Origini del mandolino

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Valerio
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Messaggio da Valerio »

Ieri mi e' stata riportata una strana notizia a proposito del plettro in questione.Avrebbe, secondo una fonte non so quanto attendibile, origini fiorentine.La cosa, da toscano, mi ha incuriosito alquanto, visto che non avevo mai sentito niente del genere in proposito. Ho fatto una ricerca con google ed ho trovato questo: http://www.orchestracaputgauri.it/strum ... htmL'unico riscontro con quanto mi e' stato detto si trova in questo paragrafo:l termine mandolino é diminutivo di mandola che a sua volta deriva dal sostantivo mandora.Il nome mandora compare nel corso del XVI secolo ed indica uno strumento a pizzico con un guscio fatto a doghe come quello del liuto ma dalle dimensioni più piccole, una rosa traforata nel foro "armonico" e un numero di corde variabili da quattro a sei legate al ponticello fissato sulla tavola armonica. Si era diffusa soprattutto in Francia, Germania e Inghilterra. La variante italiana di questo strumento venne chiamata mandola. Questa aumenta il numero di corde 5 o 6, singolo o doppie, accordata per quarte con l'aggiunta di una terza. Il termine mandola é usato per la prima volta nel 1589 a Firenze, nell'organico strumentale dei famosi Intermedi alla Commedia "La Pellegrina" di G. Bargagli, composti in occasione delle nozze tra Ferdinando I de' Medici e Cristina di Lorena.  Pare si tratti pero' piu' dell'origine del nome che dello strumento in se'.La curiosita' di capire quanto questo strumento sia legato a Firenze comunque mi rimane...C'e' qualche mandolinista o appassionato dello strumento in grado di darmi notizie piu' precise in merito?[addsig]
march
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Messaggio da march »

L'argomento mi ha dato modo di ricercare nella rete, ed ho trovato un meraviglioso sito americano che mi ha fatto vedere con occhi nuovi il mandolino ( http://www.mandolincafe.com ), vi riporto una parte di storia del mandolino che deriverebbe dall'arabo oud:The Mandolin In HistoryThe mandolin can be described as a small, short-necked lute with eight strings. A lute is a chordophone, an instrument which makes sound by the vibration of strings. As a descendent of the lute, the mandolin reaches back to some of the earliest musical instruments.Deep in the grottos of France are beautiful cave paintings made between 15,000 BC and 8500 BC. These paintings include one of a man with what appears to be a simple one-stringed instrument that is being played with a bow. This musical bow represents the first stringed instruments man invented. They were played by plucking the string with the fingers, and later by tapping the string with a stick. An increase in volume was first gained by holding the bow in the mouth. Later, gourds were attached to the bow to act as resonators.Lute-like chordophones appear as early as 2000 BC in Mesopotamia. These early instruments were fretless. Changes in pitch were made by pressing the strings down onto the neck of the instrument. The strings were sometimes plucked by using hard objects or plectrums rather than the fingers as the plectrums or picks produced a louder, sharper, sound than the fingers.By the Seventh Century AD a folk lute called the oud was in use. The oud remains in use today, virtually unchanged, in the music of the Near East, particularly in Armenia and Egypt. 'Oud' is the Arabic name for wood, and the oud is a wooden lute. The oud found its way into Spain during the Moorish conquest of Spain (711- 1492), to Venice through coastal trade, and to Europe through returning Crusaders (around 1099).In a gallery in Washington, a painting by Agnelo Gaddi (1369- 1396) depicts an angel playing a miniature lute called the mandora. The miniature lute was probably contrived to fill out the scale of 16th century lute ensembles. The Assyrians called this new instrument a Pandura, which described its shape. The Arabs called it Dambura, the Latins Mandora, the Italians, Mandola. The smaller version of the traditional mandola was called mandolina by the Italians.[addsig]
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Altro riscontro trovato in rete:

[...]
Ed é propria in Italia che questo strumento subì le più importanti variazioni verso la prima metà  del 1500 a Bologna, per opera del liutaio tedesco Lucas Maler, ma mantenne le caratteristiche più sopra descritte, aggiungendone alcune che ancor oggi sono presenti: il ponticello e il cavigliere non più ad angolo retto ma diritto e a spatola, sul modello della chitarra. A differenza dal liuto, nel mandolino il foro sulla tavola armonica non é più a rosa traforata ma aperto, e di forma ovale, con una placca applicata, originariamente in tartaruga, per proteggere la parte anteriore dall'usura del plettro. Il manico presenta delle barrette trasversali in metallo per segnare i capotasti, ed é in genere piuttosto corto. E però incerto se esista un diretto rapporto di continuità  fra il modello rinascimentale e l attuale forma del Mandolino, che non risale oltre il 1650 ca. quando é per la prima volta attestata a Firenze nel cosiddetto mandolino fiorentino, con manico largo e 5 ordini di corde accordate come la chitarra battente (RE3 – SOL3 – DO3 – MI4 – LA4).
[...]
http://www.circolomascagni.it/cenni_sto ... uzione.php

Curioso il fatto fosse accordato come una chitarra battente!!!

Comunque, al di la' delle eventuali origini più o meno fiorentine del mandolino, anch'io sto scoprendo cose inaspettate... mi incuriosisce, in particolare, la vasta gamma di varianti individuate in Italia (faccio riferimento al sito linkato sopra):

- il mandolino napoletano, con quattro corde doppie accordate come quelle del violino (mi- la -re- sol) e la tavola armonica caratterizzata da una piegatura ad angolo convesso all'altezza del ponticello
- il mandolino milanese, risalente alla fine del XVI secolo, con sei corde, semplici o doppie, in budello, accordate di solito come quelle della chitarra, e una forma simile al liuto, anche se un po' più piccola
- il mandolino romano, molto simile al napoletano, ma con il manico arrotondato;
- il mandolino siciliano, con corde doppie nei bassi e triplici nell'acuto;
- il mandolino padovano, con 5 corde doppie e cassa piccola;
- il mandolino fiorentino, con cassa piccola e manico largo, e di solito con 5 corde doppie;
- il mandolino genovese, con manico abbastanza largo e 5 o 6 corde semplici;
- il mandolino doppio, con due manici, presente verso l'inizio del XIX secolo.

Mi viene naturale chiedermi quali di queste varianti siano ancora diffuse...
Per quanto riguarda Firenze cercherò di informarmi... per le altre zone d'Italia? Qualcuno sa qualcosa?Questo messaggio é stato modificato da: Valerio, 20 Apr 2005 - 18:45 [addsig]
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