Salvaguardia del patrimonio immateriale italiano

Avvocatista
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Salvaguardia del patrimonio immateriale italiano

Messaggio da Avvocatista »

Sono mesi che rimugino su quest'argomento e, francamente, questa é l'unica strada che vedo come percorribile.

Premessa:

(Tratta da: Globalizzazione e difesa delle eco-culture tradizionali. Anche l'Italia invitata dall'UNESCO di Salvatore Villani)

"...L'UNESCO é promotrice di una Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale.

Il testo di questa convenzione, ..., é stato redatto il 17 ottobre 2003 a Parigi, durante la XXXII sessione dell'UNESCO (Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura), ed é scaturito dalla ferma volontà  di considerare ‘la profonda interdipendenza fra il patrimonio culturale immateriale e il patrimonio culturale materiale e i beni naturali', e quindi dalla volontà  di salvaguardare per le future generazioni, non solo le Piramidi d'Egitto o la Grande Muraglia cinese, ma anche il Palio di Siena o il teatro dei Pupi.

All'Art. 2 punto 1 troviamo la definizione di bene immateriale:

"Per ‘patrimonio culturale immateriale' s'intendono le prassi, le rappresentazioni, le espressioni, le conoscenze, il know-how - come pure gli strumenti, gli oggetti, i manufatti e gli spazi culturali associati agli stessi - che le comunità , i gruppi e in alcuni casi gli individui riconoscono in quanto parte del loro patrimonio culturale.

Questo patrimonio culturale immateriale, trasmesso di generazione in generazione, é costantemente ricreato dalle comunità  e dai gruppi in risposta al loro ambiente, alla loro interazione con la natura e alla loro storia e dà  loro un senso d'identità  e di continuità , promuovendo in tal modo il rispetto per la diversità  culturale e la creatività  umana.

Ai fini della presente Convenzione, si terrà  conto di tale patrimonio culturale immateriale unicamente nella misura in cui é compatibile con gli strumenti esistenti in materia di diritti umani e con le esigenze di rispetto reciproco fra comunità , gruppi e individui nonchà© di sviluppo sostenibile".

Al punto 2, vengono indicati i settori in cui si manifesta il "patrimonio culturale immateriale":

"a) tradizioni ed espressioni orali, ivi compreso il linguaggio, in quanto veicolo del patrimonio culturale immateriale;
b) le arti dello spettacolo;
c) le consuetudini sociali, gli eventi rituali e festivi;
d) le cognizioni e le prassi relative alla natura e all'universo;
e) l'artigianato tradizionale".

Dal 17 ottobre 2003, quarantasette Stati sono parti di questa Convenzione, ultima in ordine l'Albania, che l'ha ratificata il 20 aprile 2006.

L'Italia, purtroppo, non si é ancora decisa a ratificare la Convenzione, ma sembra aver recepito l'invito dell'UNESCO a prendere in considerazione la proposta, e alla fine del 2006, Francesco Rutelli, in qualità  di Ministro per i Beni e le Attività  Culturali, si é adoperato per creare un'apposita commissione di esperti, presieduta da Paolo Apolito, docente di Antropologia Culturale nelle Università  di Salerno e Roma 3.

Sarà  questa commissione che dovrà  redigere, come richiesto dall'UNESCO, le due liste del patrimonio immateriale italiano: una lista rappresentativa del patrimonio immateriale e una seconda che include le espressione culturali la cui salvaguardia é considerata come urgente e quindi da "finanziare"."

Proposta:

1. Seguire le attività  della Commissione che dovrà  redigere le liste del patrimonio immateriale italiano, magari aprendo su Pizzicata e su altri forum, una apposita sezione.

2. Pubblicarne gli atti

3. Supportare i Membri della Commissione nella loro difficile opera di selezione

4. Far sentire la nostra "vicinanza" ai membri della Commissione.

5. Coinvolgere in questa attività  di monitoraggio e di supporto il più ampio numero di soggetti. Es. Altri forum, esperti, studiosi, case editrici, PA locale, ecc..
Ultima modifica di Avvocatista il 7 maggio 2007, 14:20, modificato 1 volta in totale.
RonnaPaulina
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Messaggio da RonnaPaulina »

Al di là  della fiducia che posso personalmente avere/non avere per gli ambiti istituzionali, mi sembra un'ottima proposta; soprattutto posso imparare a cercare di fare qualcosa di concreto qui ed ora: per quel poco che posso fare, sono disponibile a far sentire la mia "vicinanza" e a coinvolgere altri forum e individualità .
GAETANO
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Messaggio da GAETANO »

Caro Avvocatista e Cari tutti;
Sono felice che si parli di questo argomento che tengo a cuore particolarmente. Al contrario di Te ( Avvocatista ), sono mesi che non rimugino piu su questo argomento, ma vedo con piacere che sta a cuore anche ad altri e che finalmente se ne riparla.
Penso anche io che dovremmo concederci gli strumenti, e ne abbiamo la possibilita, di dare il nostro contributo nel far conoscere il nostro patrimonio tradizionale e culturale in modo che sia giustamente valorizzato. Evidentemente valorizzato in tutti i modi anche economici.
Questo darebbe uno slancio supplementare alla nostra economia in generale e valorizzerebbe ancor di piu, se ce ne fosse bisogno, tutti gli sforzi fatti da tutti gli operatori del settore.
La prassi da seguire, penso, sia quella giusta ma comunque un inizio ed un impegno qualsivoglia sarebbe comunque il benvenuto.
Come Ronnapaulina potete contare su di me per un mio modesto contributo. Vorrei fare una precisazione nei miei confronti: non pensate che la Francia sia cosi lontana perchà© à© piu vicina di quanto possiate pensare, ma molto piu vicina.
Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

Grazie a Ronna e Gaetano per l'adesione a questa proposta.

Per proseguire su questa strada, il sito che segue é ricchissimo di esempi, modi di salvaguardia, ecc...

www.unesco.org/culture/ich/index.php?pg=00052
Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

Vorrei manifestare il mio più vivo ringraziamento all'Associazione Culturale Carpino Folk Festival per aver compreso l'importanza della "Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale" promossa dall'Unesco e per aver mobilitato gli iscritti e tutti coloro che hanno a cuore le sorti del nostro patrimonio culturale nella direzione di una partecipazione attiva e democratica al percorso parlamentare che porterà  l'Italia ad aderire alla Convenzione.

Leggi l'appello su: http://www.carpinofolkfestival.com
AltraRadio
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Messaggio da AltraRadio »

Grazie ad avvocatista per le parole spese.
A proposito del tema del post volevo portarvi a conoscenza del video di cui :
http://www.youtube.com/watch?v=XQ7oCYaiOiA
del TG3 del 27 maggio 2007 ore 19,30
Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

La Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale

Si ਠconcluso il 13 settembre 2007 l iter parlamentare della legge di ratifica della Convenzione per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale adottata a Parigi il 17 ottobre 2003 dalla Conferenza Generale dell UNESCO ed entrata in vigore il 20 aprile 2006.

Anche l Italia potrà  ora partecipare all Assemblea Generale degli Stati Membri ed alle elezioni del Comitato intergovernativo per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale, il cui ultimo incontro, recentemente svoltosi a Tokio (3 -7 settembre 2007), ha stabilito che le prime iscrizioni sulla Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell UNESCO, nonchà© su quella del patrimonio immateriale che necessita di salvaguardia urgente, avranno luogo a settembre del 2009.

L Italia potrà  anche presentare, a partire dal 2008, eventuali candidature di tradizioni, espressioni orali, riti, spettacoli folcloristici per le nuove iscrizioni.

Due alte espressioni della tradizione culturale popolare italiana, l Opera dei Pupi Siciliani e il Canto a tenores dei pastori del centro della Sardegna, che avevano già  ricevuto il titolo di Capolavori del patrimonio immateriale dell umanità , proclamati dall UNESCO tra il 2001 e il 2005 prima che la Convenzione entrasse in vigore, saranno automaticamente incorporate nella Lista così come previsto dalla Convenzione stessa.

La ratifica della Convenzione consentirà  al nostro paese di giocare il ruolo che tradizioni ed espressioni orali e linguistiche, arti legate allo spettacolo, usi sociali, rituali e situazioni festive, conoscenze e pratiche che concernono le natura e l universo, tecniche tradizionali dell artigianato attribuiscono ad esso sulla scena mondiale.

L Italia ਠlo Stato più rappresentato nella Lista del patrimonio culturale e naturale dell Umanità .

La possibilità  di prendere parte attiva all impegno dell UNESCO nel settore del patrimonio intangibile sicuramente consentirà  parimenti a molti beni del patrimonio immateriale italiano di trovare degna collocazione in questo ambito dell attività  dell UNESCO.

Fonte: Ufficio stampa Unesco
Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

Il 29 e 30 p.v numerose manifestazioni in tutta Italia festeggeranno l'evento.

Una di queste si svolgerà  a Roma, ed ਠorganizzata da un gruppo di semplici cultori della materia che da mesi segue l'iter parlamentare di questa ratifica.

Vi invito a fare lo stesso nei vostri paesi.

Per quel che mi riguarda, il 13 settembre 2007 ਠcome se l'Italia fosse entrata nel girone finale dei mondiali di calcio.

Ma la coppa ancora non ਠstata vinta.

"La musica tradizionale ਠla colonna sonora dell'identità  di un popolo"
Ultima modifica di Avvocatista il 19 settembre 2007, 17:59, modificato 1 volta in totale.
RonnaPaulina
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Messaggio da RonnaPaulina »

Ehi, finalmente una buona notizia! ed ho letto con interesse anche come a Roma si sia deciso di festeggiare con lo spettacolo dei Totarella, le zampogne del Pollino, l'Accademia Nazionale di Danza- Istituto di Alta Cultura- la ratifica della Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale!
Bisogna che facciamo anche noi qualcosa a Reggio, magari in piccolo, magari mercoledì 3 ottobre presso il Circolo ARCI Stranieri di Via Primo Maggio... mò ci penso e mi attivo...
Ronna PaulAttivissima... ehehehe....
Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

Ma se vengo a sapere che fate folklorismo dovrete vedervela con i TAS, che invito a monitorare la situazione.
RonnaPaulina
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Messaggio da RonnaPaulina »

[quote:de28fe661f="Avvocatista"]Ma se vengo a sapere che fate folklorismo dovrete vedervela con i TAS, che invito a monitorare la situazione.[/quote:de28fe661f]

Sicuramente VIETO folklorismo del più becero, e cosa ti aspettavi? :wink:

Vabbeh, ho capito, ਠmeglio se non mi attivo...

RonnaPaulaPigrissima
Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

Sai benissimo che non mi riferivo a te. Sei o non sei una TAS?
RonnaPaulina
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Messaggio da RonnaPaulina »

Pardon, avevo equivocato. I qui-quo-qua succedono a volte nei forum.
Gianlu
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Messaggio da Gianlu »

Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

Cominciamo bene...


"Seguirà  una tavola rotonda con i rappresentanti di [b:a2553c808f]gruppi folkloristici[/b:a2553c808f] e di associazioni culturali, un [b:a2553c808f]aperitivo sotto la magnolia[/b:a2553c808f] e l'[b:a2553c808f]esibizione[/b:a2553c808f] di alcuni danzatori di Saltarello."

TAS aumentate la guardia, ho l'impressione che qui si stia facendo un sacco di confusione.
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quirino
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Messaggio da quirino »

Ho letto l'articolo postato sul convegno sul saltarello marchigiano, l'impressione che ho avuto ਠche l'iniziativa sia fortemente influenzata dai gruppi tipicamente folkloristici (per capirsi quelli in costume); ਠche nelle Marche ce ne sono di bravi, ma chiaramente con tutti i difetti tipici di queste compagnie ma d'altronde nessuno ਠperfetto.
La citazione sul saltarello residuo della civiltà  picena (leggasi l'articolo in questione) ਠuna forzatura che da un po' ਠstata ritirata fuori e si fa grossa confusione sulla cosa. Più equilibrato sarebbe sostenere che i vari saltarelli derivino da vari balli italici ma c'ਠchi ci "marcia" e arriva a sostenere che tutti i saltarelli sono di provenienza picena; anche perchਠnon esistono fonti scritte picene che parlano di balli (mentre invece per la saltatio dei latini qualche cosina c'à¨).
Avvocatista
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Messaggio da Avvocatista »

Concordo pienamente con Quirino,

ci sono gruppi folkloristici "seri" che fanno poco folklorismo, inoltre, se si mettesse insieme tutto il materiale raccolto da queste centinaia gruppi (che sono nati ben prima delle famose spedizioni etnografiche demartiniane) credo ci sarebbe da riscrivere gran parte dell'etnomusicologia e della coreologia "ufficiale" moderna.

In ogni caso, temo che quello che accadrà  à¨ che ogni regione, ogni comune, ogni frazione d'Italia tenterà  di far tutelare il proprio patrimonio immateriale.

Per cui assisteremo a convegni, conferenze, manifestazioni, ecc.. tese a dimostrare che la saltarella ਠnata a vattelappesca, la tarantella ha origine a sempronia, la zampogna ਠstata inventata a chennesò, ...

E non ਠda escludere che salteranno fuori centinaia di documenti preistorici, reperti neolitici, steli assiro-monopolesi, attestanti queste tesi. Un po' come avvenne per le reliquie dei santi, per cui oggi si possono contare, ad esempio, 75 crani di San Nicola, 185 Chiodi della Sacra Croce, ecc...

Ne vedremo delle belle, temo.

Anzi, invito chi non ha lavoro a attrezzarsi per un un nuovo e promettente mestiere: l'inventore di prove attestanti la paternità  di un certo patrimonio immateriale.

Nota storica: Bari, per lungo tempo, ਠstato il luogo di produzione più prolifico delle "reliquie religiose".
Gianlu
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Messaggio da Gianlu »

Mi sbaglio o qualcuno aveva predetto che il saltarello sarebbe stato la pizzica del futuro?
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quirino
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Messaggio da quirino »

[quote:a435535754="Gianlu"]
Mi sbaglio o qualcuno aveva predetto che il saltarello sarebbe stato la pizzica del futuro?
[/quote:a435535754]
Non credo.
Dal punto di vista ritmico ਠtroppo ossessivo, serrato e martellante, poco arioso, quindi più adatto per generi undergraund, di contro le melodie sanno troppo di casareccio, mentre le cantate sono considerate troppo rozze (io le trovo bellissime ma sono di parte). Quelli derivanti da documenti del XIII°-XVI° secolo invece sono troppo freddi.
Potrà  forse ritornare ad avere una certa popolarità  che ne ricorderà  i fasti del lontano passato ma ai livelli del fenomeno pizzica non credo proprio.
kukurni
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Messaggio da kukurni »

a me invece sembra che il saltarello sia poco conosciuto veramente e studiato!

il saltarello però ਠfaticoso e non facile ed essendo molto diffuso nelle varie parti di Italia ਠricco di molte varianti!

quindi offre molto.

Pure quello antico che era molto complesso e presentava, almeno in base alle ricostruzioni più conosciute, più passi.

ma forse la pizzica ha raggiunto questo livello di diffusione per il dispiego di energie concentrate nella operazione!

ossia dietro al fenomeno pizzica, all'origine, c'ਠstata una chiara di idea di rilancio da parte di alcune persone, che conoscevano bene la realtà  del luogo ed il fenomeno!
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