Ho difficoltà a trovare studi e ricerche sul canto "Kalinifta". Forse sbaglio anche a scriverlo (Kalinitta, forse?). Vi renderete conto, quindi, della mia ignoranza in merito.
Qualcuno mi può aiutare?
Dove poter trovare il testo integrale (con traduzione) e alcune note storiche (l'autore, la sua diffusione, i commenti sul testo, documenti audio originali ecc.)?
Vi ringrazio dell'aiuto che saprete darmi.
Daniele Questo messaggio é stato modificato da: friscu, 25 Nov 2004 - 06:28 [addsig]
La storia "di e in" Kalinifta
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Traùdia - Calimera e i suoi canti, di Giannino Aprile. Edizioni Ghetonìa, Calimera - 1990. Pag. 190.[addsig]
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Attenzione: di Giannino Aprile é il libro.
La poesia Matinata, volgarmente detta Cali nitta o Kali nitta o Cali nifta o Kali nifta, a seconda che uno decida di usare il K o la C (tanto in italiano il suono é uguale) o decida di farla suonare più greca o più grica, la poesia, dicevo, é di Vito Domenico Palumbo, musicata poi da tale maestro Costanzo, sempre di Calimera.
Note su autore e testo presenti anche in SudEst di Aramiré, ma tanto, a fare i dischi che poi non vengono ascoltati, perchà© tanto i dischi sono tutti uguali! I dischi NON sono tutti uguali.[addsig]
La poesia Matinata, volgarmente detta Cali nitta o Kali nitta o Cali nifta o Kali nifta, a seconda che uno decida di usare il K o la C (tanto in italiano il suono é uguale) o decida di farla suonare più greca o più grica, la poesia, dicevo, é di Vito Domenico Palumbo, musicata poi da tale maestro Costanzo, sempre di Calimera.
Note su autore e testo presenti anche in SudEst di Aramiré, ma tanto, a fare i dischi che poi non vengono ascoltati, perchà© tanto i dischi sono tutti uguali! I dischi NON sono tutti uguali.[addsig]
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Roberto, ma che, scherzi?Perché prendersi il fastidio di ascoltare un cd fino in fondo, specie se ci sono i vecchietti che cantano stonati (o addirittura di LEGGERE LE NOTE, figuriamoci) quando ci sono i Tamburellisti di Roccacannuccia o chi per loro che mi promettono visioni mistiche e libero sesso in libero Salento a ritmo di piSSica ?Questo messaggio é stato modificato da: Ialma, 25 Nov 2004 - 18:06 [addsig]
...la luna aggira il mondo e voi dormite...
(tradizionale, Matteo Salvatore)
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Grazie Roberto!
Non me ne vorrai male, ma ne approfitto per chiedere a te e a chi potrà aiutarmi (o semplicemente rifletterci insieme) un'altra cosa:
questo canto ha avuto una diffusione popolare (anche oltre Calimera e la Grecìa) durante il '900 prima che l'avesse oggi? Mi chiedo, inoltre, se sono state raccolte e pubblicate da qualcuno registrazioni sul campo tra gli anziani. Immagino che sul testo che mi hai indicato ci siano le trascrizioni musicali, ma sarebbe interessante sapere se e come il popolo ha fatto proprio questo canto.
Vi chiederete i motivi della mia curiosità ?
Beh, da un pò di tempo sento il bisogno di riproporre un canto tradizionale dopo averne ascoltato un documento audio storico che lo riguarda. Siccome Kalinifta, come saprete, é molto richiesto dal pubblico, mi sono stancato di eseguirlo ispirandomi ad una versione riproposta da quello o quell'altro gruppo. O meglio, cercando di interpretare a mio modo un'altra interpretazione...(!!!). Inoltre, questo bisogno di approndire la conoscenza storica di Kalinifta mi sorge proprio dal fatto che la sua attuale popolarità mi ha portato in qualche modo a dare per scontato tante cose. Ad esempio, leggendo la traduzione del canto (l'ho trovata su internet), scopro che é una triste canzone d'amore: mi chiedo, quindi, come mai il pubblico si "gasa" e si "diverte" così tanto ascoltando un triste canto d'amore....non é una domanda "polemica" ma ispirata da una curiosità , diciamo, "libera" da pregiudizi: perché proprio un triste canto di un amore impossibile é diventato così popolare e così sentito dagli amanti e non di musica popolare? Sarà solo per il ritornello orecchiabile? Va be, mo sto filosofeggiando troppo....
ciao
D.
Questo messaggio é stato modificato da: friscu, 25 Nov 2004 - 17:15 [addsig]
Non me ne vorrai male, ma ne approfitto per chiedere a te e a chi potrà aiutarmi (o semplicemente rifletterci insieme) un'altra cosa:
questo canto ha avuto una diffusione popolare (anche oltre Calimera e la Grecìa) durante il '900 prima che l'avesse oggi? Mi chiedo, inoltre, se sono state raccolte e pubblicate da qualcuno registrazioni sul campo tra gli anziani. Immagino che sul testo che mi hai indicato ci siano le trascrizioni musicali, ma sarebbe interessante sapere se e come il popolo ha fatto proprio questo canto.
Vi chiederete i motivi della mia curiosità ?
Beh, da un pò di tempo sento il bisogno di riproporre un canto tradizionale dopo averne ascoltato un documento audio storico che lo riguarda. Siccome Kalinifta, come saprete, é molto richiesto dal pubblico, mi sono stancato di eseguirlo ispirandomi ad una versione riproposta da quello o quell'altro gruppo. O meglio, cercando di interpretare a mio modo un'altra interpretazione...(!!!). Inoltre, questo bisogno di approndire la conoscenza storica di Kalinifta mi sorge proprio dal fatto che la sua attuale popolarità mi ha portato in qualche modo a dare per scontato tante cose. Ad esempio, leggendo la traduzione del canto (l'ho trovata su internet), scopro che é una triste canzone d'amore: mi chiedo, quindi, come mai il pubblico si "gasa" e si "diverte" così tanto ascoltando un triste canto d'amore....non é una domanda "polemica" ma ispirata da una curiosità , diciamo, "libera" da pregiudizi: perché proprio un triste canto di un amore impossibile é diventato così popolare e così sentito dagli amanti e non di musica popolare? Sarà solo per il ritornello orecchiabile? Va be, mo sto filosofeggiando troppo....
ciao
D.
Questo messaggio é stato modificato da: friscu, 25 Nov 2004 - 17:15 [addsig]
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..dimenticavo: il CD SudEst non mi é mai capitato di ascoltarlo e leggerne testi e note. Se lo avessi fatto, ora ne saprei di più su Kalinifta, mara a mie ca nu me l'aggiu cattatu! Naturalmente, non l'ho fatto perché non apprezzo gli Aramiré, verso la cui esperienza e impegno nutro un gran rispetto.
ciao
D.
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D.
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