(post provocatorio)
Non riesco a dare torto a daniele sepe che diceva che la vera musica popolare oggi ਠla maranza da discoteca o il pavarottone.
Chi fruisce della musica di tradizione oggi?
Di sicuro non più il contadino, ma in media una persona di un certo livello culturale.
Quindi siamo nel paradosso che le uniche persone che possono apprezzare la musica di tradizione sono quello sparuto branco di affezionati che vengono giustamente presi un po per "originali".
Un po come quelli che si incontrano per imparare le danze di corte del 1600...
LA MUSICA POPOLARE OGGI
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Così come non si può dare torto a Sepe, non si puo dare torto neppure a Ialma (ammazza che accostamento, vabbà¨!).
Ma non concordo con il termine fruizione.
La musica di tradizione non ਠfruibile. Essa o si vive nella sua interezza oppure non ha senso ascoltarla.
E chi la vive oggi? Ancora un sacco di gente (contadini o non) che vive in contesti ancora non totalmente "contaminati" più uno sparuto gruppo di strani figuri, un po' matti e un po' teneri, che fanno migliaia di km l'anno, a volte solo per ascoltare 3 minuti di una sonata di zi' ciccio.
Quanto al quesito posto (la musica popolare oggi), a mio avviso essa si manifesta in tutti quei posti dove avvengono dei riti collettivi (la balera dei vecchietti del centro anziani, la discoteca dove si fa acchiappanza, il raduno dei focolarini, ecc...).
La differenza, rispetto al passato, ਠche assume forme musicali diverse, non ਠpiù solo tarantella o pizzica o saltarella, ma ਠliscio, rock, pop, macarena, techno-blues, trottolino amoroso du du du da da da, ecc...
Ricordi cosa accadde a noi col "Tempo delle mele"? Quei lenti stretti stretti... Non era quello un rito? Non era quella musica popolare?
Ma non concordo con il termine fruizione.
La musica di tradizione non ਠfruibile. Essa o si vive nella sua interezza oppure non ha senso ascoltarla.
E chi la vive oggi? Ancora un sacco di gente (contadini o non) che vive in contesti ancora non totalmente "contaminati" più uno sparuto gruppo di strani figuri, un po' matti e un po' teneri, che fanno migliaia di km l'anno, a volte solo per ascoltare 3 minuti di una sonata di zi' ciccio.
Quanto al quesito posto (la musica popolare oggi), a mio avviso essa si manifesta in tutti quei posti dove avvengono dei riti collettivi (la balera dei vecchietti del centro anziani, la discoteca dove si fa acchiappanza, il raduno dei focolarini, ecc...).
La differenza, rispetto al passato, ਠche assume forme musicali diverse, non ਠpiù solo tarantella o pizzica o saltarella, ma ਠliscio, rock, pop, macarena, techno-blues, trottolino amoroso du du du da da da, ecc...
Ricordi cosa accadde a noi col "Tempo delle mele"? Quei lenti stretti stretti... Non era quello un rito? Non era quella musica popolare?
[img:ab2a483ec2]http://www.bloggers.it/Unachelasalunga/ ... /25377.jpg[/img:ab2a483ec2]
Ah, quanti sogni, beati ricordi
Boh, di sicuro quando ero giUovane erano molto più popolari loro
[img:ab2a483ec2]http://www.looserecord.com/GoodTimes/up ... 701699.jpg[/img:ab2a483ec2]
di qualsiasi suonatore popolare...
Non concordo con la fruizione però.
Se io vivo 300 giorni l'anno nella grande città e vado alla occasione tradizionale una volta ogni tanto, sempre diversa (perchਠgli appassionati, a Riace ci vanno solo per la festa dei Santi Medici, non ci stanno tutto l'anno) non la definiresti fruizione?
Di quale "interezza" si può parlare ?
Ah, quanti sogni, beati ricordi
Boh, di sicuro quando ero giUovane erano molto più popolari loro
[img:ab2a483ec2]http://www.looserecord.com/GoodTimes/up ... 701699.jpg[/img:ab2a483ec2]
di qualsiasi suonatore popolare...
Non concordo con la fruizione però.
Se io vivo 300 giorni l'anno nella grande città e vado alla occasione tradizionale una volta ogni tanto, sempre diversa (perchਠgli appassionati, a Riace ci vanno solo per la festa dei Santi Medici, non ci stanno tutto l'anno) non la definiresti fruizione?
Di quale "interezza" si può parlare ?
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Stasera, al ritorno dal "lavoro", ho messo sul lettore il Divertimento KV 563 di Mozart (una musica da camera).
Contemporaneamente chattavo con Damiano, poi mi ਠvenuta l'orticaria e mi sono fatto un bagno nella candeggina.
Insomma, ho fruito dell'arte di Mozart.
Ma alla festa dei Santi Medici, ho partecipato alla processione, ho parlato con i riacesi, ho mangiato le zippule, ho bevuto il grecanico, ho sentito un forte odore di incenso, ho visto Carmela e Memmo ballare, ho ballato con la figlia di Carmela, poi il fidanzato mi ha detto "fora lu primu", poi non mi hanno fatto più entrare, poi ho tentato di suonare il tamburello ma Ettore mi ha detto "sti cazzi di accenti o li ffai bbene o tinni vai a Zomaro", ecc...
Secondo te ho fruito o ho partecipato a questo rito collettivo?
No dimmelo, senno il prossimo anno minni vajo a Rimini, Riccione e puro a Formentera.
Contemporaneamente chattavo con Damiano, poi mi ਠvenuta l'orticaria e mi sono fatto un bagno nella candeggina.
Insomma, ho fruito dell'arte di Mozart.
Ma alla festa dei Santi Medici, ho partecipato alla processione, ho parlato con i riacesi, ho mangiato le zippule, ho bevuto il grecanico, ho sentito un forte odore di incenso, ho visto Carmela e Memmo ballare, ho ballato con la figlia di Carmela, poi il fidanzato mi ha detto "fora lu primu", poi non mi hanno fatto più entrare, poi ho tentato di suonare il tamburello ma Ettore mi ha detto "sti cazzi di accenti o li ffai bbene o tinni vai a Zomaro", ecc...
Secondo te ho fruito o ho partecipato a questo rito collettivo?
No dimmelo, senno il prossimo anno minni vajo a Rimini, Riccione e puro a Formentera.
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Secondo me parlare di musica popolare non ha senso.
Esiste la musica tradizionale cioਠquella ancora espressa nei contesti pertinenti e la musica di riproposta, ispirata alla tradizione o folk che dir si voglia.
Io per esempio non ho nessuna difficoltà a dire che faccio musica folkloristica, pure se non mi sognerei mai di salire su un palco vestito come un arlecchino e agitando il tamburello in aria (visto che bene o male il tamburo lo suono).
Esiste la musica tradizionale cioਠquella ancora espressa nei contesti pertinenti e la musica di riproposta, ispirata alla tradizione o folk che dir si voglia.
Io per esempio non ho nessuna difficoltà a dire che faccio musica folkloristica, pure se non mi sognerei mai di salire su un palco vestito come un arlecchino e agitando il tamburello in aria (visto che bene o male il tamburo lo suono).