Salvaguardia del patrimonio immateriale italiano

marioFB
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Messaggio da marioFB »

A parte l odore di folkloristikitsch che molti hanno già  notato,

non ha senso chiedere la salvaguardia del saltarello DOP di Vattelapesca.
Sarebbe più opportuno chiedere la salvaguardia di tutto l insieme di danze che nel centro Italia presentano stretta analogia coreutica e che si chiamano saltarello, saltarella...

E così via per repertori omogenei o categorie.
articolo6
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Messaggio da articolo6 »

Ma si dai facciamo di tutta l'erba un fascio e chi se ne frega della diversità  culturale non omologabile che la convezione unesco intende salvare. Andiamo per categorie e omogenità  e vaffanculo alle varianti proprio grazie alle quali un ballo si distingue dagli altri.

Ma non dovevi pubblicare proprio qui su pizzicata i resoconti dei convegni che con la tua cricca avevi organizzato quest'estate?

Meno male che non delego mai nulla a nessuno.
Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

Caro Articolo6,
mi trovi perfettamente d'accordo.

A livello teorico sarebbe sacrosanto tutelare la diversità  culturale, ma a livello pratico temo che in molti casi sia impossibile.

Es. In Italia sono ancora attive 65 (se non ricordo male) zampogne diverse. Le tuteliamo tutte? Una per una?

Sì, mi dirai. Giustissimo, ma solo a livello teorico. Se leggessi il testo della ratifica scopriresti che il budget assegnato a questa operazione ਠridicolo.

Allora, o mettiamo mano alla tasca o dirottiamo risorse da altri capitoli di spesa (sanità , giustizia, ecc...) o troviamo un compromesso.

Le cose, purtroppo, sono sempre un tantino più complesse di quello che appaiono.

Ed ਠproprio questa la sfida: trovare un sistema AUTOSOSTENIBILE che consenta di tutelare anche la casa museo di Damiano.

Quindi, fatevi avanti con delle proposte concrete e fattibili.
articolo6
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Messaggio da articolo6 »

Avvocà 
,intanto apprezzo il tuo lavoro di riportare le discussioni sempre nel merito delle cose da fare, trovo molto interessante anche il lavoro compiuto da Antonio Basile dal Carpino Folk Festival www.carpinofolkfestival.com che ieri ha pubblicato sulla home page un'altro ottimo articolo,
non sono convinto che la tutela di un canto, di una danza o di uno strumento o di un rito sia questione di budget, non stiamo parlando di un bene materiale che periodicamente necessità  di manutenzione
ma ammesso che sia necessario un budget allora bisogna fare delle scelte che non possono essere banalmente "proteggiamo il saltarello" tout court, se cosi fosse allora prenderei dei criteri propri della cultura popolare.
Avvocà  un esempio ?
Come si diventava cantori? quando un musicista o uno che strambazzava canti veniva insignito della qualifica di cantore o di musicista o di testimone della comunità .
Si potrebbe considerare il criterio della comunità  di appartenza, nel senso che la decisione potrebbe essere presa in funzione dell atteggiamento che il gruppo sociale che ਠdetentore di un repertorio mantiene nei confronti della propria tradizione, dal suo desiderio di conservarla o meno, e dall importanza che viene attribuita ad un determinato repertorio in quanto simbolo di un identità  etnica, locale e nazionale.
So che cosi potrebbero andar persi molti repertori meritevoli a causa della trascuranza della propria comunità  di appartenenza, ma almeno si causerebbe il danno minore.
Che ne pensi?
marioFB
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Messaggio da marioFB »

Non mi preoccupo minimamente del fatto che articolo6 abbia capito il contrario di quanto abbia letto, poichà© sotto questo profilo mi sembra si sia già  sistematicamente distinto.

Ma se qualcun altro ha dei dubbi, chiarisco che tutelare un insieme omogeneo di elementi culturali, vuol dire studiare e documentare analogie e diversità  tra gli stessi, quindi riconoscere e valorizzarne le diversità  , considerando che tutti sono il risultato di processi e percorsi culturali di identica importanza, a meno che un elemento riveli obiettivamente caratteristiche di eccellenza.
Un gruppo omogeneo non ਠil materiale che esce dal frullatore, ma il risultato di osservazioni comparative.
I saltarelli sono differenti tra loro ma hanno caratteristiche che li accomunano, e che li differenziano, ad esempio dai balli sul tamburo i quali sono a loro volta differenti ma accomunabili per alcune caratteristiche.

Certo che ci sono i problemi di ordine economico che ha citato avvocatista. Tendenzialmente si dovrebbe salvaguardare tutto, ma sui compromessi si può certamente discutere, anche perchà© il compromesso non necessariamente significa perdita di elementi, ma magari scelta oculata di quelli su cui conviene investire per valorizzare.
L importante ਠche delle 65 zampogne citate, non se ne salvi una sola per il semplice fatto che sia sostenuta da qualcuno che grida più forte, o ਠpiù potente sul piano mediatico, o particolarmente ammanicato politicamente.

Ciao
Mario

N.B. sto aspettando i resoconti dei convegni dai responsabili delle registrazioni, ma non pensavo che ci fosse qualcuno che li attendesse con tanta trepidazione.
articolo6
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Messaggio da articolo6 »

Va bene Mario allora salviamo la tarantella o meglio ancora salviamo la musica popolare.

P.S Non vedo l'ora di leggere i resoconti che non dormo la notte!!!
Immagino che chi stia trascrivendo le registrazioni avrà  molto ore di sbobinamento altrimenti non si capisce perchਠdopo 2 mesi non si vede ancora nulla oppure sta effettuando un opera di creatività  molto intensa e di equilibrismo smodato per dire le cose, indicare persone e centri studi senza essere sfacciati al punto da far scoprire il giochino. Mario la sapete lunga, ma sai cosa si dice a poker? quando pensi di stare bene gli altri stanno meglio di te.
betsabea
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Messaggio da betsabea »

Secondo me l'unico modo di preservare le tradizioni ਠquello di imbalsamare gli anziani..
:shock:
Scherzi a parte.. ribadisco che piccole azioni locali (che non necessariamente necessitano di grossi budget quanto di gente motivata e.. preparata) possono dare un contributo enorme.. proprio per i motivi di cui sopra (differenze e molteplicità  di forme coreutiche, musicali, strumentali)...
Allora invece di prendere questi benedetti anziani e sbatterli qua e là  sui palchi sarebbe meglio creare intorno a loro, nel loro luogo di origine, dei centri di ascolto e diffusione soprattutto per i giovani di quel posto... (si chiamava trasmissione orale). Se tutti conoscessimo bene il "nostro" niente andrebbe perduto..
Damiano
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Messaggio da Damiano »

Avvocatista, capirai, casa museo, che una stanza à¨! (però in un palazzo dell'800 sul corso principale di Martina).

E' dura, ragà , tutelare il patrimonio immateriale italiano. Io penso che ci voglia gente motivata e con la passione, e tutto nasce dalle famiglie e dall'ambiente. Faccio un esempio. Se io non fossi stato da piccolo abituato a vedere processioni e ad avere parenti confratelli, non mi sarei fatto confratello, ogni Venerdì Santo non prenderei in mano la troccola a farmi quattro ore di nazzicata (dato che gli anziani non lo vogliono più fare perchਠnon hanno le forze fisiche per reggere quattro ore a passo lento e nel freddo di una sera di marzo), e il giorno del Corpus Domini andrei al mare invece di stare già  alle otto di mattina nella vigna a raccogliere petali di rosa da gettare dal balcone al passaggio della processione. Vedi, Avvocatista, però se devo dire una cosa a livello personale certe volte mi scoraggio perchਠqui a Martina gli anziani non ce la fanno più a organizzare feste e processioni, i giovani non gliene fotte niente, che si fa? Si fonda un commando che tuteli le tradizioni popolari? Una specie di Minculpop?

Io penso che per tutelare eventi e beni culturali (tipo la mia stanza-museo) bisogna fare rete, una volta vengo io al tuo concerto e mi calo la mano in tasca per darti l'obolo che ti permette di continuare a registrare, una volta vieni tu a Martina (quando organizzo qualche conferenza) e la mano la cali tu per pagare l'affitto dell'associazione. Solo così, dato che non abbiamo sovvenzioni pubbliche, possiamo proteggere le tradizioni popolari laddove stanno morendo.

E questa ਠla mia proposta.
Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

Io amo quest'uomo
Damiano
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Messaggio da Damiano »

A me? Uhuhuhuhuhu.....
cicerenè
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Messaggio da cicerenè »

oppure aprire sti benedetti archivi come QUALCUNO FA:

http://www.museosanmichele.it/apto/

funziona più o meno come il proibizionismo:
le registrazioni di carpitella e lomax della val di fassa le ho con tanto di scheda con un click, per avere carpitella in basilicata uno si deve prostituire.

capisco che a volte si tratta di perle ai porci, ma non pecchiamo neanche di presunzione però...
allora i trentini che aprono i loro archivi sono fessi?

secondo me sono avanti.
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lapo
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Messaggio da lapo »

consiglio l'ascolto delle registrazioni, grazie cicerenà¨.

perle ai porci?
[i:c6bcca148b]"dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior"
[/i:c6bcca148b]

se le registrazioni non vengono rese disponibili ਠsolo per questioni di soldi. o mi sbaglio?
Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

Vi posto alcuni degli intenti futuri del comitato di TAS che ha promosso la manifestazione del 29 settembre 2007 a Roma:

Stimolare operazioni di diffusione della conoscenza del patrimonio immateriale a partire dalle comunità  che ne sono detentrici/portatrici.

Far si che le comunità  di origine acquistino e diffondano gli studi, le registrazioni, i filmati, ecc.. relativi al loro patrimonio immateriale

Stimolare forme di "turismo sostenibile" rispettoso del patrimonio immateriale, oltre che di quello materiale ed ambientale

Tutelare il patrimonio immateriale da tentativi di commercializzazione, appropriazione e sfruttamento.
RonnaPaulina
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Messaggio da RonnaPaulina »

[quote:fe6f316685="panticu"]questa poi detta da un lucano mah.!!!!![/quote:fe6f316685]

Un dì, sul sito linkato in calce, S.Garbato (solo pਠttà¨) scrisse uno stornello che qui liberamente parafraso:

Tento d affamà  i trolle ma poi sbotto,
m otturo er naso, nun me la faccio sotto,
perchà©, mentre scrivemo calmi e bboni,
ce stà  ch inizia a rompe li c!


E vero in pizzicata ce sò in tanti
fake, tamburellisti e poi cantanti
chi nziste a tutelà  li balli e soni,
! ma uno solo rompe li c!

Ce stà  chi se punzecchia e chi TRONeggia
ce stà  chi fa ‘r saputo e chi cazzeggia,
pissichiatri, maestrine e li cafoni,
! ma solo uno rompe li c !

C ਠAvvòca cor suo senzo di misura,
ce stà  chi a li stornelli dà  la stura
c ਠLapo con la Wiki e li piacioni,
! ma uno solo rompe li c!

Ce stanno sconosciuti e tipi noti
(puro Damiano che dà  a tutti i voti)
ce so studiosi veri e uni-neuroni
! ma uno solo rompe li c!

C ਠchi collabor ai progetti arguti
ce stà  chi ce va ‘n puzza e lancia sputi
e musici danzanti e caciaroni
! ma solo uno rompe li c !


http://www.alfonsotoscano.it/forum/subj ... d=2&show=1
Ultima modifica di RonnaPaulina il 28 settembre 2007, 16:25, modificato 5 volte in totale.
betsabea
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Messaggio da betsabea »

Avvocatista.. sono appena rientrata dalla mia missione apostolica in terra di calabria.. ho parlato con 4-5 associazioni culturali, 4 assessori, 3 pro-loco.. tastato il terreno...
Risultato: terreno non fertile, interesse zero.. uno spiraglio di luce (accecante) da dei ragazzi di una associazione.. ma ਠproprio quello che cercavo, non consenso generale ma compagni di avventura.. e.. i piccoli progetti crescono..
Ho messo una sezione sul mio blog che vorrei arricchire anche con le idee che vengono da questo sito e dalle nostre discussioni, spero vogliate aiutarmi, voglio metterci dento semplicemente: esempi da seguire e suggestioni..
articolo6
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Messaggio da articolo6 »

[img:ca754c9ef9]http://www.carpinofolkfestival.com/Giornata.jpg[/img:ca754c9ef9]
betsabea
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Messaggio da betsabea »

Avvocatista.. avevo scritto un lungo topic ma non sono riuscita a postarlo.. riassumo in poche parole:

La tua (vostra) idea che le registrazioni della discoteca di stato-auditorium vengano restituite (sia pur simbolicamente) ai luoghi di origine ਠveramente da non sottovalutare.. perchਠnon ci informiamo bene sulla concreta possibilioà  che questo avvenga? potrebbe essere anche un modo di spronare le varie entità  territoriali all'accoglienza, ovvero a creare strutture (reali o virtuali) per la conservazione e la fruizione in loco che possano poi svilupparsi individualmente..
Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

Esempi di capolavori immateriali proclamati dall'Unesco

Le danze e la musica dei Garifuna

Il carnevale di Oruro Bolivia

L'area culturale della Brotherhood of the Holy Spirit of the Congos di Villa Mella Repubblica Dominicana

Il patrimonio orale e le manifestazioni culturali del popolo Zapara Ecuador e Peru

Il patrimonio orale di Gelede, comunità  di Yoruba-nago, Fon e Mahi Benin, Nigeria e Togo

Gbofe di Afounkaha, la musica della comunità  Tagbana
Costa d'Avorio

La tradizione culturale di Sosso Bala in Niagassola
Guinea

l'area culturale di piazza Djamaa el-Fna
Marrakesh, Marocco

Kunqu opera (Cina:

Kutiyattam Sanskrit theatre (India:

Nà´gaku theatre (Giappone:

Riti reali e musica rituale nel territorio Jongmyo (Korea:

I canti Hudhud degli Ifugao (Filippine:

L'area culturale del Distretto di Boysun
(Uzbekistan:

Il sacro dramma musicale di Elche
(Spagna:

I canti polifonici georgiani (Georgia:

L'opera dei pupi siciliani (Italia:

Croci di legno e loro simbolismo in Lituania

L'area culturale e la tradizione orale dei Semeiskie
(Federazione Russsa:
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