Il ritorno della taranta: che ne pensate?

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laperuginapizzicata
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Il ritorno della taranta: che ne pensate?

Messaggio da laperuginapizzicata »

Cari amici di "Pizzicata", proprio ieri ho ricevuto il bellissimo libro di "Vincenzo Santoro" sulla "riproposta" salentina.
Nel mio blog ho già recensito il cd allegato a questa opera corale dove, discretamente, l'autore fa solo da "voce fuori campo fra le varie schegge di vita.
Ora tocca a voi e bisogna discutere.
Sta a voi decidere se fare un commento generale o specifico a ciascuna delle due componenti dell'opera.
Forza, 'n me fate 'nguastì(non mi fate arrabbiare), ve lo chiede laperuginapizzicata.
laperuginapizzicata
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Re: Il ritorno della taranta: che ne pensate?

Messaggio da laperuginapizzicata »

Dato che non vedo risposta, ecco che vi do qualche punto su cui riflettere.
Cosa ve ne pare dell'idea della coralità, che se toglie obbiettività allo studio gli dà un maggior calore?
D'altronde è ora che si inizia a fare chiarezza, anche con libri e non solo con siti magari buonissimi come questo, su ciò che in fondo, lo si voglia o no, rendono viva la musica che tanto amiamo.
Cosa ne pensate del cd audio allegato?
o trovo che sia una selezione molto bella, dedicata a quella riproposta acustica e più o meno fidedigna.
Alcuni brani li avrei sostituiti con altri, ma qui entrano già i criteri auditivi di ognuno.
Ad esempio, e dico la verità, da "Sangue vivo" avrei fatto a meno di "Sale" preferendole di molto "Ijentu" o "Macaria".
Trovo da brivido "Jomoso", pur non capendo una parola del rano...
Io il mio dovere l'ho fatto, me ne vado in vacanza per una settimana, al ritorno volevo vedere qualche piccola risposta.
Ciao a tutti da
Valentina.
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andreap
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Re: Il ritorno della taranta: che ne pensate?

Messaggio da andreap »

Purtroppo non ho visto il libro nè ascoltato il cd, spero di poterlo fare quanto prima e contribuire così al post...

Su una cosa però posso esprimere una opinione, "Sale" è senza dubbio il mio pezzo preferito non solo del disco degli Officina Zoe (che rimangono a mio avviso il migliore esempio, insieme ai Ghetonia, su come interpretare un repertorio tradizionale senza rimanere ingabbiati all'interno di schemi precostituiti ma anzi rimmettendo nuova linfa nel circuito) ma di tutta la loro produzione!

Un caro saluto e unti 'nguastire, figliola !

Andrea
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