Per una serie di motivi (anzi, di demotivi ) non ci sono stato.
Commenti, impressioni, pareri a caldo ed a freddo ?
Grazie
San Rocco 2009
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...la luna aggira il mondo e voi dormite...
(tradizionale, Matteo Salvatore)
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Re: San Rocco 2009
Che tu sappia, esistono delle testimonianze audio o video da poter provare a sentire?
Mi pare, infatti, che qui siano stati pubblicati solo gli eventi successivi...
Grazie di tutto in anticipo.
Valentina.
Mi pare, infatti, che qui siano stati pubblicati solo gli eventi successivi...
Grazie di tutto in anticipo.
Valentina.
Re: San Rocco 2009
a dire il vero parlavo della festa di piazza, l'incontro spontaneo. Che mi risulti non essendoci concerti organizzati non c'è molta gente che metta online videos.
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Re: San Rocco 2009
Io per motivi familiari non sono potuto esserci
e da quello che so non c'erano molti dei nostri amici, e già questa è una prima risposta alla tua domanda, caro Ialma
dalle testimonianze che per adesso ho raccolto non c'era molta gente alla festa, nemmeno tanti "punkabbestia" (erano tutti a Diso), ma c'era una quantità insolitamente alta di "bibitari" con la vasca con ghiaccio, birre e lattine...pensa che uno si era sistemato (da quello che mi hanno detto) dietro la chiesa, proprio a ridosso dell'uscita secondaria dove gli anni scorsi io, alcuni amici e un gruppo di amici anziani ci sistemavamo con le sedioline per eseguire e ascoltare i canti alla stisa... sulle sedioline ci stava il bibitaro questa volta, con tanto di ombrellone segnaletico !!! Poi sto aspettando che mio fratello mi passi le foto dei cumuli di lattine, bottiglie vuote e sporcizia che riempivano Largo San Rocco.
Questo è il resoconto che ho avuto da chi è stato alla festa per un oretta dopo la fine dei fuochi. Aspetto altre testimonianze perché si sa, la Notte di San Rocco è lunga e può succedere di tutto (nel bene e nel male) poco dopo aver preso la strada di casa...
e da quello che so non c'erano molti dei nostri amici, e già questa è una prima risposta alla tua domanda, caro Ialma
dalle testimonianze che per adesso ho raccolto non c'era molta gente alla festa, nemmeno tanti "punkabbestia" (erano tutti a Diso), ma c'era una quantità insolitamente alta di "bibitari" con la vasca con ghiaccio, birre e lattine...pensa che uno si era sistemato (da quello che mi hanno detto) dietro la chiesa, proprio a ridosso dell'uscita secondaria dove gli anni scorsi io, alcuni amici e un gruppo di amici anziani ci sistemavamo con le sedioline per eseguire e ascoltare i canti alla stisa... sulle sedioline ci stava il bibitaro questa volta, con tanto di ombrellone segnaletico !!! Poi sto aspettando che mio fratello mi passi le foto dei cumuli di lattine, bottiglie vuote e sporcizia che riempivano Largo San Rocco.
Questo è il resoconto che ho avuto da chi è stato alla festa per un oretta dopo la fine dei fuochi. Aspetto altre testimonianze perché si sa, la Notte di San Rocco è lunga e può succedere di tutto (nel bene e nel male) poco dopo aver preso la strada di casa...
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
Re: San Rocco 2009
Non che io sia più resistente di altri alle demotivazioni, ma è utile che qualcuno di noi ci vada.
Le mie impressioni sono personali e parziali:
C’era meno gente rispetto alle precedenti annate, specialmente nel periodo notturno.
La “ronda WWF”, cioè quella che da alcuni anni si cerca di innescare e salvaguardare riservando l’ingresso alla scherma ai soli praticanti esperti, ha funzionato discretamente, e per lungo tempo. Ha coinvolto complessivamente quasi una decina di schermitori in buona parte facenti parte della “Compagnia di scherma salentina”, gruppo che comprende importanti praticanti tradizionali, che da pochi anni segue anche attività spettacolare e didattica. Forse si è anche vista una certa influenza da parte dell’attività spettacolare, come la disputa “due contro uno”.
Se la scherma ha dato buona mostra di sé, non si può dire lo stesso per il suono associato, in quanto per il carattere di gentilezza e apertura dei “gestori” della ronda, non si è altrettanto filtrato l’accesso dei tamburellisti, quindi ad una parte di suonatori competenti si è associata una componente scadente che ha costretto più volte ad interrompere le “raffiche”per riprendere un ritmo collettivo.
Il fianco del santuario che negli ultimi anni era diventato un “rifugio del canto”, mi risulta sia rimasto inattivo, non so se per colpa del precedentemente menzionato bibitaro.
Poche le presenze dei “big” del folk revival, anche quelli che anni fa si vantavano di non prendere impegni per quella serata.
Chissà, forse i più ottimisti possono cominciare a sperare in un declino dell’attenzione da parte degli sciami di pizzicavallette, presupposto perché rispuntino le componenti che non si riconoscono più in quella festa.
Rimane però costante l’interesse degli anziani locali, che all’alba prima di entrare a messa, danno un’occhiata alle graziose turiste seriamente impegnate nel ballo all’interno di ronde della più disparata umanità.
Cari saluti
Mario
(e vi metterei un par di foto ma non so come si fa)
Le mie impressioni sono personali e parziali:
C’era meno gente rispetto alle precedenti annate, specialmente nel periodo notturno.
La “ronda WWF”, cioè quella che da alcuni anni si cerca di innescare e salvaguardare riservando l’ingresso alla scherma ai soli praticanti esperti, ha funzionato discretamente, e per lungo tempo. Ha coinvolto complessivamente quasi una decina di schermitori in buona parte facenti parte della “Compagnia di scherma salentina”, gruppo che comprende importanti praticanti tradizionali, che da pochi anni segue anche attività spettacolare e didattica. Forse si è anche vista una certa influenza da parte dell’attività spettacolare, come la disputa “due contro uno”.
Se la scherma ha dato buona mostra di sé, non si può dire lo stesso per il suono associato, in quanto per il carattere di gentilezza e apertura dei “gestori” della ronda, non si è altrettanto filtrato l’accesso dei tamburellisti, quindi ad una parte di suonatori competenti si è associata una componente scadente che ha costretto più volte ad interrompere le “raffiche”per riprendere un ritmo collettivo.
Il fianco del santuario che negli ultimi anni era diventato un “rifugio del canto”, mi risulta sia rimasto inattivo, non so se per colpa del precedentemente menzionato bibitaro.
Poche le presenze dei “big” del folk revival, anche quelli che anni fa si vantavano di non prendere impegni per quella serata.
Chissà, forse i più ottimisti possono cominciare a sperare in un declino dell’attenzione da parte degli sciami di pizzicavallette, presupposto perché rispuntino le componenti che non si riconoscono più in quella festa.
Rimane però costante l’interesse degli anziani locali, che all’alba prima di entrare a messa, danno un’occhiata alle graziose turiste seriamente impegnate nel ballo all’interno di ronde della più disparata umanità.
Cari saluti
Mario
(e vi metterei un par di foto ma non so come si fa)