Alla Bua: dalla riproposta al folk-pop?

lorenzo
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Messaggio da lorenzo »

effettivamente a volte sono un pò polemico ed arrogante perciò ho deciso di chiedere scusa a tutti coloro che si sono sentiti offesi per i miei post
march
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Messaggio da march »

[quote:322fbf812d="lapo"]
é possibile credere in una sopravvivenza della musica salentina come momento di vita sociale (necessariamente locale), se si perché si moltiplicano i gruppi da palco, quando basterebbe usare piazze e aie?
[/quote:322fbf812d]

Era la domanda che mi ponevo in questo post

http://www.pizzicata.it/MDForum-viewtopic-t-426.html
peppe21
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Messaggio da peppe21 »

so che mi farò molti nemici con questo post, ma sono abituato a dire quello che penso e lo farò anche adesso.
non mi sembra giusto attaccare gli ALLA BUA (che non conosco personalmente, ma cher stimo moltissimo come musicisti)
e tra l'altro é una cosa che succede sempre + spesso quella di attaccare chi fa delle cose diverse, e tacciarli di chissà  quali nefandezze nei confronti della musica popolare.
allora lo vogliamo capire che ANCHE la musica popolare, così come tutte le espressioni musicali e artistiche sono in evoluzione, e guai se non fosse così!
c'é sempre qualcuno pronto a difendere il vecchio stile di cantare e suonare questo o quel brano, e va bene mantenere le tradizioni, ma non si può attaccare che cerca di fare qualcosa di diverso...se tutti facessero Pizzicarella (il primo pezzo che mi viene in mente) allo stesso modo, non avrebbe senso l'esistenza di decine o centinaia di gruppi che si ispirano alla musica popolare.
il mondo é bello xché é vario e credo che comunque chi si mette in gioco proponendo qualcosa di diverso o di nuovo o di accondiscendente verso una fetta di pubblico ha i suoi buoni motivi e/o i suoi tornaconti e merita rispetto a prescindere.
se una cosa non piace non la si ascolta e si passa avanti, non si butta nel cesso solo per il semplice gusto di farlo, non é giusto nei confronti della musica tutta!
ora mi rendo conto che il forum é frequentato sia da musicisti e ricercatori di livello che da semplici ascoltatori e fruitori di prodotti musical/popolari, ma BASTA con le critiche asfittiche e sensa senso.
bruciare ALLA BUA, ZIMBI VARI ARAMIRE' KUMENEI farà  anche una bella fiamma, ma fa morire il pensiero, e se uno non pensa con la propria testa é FINITO, non ha niente.
scusate lo sfogo e spero che la musica popolare si orienti sempre di piu' verso sonorità  FOLK/ROCK che é quello che piace a me, ma prometto che non brucerò nessun CD che non mi piace
peppe21
Maruko_KuFu
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...

Messaggio da Maruko_KuFu »

Caro Peppe, chi mai potrebbe avercela con un Quarterback...

Tuttavia non me ne volere, ma il tuo pensiero ci starebbe bene con Aramiré (tra i gruppi che hai citato) ed in parte... l'intervento di tarantune é perfetto per rendere l'idea: l'evoluzione non si attua mischiando, ma, lo dice la parola stessa "evolvendo". In pratica quello che fanno gli aramiré: usando i canoni compositivi fanno roba nuova e attuale... Alla Bua fanno un combact ben folkroreggiante? Bene, bravi, ma non c'entra con i canoni compositivi ed esecutivi. E se ci centra lo fa in parte. Non si vende l olio misto, per quanto buono sia, per olio d oliva. I kumenei fanno... hem, quello che fanno? Bene, bravissimi si, ma non c'entra con l'evoluzione... é mischiare, bene o male non ha importanza... ma mischiare é. T'invito ad ascoltare per bene la doppia R, Carlo Muratori, Claudio Miggiano, I Taberna, e (per fortuna) decine di altre formazioni che non mischiano na mazza: interpretano ed usano i bellissimi canoni che gia ci sono magari arricchendoli con una goccia di altro, ma non alterandoli. Spero di essermi spiegato. Poi... se basta na batteria per "arricchire" i canoni popolari... beh, mi sa che viaggiamo verso case di cura e manicomi diversi.
march
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Messaggio da march »

Marco secondo me non si può non mischiare quando fai qualcosa di nuovo! é un po' come in chimica..ricombini degli elementi per come li hai conosciuti. Credo che il tuo discorso faccia più riferimento alla mescolanza EVIDENTE di generi musicali diversi.
In realtà  quasi tutti mischiano, anche gli artisti notevoli che hai notato. Secondo me il nostro orecchio, che é abituato a sentire quotidianamente questi mischiamenti, non se si accorge più della presenza di queste influenze (come quando immersi in suoni molto alti poi facciamo fatica a sentire gli uccellini che cantano, le gocce che cadono o rivoli d'acqua che scorrono).
Già  usare la chitarra da solista può essere un qualcosa di importato da altri generi. Fra i nomi che citavi, credo che CMur sia sicuramente influenzato dalla sua capacità  di arpeggiare in modo "classico" la chitarra quando canta pezzi popolari, credo che CMig anche quando suona popolare ha qualche elemento che ricorda le improvvisazioni su chitarra nella musica cubana, RR ha anche lui un modo di riproporre che riporta al tipo di riproposta dei vari canzonieri regionali di qualche anno fa...
Non é una critica, ma solo un prendere atto che quando suoniamo siamo naturalmente portati a mettere in gioco le nostre esperienze e pur filtrandole per evitare di fare qualcosa di totalmente "diverso" in realtà  ce le portiamo con noi nella nostra musica.
Un ultimo esempio. Oggi le formazioni di musica popolare portano tanti strumenti con loro, magari tutti tradizionali, ma dumito che tempo fa venissero tutti suonati contemporaneamente.

Per concludere.

Evoluzione vuol dire rimescolanza (la radice della parola ha quest'idea di rotazione allontanandosi da un centro in se'). Questa "contaminazione" può essere fatta con consapevolezza e con piena conoscenza della base di partenza (e in questo caso di solito vine fuori bella musica) o semplicemente mischiando dei suoni e dei modi di suonare che si sono sentiti in giro ma che in realtà  conosciamo poco, per cui il risultato é abbastanza da dilettanti o snatura entrambe le basi da cui siamo partiti (può però piacere anche questo ad alcuni).



Per quanto riguarda gli Alla Bua dell'ultima evoluzione (primo disco ottimo, secondo buono, terzo sufficiente..per i miei gusti). In Limamo trovo troppi suoni che pur essendo suonati da maestri, a volta non riescono (per me) a comunicare emotivamente..mi sembra come una figura geometrica dove tutto si incastra per bene ma meno un quadro che comunica un sentimento...non so se mi riesco a spiegare.
Il pezzo più bello é quello voce e piano "turmenti te luna" che riprende i versi cantati spesso da UccioA. (a riguardo magari trovare nuovi testi insieme ai nuovi arrangiamenti non sarebbe stato male in quest'ultimo cd).
Il pezzo che invece non mi piace di più é il rifacimento di Dolcenera..in cui ho l'impressione che non si riesca a seguire il ritmo della canzone..sembra cantata con il fiatone, e manca di tutta la poesia che invece ha l'originale così come altre versioni fatte da altri gruppi di musica popolare come questo:
http://coroudeberra.free.fr/Dolcenera.mp3

march
peppe21
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Messaggio da peppe21 »

grazie Maruko, ormai sono un ex- qb, promosso, anzi auto-rpomosso coach...
cmq tornando al discorso principe, se non vuoi chiamarla evoluzione, anche se io sono daccordo con march, chiamala contaminazione, il succo del discorso non cambia; se c'é gente che prova a proporre qualcosa di nuovo o diverso o personale, merita rispetto a prescindere, se poi non piace quello che propone non lo si ascolta, ma non si brucia niente.
io adoro farcire (CHE PAROLONE!!!) gli stornelli con fraseggi tipo country e mi diverto un mondo a farlo, e onestamente chi ascolta sembra gradire, non mi sento un innovatore, xò mi piace quello che faccio e non mi faccio alcuno scrupolo a suonare in questo modo...non credo che i nostri nonni e bisnonni mi diserediteranno x questo! :D
i nomi dei gruppi non li ho tirati fuori io, ma un altro utente di cui ora mi sfugge il nome, che comunque qualche post piu' avanti si é anche scusato per la veemenza dei pensieri espressi, però sta diventando costume del forum contestare sonoramente qualsiasi cosa che non rientra in certi canoni...va bene farlo, ma magari con meno processi e piu' spunti per discussioni positive e propositive...tutto qui!
GO SPIDERS
tarantune
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Messaggio da tarantune »

Concordo col concetto di contaminazione e con quelo di evoluzione, ma dobbiamo tener conto che, per elaborare ed evolvere bisogna prima conoscere a fondo,quindi una buona conoscenza dei canoni e del repertorio tradizionale é basilare,poi il il gusto e la creatività  personale ovviamente fanno il resto,ma non é detto che l'esperienza si traduca in scelte stilistiche sempre apprezzabili,o che incontri il gusto di tutti.
Ma basta un pò di attenzione e almeno possiamo distinguere tra chi ha fatto un lavoro di sperimentazione con basi solide a chi invece a cavallo di facili ambizioni artistiche ha semplicemente manipolato in malo modo canoni e standard tradizionali,non per finalizzare il frutto di una ricerca musicale se pur sperimentale, ma per soddisfare il proprio, ahimé, mal capitato ego.
E di questi esempi purtroppo ce ne sono proprio tanti e sinceramente, denunciare questo gioco al massacro per chi ha a cuore il repertorio e i canoni tradizionali credo sia d'obbligo.
pierpaolo.sicuro
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commento Alla Bua

Messaggio da pierpaolo.sicuro »

Salve a tutti, sono Pierpaolo, il flautista degli Alla Bua.
Avendo osservato la presenza di pareri molto seri (tra le offese di qualcuno), vorrei solo fare alcune considerazioni.

Innanzitutto vorrei parlare di contaminazione. Io penso che questo termine contenga in se solo degli elementi negativi, in quanto molti lo usano per giustificare il proprio lavoro nascondendo delle lacune e cercando di dire a tutti i costi: "Siamo bravi..., abbiamo fatto qualcosa di originale..., comprate il nostro CD". Tra questi rientrano tutti i personaggi della Grande Notte, i quali nascondono in se anche il messaggio subliminale: "Votateci alle prossime elezioni" (ma noi non dimentichiamo che i soldi delle nostre tasse vengono spediti oltre i nostri confini, con agganci quasi mafiosi, e su questo non mi va di dire altro, perché già  la stessa popolazione si sta esprimendo e perché i miei sembrerebbero dei giudizi di parte).

A questo punto mi sentirei di dire che la contaminazione oggi ha un significato diverso da Evoluzione (ma per me é sempre stato così).
Vi faccio un esempio con una storiella.

Tre secoli fa c'era un personaggio dal nome Mozart, ma anche altri come Haydn, ecc...! Tutti hanno scritto delle sinfonie diverse ma con la stessa forma: la FORMA SONATA, che rappresentava qualcosa di nuovo ma in continuità  con il passato. Oggi Mozart é considerato il massimo esponente della Forma Sonata (in una sintesi molto restrittiva: A-B-A', per chi la conosce). Sicuramente il nostro Mozart era fiero della sua forma sonata.
E INVECE NO, per il semplice fatto che lui non conosceva neanche minimamente il significato di questo termine e la sua struttura musicale. Lui componeva in quel modo perché.... bo? Lo faceva e basta. Quella era la consuetudine compositiva che si andava sviluppando. La forma sonata é stata teorizzata solo nel secolo successivo, ad insaputa di Mozart che era ormai morto infelicemente e senza apprezzamenti di pubblico e critica.

Scusate la estrema riduzione della vita mozartiana, ma per ragioni di noia non potevo prolungarmi molto.
Ho raccontato il tutto per spiegare la differenza tra Contaminazione ed Evoluzione. La prima é una forzata e "CONSAPEVOLE" miscela di elementi diversi, volta alla conquista di marketing e pubblico, con la pretesa di originalità  e bravura nelle proprie composizioni (mentre in realtà , come già  detto, si cerca di nascondere delle lacune compositive e creative).
L'Evoluzione é tutto il contrario. Rappresenta il naturale ed inconsapevole cammino della musica, caratterizzato da estro ed arte, senza il dover ricorrere a tutti i costi a qualcosa di originale. Come dice un mio grande maestro: "il pessimo artista IMITA, il grande artista COPIA".

All'inizio di questa e-mail avevo deciso di scrivere qualcosa anche sul gruppo Alla Bua, solo che, pensandoci, non mi sembra il caso di giustificare la nostra musica perché forse sarei palloso e magari offenderei qualcuno senza volerlo. Dico solo che ci piace quello che suoniamo, a noi suscita grandi emozioni, anzi GRANDISSIME emozioni. Non siamo alla ricerca di tecnicismi e virtuosismi da dimostrare, noi suoniamo così. Ogni brano ci piace, ogni concerto ci diverte. A noi basta questo. Il pubblico c'é, ed é anche numerosissimo. Noi siamo contenti e il nostro rispetto nei suoi confronti a volte ci porta ad una limitazione delle nostre pazzie compositive, ma ci esprimiamo sempre al massimo.

Per quanto riguarda il violinista: i gruppi, per l'appunto, "EVOLVONO".
C'erano molti aspetti positivi durante la sua presenza, ma ce ne sono tanti altri diversi con la sua assenza. Ma questi sono aspetti interni al gruppo che per ragioni di privacy non sto a spiegare. Dico solo che i rapporti tra noi e l'ex violinista sono OTTIMI. E per rispondere a qualcuno dico che se ci fossimo sentiti in difficoltà  avremmo già  provveduto a rimpiazzare anche provvisoriamente con una "pezza" la mancanza di uno strumento. E invece.

Grazie per l'attenzione
UN SALUTO A DANIELE VIGNA

PIERPAOLO
Ultima modifica di pierpaolo.sicuro il 5 gennaio 2007, 12:16, modificato 1 volta in totale.
Robytamburello
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MMMah...

Messaggio da Robytamburello »

Mi dispiace che una discussione sul gruppo "Alla Bua" si sia trasformata in un accanimento...
Personalmente io mi diverto molto a vedere-ascoltare i loro concerti perché sono semplicemente GRANDI, (non lo dico tanto per dire), sono uno dei miei 2 gruppi preferiti, e nella loro musica ci vedo solo gioia,
spensieratezza e semplicità .

Mi permetto di rispondere a chi ha giustificato la separazione musicale tra il violinista e il gruppo:
é logico che quando manca un componente del gruppo la differenza si sente, se pensi che il violinista abbia abbandonato per rottura di zebedei ti sbagli, perché uno che si rompe a suonare non suona con il sorriso.

E poi sai perché tantissima gente si diverte ai concerti degli Alla Bua?
Perché la gente si rende conto che i primi che si divertono sono i musicisti, e se tu (parlo in generale) musicista non ti diverti a suonare, non puoi pretendere che si diverta la gente che ti ascolta....

W gli Alla Bua :wink:
Ultima modifica di Robytamburello il 4 gennaio 2007, 23:25, modificato 1 volta in totale.
zorro
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Messaggio da zorro »

non vorrei allargare la polemica e parlare male di tanti, ma almeno spezzare una lancia a favore degli allabua. Riguardo a quello che propongono ci ha fatto già  notare qualcun altro che si divertono, questo é importantissimo, la bravura di tutti é inattaccabile, l'arrangiamento musicale é più che buono, per la discografia posso dire che forse é uno dei pochi gruppi che riesce a riportare sul palco quello che ci propone mediante uno studio audio(dischi), a far dischi sono diventati veramente tutti bravi! taglia di qua, aggiusta di la, clona di sotto, metti di sopra e chi più ne sa, più ne faccia. ma quanti gruppi che hanno presentato dischi di buona fattura ai concerti stanno con le pezze al culo? veramente troppi! Bravi Allabua!
Per quanto riguarda la tradizione.....................chi ci saprà  provare dove inizia e dove finisce..... vedremo!
Buona Befana a tutti
Dimenticavo una cosa.
é vero che la mancanza di un bravo elemento si nota, ma non é grave quanto quella di notare qualcuno che suona con le pezze al culo...........................
pierpaolo.sicuro
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MMMM

Messaggio da pierpaolo.sicuro »

[quote:e9c584a065="zorro"]
Per quanto riguarda la tradizione.....................chi ci saprà  provare dove inizia e dove finisce..... vedremo!

Dimenticavo una cosa.
é vero che la mancanza di un bravo elemento si nota, ma non é grave quanto quella di notare qualcuno che suona con le pezze al culo...........................[/quote:e9c584a065]

Innanzitutto mi fa piacere il vostro giudizio sui Bua.
Per quanto riguarda la tradizione, hai perfettamente ragione. Bisogna togliersi dalla testa l'esistenza di canoni e moduli tradizionali e inattaccabili. NON SONO MAI ESISTITI. Si stanno creando ora per una musica che é stata sempre libera e spontanea. Esistono testimonianze di tarantismo già  dal XIV secolo, e fino ad oggi si sono riscontrati testi che parlano di musica come cura di questo fenomeno, ma soprattuto fonti che indicano la presenza di alcuni strumenti utilizzati nella musica del tarantismo, e a volte si riscontra addirittura l'assenza dei qualsiasi Tamburo (ad es. nel 1600 si ritrovano formazioni di soli archi). Spesso si parla di piffero e tamburo (piffero=ciaramella) ma le formazioni sono le più disparate, e delle musiche abbiamo solo alcuni nomi (dovrei rispolverare alcuni testi per ricordarmeli, ma ora non mi va proprio). Poche e incerte le partiture, ma non dimentichiamo che difficilmente una partitura si avvicina ad una realtà  popolare. I comportamenti dei tarantati e delle tarantate erano molto vari. A volte si ballava, a volte si indossavano dei vestiti nobiliari e si imitava una cavaliere nell'utilizzo di una spada, forse per immedesimarsi in qualcuno che il contadino non sarebbe mai diventato data la sua condizione sociale.
(preciso inoltre che il tarantismo non é mai stato legato solo alle tarante, ma a scorpioni, serpenti, e qualsiasi animale "demoniaco")

In sintesi si può dire che la musica utilizzata per questo tipo di fenomeno é sempre stata legata alla cultura dell'epoca. Se nel '600 si ritrovano formazioni di archi é perché gli archi erano gli strumenti principi del XVII secolo, e così via...

Detto questo, preciso che noi non guardiamo assolutamente a questi aspetti, ma cerchiamo di fare della buona musica, liberi da ogni vincolo ma legati alle nostre esperienze personali e alla musica che abbiamo ascoltato fin da piccoli. La tradizione é dunque ciò che si evolve con la presenza di radici che sono inspiegabili, ma che la popolazione di un territorio INTUISCE e RICNOSCE come tali, senza considerare assolutamente la presenza di canoni o modelli del passato.
Se vi chiedete perché alcune pizziche vi sembrano tradizionali ed altre no, cercherete di trovare a tutti i costi dei canoni che le racchiudano in determinati schemi da rispettare, ma il vero motivo é inspiegabile: dipende solo dalle nostre sensazioni.
Teorizzare qualcosa che é avvenuta in passato (non prima di 100 anni) forse si può fare, semplicemente perché é già  stata e si può circoscrivere come un'Epoca. Ma teorizzare il presente o prevedere il futuro sarebbe un errore gravissimo e si rischierebbe di spezzare la nostra spontanea evoluzione.
Quindi una cosa é sicura. La musica (compresa quella "popolare", il termine folk non mi piace affatto) é in continua evoluzione. Come cambia dipende dalla società , dai gusti, dai sentimenti di ogni presente.

L'unica cosa che si può fare oggi, a mio parere, é quella di essere dei "musicisti" a suonare la nostra musica. Perché può succedere che alcuni elementi come Lucio Dalla osino sostenere che "suonare il tamburello sia come suonare un TRICCHEBBALLACCHE, e lo si fa solo per divertimento, perché l'elettronica imita in tutto i nostri strumenti". Un po' di rispetto per tutti noi.

Grazie
Pierpaolo
Maruko_KuFu
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Un po di rispetto...

Messaggio da Maruko_KuFu »

Colgo la palla al balzo perché non é cosa di tutti i giorni trovare qualcuno disposto a confrontarsi. Ringrazio Pierpaolo per essersi reso disponibile al confronto e lo rispetto per questo. Molti non hanno mai avuto le palle di mettersi in gioco. Quindi prendo spunto dall'interessante suo post (anche se per confutarlo, in maniera soggettiva e un po' bastarda) per esprimere alcune mie contropinioni.


[b:942828016c]"Bisogna togliersi dalla testa l'esistenza di canoni e moduli tradizionali e inattaccabili. NON SONO MAI ESISTITI. Si stanno creando ora per una musica che é stata sempre libera e spontanea."[/b:942828016c]

Il fatto é che un pecoraro di cinquant'anni fa non ascoltava i Modena City Rambles o De André. Il processo che accomuna le musiche di un popolo e fa si che le si distingua da un pezzo Gospel o Heavy Death Metal é il bagaglio di esperienze non solo di un singolo (in parte, si... ma in parte, una goccia di anice in un bicchiere d'acqua) ma di un intera tipologia di persone con pari dignità . E' mancanza di rispetto mettere mezzo bicchiere d'anice e mezzo d'acqua. Una goccia per persona basta. Per dirla breve i canoni sono dettati non da un singolo cambiamento, ma dalla media ponderata di tutti gli arricchimenti stilistici.

[b:942828016c]"Esistono testimonianze di tarantismo già  dal XIV secolo, e fino ad oggi si sono riscontrati testi che parlano di musica come cura di questo fenomeno" ... ecc ecc[/b:942828016c]

Beh, il "tarantismo" e la sua "musica" non sono che una miliardesima parte del bagaglio artistico e musicale che dobbiamo é vero interpretare... ma anche rispettare. Non basiamoci solo su quello.

[b:942828016c]" A volte si ballava, a volte si indossavano dei vestiti nobiliari e si imitava una cavaliere nell'utilizzo di una spada, forse per immedesimarsi in qualcuno che il contadino non sarebbe mai diventato data la sua condizione sociale."[/b:942828016c]

A volte si restava incinte ed erano cazzi... meglio fari i pazzi.

[b:942828016c]"In sintesi si può dire che la musica utilizzata per questo tipo di fenomeno é sempre stata legata alla cultura dell'epoca."[/b:942828016c]

Fra 200 anni Robert Miles sarà  alla stregua del Pitré? Mah...

[b:942828016c]
"Teorizzare qualcosa che é avvenuta in passato (non prima di 100 anni) forse si può fare, semplicemente perché é già  stata e si può circoscrivere come un'Epoca. Ma teorizzare il presente o prevedere il futuro sarebbe un errore gravissimo e si rischierebbe di spezzare la nostra spontanea evoluzione."[/b:942828016c]

Mmm, qua non capisco (io, dico che io non capisco), mi era sembrato che volessi dire il contrario.

[b:942828016c]"Se vi chiedete perché alcune pizziche vi sembrano tradizionali ed altre no, cercherete di trovare a tutti i costi dei canoni che le racchiudano in determinati schemi da rispettare, ma il vero motivo é inspiegabile: dipende solo dalle nostre sensazioni. "[/b:942828016c]

Sensazioni diversissime da persona a persona, vero, ma che devono tenere conto anche di quelli che prima di noi le hanno vissute ste sensazioni... sulla loro pelle.

[b:942828016c]
"Detto questo, preciso che noi non guardiamo assolutamente a questi aspetti, ma cerchiamo di fare della buona musica, liberi da ogni vincolo ma legati alle nostre esperienze personali e alla musica che abbiamo ascoltato fin da piccoli. "[/b:942828016c]

Ottimo, bene, giusto. ma poi non si puo' continuare con:
[b:942828016c]
"La tradizione é dunque ciò che si evolve con la presenza di radici che sono inspiegabili, ma che la popolazione di un territorio INTUISCE e RICNOSCE come tali, senza considerare assolutamente la presenza di canoni o modelli del passato."[/b:942828016c]

Chi prende iniziative volute di "arricchimenti" a mio modesto avviso fa solo danni. Soprattutto se ha la responsabilità  di rappresentare la cultuna della propria terra in giro per l'Italia e non solo. Esiste anche la strada del cantautorato senza pretese di "evoluzione" o "salvaguardia".


[b:942828016c]"Quindi una cosa é sicura. La musica (compresa quella "popolare", il termine folk non mi piace affatto) é in continua evoluzione. Come cambia dipende dalla società , dai gusti, dai sentimenti di ogni presente." [/b:942828016c]

Sicuru sulu a morti c'éni... Folk significa "popolare" (nel senso di popolo, gente) in inglese. Come cambia non dipende da un singolo, o da una manciata di singoli... ma da un popolo o una comunità  ben definita di genti.

[b:942828016c]"Un po' di rispetto per tutti noi. "[/b:942828016c]

Magari anche per i nostri genitori, le nostre genti, la nostra storia e i nostri lavori.

Rispetta e sarai rispettato.

Statti bonu e, se posso permettermi, in generale, dico solo che la bravura non é tutto. Anzi, non conta quasi niente...
pierpaolo.sicuro
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mmm

Messaggio da pierpaolo.sicuro »

RISPONDO A MARUKO_KU_FU:

Folk non mi piace perché é un termine inglese, e da sempre mi hanno fatto odiare l'inglese (soliti conflitti con docenti di scuola, argomento un po' infantile ma reale).
Per il resto dico che i miei sono pensieri che prendono spunto da varie opinioni comuni. Ho solo fatto una sintessi di ciò che ho sempre ascoltato in giro e letto sui testi, e degli aspetti con cui mi trovo pienamente daccordo.
Scusami ma, senza offesa, non ho trovato argomenti forti per confutare la mia opinione. Anzi, a volte hai usato parole diverse per affermare involontariamente il mio stesso concetto, refforzandone il significato. Io sono un tipo che può cambiare le proprie idee, ma solo se qualcuno ha degli elementi forti e convincenti per contrastarle (parlo a livello solo personale).
Dunque, per ora rimango sempre delle stesse opinioni, anche perché penso di rispettare molto i nostri padri. Ma la libertà  di espressione musicale é un diritto assoluto e comunque per me non esistono dei canoni tradizionali, mi sento salentino e credo che ogni salentino abbia il diritto di manifestare la propria espressione musicale: quella veramente popolare e tradizionale é sempre stata e sarà  sempre la più condivisa dal resto dei salentini.

Quello che intendi tu per rispetto dei padri vuol dire essere ETNOMUSICOLOGI, studiosi del passato, storici (per intendersi). Ma i musicisti devono assolutamente fare altro (questo sempre solo ed esclusivamente secondo me).

P.S. (un'ultima cosa)
"La musica é in continua evoluzione. Come cambia dipende dalla società , dai gusti, dai sentimenti di ogni PRESENTE."
CON "PRESENTE" INTENDEVO DIRE "PRESENTE", cioé DIVERSO DA "PASSATO" E "FUTURO", non "PRESENTE" in senso di "SINGOLO CITTADINO".

Comunque mi piace discutere con tutti voi.

A PRESTO
PIERPAOLO
Ultima modifica di pierpaolo.sicuro il 5 gennaio 2007, 13:07, modificato 1 volta in totale.
Maruko_KuFu
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Re: mmm

Messaggio da Maruko_KuFu »

Non volevo mica farti cambiare idea, il tuo essere di una certa opinione da gli spunti: allora non discutevamo.


[quote:71cf1fa1d9="pierpaolo.sicuro"]Quello che intendi tu per rispetto dei padri vuol dire essere ETNOMUSICOLOGI, studiosi del passato, storici (per intendersi). Ma i musicisti devono assolutamente fare altro (questo sempre solo ed esclusivamente secondo me).[/quote:71cf1fa1d9]

No, intendevo dire che non si puo' buttare al vento, a prescindere dall'essere etnograficologi, l'esperienza degli altri con soggettive (anche se giuste, ma non ha importanza) [i:71cf1fa1d9]arricchizzioni [/i:71cf1fa1d9]musicali.
pierpaolo.sicuro
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ARRICCHIZIONI

Messaggio da pierpaolo.sicuro »

Gli arricchimenti musicali, per come suono io, sono un qualcosa di inconscio e non ricercato.
Io penso che non si deve arricchire a tutti i costi, ma bisogna creare dei brani semplicemente BELLI per noi stessi. Gli arricchimenti, se rendono una musica più bella e se sono spontanei (e non matematicamente sofisticati), perché non ci devono essere? Anche i nostri padri ci insegnano che una musica deve essere BELLA prima di tutto, poi chi vuole può cercare di capire il perché suscita questa bellezza, ma era proprio questo che a me non interessava fare.

CIAO
PIERPAOLO
tarantune
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Messaggio da tarantune »

caro pierpaolo ti saluto velocemente, scarico la discussione e me la leggo con calma!son contento che sei intervenuto, avremo modo di arrichire di contenuti e delucidazioni il forum!!!!

A presto e buon lavoro!!!!
giannino
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Messaggio da giannino »

Quello che non capisco io é come si possa negarel'esistenza di canoni tradizionali per l'esecuzione di certi tipi di musica.

Se la pizzica pizzica fa paparapapì paparapapà  e non pam-pà -pà -ppa-ppam questo non é dovuto a nient'altro che all'esistenza di FERREI canoni tradizionali, i quali, violati, non farebbero altro che portare la musica che suoniamo verso altri generi, ognuno dei quali ha dei FERREI canoni senza dei quali non esisterebbe in quanto genere.
Fare musica "un po' come ce pare" mi sa tanto di peace and love, ma credo invece che anche chi sperimenta con la musica (quella degli alla bua non mi sembra però sperimentazione) sia tenuto a "ringraziare" i propri predecessori per quanto hanno portato fino alle nostre orecchie...anche se questi hanno copiato spudoratamente a loro volta i propri pre-predecessori.

"Se vi chiedete perché alcune pizziche vi sembrano tradizionali ed altre no, cercherete di trovare a tutti i costi dei canoni che le racchiudano in determinati schemi da rispettare, ma il vero motivo é inspiegabile: dipende solo dalle nostre sensazioni. "

Io non sono assolutamente d'accordo. C'é qualcosa di più che le semplici sensazioni a differenziare la pizzica "Sanguevivo" degli zoé dalla pizzica sorda di stifani. E questo di più sono l'adesione o meno a certi moduli e canoni che in ogni caso io credo si possano definire "tradizionali" semplicemente perché quei canoni sono molto più diffusi, nel tempo e nello spazio, di quelli utilizzati dagli zoé per elaborare quella pizzica. Tutto ciò fermo restando che ogni musicista fa discorso a se (ma se la pensiamo così, bé, allora ogni essere vivente fa discorso a sé).

C'é un'altra cosa che non mi convince, e che sento affermare da parecchi gruppi di riproposta

" L'unica cosa che si può fare oggi, a mio parere, é quella di essere dei "musicisti" a suonare la nostra musica."

Bé, Marco Masini fa la SUA musica.
Chi riproduce una pizzica con moduli musicali già  utilizzati e testi sfruttati e spesso inflazionati, deve quantomeno avere l'umiltà  di non accaparrarsi il diritto della vera creazione musicale...non vuol'essere un attacco agli alla bua, lo fanno tutti, anch'io...ma diamo a cesare quel che é di cesare.
federico.capone
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Messaggio da federico.capone »

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Mi chiedo se uno dei possibili filoni di evoluzione della musica salentina di riproposta non sara´ proprio quello di creare musica d'autore in qualche modo legata agli arrangiamenti tradizionali
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Ti sei posto una domanda giusta che trova una rsiposta nella stessa storia della musica salentina. Quella che tu chiami "evoluzione della musica" (e che a me piace definire processo naturale di cambiamento" é una cosa vecchia di almeno vent'anni.
Basta ascoltare la musica di Cesare Monte per rendersene conto.
Per quanto riguarda la musica d'autore (popolare) é ancora in vita Gino Ingrosso il quale parte, soprattutto in alcuni suoi 45giri (tipo "lu posperu" o "Oh Salento", da arrangiamenti tradizionali per creare canzoni, appunto, d'autore.
Anche se, onestamente, sto fatto di riprendere o ripercorrere arrangiamenti "tradizionali", seppure possa essere considerato un fattore importante per la musica che verrà , non lo ritengo fondamentale.
Un brano popolare, oltre che dalla musica é composto e pervaso anche da fattori meno palesi ma sicuramente più caratterizzanti.

FOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLKFOLK

A me la parole piace e soprattutto gl'interpreti della musica folk salentina---
pierpaolo.sicuro
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Risposta

Messaggio da pierpaolo.sicuro »

Beh, ognuno la pensa in base alle proprie esperienze e alle proprie capacità  musicali.
Provate a chiedere ad Uccio quali sono i suoi canoni...
Provate a chiedere agli anziani quali sono i canoni della pizzica...
OGNUNO VI DARA' UNA RISPOSTA DIVERSA.
QUINDI... quali sono i canoni?
Io posso solo dirvi qual é il mio modo di suonare, ma non i canoni della pizzica. Per questo esistono i Musicistie gli Etnomusicologi. Ma nessuno di questi ultimi ha mai preteso di stabilire come é una vera pizzica.
Magari solo Sparagna e qualcuno di voi lo sa.
BRAVI

Inoltre la pizzica si differenzia in base a chi la suona, non in base ad aree geografiche o a canoni. Oggi qualcuno fa pizzica alla Cristina D'Avena. Chi lo sa se non sia quella giusta?
Forse la vera pizzica si stabilisce in base agli strumenti che devono essere suonati?
L'unico elemento che riconosce una pizzica forse é solo il movimento usato per suonare il tamburello. Da li si parte. Un musicista poi mette del suo. I testi forse si sono tramandati per secoli. STOP

Comunque sono consapevole dell'esistenza di alcune caratteristiche identificatorie della pizzica rispetto ad altre musiche popolari, ma non giustificano la pretesa di riconoscere una "vera pizzica" da una "falsa pizzica".
Inoltre vi informo che é ipotesi ormai collaudata che Stifani abbia reinventato una sua tradizione con delle proprie melodie e delle proprie modalità  di cura dei tarantati.
Per quanto riguarda i miei discorsi precedenti, si parlava dell'evoluzione della nostra musica e della musica in generale, non tanto della sua connotazione passata.
Rimango convinto che un musicista non deve conservare, ma creare musica.

Ultimo quesito: come mai i nostri anziani cantavano, insieme a Santu Paulu o altri Santi, anche "quel mazzolin di fiori" e altro? Forse é tuttu nnu mmiscamentu? (tutto un miscuglio?)
Come dice Uccio: "CHE FAMIJA RRUVINATA, RROBBA TE SMUJU"!

SALUTI
PIERPAOLO
march
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Re: Risposta

Messaggio da march »

[quote:d1ad3dfc5d="pierpaolo.sicuro"]
Forse la vera pizzica si stabilisce in base agli strumenti che devono essere suonati?
L'unico elemento che riconosce una pizzica forse é solo il movimento usato per suonare il tamburello. Da li si parte. Un musicista poi mette del suo. I testi forse si sono tramandati per secoli. STOP
[/quote:d1ad3dfc5d]

E se fosse il contrario? Se fossero le arie ad essere state tramandate e i testi rinnovati in base all'esigenza?
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