Lezioni di Tamburello

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Ache_Pa_Ti
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Messaggio da Ache_Pa_Ti »

Ciao a Tutti,Dopo svariati periodi passati in salentu, ho acquistato per S. Rocco il mio primo tamburello...mi piacerebbe poterlo suonare, vivo a Rimini avete indirizzi a cui posso rivolgermi per delle lezioni?Grazie[addsig]
ramonn
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Messaggio da ramonn »

se vuoi poso darti il mio indirizzo..solo che pagarmi la trasferta fino a rimini penso che ti costerebbe un bel po!



p.s. me si possono fare degli interventi stupidi tipo questo?o bisogna sempre essere seri?[addsig]
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

normalmente, si cerca di essere seri , altrimenti se si prosegue a sfottò e battute il forum perde la sua utilità . comunque, conosco gente in grado di insegnarti a usare il tamburello a Reggio Emilia, Siena, Firenze, Pisa, ma purtroppo Rimini nada.Se vuoi farti qualche trasferta una o due volte alla settimana...[addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
gabrianto
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106

Messaggio da gabrianto »

Ciao,
io sono di Cesena e questa estate ho comprato un tamburello a Torrepaduli.
A Bologna c'é la scuola di Eugenio Bennato "Taranta Power", ma non sono sicuro che organizzino corsi di musica, oltre a quelli di danza.
Io stavo cercando lezioni su internet, ma non si trova quasi niente.
Quello che ho trovato é qui:
http://dlako.34x.com/tamburello.htm
http://www.appletjava.com/struttura/mus ... urello.zip
Ciao
[addsig]
gabrianto
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146

Messaggio da gabrianto »

il messaggio di ziarturu mi tranquillizza...in realtà  credo di cominciare a produrre un suono che si avvicina a quello giusto. ieri sera ero orgoglioso della mia ferita al pollice... più che altro comincio a provare l'emozione di generare un ritmo senza faticare più di tanto e con un movimento rotatorio quasi magico, anche se la terzina non é certo ancora ben definita.parlo da assoluto neofita, mi rendo conto che l'ideale sarebbe osservare da vicino un esperto tamburellista. ma vorrei comunque una vostra opinione: ho letto che la punta del pollice va tenuta il più lontano possibile dalla punta dell'indice e dalle punte di indice e medio (che tengo uniti). in questo modo però mi sembra che il pollice sia d'impiccio durante la rotazione. più semplice sarebbe tenerlo più vicino al palmo della mano, mi sembra più naturale. qual é la posizione giusta?[addsig]
ramonn
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147

Messaggio da ramonn »

IO suono il tamburello,ho avuto modo di vedere il libro di cui parla ziarturu e sinceramente non mi sembra un granché, anche se per iniziare potrebbe anche andar bene.
Sulla scuola di eugenio bennato nutro forti dubbi, ma non ho idea se faccia corsi di tamburello.
Sicuramente la cosa migliore e vedere con i propri occhi chi suona. [addsig]
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

 ho letto che la punta del pollice va tenuta il più lontano possibile dalla punta dell'indice e dalle punte di indice e medio (che tengo uniti). in questo modo però mi sembra che il pollice sia d'impiccio durante la rotazione. più semplice sarebbe tenerlo più vicino al palmo della mano, mi sembra più naturale. qual é la posizione giusta? pur non essendo un tamburellista esperto, posso dirti che la vicinanza del pollice al resto della mano dipende se vuoi una terzina in cui si senta più la pelle (e in questo caso si allontana) o i cimbali (e in questo caso si avvicina). Alcuni suonano con il pollice completamente teso, quasi ad angolo retto, altri suonano con il pollice attaccato alla mano e piegato, colpendo la pelle non con la falange ma con la nocca del pollice. E' una questione di gusti e direi sopratutto di abitudine. Per come la penso io, la mano deve avere una posizione molto naturale, quasi morta, con le indice, anulare e mignolo abbastanza aperti. In questo modo ruotando la mano si da ad ogni percussione che costituisce la terzina (pollice in andata, pollice in ritorno, dita) di suonare senza accavallarsi con gli altri suoni. [addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
giannino
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241

Messaggio da giannino »

Sicuramente con il pollice aperto si accentua il rumore della pelle, ma ne viene penalizzata la velocità , che aumenta man mano che il pollice si avvicina alla mano. Personalmente suono con il pollice più vicino alla mano, e se voglio un colpo più forte faccio rimbalzare leggermente il tamburello sul pollice aumentando contemporaneamente la rotazione della mano in corrispondenza dell'accento. Penso comunque che il pollice aperto sia molto più adatto per la doppietta più che per la terzina, ma questo é un ritmo più adatto per la terantella che per la pizzica.Questo messaggio é stato modificato da: giannino, 19 Set 2003 - 05:02 [addsig]
Giovanni Semeraro
antarantabisso
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1655

Messaggio da antarantabisso »

Scusate se mi intrometto sono da poco utente del sito "PIZZICATA"e quindi con molta discrezione mi permetto di esprimere un mio parere riguardo le lezioni di tamburello.Ecco io penso che per quanto riguarda questo strumento in particolare non esista realmente un modo , una didattica per  insegnare a suonarlo e se proprio vogliamo che ci sia e troppo riduttivo, talmente questo strumento e il suonarlo e pregno di significato.Mi spiego meglio e per farvi capire cosa io intenda dire faro riferimento alla mia, seppur, ritengo, ancor breve esperienza. Io ho imparato a suonare semplicemente ma con costanza e molta attenzione e passione guardando  gli altri e con altri non intendo suonatori qualsiasi ma persone dai cui io ritenevo opportuno imparare,primi fra tutti gli anziani del mio paese e quelli di tanti altri paesi del Salento che io periodicamente vado a visitare.Ho avuto anche l occasione e la fortuna inoltre di incontrare validi tamburellisti da cui,sempre osservando ho cercato di imparare  qualcosa in piu ;ci tengo a sottolineare che TAMBURELLISTI ce ne sono molto pochi(ci sarebbe da discutere anche su questo),io non sono tra questi,mentre gente che suona il tamburello ce ne tantissima!Quindi secondo me si impara a  suonare il tamburello osservando chi lo suona e lo ama e soprattutto ascoltando il proprio cuore che ti dara il giusto ritmo.Se si chiede a un "vecchio"(con tutto il valore che noi diamo a questo appellativo)insegnami,probabilmente lui ti dira tre parole:uarda(guarda come io lo suono),secutame(suona insieme a me),vane(ora suona tu da solo suona e suona e suona ancora!).Pertanto non ha importanza imparare, almeno all inizio,la posizione del pollice  o del palmo della mano ma impostare sui giusti punti del tamburo  il movimento base affinche esca la terzina e suonare,suonare tanto,almeno mezzora al giorno,ognuno come gli viene.Come d altronde facevano i nostri avi,i quali,rispettando ovviamente i canoni della tradizione per perseguire al meglio il MOTIVO PER CUI SI SUONAVA,suonavano ognuno secondo la propria maniera ,la propria esperienza,il proprio modo di sentire la musica e la situazione del momento.Inoltre ,cosa che bisogna anche imparare,si deve cercare di economizzare il piu possibile il movimento per non stancarsi;basti pensare ancora una volta ai musici terapeuti delle tarantate di un tempo che si trovavano a dover suonare per ore e a volte per giorni(il discorso del risparmio varrebbe anche per il ballo ma questo e ancora un altro argomento).Quindi si ritorna ancora una volta alla tradizione,alle radici:guardando al passato,all esperienza degli antichi impariamo oggi a muovere i primi passi per poi continuare da soli.In fine  ,come e stato pero gia detto e opportuno comprarsi un bel cd di musica tradizionale,possibilmente di qualche gruppo rimasto fedele alla tradizione come "Canzoniere grecanico salentino,Aramire , Aia noa" !ma ce ne sono anche altri,e seguire la musica.Non farebbe male un viaggio nelle nostre radici nel nostro Salento .Quindi con umilta e con costanza troviamo un momento ogni giorno in cui possimo chiudere gli occhi, ascoltare un istante il nostro cuore e cominciamo a suonare![addsig]
compà
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1732

Messaggio da compà »

mah........io rimango molto perplessa di fronte a tutte ste cose tecniche.......
mo che torno a casa é meglio che mi metto davanti a lo specchio a suonare e mi guardo sto pollice perché non ce lo sapevo mica che ci stava da prendere squadra e righello pe sonà .........
IO STO A RAVENNA...DA RIMINI é UN ORA DI TRENO.....NON MI SOGNEREI MAI DI DARE LEZIONI PERò SUONARE INSIAME NON FA MAI MALE......ANZI.....FORSE é L'UNICO VERO MODO PER IMPARARE A SUONARE IL TAMBURELLO.......A MIO AVVISO.
il libro di Mangia ce l'ho, e l'ho trovato con tanta fatica.Fatica non ripagata dal risultato perché il tamburello lo suonavo già  da un po' e me la cavavo benino...poi ho cominciato a seguire il METODO......ed é andata a finire che ho quasi smettevo di suonare.
BISOGNA SEGUIRE L'ISTINTO, la RECCHIA o ce l'hai o non ce l'hai!!!!!
[addsig]
zorro
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Iscritto il: 5 settembre 2004, 15:39

1734

Messaggio da zorro »

Brava, recchia e suonare sono forse le cose più importanti per un suonatore ti tamburello, le tecniche sono tante, ma e importante usare quella più appropriata al pezzo (come tradizione vuole) e saperla fare bene.per quanto riguarda misure e parti della mano che colpiscono, la situazione penso sia soggettiva, quindi conviene usare quella piu' congeniale alla propria persona.zorro [addsig]
nikalt
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Iscritto il: 26 luglio 2004, 17:41

1739

Messaggio da nikalt »

questo tuo messaggio é datato all'anno scorso.....ti spiego sono nelle tua stessa situazione anke a me piacerebbe imparare a suonare il tamburello.....sono da poco qui a rimini e se magari ti va ci si incortra x qualke suonatakiao!Ciao a Tutti,Dopo svariati periodi passati in salentu, ho acquistato per S. Rocco il mio primo tamburello...mi piacerebbe poterlo suonare, vivo a Rimini avete indirizzi a cui posso rivolgermi per delle lezioni?Grazie[addsig]
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