Due punti, dunque, altamente qualificanti del lavoro che andremo a compiere da qui a poco". Il primo cittadino melpignanese procede con la descrizione dei particolari del primo punto: "Con l atto di indirizzo della Notte della Taranta, sostanzialmente deliberiamo la programmazione di questa iniziativa che si tiene attraverso un protocollo d intesa con la Provincia di Lecce, l Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e l Istituto "Diego Carpitella". Quest atto deliberativo lo assumiamo in funzione di Comune capofila dell Istituto "Diego Carpitella", che é l Ente culturale e scientifico che organizza ed imposta dal punto di vista artistico La Notte della Taranta. E intitolato a Diego Carpitella, il musicologo che nel 1959 accompagnò nella famosa spedizione nel Salento Ernesto De Martino, il quale nel 1961 pubblicò quello che possiamo considerare il testo-guida del tarantismo post bellico, "La terra del rimorso". In questa seduta deliberiamo, quindi, il progetto de La Notte della Taranta per l estate del 2005, che vuole esprimere un idea culturale e sociale di unificazione del territorio nazionale, che parte dal Salento. Non a caso manteniamo la prima, e sinora unica, orchestra di soli strumenti popolari nata in Europa, messa in piedi l anno scorso dal maestro concertatore Ambrogio Sparagna, il quale é stato richiamato quest anno a dirigere e concertare l edizione 2005. Sicuramente in questo momento, fra i patrimoni di tradizione, quello più forte, più egemone, più "di moda" in Italia é quello musicale salentino, perciò la pizzica. Alcuni artisti hanno già  confermato la loro presenza, cito su tutti, per ora, Francesco De Gregori e Piero Pelù. Ma stiamo anche lavorando su altre suggestive ipotesi, tra cui una che sia fortemente legata con il territorio salentino ma che abbia un profilo nazionale. Nelle prossime settimane definiremo il tutto". Il viaggio ne La Notte della Taranta inizierà  il 13 agosto a Corigliano d Otranto per concludersi con il Concertone finale del 27 agosto sul Piazzale degli Agostiniani a Melpignano. Secondo alcune stime, l evento prevede una spesa che si aggira sui 350mila Euro. Un impegno davvero forte, per il quale pare serpeggiare un certo malcontento fra gli stessi amministratori, pronti come sempre a sacrificarsi in proprio ma delusi dalla poca partecipazione, a tutti i livelli, sul piano delle sponsorizzazioni e dei contributi in genere.[...][addsig]
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Messaggio da CarloTrono »

Sono stati presentati ieri a Roma tutti i nomi degli ospiti del concertone della NdT 2005.Oltre ai già  noti Francesco De Gregori e Pierò Pelù, ci sarà  la grandissima Giovanna Marini (era ora!), Sonia Bergamasco, Davide Van de Sfroos, il tenore leccese Pino Ingrosso e i Sud Sound System (anche di loro, personalmente dico, era ora !).A quanto pare, Pierò Pelù canterà  una canzone toscana, intitolata "Maggio", "Amara Terra mia", di Domenico Modugno, ed infine... "Kali Nifta". [addsig]
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Giorgio
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Messaggio da Giorgio »

Giovanna Marini é un vero colpaccio!!! Anche perché, oltre ad aver fatto importanti ricerche in Salento, é stata pure tra coloro che hanno "lanciato" Ambrogio Sparagna. Sarebbe interessante sentirla parlare a proposito di questo concerto, del rapporto tra cultura tradizionale e spettacolo di riproposta. Ma la notizia più bella é che non leggo il nome di Jovanotti!!! [addsig]
march
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Messaggio da march »

Amara terra mia, bellissima canzone..ultimamente ho scoperto avere origine nell'area di Ortona.La versione tradizionale, riproposta dal Nuovo Canzoniere Italiano (credo proprio cantata da G. Marini) recita:Cade l uliva (Caschi la foje) Nebbia alla valle, nebbia alle muntagne,nelle campagne nen ce sta nesciune Addije, addije amorecasch e se cojela live e casch a l albere li foje. Casche la live e casche la ginestrecasche la live e li frunne ginestre Addije, addije amorecasch e se cojela live e casch a l albere li foje.La canzone di Modugno riprende un po' anche il testo, non solo la musica:Amara terra mia Sole alla valle, sole alla collina, per lecampagne non c'é‚ più nessuno.Addio, addio amore, io vado via,amara terra mia, amara e bella... Cieli infiniti e volti come pietra, maniincallite ormai senza speranza.Addio, addio amore, io vado via,amara terra mia, amara e bella... Tra gli uliveti ‚ nata gi la luna, un bimbopiange, allatta un seno magro.Addio, addio amore, io vado via,amara terra mia, amara e bella... Modugno era molto legato alla tradizione, era anche molto bravo con i canti dei carrettieri..non so se Pelù é all'altezza!! [addsig]
Danzerino
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Messaggio da Danzerino »

Chi non vive costantemente con la puzza sotto il naso ha notato già  dalla passata edizione che la ndt si é data un taglio diverso, più spazio ai contenuti, un discorso presente che governa tutto il carrozzone ect ect, quest'anno il progetto era chiaro fin dall'inizio non solo contaminazione sulla musica salentina ma un quadro aperto a tutta la nazione, in quest'ottica si configura un brano come Maggio che é uno dei brani nazionali più famosi. Sparagna ha presentato dei progetti musicali di una complessità  incredibile, aperti a pochissime persone, mi sembra normale che in un ambito come la ndt debba cedere qualcosa alla moltitudine, alla fine deve essere uno spettacolo che deve accontentare la massa, che risulti gradito a chi ama farsi sodomizzare le cervella, e comunque nonostante questo la scelta é andata su un maestro concertatore di indubbie capacità  invece che portare un presentatore tutto lustrinato tipo pippibaudo. Nonostante tutto anche con la ndt siamo sempre un passo in avanti rispetto a quelle brodaglie che vengono trasmesse in tv, a chi non piace assolutamente il contesto c'é sempre la campagna salentina da sublimare, accompagnati da un tamburo, un'armonica, una chitarra e un pò di vino si possono richiamare gli dei della grazia e viversi il proprio salento. [addsig]
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Ialma
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Messaggio da Ialma »

Ho letto il comunicato stampa, che oltre alla pubblicità  di rito contiene una serie di interessantissime informazioni.
- é il più grande festival dedicato al recupero della pizzica salentina
- come ogni anno saranno ospiti alcuni dei gruppi più rappresentativi della scena della pizzica
- Altre varianti della pizzica tarantata sono il ballo del corteggiamento tra uomo e donna e la "danza dei coltelli" anche detta "pizzica a scherma"
- esistono i ritmi percussivi della taranta
e chi più ne ha più ne metta.
In tutto ciò :
come avevo previsto l'anno scorso
- l'orchestra é rimasta stabile (con buona pace di quanti avessero voluto provare ad entrare in questa edizione)
- hanno pagato con quasi un anno di ritardo
- non c'é UN minuto dedicato agli anziani
- non c'é UNA lira dedicata alla ricerca
Anche quest'anno sono milioni e milioni BUTTATI, e continuo a chiedermi a quale scopo.
Grazie Blasi, grazie Sparagna, grazie Princigalli


N.B. : Puntualizzazione necessaria - il gruppo con cui suono ha in repertorio "Casche l aulia" (arrangiata dalla versione del Nuovo Canzoniere Italiano) da sei mesi abbondanti.
Giusto per evitare che qualche furbo ci dica che l'abbiamo imparata da Pelù alla NdT.[addsig]
...la luna aggira il mondo e voi dormite...
(tradizionale, Matteo Salvatore)
Gio
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Messaggio da Gio »

Avete visto il servizio sul TG2?

Sparagna ammette di essere un traditore della tradizione, la sua orchestra é l'esatto opposto della tradizione.

Ma sarà  perché era il TG2, sarà  quel che sarà , ma nel servizio prima dll'intervista parlavano di tradizione o ho capito male? Che quello era il ballo delle donne morse da un ragno e compagnia cantando!!!

Forse dovremmo pensare ad una contropresentazione!!![addsig]
giannino
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Messaggio da giannino »

Aspettando che esca, alla imbarazzante distanza di un mese e pochi giorni, il sito ed il programma della Notte della Taranta 2005 (in rete c'é ancora quello del 2004), volevo far notare la sobrietà  di un articolo sull'argomento che decisamente si allontana dall'enfasi pubblicitaria piena di "Tarante" e "Tarantolati" di articoli usciti su testate molto più rispettabili, ed in cui si accenna addirittura (é senz'altro un pregio in un articolo che recensisce un evento così spettacolare) ai rischi legati alla spettacolarizzazione della tradizione.

http://www.musicalnews.com/articolo.php ... =6499&sz=5
Questo messaggio é stato modificato da: giannino, 04 Lug 2005 - 07:35 [addsig]
Giovanni Semeraro
iltommi
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Messaggio da iltommi »

Il "fenomeno" NdT é più in generale la pizzica e le tarante sono cresciuti molto in questi anni. Tutti la conoscono tutti la ballano, la tarante le pizziche oggi sono "chic", vanno di moda...Un fenomeno che cresce e che incontra le grandi masse, non può che diventantare un fenomeno commerciale. Chi inviene, spara cifre, parla di soldi pubblici buttati ...perde fiato! E' una cosa normalissima. E' diventato un business. Sostenere il contrario o adoperarsi per sostenere il contrario é anacronistico e significa combattere contro i mulini a vento.La storia ci insegna che l'evoluzione del fenomeno sarà  certamente di natura commerciale.Su quel palco e sui palchi dei vari concerti nelle notti salentinepuò esserci chiunque, Pelù, Battiato, De Gregori, ect...quello che é certo é solo questo: La taranta é il profondo sud é quella musica che tu all ìmprovviso sentirai é il ballo che non finisce mai é il passo che dovrai imitare per liberarti del male d amore così ballando meridionale comme na taranta ca te pizzica lu core (E.B.)[addsig]
Gio
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Messaggio da Gio »

http://www.salento.com/cgi-bin/index.cg ... ews&id=733

[...]«C'é sotto un senso politico particolarelare - ha sottolineato Blasi - il progetto di esprimere una voglia di coesione in un momento in cui nel nostro Paese sono presenti forze disgreganti. C'é chi rivorrebbe la lira, chi mette in discussione l'Europa. Noi vogliamo ancora una volta fare un'operazione contro corrente: unire il Paese con la musica popolare che é stata sempre un forte elemento di unità . La tradizione popolare ha unito più di Garibaldi o Cavour, tanti canti narrativi legano questo paese dalle Alpi al Sud e la Notte della Taranta quest'anno vuole riaffermare questo valore. Il salto di qualità  rispetto al passato sarà  cogliere questa spinta all'unità  dal Sud verso il Nord, e non viceversa com'é sempre stato».[...]

[...]la nuova guida della Regione Puglia firmato Vendola segnerà  un netto cambiamento con il passato: non solo investimenti nuovi, ma l'impegno ad appoggiare la costituzione di luoghi per questa produzione culturale, e a rafforzare la cordata di sostenitori del festival.[...]

Fonte: Nuovo Quotidiano

No comment!Questo messaggio é stato modificato da: Gio, 08 Lug 2005 - 04:54 [addsig]
raheli
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Messaggio da raheli »

Il 7 luglio 2005 ho messo in rete alcune cose scritte da me sulla ndt.
Un articolo pubblicato sul Quotidiano di Lecce nel 98, dopo la prima edizione del festivalone, un altro pubblicato sempre sul Quotidiano nell'agosto 2002 ed il mio intervento fatto a Nardò ll 24 giugno nel corso del convegno "Da Luigi Stifani allo show businness: Salento, uno sviluppo possibile", che sarà  a breve pubblicato (penso) in Melissi, insieme agli interventi degli altri relatori.
Se a qualcuno interessa leggere come (non) si é sviluppato il mio approccio al festivalone dal 98 ad oggi, trova i "papielli" su

http://aramire.splinder.com/

Adiòs [addsig]
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

Aggiornamento dell'ultima ora (vedi rassegna stampa sulla Notte della Taranta pubblicata nelle news di questo sito)La Regione Puglia finanzierà  la Notte della Taranta 2005 con un contributo che, secondo quanto dice Blasi senza sbottonarsi eccessivamente, «non sarà  inferiore a quello della Provincia di Lecce». Poiché la Provincia di Lecce eroga per il festival più importante del Salento 200 mila euro, allora é facile calcolare che la NdT quest'anno beneficierà  di un contributo sicuramente superiore ai 400 mila euro, circa 800 milioni del vecchio conio (scavicchi ma non apra !). Altrettanto facile calcolare il 10% di tale cifra...40 mila euro, 80 milioni di lire. Appena sufficienti per iniziare a metter su un archivio multimediale, con qualcuno pagato per gestirlo e qualcun'altro pagato per andare in giro a fare ricerca. Nell'articolo pubblicato su "Il Gallo" citato da me qualche post fa in questa discussione, veniva riportata una seduta del consiglio comunale di Melpignano, durante la quale si stimava che il festival 2005 avrebbe richiesto una spesa di 350 mila euro. Avanzano quindi almeno 50 mila euro rispetto ai finanziamenti di Provincia e Regione...ma sicuramente questi soldi verranno spesi per dare ancora più lustro al festival.[addsig]
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Gio
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Messaggio da Gio »

Dal sito del comune di Melpignano:

http://www.comune.melpignano.le.it/even ... /index.php

Per l'edizione 2005, che si terrà  dal 12 al 27 agosto, si conferma la direzione di Ambrogio Sparagna e la presenza della Grande Orchestra Popolare, che ospiterà  anche quest'anno alcuni dei nomi più importanti delle musica italiana, invitati a confrontarsi con la tradizione.

Lo spettacolo, partendo dalle Terre del Salento, e da un omaggio alla storia della riproposta del canto popolare italiano, fra cui i memorabili spettacoli Bella Ciao e Ci ragiono e canto, ripercorre modi e forme espressive del patrimonio etnomusicale italiano che, nella pur grande varietà  di espressioni regionali, sono comuni alla storia e alla cultura delle tradizioni popolari italiane.

In questa grande avventura l'Orchestra della Notte della Taranta sarà  accompagnata da alcuni preziosi testimoni e compagni di viaggio: importanti voci della musica italiana che si misureranno con la tradizione.[addsig]
Gio
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Messaggio da Gio »

per continuare poi sempre dallo stesso sito:

http://www.comune.melpignano.le.it/even ... stival.php

La Notte della Taranta é il più grande festival musicale dedicato al recupero della pizzica salentina e alla sua fusione con altri linguaggi musicali che vanno dalla world music al rock, dal jazz alla sinfonica.

La "pizzica" é la musica che scandiva l'antico rituale di cura dal morso immaginario della tarantola, il pericoloso ragno velenoso. La tradizione vuole che per liberare la vittima, di solito una donna, si suonassero incessantemente i tamburelli a ritmo vorticoso finchà© non veniva sciolta dall'incantesimo. Al suono dei tamburelli si accompagnava un ballo ossessivo e ripetitivo, che contribuiva ad esaurire il veleno. Altre varianti della pizzica tarantata sono il ballo del corteggiamento tra uomo e donna e la "danza dei coltelli" anche detta "pizzica a scherma".

L'ossessione del ritmo nella musica e nella danza sopravvivono ancora oggi e ne sono interpreti alcuni tra i migliori musicisti salentini riuniti nell'Ensemble "La Notte della Taranta" che, nell'omonimo festival, incontrano i più importanti nomi della musica internazionale, diretti dai maestri concertatori che negli anni sono stati: Daniele Sepe (prima edizione 1998), Piero Milesi (maestro concertatore per due edizioni del festival, nel '99 e nel 2001), Joe Zawinul (2000), Vittorio Cosma (2002), Stewart Copeland (2003) e Ambrogio Sparagna (2004).

Nato nel 1998 su iniziativa dell'Unione dei Comuni della Grecìa Salentina e dell'Istituto Diego Carpitella, in questi anni il festival é cresciuto di dimensioni e prestigio culturale grazie anche all'intervento della Provincia di Lecce che dal 2001 é entrata a far parte degli enti che promuovono e organizzano La notte della Taranta.

La produzione e l'ufficio stampa del festival sono curati da Princigalli Produzioni di Bari.

Ogni anno dunque il festival presenta una parte itinerante nei Comuni della Grecìa Salentina della durata di 10/12 giorni, durante i quali si esibiscono i più importanti gruppi del panorama tradizionale salentino e della scena world internazionale. A chiudere il festival é poi il "concertone finale", la "notte" che dà  il nome all'intero evento, e che é il frutto di una produzione originale con un maestro concertatore chiamato a rileggere il repertorio della tradizione salentina e a produrre un progetto originale, diverso di anno in anno.

Questa logica ha dato vita ad inediti dialoghi come quello fra la tradizione popolare e la musica colta attraverso l'incontro dell'Ensemble con l'Orchestra Sinfonica della Provincia di Lecce (nell'edizione 2001 diretta da Piero Milesi), quello fra la cantante israeliana Noa e la lingua grika nell'edizione 2002 o ancora quello fra le sonorità  rock dell'ex Police Stewart Copeland, batterista, e i ritmi percussivi della taranta.

Proprio l'edizione 2003 ha infatti consacrato definitivamente il successo del festival con un concertone che ha visto sul palco oltre 30 musicisti riuniti per un evento senza paragoni: l'Ensemble "La Notte della Taranta" con ospiti Giancarlo Parisi e Ares Tavolazzi, Vittorio Cosma e lo stesso Copeland con i percussionisti dell'Ensemble Bash e tre ospiti che hanno interpretato alcuni brani della tradizione, Raiz, Teresa De Sio e i Radiodervish.

Da questo concerto é stato realizzato un cofanetto con il disco registrato dal vivo la notte del 17 agosto 2003 e un dvd che riporta alcune immagini del concertone, oltre a momenti dal backstage e interviste agli artisti (Ponderosa srl). Il concerto é poi stato ospitato in tour da alcuni dei più importanti festival italiani ed europei.

Ha rappresentato invece un momento di discontinuità  con il passato l'edizione 2004 che, con l'orchestrazione di Ambrogio Sparagna, musicista ed etnomusicologo allievo prediletto di Diego Carpitella, ha riportato l'attenzione sulla tradizione, sulla storia e la cultura della terra salentina. Grande novità  di questa edizione 2004, l'Orchestra Popolare La Notte della Taranta, messa insieme da Ambrogio Sparagna con audizioni fatte su tutto il territorio salentino e alle quali hanno risposto oltre 300 musicisti.

L'organico che ne é derivato, di circa 60 elementi, é composto da organetti, tamburelli, flauti, viole, violini, chitarre, percussioni, mandole, mandoloncelli, voci e molti altri strumenti tipici della musica tradizionale, organizzati tra loro mediante specifiche sezioni in relazione alle loro tradizionali funzioni.

Nel progetto di Sparagna, l'Orchestra Popolare é una sorta di nuovo epicentro culturale dove eseguire ed approfondire le forme tradizionali del folklore musicale e trasmettere alle nuove generazioni gli antichi saperi. Un luogo privilegiato attraverso cui realizzare nuove modalità  creative ed esecutive, sperimentando nuovi linguaggi poetici con la rielaborazione di antichi repertori. L'Orchestra é stata quindi il tappeto sonoro di un concerto durato quattro ore e mezza, seguito in piazza da circa 70.000 persone e basato su un ricchissimo repertorio di 35 canti della tradizione.

Grande attenzione é stata riposta in questa edizione all'uso delle voci che, secondo il principio della cultura di tradizione orale, devono affermare l'egemonia della parola cantata, riproponendo così il tratto costitutivo ed originale della tradizione musicale italiana secondo cui é la parola che "comanda" e la musica ha la funzione di rafforzare il suo potere comunicativo.

Anche gli ospiti del concertone (tutti cantanti) sono stati tutti invitati ad interpretare i brani della tradizione secondo questa logica, adattando ai suoi canoni il proprio stile, il proprio sound, la propria formazione. Così sono saliti sul palco della grande notte di Melpignano lo scorso 21 agosto Franco Battiato, che ha interpretato due brani della tradizione (Quannu te lai la faccia la matina e Damme nu riccio), Gianna Nannini, che é stata la voce del canto Fimmine Fimmine e Francesco Di Giacomo, cantante del Banco del Mutuo Soccorso e qui interprete di Su 'rrivatu a San Franciscu.

A tenere le fila dei suoni della notte finale, al fianco di Spranga e Ferretti, Gianni Maroccolo, nel ruolo di "maestro del suono".

Insieme ad Ambrogio Sparagna ha lavorato Giovanni Lindo Ferretti, maestro sconcertatore del concertone finale del festival, che ha condotto un laboratorio sulla parola e sulla scrittura dei testi con l'idea proprio di rendere omaggio alla storia e alla tradizione del salento. Il concertone finale é stato infatti aperto da una sorta di pellegrinaggio della memoria, frutto del laboratorio di Ferretti: una processione di cinque cavalli murgiani con un'asina di Martina Franca e con un carro guidato da altri due cavalli tipici della zona salentina ha accompagnato i protagonisti del laboratorio sulla parola, da piazza San Giorgio al palco del concertone.

Il laboratorio, novità  assoluta di questa edizione del festival, si é articolato in due parti: una dedicata alla conoscenza della poesia salentina della generazione che ci ha preceduti, quella di Bodini, Verri e Toma, e una in cui si é lavorato invece su tutte le parole poetiche dei partecipanti al laboratorio. Le parole di Giovanni Lindo Ferretti hanno fatto invece da guida, in una logica di scambio reciproco e di comune conoscenza. Dalle tante parole che ognuno ha portato dentro il laboratorio sono venute fuori strutture letterarie semplici, bandi e filastrocche e una tessitura generale declamata e recitata durante il pellegrinaggio a cavallo. All'arrivo sul palco, una cerniera di poesie ha segnato il passaggio alla musica, così come alla fine del concertone tutto si é spostato di nuovo in piazza San Giorgio per dare luogo ad un reading letterario dal titolo Sibilo lungo, da un verso rubato ad uno dei poeti salentini.

Straordinaria l'attenzione dei media che cresce di anno in anno. Il concertone finale quest'anno é stato seguito da tutte le principali testate nazionali fra quotidiani, periodici ed emittenti televisive e radiofoniche che hanno riprodotto l'eco di un progetto di ampio respiro su scala anche internazionale. Tutti i telegiornali nazionali RAI hanno dedicato al festival un ampio servizio il giorno dopo il concertone, seguito anche da SKY TG24 e dal Tg La7. L'intero concerto finale é stato trasmesso in diretta televisiva dall'emittente Telearma sul canale satellitare Puglia Channel.

Fonte: Princigalli Produzioni[addsig]
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