Gruppi impegnati nella RISCOPERTA e riproposta della musica

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Valerio
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Messaggio da Valerio »

Raccolgo l'invito mosso da GIACO nel forum sui Tamburellisti di Torrepaduli ("parliamo di personaggi e gruppi che meritano. facciamo conoscere anche quelli piu nascosti") per dar vita a quello che spero diventi non tanto una discussione quanto una sorta di "guida commentata" sui gruppi più meritevoli tra quelli che RIPROPONGONO MUSICA TRADIZIONALE.Non é mia intenzione discriminare, accusare o gettare fango su quei gruppi che per qualsiasi ragione si discostano dai canoni cosiddetti tradizionali della musica salentina: ciò sarebbe assurdo e piuttosto stupido.Vorrei semplicemente si facesse un po' di chiarezza.Mi sento chiedere sempre più spesso consigli riguardo a "gruppi che fanno pizzica" o "musica salentina"  da persone che si stanno avvicinando a questo mondo ed ogni volta é necessario spiegare loro che non tutta la "pizzica" é pizzica nel vero senso (tradizionale) del termine, che ogni gruppo fa storia a sà© e che i gruppi effettivamente impegnati nella riscoperta e nella riproposta della Pizzica con la "P" maiuscola (altrimenti detta "P" del purista...) sono molto pochi.Vorrei poter rispondere, a chi mi chiede consigli, qualcosa del tipo: "se vuoi ascoltare una pizzica che si avvicina a quella che si cantava 50 anni fa vai nel forum di pizzicata che ci trovi un po' di nomi interessanti, altrimenti ascoltati il gruppo X o il gruppo Y, ma tieni presente che c'é molta innovazione nella loro musica".Mi auguro di esser stato abbastanza chiaro, chà© dopo questo messaggio non mi si consideri un "Bin Laden della Tradizione"...A voi la parola, se vi va.[addsig]
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Probabilmente può esser utile qualche ulteriore indicazione onde non si creino equivoci riguardo l'espressione "GRUPPI PARTICOLARMENTE MERITEVOLI".Per quanto mi riguarda "particolarmente meritevoli" lo sono i gruppi che si IMPEGNANO IN MODO REALE E CONCRETO sia nella RIPROPOSTA che nella RISCOPERTA.Impegnarsi nella riproposta significa semplicemente preoccuparsi quantomeno di conoscere a fondo ciò che si vuol riproporre, e quindi di studiare ed informarsi quanto più possibile riguardo la cosiddetta "musica tradizionale".Impegnarsi nella riscoperta altro non vuol dire che RICERCARE IN PRIMA PERSONA testi, musiche e canzoni tradizionali INEDITE, senza andare a pescare da cd di altri gruppi. La cosa buffa, e forse paradossale, é che allo stato attuale delle cose é possibile "ricercare" anche senza rivolgersi ai vecchi: c'é chi lo fa in biblioteca anche con notevole successo.[addsig]
Valerio
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Messaggio da Valerio »

E adesso i primi "nomi", quelli storici e quindi inevitabili:--> UCCIO ALOISI E UCCIO BANDELLO (alias "gli ucci"): Che dire? Delle "leggende", di cui la prima ancora vivente: icone della musica tradizionale salentina.--> IL CANZONIERE GRECANICO SALENTINO: il più "vecchio" dei gruppi salentini di riproposta... Da più di venti anni suonano e si impegnano nella ricerca.--> GLI ARAMIRE': la loro musica é frutto, oltre che della ricerca, di uno studio molto molto approfondito sui canoni musicali (in particolar modo vocali) tradizionali salentini.Questo messaggio é stato modificato da: Valerio, 27 Apr 2004 - 09:44 [addsig]
lello
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Messaggio da lello »

ciao Valerio,come tanti ''appassionati''di Pizzica anch'io ho questi dubbi(ma non e' grave).Cmq ho ascoltato qui a Roma gruppi dal vivo e un po' di CD (anche di ricerca).Sono legato alla mia prima Pizzica che ho ascoltato dai ''Pupi e Fresedde''(33giri) . E'giusto essere fedeli alla Pizzica tradizionale,ma e'anche bello suonare con qualita' di suono,ritmo e intonazione sia strumentale che vocale...evoluzione SI ,ma senza esagerare.   Ciao a tutti      Lello.Questo messaggio é stato modificato da: lello, 26 Apr 2004 - 13:44 [addsig]
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Cieo Lello: avere dubbi non é grave, tutt'altro.E' il non averne che può creare grossi problemi.Gruppo importante i PUPI E FRESEDDE, anche se lontanissimi dall'esser famosi.C'é da dire che non si sono occupati specificatamente di musica salentina: spaziavano molto su tutto il sud italia, Sardegna compresa.Che si siano impegnati concretamente anche nella ricerca oltre che nella riproposta é indubbio...Questo messaggio é stato modificato da: Valerio, 26 Apr 2004 - 14:15 [addsig]
giaco
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Messaggio da giaco »

finalmente si muove qualcosa. e' giusto che si cominci a dire chi merita di essere ascoltato o no. le buone critiche faranno certamente bene alla musica e ai suonatori. il problema l'ho accennato in altri argomenti, non e' il fatto di classificare chi sa suonare o no, bisogna valutare la voglia che si ha di suonare, ed io penso che c'e' spazio per tutti. ho visto gruppi suonare che arruffando a chiacchiere tra un brano e l'altro non hanno fatto neanche un ora e mezza reale di concerto e con le facce sofferenti si sono volatizzati in un baleno, eppure erano pagati!la tradizione poi e' meglio non nominarla, anzi se qualcuno mi consigliasse un gruppo tradizionale se non l'ho mai sentitito lo faccio al piu' presto, secondo me di veri tradizionali ce ne sono pochissimi, mentre di foggia tradizionale molti di piu' e il problema non sta tanto nel valutare se si usano strumenti piu' o meno tradizionali, ma come vengono usati certi strumenti (anche voce) per la musica popolare. io ancora non riesco a sentire un bravo suonatore di organetto escluso mario salvi. e' vero che nei gruppi spuntano sempre in primo piano i leader del gruppo e di conseguenza risaltano di piu' il proprio strumento, ma la voce dei tamb. di t. paduli che c'entra con la musica popolare? o il basso elettrico o magari tutta l'elettricita'. quest'ultima secondo me dovrebbe essere usata nei concerti soltanto per portare alle orecchie piu' lontane la qualita' del suono, invece piu' delle volte se ne fa' un uso scorretto. quanti noti tamburellisti o cantanti si ammoscerebbero senza l'ausilio di codesta tecnologia moderna?poi se vogliamo fare una valutazione dei gruppi piu' bravi, é facilissimo, basta prendere in esame due brani conosciuti: santo paolo e pizzicarella e dopo un ascolto attento, sicuramente ci basteranno le dita di una sola mano per indicare i piu' meritevoli.un saluto [addsig]
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Credo tu mi abbia frainteso GIACO.Non voglio che questo forum diventi una classifica o un'elenco dei gruppi più bravi, ne' niente del genere.Vorrei, ripeto, che si facesse i nomi dei gruppi CHE SI IMPEGNANO NELLA RISCOPERTA E NELLA RIPROPOSTA e non nell'innovazione o nella personalizzazione.Solo questo.Si parla di metodo di lavoro, non di bravura.Evitiamo di filosofeggiare sul chi sia meglio o peggio, chi valga la pena ascoltare o meno: tanto sono cose dette e ridette e si sa che alla fine ognuno suona ed ascolta quello che vuole.Posta messaggi più concreti perfavore: solo nomi di gruppi e breve commento.Hai scritto di conoscere pochi gruppi che suonano "tradizionale": quali?Ed evitiamo, almeno qua, segnalazioni negative.Questo messaggio é stato modificato da: Valerio, 27 Apr 2004 - 07:09 [addsig]
chuchulain
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1228

Messaggio da chuchulain »

ciao
solo nomi e nessun commento:
Gli Ucci - Buona sera a quista casa
Uccio Aloisi dal vivo al Villaggio Globale
Enza Pagliara - Donna de coppe

saluti [addsig]
giannino
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1229

Messaggio da giannino »

Anche secondo me una delle voci più "tradizionali" é quella di Enza Pagliara, che ripropone vecchi brani con un accompagnamento semplicissimo, "minimo" direi, di organetto e tamburello.Il canzoniere Grecanico Salentino é uno dei miei preferiti, e devo dire che anche ai brani inventati da loro riescono ad imprimere quel sapore antico, tradizionale, soprattutto dal punto di vista vocale.[addsig]
Giovanni Semeraro
giaco
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1232

Messaggio da giaco »

la voce del cantante di allabua é formidamile , mentre la canzone lu scarparu e' sublime, il tamburellista ........." piu tradizionale de cosi' nun se po' " . un bel dieci e lode alla cantante di zoe' e dieci a tutto il gruppo, magari se facessero sentire un pochino di più l'organetto, mi farebbe tanto piacere, anche perchà©, se si hanno due castagnari bisogna farli suonare e sentire!ciao[addsig]
salentinitemarca
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1234

Messaggio da salentinitemarca »

la lista preferita dei gruppi di musica salentina al momento comprende:- il Canzoniere Grecanico Salentino, il gruppo con la migliore discografia  e con arrangiamenti improntati sempre ad uno stile inconfondibile;- Uccio Aloisi Gruppu, basta ascoltare Robba de smuju per rendersi conto della maturità  artistica di Uccio Aloisi;- gli Aramiré, il disco Sud-Est é eccezionale, dal vivo anche senza Chiriatti e Castrignanò il gruppo si esprime ad altissimi livelli, si é all'attesa del secondo disco... Roberto datte na mossa!- gli Ensemble Terra d'Otranto, il loro spettacolo Mila Mila Dodeka é sicuramente fra le cose migliori attualmente in circolazione, Doriano Longo dirige il gruppo a meraviglia,- gli Zoé, la colonna sonora di Sangue Vivo é una pietra miliare per la nostra musica, il gruppo anche con alcune grosse perdite rimane sempre un forte punto di riferimento per la musica salentina.Mi scuso per gli altri gruppi ma questa lista é soggetta ad essere integrata nel tempo.L'identità  salentina é una realta grazie anche al lavoro di tutti questi gruppi, oltre ca allu sule lu mare e lu ientu. ')" href="javascript: x()">[addsig]
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Facciamo attenzione a non proporre nomi che non c'entrano niente con l'argomento del forum perfavore: la voce ed il tamburellista degli Allabua potranno essere apprezzabili quanto si vuole, ma la loro musica mi risulta si allontani moltissimo dall'esser "tradizionale"...Non dico che ciò sia un male, ma stiamo attenti a non confondere l'abilità  di alcuni musicisti con lo stile della musica che suonano.Ripeto per l'ennesima volta: non mi interessa chi suona bene, chi ha una bella voce o cose simili; mi interessa chi ha scelto di suonare seguendo quanto più fedelmente possibile i canoni della musica tradizionale salentina.Detto questo vorrei spender due parole su alcuni nomi che sono stati fatti...Su Enza Pagliara credo non si possa discutere: una delle voci femminili più apprezzabili a apprezzate del salento (il disco "Donna de Coppe" si commenta da solo)...Non che sia l'unica beninteso: fortunatamente le giovani cantanti legate alla tradizione sono abbastanza numerose. Evito di nominarle tutte singolarmente chà© ne dimenticherei sicuramente qualcuna; vi segnalo un gruppo, "LE STRIARE", che ne raccoglie molte...Un paio di parole anche sugli Zoà©...Non mi esprimo sulla nuova formazione, perchà© non ho mai avuto modo di sentirli suonare, se non a teatro ne "L'ora di tutti".Della vecchia credo non si possa che parlare bene.Inutile soffermarsi sui vari Zimba, Donatello, Cinzia, etc. che tutti conoscono e su cui tutti  spendono, giustamente, molte parole buone.Vorrei concentrare l'attenzione su Ruggiero Inchinghiolo, che forse troppo spesso viene dimenticato o ignorato nonostante abbia contribuito in modo sostanziale al successo degli Zoà©.E' indubbiamente uno dei più grandi conoscitori della tecnica esecutiva di Luigi Stifani (se non il più grande) che ha conosciuto personalmente e dal quale ha appreso i moduli musicali della pizzica tarantata.A chi non lo conoscesse consiglio di ascoltarsi il primo cd degli Zoà©: "Terra".Un saluto a tuttiQuesto messaggio é stato modificato da: Valerio, 08 Mag 2004 - 07:30 [addsig]
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Altri tre nomi:--> Gli Arakne Mediterranea, gruppo diretto fino al giugno 2003 dal musicista ed etnocoreologo Giorgio Di Lecce.--> Due gruppi probabilmente meno famosi (che per la verità  conosco veramente poco pure io ma che mi risulta si impegnino anche nella ricerca): i Tradere (in cui suona Massi-Monkage) ed i Meramenhir (di Ramonn).Questo messaggio é stato modificato da: Valerio, 08 Mag 2004 - 07:44 [addsig]
DanieleMorciano
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Messaggio da DanieleMorciano »

Giannino ha detto una cosa interessante, sui brani inventati (nell'esempio, degli Aramiré) che riescono ad esprimere quel sapore antico e tradizionale. Mi convinco sempre di più che , oltre a quella della riscoperta e riproposizione, l'altra grande sfida é proprio creare questa continuità  tra tradizione e presente (e anche futuro), far evolvere la tradizione senza "cesure" ma "immaginando" come la musica tradizionale si sarebbe evoluta se non fosse stata ad un certo punto "messa da parte" dall'irrompere della modernità  mass-mediatica. A mio parere, brani indediti come quelli degli Aramiré sono la prova che questa sfida si può cogliere.

Daniele - Ariafrisca

Quote:Anche secondo me una delle voci più "tradizionali" é quella di Enza Pagliara, che ripropone vecchi brani con un accompagnamento semplicissimo, "minimo" direi, di organetto e tamburello.Il canzoniere Grecanico Salentino é uno dei miei preferiti, e devo dire che anche ai brani inventati da loro riescono ad imprimere quel sapore antico, tradizionale, soprattutto dal punto di vista vocale.[addsig]
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Messaggio da Valerio »

Non é asolutamente mia intenzione, con questo forum, censurare i vari tentativi di chi tenta di creare una continuità  tra tradizione e presente "immaginando come la musica tradizionale si sarebbe evoluta se non fosse stata ad un certo punto "messa da parte" dall'irrompere della modernità  mass-mediatica", Daniele.Mi auguro che questo sia chiaro.Vorrei semplicemente si creasse una specie di elenco di gruppi che si impegnano nella riproposta "fedele" e nella riscoperta.Per conto mio, se a qualcuno va, non ci sarebbe niente di male si creasse un elenco analogo per quanto riguarda i gruppi che hanno scelto l'altra strada.[addsig]
giaco
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Messaggio da giaco »

Sabato 8 e domenica 9 maggio, mario salvi ha presentato un seminario,organizzato dalla scuola di musica popolare di testaccio di Roma, mi dispiace che oggi non posso andarci, ma ieri sera é stato meraviglioso. si é esibuto un trio eccezzionale il suonatore di organetto di 80 anni, il cantante stupendo con qualche anno in meno e al "tamburo, voce ed organetto un bimbo di dieci anni che ha suonato e cantato fino all'una di notte. un grazie a Mario Salvi e a tutta la scuola di testaccio per le proposte ed iniziative che ci sta dando.[addsig]
geo
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Messaggio da geo »

Io invece vorrei segnalare Anna Cinzia Villani e Valentino Santagati.Una salentina e un calabrese "veramente" impegnati nella ricerca e ripropositori RISPETTOSI  del patrimonio culturale lasciatoci dagli anziani. GeoQuesto messaggio é stato modificato da: geo, 17 Mag 2004 - 06:47 [addsig]
pifferaioresis
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Messaggio da pifferaioresis »

Quoto per:- Aramairé- Officina Zoé (che con Sangue vivo si sono un po' allontanati dalla tradizione, creando però un lavoro di grandissima qualità , ma che con il prossimo cd "torneranno" allo stile tradizionale di Terra)- Uccio Aloisi (é il "maestro" nonché una delle ultime "fonti" non contaminate della nostra tradizione)Se qualcuno potesse passarmi qualcosa dei Pupi e Fresedde gliene sarei veramente grato, sono due anni che cerco, cerco, cerco..inutilmente [addsig]
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