Eccomi qa!

laperuginapizzicata
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Eccomi qa!

Messaggio da laperuginapizzicata »

Ciao "pizzicati" sono una ragazza umbra patita di musica popolare del centro-sud Italia (specialmente del sud!).
Suono il pianoforte da autodidatta, ed anche in queto frangente trasporto il folklore.
Sperodi poter partecipare a molte discussioni serene ma all'ultimo punto.
Chi mi volesse conoscere meglio, nell mia qualità di appassionata di musica, porebbe andare su http://musicadautoredintorni.blogspot.com.
Vi saluto cordialmente,
Valentina.
Maruko_KuFu
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da Maruko_KuFu »

Benvenuta Valentina.

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quirino
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da quirino »

Benvenuta.
I gusti sono gusti ma non scordarti la musica tradizionale dell'Umbria, che è molto più varia di quello che sembra.
Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze.
laperuginapizzicata
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da laperuginapizzicata »

Salve Maruco e grazie el benvenuto.
Per quanto riguarda la provocazione di Quirino, la voglio utilizzare come pretesto per raccontarvi un po' di me.
La mia famiglia, da parte di madre, prviene da Gubbio quindi sono un'appassionata del "Maggio", un bellissimo canto di questua che anora praticano da quelle parti.
Conosco bene il folklore della mia terra, specialmente la parte religiosa, ma dalla mia famiglia ho imparato pochissimo, tutto quel che so è legato ad ascoltisu disco.
ossiedo, ad esempio, due lp della Brigata pretolana, che sono interessanti.
La passione per il folk meridionale, deriva dal fatto che ho una parente campana acquisita. Lei, sin da quando avevo sette anni, mi faceva sentire le canzoni classiche napoletane, avviinandomi così alla ricchezza del partenopeo.
Successivamente è stato solo scoprire Otelo Profazio, aiuata dai dischi di mia madre, e tutto il rsto tramite un amico di Nardò.
Queta per sommi capi la mia storia, vi saluto cordialmente Valentina.
Maruko_KuFu
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da Maruko_KuFu »

Fac de geògrafì.
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Luca/
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da Luca/ »

Benvenuta Valentina,
giannino
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da giannino »

Ciao Valentina.
Come uno dei primi membri di Pizzicata ormai anni e anni fa, e dopo aver scritto tanti (troppi forse) post anche molto critici,
devo farti i complimenti per la tua perseveranza nel continuare a scrivere commenti e post agli articoli, pur rimanendo sempre la sola, l'unica
a commentare, a dare la tua opinione su questioni, eventi, iniziative che evidentemente non interessano più a nessuno (spesso, lo ammetto, neanche a me).
Mi verrebbe quasi da dire (non te la prendere) che sei arrivata un po' tardi. Sai, fino a tre anni fa su questo sito c'erano delle vere e proprie guerre d'opinione su cosa fare della nostra tradizione (come se noi potessimo davvero decidere, mentre la storia faceva invece il suo corso dettato da berlusconi e maria de filippi). Fino a tre anni fa a Bologna la pizzica era nei centri sociali (e non nelle balere per anziani come ora). Fino a tre anni fa su questo sito scriveva Raheli, che tanto ha dato alla riscoperta della nostra musica. Fino a tre anni fa Zimba era vivo ( è vero, lui sì che colpiva il tamburello col cuore, ce lo ha fatto amare a tutti questo strumento, ma ricordiamo anche la sua bella voce). C'erano tante persone che si sono spente senza che nessuno sia mai andato a registrarle (meglio così) mentre tutti si accanivano invece sulle solite pipine e totore nazionali. Che spesso si inventavano le cose solo perchè incalzati dai microfoni (bello il video di satira a riguardo presente su pizzicata..ieu, vagabbondu ca su ieu! ahah). C'erano i raduni di pizzicata, che non sembravano ancora gli incontri associativi dei "combattenti e reduci" nostalgici e monarchici. Non c'erano di certo tutti gli strumenti ed i musicisti che ci sono adesso (io di ciò sono un pessimo esempio), ma c'era più gente che assisteva, ascoltava, non doveva per forza dire la sua (o meglio, la diceva senza la prepotenza defilippiana... di maria dico).

Il tuo approccio mi ricorda un po' il mio degli albori, quando la passione era ancora molto calda ma un po' confusa.
In ogni caso non devi giustificare le tue passioni con le tue origini. Quasi la totalità dei musicisti e appassionati di riproposta pugliese non ha mai avuto nessun contatto diretto con la musica di tradizione di cui poi si è fatto interprete.

Critichi il cd degli alla bua e ti stimo perchè ne hai il coraggio (il 90% degli iscritti a questo sito non può più farlo perchè fanno ormai tutti parte di gruppi di riproposta, od in ogni caso di un "giro" in cui tutti si conoscono: l'imbarazzo di dare giudizi forti ed espliciti evidentemente diventa più forte) anche se devo dirti che non mi piace in questo caso il tuo criticare "la filosofia" di un gruppo. Quando dici che "ho la necessità di avere l'alternanza tra pizziche di struttura più tradizionale ed altre innovative" critichi un qualcosa che in realtà non rientra nella critica musicale. Essere innovativi poi non è una qualità che si può scegliere...è un po' come l'essere originali o creativi: o lo si è, o non lo si è. Punto. L'evoluzione anche: è spesso un movimento inconscio ed inevitabile. L'uomo stesso non ha scelto di evolversi dalla scimmia, ma la necessità lo ha spinto a farlo. Credo che l'evoluzione (non forzata, ma, giustamente, naturale) sia necessaria anche alla musica, all'arte, al pensiero, ed a tutte le forme di espressione naturale, sociale ed artistica. A noi, in puglia (ed in gran parte del sud italia) è mancato (e mancherà sempre) un movimento naturale di evoluzione, ed il risultato è che abbiamo cercato di evolvere a tutti i costi, senza (naturalmente) riuscirci, e dando vita spesso a degli ibridi paurosi. Trovo Don pizzica degli Zoè un esempio abbastanza soddisfacente di "evoluzione", non forzata, che non cerca la compiacenza di altri generi modrerni popolari e che viene in un certo senso dall'evoluzione naturale della cultura che ha prodotto questa musica. E' stato un piccolo (e breve) momento di cui noi non abbiamo approfittato ( e neanche gli Zoè), tornando poi a cadere o sull'ipertradizionalismo sterile o su esempi banali di rivisitazione moderna o contemporanea (soprattutto raggae e techno). Generi di origine locale e tradizionale, molto famosi nel mondo (purtroppo non in italia) come la musica klezmer, molta musica balcanica, la cumbia ed il vallenato colombiani e la musica del sudamerica in genere, si sono evoluti lentamente, naturalmente, e nessuno si scandalizza nel chiamarli "tradizionali" pur col loro bagaglio di sax, contrabbassi, trombe, tastiere elettriche, batterie ecc ecc ecc.
Spesso la fonte della loro positiva evoluzione è stata la mancanza di un taglio netto (come invece in italia c'è stato dal dopoguerra in poi) nella linea continua di trasmissione di testi, melodie, modi, generi di musica, di canto di danza. I gruppi che suonano questi generi, spesso nei loro cd mischiano pezzi antichissimi e composizioni originali, senza che l'ascoltatore si riesca ad accorgere quali siano i pezzi tradizionali e quali le composizioni. Trovo tutto ciò stupendo, rivalutando il fatto che pezzi che oggi consideriamo anonimamente "tradizionali" hanno avuto sempre un compositore, identificabile spessisimo in UNA PERSONA (artista) o in una comunità, o in un popolo. Un cd di riproposta oggi, secondo me, ha senso se ci trasmette lo spirito e la cultura e la poesia della terra di origine senza cercare di recuperare ostinatamante (tirandola per il collo, e quindi uccidendola) una presunta e mitologica "tradizione" che in molti casi non ci appartiene più.

Non ho ascoltato tutto il cd degli alla bua (credo che in generale ci sia davvero poco di interessante da ascoltare nella nuova produzione salentina e pugliese), ed io stesso (che sono un musicista e che suono sopratutto un repertorio "tradizionale" dal vivo) ho difficoltà a registrare qualcosa che non possa definire "MIO" nel senso più ampio del termine (e cioè del mio essere, della mia terra, della mia cultura, della mia famiglia....). Trovo però ad esempio "Taccaru" un mix abbastanza goffo tra musica indiana-americana ( ma dico io, con tutti i precedenti illirici, greci, balcanici, turchi, messapi, latini e via dicendo, è il caso di scomodare gli inidani d'america?) e lo stile classico alla bua, molto allegro, spensierato, ma spesso un po' banale (vedi giri melodici che ricordano "la diamonica" delle medie). Questo pezzo, ad esempio, non riesce proprio ad evocare in me l'immagine del Salento, di questa terra magnifica ricca di una storia e di una cultura unica e ricchissima. Mi sembra solo una forzatura con lo scopo di donare "nuova aria" ad una musica che senò pare sempre sempre uguale.
Giovanni Semeraro
giannino
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da giannino »

Ah, scusa se avevo qualcosa in più da dirti oltre che "benvenuta"..non me ne vorrai, e spero che non ti annoierai nel leggere il mio post!!
Giovanni Semeraro
laperuginapizzicata
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da laperuginapizzicata »

Caro Giannino, voglio ringraziarti per avermi dato il benvenuto.
Con i miei riferimenti alla mia famiglia, non ho voluto giustificare niente, hosolo voluto presentarmi, raccontando la mia storia, a delle persone che stimo e virtualmente conosco da anni (come te virtuoso dell'organetto!).
Per quanto riguarda i commenti agli articoli mi limito ad entrare in questioni dove per vari motivi mi sento coinvolta, anche olo emotivamente.
Le mie critiche al cd degli Alla Bua, derivano dal mio grandissimo amore per un qualcosa che non c'è più, il gruppo che pacificamente fondeva tadizione e modernità (vedi "Limamo".
Per quanto riguarda Zoè, credo che siano stati coraggiosissimi quando, invece di aprofittare delo stile di "Sangue vivo", hanno dato vita a "Il miracolo", dove hanno usato le sonorità tradizionali in manier "altra", senza toccare la tradizione, componendo anche un gioiello come "Menevò".
Secondo me, poi, è infinitamente più contemporaneo "Mazzate pesanti" degli Aramirè, piuttosto che un disco dove si arrangino testi tradizionali in maniera nuova o presunta tale.
Io stessa, quando suono, ogni tanto mi diverto a rielaborare in modo diverso qualche brano, ma non ne tocco mai la melodia.
Giannino, ringraziandoti ancora, infine voglio dirti che le guerre non mi piacciono, mo parlare pacatamente e magari finire tutto con una bella suonata!
Valentina
giannino
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da giannino »

La guerra? io?
ehehe... non cerco lo scontro, anzi, sono contento di trovare un interlocutore nel silenzio di tomba che domina ormai in questo grande deserto dei tartari che è divenuto ( e chi se lo immaginava?) Pizzicata.it
Per quanto riguarda le tue origini, scherzavo un po' sul mezzo rimprovero mossoti da quirino e sulla quella che sembrava una tua pronta "gisutificazione"...
Se è per questo credo che sia molto più contemporaneo "Sud Est", nella sua reinterpretazione (trovo molto personle) che gli Aramirè fanno (direi "a cuor leggero")di alcuni "standard"(ormai) salentini, che Mazzate pesanti, in cui testi nuovi si applicano un po' forzatamente ai ritmi di pizziche e stornelli vari.

Se vediamo già il primo brano, di Sud ESt, "sta strata", è un esempio di come un brano semplice e antico, voce e tamburi, possa risultare, nel ritmo e nell'uso dei diversi timbri vocali, estremamente moderno!!
Noto poi con piacere, e con anni di ritardo, come"Ntunuccio", nella sua rivisitazione fanfaresca, anticipi un fenomeno molto di moda negli ultimi anni, che è quello della rivalutazione del repertorio bandistico e di fanfara.
ecc ecc.

In ogni caso, insisti (insistiamo): prima o poi qualche morto resusciterà.!!
Giovanni Semeraro
laperuginapizzicata
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da laperuginapizzicata »

Caro Giannino, ora voglio raccontartela tutta sugli Aramirèp.
Ho fatto l'esemio di "Mazzate pesanti", solo perché, se non altro, è contemporaneo non perché "ritocchi" la tradizione ma perché racconta le inquietudini dei salentini e italiani d'oggi.
Sudest, per me, addirittura è stato il primo contatto "serio" con la pizzica. Il tuo citare "Sta strata" mi ha ricordato e numerose serate in cui, accompagnata da buoni tamburellisti, me l cantavo improvvisandoci "dannatamente" sopra.
La migliore versione della "Pizzica tarantata" alla Stifani, per me resta, da cinque anni a questa parte, la versione degli Aramirè, quel capolavoro intitolato Pizzica con violino".
Scusami Giannino, se mi sono dimenticata di commentare, dal tuo post precedente, le osservazioni sulla musica latino-americana che anch'io amo molto.
La grossissima differenza tra noi e loro èche: mentre loro hanno trovato delle tecniche propedeutiche all'esecuzione del folklore sugli strumenti moderni, soprattutto sulle percussioni e le chitarre, noi ci limitiamo ad apporre alla pizzica stili che non solo la snaturano ma la uccidono.
Sempre nel tuo post precedente hai detto, correggimi se non h capito bene, che i dovrebbe ricordare anche la vocalità di Zimba. Io non ho oluto fare una retrospettiva completa dell0'aradeino, l'ho ricordato per come l'ho vissuto quella sera, dove lui ha quasi solamente suonato.
Il topic io l'ho aperto proprio perché da qualche parte ci sia un ricordo completo, composto dalle tessere donate da chi l'ha conosciuto ed amato.
Se tu hai esperienze su questo fronte, vai alla discussioe ed immetticele, io, nel leggerle mi commuoverò.
Un saluto affettuoso da Perugia,
Valentina.
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da quirino »

Discussione interessante che stranamente si sviluppa in un topic di saluti.
Il mio, più che un mezzo rimprovero, era un ammonimento bonario, non tanto rivolto alla nostra perugina, ma in un certo senso a tutti; non perchè tutti devono interessarsi della musica umbra, ci mancherebbe, io stesso non sono umbro (anche se la musica tradizionale del Lazio ha molte affinità con l'Umbria) ma perchè non cada l'interesse, tra chi ha la sensibilità adatta, per la musica della propria terra.
Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze.
laperuginapizzicata
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da laperuginapizzicata »

Caro Quirino, mi fa piacere che trovi interessante questa discussione. Trovo strano, invece, che tu trovi strano che una discussione particolare si sviluppi in un semplice topic di presentazione d'una nuova arriivata.
Nel creare l'argomento, io ho semplicemente voluto raccontare la mia storia, a cui voi, altrettanto naturalmente, avete reagito. E' così che si fanno le cose, con felicità profonda ed istnto (se si può).
Ti saluto affettuosamente,
Valentina.
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da laperuginapizzicata »

Susate, amici di pizzicata, le numerose lettere che dovete "immaginare" nei miei post. Sono non vedente, e non sempre il programma che mi fa da schermo lavora bene in Internet.
Comunque contate su di me per qualsiasi cosa, soprattutto per informazioni sulla nostra cara e amata musica popolare.
Un saluto perugino ed affettuoso da Valentina.
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Luca/
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da Luca/ »

Fino ad adesso funziona perfettamente,non mi sembra manchi niente.......
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quirino
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da quirino »

Luca/ ha scritto: Fino ad adesso funziona perfettamente,non mi sembra manchi niente.......
Confermo.
laperuginapizzicata ha scritto: Trovo strano, invece, che tu trovi strano
Il mio era uno stupore "retorico", un espediente per continuare la discussione.
Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze.
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da laperuginapizzicata »

Caro Quirino, credo che il monito che ci hai datop è frutto di una paura giustificata, ma penso che chiunque arrivi alla musica tradizionale come ci sono arrivata io, cioè con un moto di vergogna nei miei confronti perch ascoltavo solo cose che venivano da "lontano", prima o poi conosce anche ciò che gli sta più vicino.
Magari chi va al concertone di Melpignano e così si illude di conoscere la musica popolare, solo molto difficilmente capirà la vera atmosfera che c'è dietro una musica del popolo qualsiasi essa sia.
Pensate che io sono talmente curiosa che, da qualsiasi posto mi faccio riportare dischi o piccoli strumenti etnici, che poi, però, spesso non so suonare.
Alcune delle mie passioni all'infuori del folklore italiano o sudamericano, sono il fado portoghese, la musica jazz anni '30 e '40, oltre ai cantautori dei paesi mediterranei, specialmente dell'Europa del Sud.
Quando suono musica salentina, mi diverto specialmente a fonderla con il Fado, modificando alcune caratteristiche delle due culture musicali, affinché nel mischiarsi, esse restino con la base pura. Credo che sia questo che manca ai salentini, la voglia di capire che non è solo la pizzica a doversi innovare, anche le influenze "altre" debbono innovarsi per essere "accolte" e stare bene nel nuovo genere.
Spero di non avervi annoiato, vi saluto affettuosamente
Valentina.
Obarra
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da Obarra »

Come mai vi attira tanto la musica sudamericana?
laperuginapizzicata
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da laperuginapizzicata »

Caro (non trascrivo il tuo nome virtuale perché rischierei di farlo male), io, spesso, non so il perché delle cose. La musica sudamericana (avrei fatto meglio a dire "hispanoamericana") che amo, è quella che in Italia ha un circuito di nicchia, quella scoperta frequentando le comunità di Perugia, contattate quando imparavo lo spagnolo.
Tra i cantanti e gruppi che amo ci sono gli Inti-Illimani (Cile); Mercedes Sosa (Argentina) e così potrei continuare all'infinito, annoiando qualcuno.
Mi attraggono le sonorità di quei posti, la musicalità di quelle varianti di spagnolo, oltre ad alcuni strumenti che mi fanno particolarmente "andare in brodo di giuggiole" come il bandoneón o la quena andina.
Se vuoi sapere di più, ricapita qua e fammi qualche altra domanda e io ti risponderò.
Se nella sezione "La tradizione musicale nel mondo" vi andasse di fare qualche discussione su argomenti sudamericani, se li conoscerò sarò sicuramente dei vostri.
Ti saluto affettuosamente, spero che queste risposte ti abbiano soddisfatto, e scusa se ti ho dato del tu (il voi lo uso male!).
Valentina.
Obarra
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Re: Eccomi qa!

Messaggio da Obarra »

Ciao, Valentina,

Ti rispondo con un messaggio privato per non andare off-topic
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