Negroamaro

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Gio
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Iscritto il: 12 luglio 2003, 20:03
Località: Alessano

3405

Messaggio da Gio »

Una riflessione, qualche minuto fa ero in auto a girovagare per le accaldate strade del nord italia, ascoltavo Radio2. Proprio in quei minuti trasmettevano un brano dei Negramaro, il conduttore ha fatto subito riferimento al Festival che si terrà  tra qualche settimana nel Salento, parlando di ska, reagge e contaminazioni musicalidi tutti i generi.
Tra me e me ho detto, ma perché non nomini anche la NdT?
Ho cercato di comunicare telepaticamente con il conduttore ma non ci sono riuscito, forse perché per le masse la NdT non é contaminazione e le mie onde cerebrali erano bloccate!!! Questo messaggio é stato modificato da: Gio, 20 Giu 2005 - 08:46 [addsig]
samnispentrorum
Messaggi: 17
Iscritto il: 19 agosto 2003, 11:10

3438

Messaggio da samnispentrorum »

...sì;  é diffusa la convizione e la mentalità  - in questo periodo di prevalenza della word music, figlia della globalizzazione - che il dover contaminare la musica di tradizione orale sia un dovere, una necessità  inderogabile, quasi naturale.[addsig]
Pan
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Iscritto il: 10 maggio 2005, 16:19

3442

Messaggio da Pan »

Bravo Samni.. questo é il vero neotarantismo!!![addsig]
samnispentrorum
Messaggi: 17
Iscritto il: 19 agosto 2003, 11:10

3447

Messaggio da samnispentrorum »

Per PAN: ...non so, se é neo-tarantismo, io voglio dire soltanto che non comprendo chi, dimenticando gli spontanei ed inconsapevoli mutamenti delle cose, afferma un "dovere" quasi imprescindibile ed inderogabile alla contaminazione ed al mutare.Riguardo al neo-tarantismo, se esso - come immagino - é un processo spontaneo, un fenomeno naturalmente sentito ed espresso, potrà  tra alcuni anni diventare parte della tradizione locale, ed anzi la "nuova" espressione della tradizione musicale di quei luoghi.[addsig]
Pinus
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Iscritto il: 21 luglio 2004, 20:08

3495

Messaggio da Pinus »

...... in realtà  le contaminazioni diventano inevitabili, anche perché i rituali popolari mal indicati come danze popolari sono diventati un bussiness di spettacolo, e pur di vendere tutto si trasforma e tutto si plasma alle esigenze della new economy di chi organizza mega manifestazioni a discapito della nostra storia, delle nostre tradizioni.
Ad esempio, l'anno scorso a melpignano é stato tutto tranne Taranta: Che centra una Gianna Nannini che a malapena riesce a parlare cantare e trasformare la nostra tradizione in basso spettacolo come un festival bar? Senza parlare Di battiato che ormai in decadenza cerca dietro quella sua aria misteriosa di strumentalizzare anche la cultura popolare salentina. Io non sono salentino, ma mi sento obbligato a rispettare e conservare le nostre tradizioni, le tradizioni di questa nostra terra di puglia sempre meravigliosa, ricca di sole, di mare, e di tanta gente con un cuore grande quanto un'oceano.
Non voglio creare polemiche, o mal'umori, ma riflettiamo.
Tante piccole ronde sono più belle di un grande spettacolo!!
GIUSEPPE [addsig]
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