Allora parliamo di tamburelli originali

Avatar utente
quirino
Messaggi: 225
Iscritto il: 1 gennaio 1970, 2:00

Re: Allora parliamo di tamburelli originali

Messaggio da quirino »

Posta posta.
Io ho rivalutato didonno, costruisce proprio bene se le esigenze sono limitate alla pizzica e soprattutto resistono bene all'umido, possiedo un suo 35 cm a sette sonagli che è una vera potenza.
Mentre invece per tutto il resto credo che il "nostro" Gianni Berardi sia ottimo, ho due suoi tamburi, uno per uso generico da 33 cm (non molto adatto però per la pizzica), molto indicato per i saltarelli e le tarantelle e un altro invece da 40 cm con cui io ci faccio soprattutto le tammurriate o gli accompagnamenti lenti di vario tipo; a dire il vero gli ho dovuto fare da me un notevole adattamento sull'impugnatura ma è un tamburo che come suono che produce nonchè come resistenza all'umido non ha eguali.
Di Masciandaro, oramai totalmente assorbito dalla roll, possiedo ora un tammorrino da 30X10, con sonaglioni da 8, è costruito benissimo ed è molto adatto per le tarantelle e i slatarelli (o per chi vuole introdursi direttamente alle tecniche per le tammurriate), le misure sono poco consuete ma il suono è molto preciso e l'impugnatura è comodissima.
Di Francesco Savino provai tempo fa dei tamburi e devo dire che mi fecero una buona impressione, però non era periodo per me di acquisti.
Solo come cornici invece a me continua a piacere molto come lavora Giannone (anche se corrono voci che non le fa lui) perchè sono resistentissime, io ne ho una da 35 riciclata dal modello in pelle sintetica, insomma sta cornice gli ho fatto di tutto, trapanate varie per cambaire meccaniche e pelli, ma lei è sempre rigida e resistente come l'Armata Rossa a Stalingrado.
Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze.
Avatar utente
Luca/
Messaggi: 410
Iscritto il: 6 aprile 2006, 22:40

Re: Allora parliamo di tamburelli originali

Messaggio da Luca/ »

Quirino scusa se ti faccio una piccola precisazione,Masciandaro sono buoni 5 anni che non lavora più con la roll(parentesi brevissima tra l'altro)ha sempre il suo laboratorio che adesso si è ingrandito e produce praticamente qualsiasi idea malsana passi per la mente di un musicista con risultati davvero ottimi.
Fatti un giro sul suo sito www.doorart.it .
X Ialma
Mi informi di più su questi tamburi "pneumatici"?
Avatar utente
Yerushalom
Messaggi: 30
Iscritto il: 27 marzo 2006, 17:00
Località: Andria (Bari) Bologna (Università)
Contatta:

Re: Allora parliamo di tamburelli originali

Messaggio da Yerushalom »

Ialma ha scritto:Bump!
Visto che questo topic interessante langue da molti anni, è il caso di dargli una scossa.
Negli ultimi anni c'è stato qualche nuovo costruttore degno di attenzione ?
Personalmente sto rivalutando i tamburi di Raffaele Inserra (solo per il ballo sul tamburo però) anche se qualcuno mi dice che li compri da Tonino 'O Stocco.
Resto in attesa di avere fra le mani (li ho provati e suonano in maniera meravigliosa) un prototipo di tar e dayreh pneumatico (tipo i Roman ma fatti con una cura maniacale in Puglia).
Nel frattempo ariquoto Francesco Savino che mi ha costruito il miglior tamburo da pizzica che abbia mai avuto, copia di un tamburo degli anni 50.
Seguono foto, se a qualcuno dovessero interessare
.
Ciao Francesco, sono curioso di vedere questo tamburo... metteresti qualche foto?

Comunque i tamburi con cui ho avuto a che fare sono:
Il mio primo 35cm di Giannone, che ho da 3-4 anni e confermo quanto detto in precedenza: La cornice è perfetta e non si piega o rompe manco a sassate.
Il secondo tamburo che ho, ed è il mio preferito, è un 40cm circa di Ciro "Zirretta" Galeone, di Grottaglie. Molto "grezzo" con doppia fila di sonagli piccoli fatti di latta bruciata, pelle di capretto conciata da lui e impugnatura con il manico. L'unico problema è che la pelle è un pò troppo tirata, ma inumidendola va bene.
Ho comprato poi un tamburo per la mia ragazza da Gian Piero Donno da 35cm, con cornice praticamente indentica a quella di Giannone... infatti mi sembra di capire che sia Giannone, sia Donno, sia altri... le cornici le prendano da qualcuno.
Infine ho una tammorra da 45 ma non ricordo il costruttore... Una bella tammorra comunque, molto meglio di quelle 'ro Lione :D
Ah dimenticavo, ho anche un tamburo per la Montemaranese. Quello "tradizionale" che si vede al carnevale, con la pelle idraulica della Remo. Me l'ha regalato un caro amico Irpino, grande fisarmonicista e clarinettista della tarantella più bella del mondo! :lol:

Penso che il prossimo tamburo sarà uno per la Carpinese, e magari una tammorra seria... ma seria però! :mrgreen:
L'artë jà giardoinë, cë nan accugghjë la sairë accugghjë la matoinë...http://www.myspace.com/domenicoceliberti
Avatar utente
andreap
Messaggi: 194
Iscritto il: 21 novembre 2005, 20:05
Località: Ronciglione (VT)
Contatta:

Re: Allora parliamo di tamburelli originali

Messaggio da andreap »

A me piacciono molto i lavori di un costruttore di origine campana, Bruno Spagna... I Tamburelli di bruno sono leggeri e perfettamente bilanciati, la cassa di faggio è lavorata a mestiere e le pelli sono da lui personalmente conciate e trattate (forse all'inizio sono un pò dure, ma dopo qualche mese diventano fantastiche e molto resistenti ai repentini sbalzi di umidità)... Ma la cosa che più mi piace (io sono anche un pò fissato in questo) sono i sonagli... Bruno ha sperimentato moltissime differenti soluzioni per i sonagli, dai metodi di battitura e di curvatura ai materiali utilizzati, e i risultati sono a volte sorprendenti:

Io ad esempio ho una bellissima tammorra con cassa e pelle di spendida fattura da lui realizzata, come sonagli gli ho chiesto espressamente di mettere dei rettangoloni di "buiatta" non temperata, quadrati...Il suono per me è bellissimo!

I tamburelli di Davide Conte e Gianni Berardi in generale non sono male, ognuno di loro ha delle peculiarità davvero interessanti, non mi piace però la loro via di interpretare i sonagli... d'altra parte a mio avviso il sonaglio è il "biglietto da visita" di un tamburellista, ognuno di noi ha in testa il suo suono...

andreap
Avatar utente
quirino
Messaggi: 225
Iscritto il: 1 gennaio 1970, 2:00

Re: Allora parliamo di tamburelli originali

Messaggio da quirino »

Non sapevo di Masciandaro, grazie per la precisazione, evidentemente mi sono giunte notizie non veritiere.
Per quanto riguarda i sonagli, si forse Davide Conte e Gianni Berardi personalizzano un po' troppo il sonaglio, cmq Gianni Berardi, se gli si fa esplicita richiesta te li fa un po' diversi.
Le circostanze fanno l'uomo non meno di quanto l'uomo faccia le circostanze.
Damiano
Messaggi: 528
Iscritto il: 10 novembre 2003, 22:10

Re: Allora parliamo di tamburelli originali

Messaggio da Damiano »

Datevi un'occhiata al sito del caro amico Pasquale Marino di Uggiano Montefusco, frazione di Manduria (Ta), e fatevi gli occhi!

http://www.lutamburiddaru.net

Poi ci sono anche "Lu Jattu e la Orpi", alias Ciro di Grottaglie e Nicola di Manduria, che collaborano con lui e fabbricano tamburelli più "salentini" (intendo non con i sonagli grossi e sonori come quelli tradizionali di Ostuni e San Vito dei Normanni). Se vi dovesse capitare di passare da Squinzano o, meglio ancora, da vicino Sant'Irene a Lecce, troverete la bancarella di Vincenzo Rampino, che ne costruisce di tutti i colori (addirittura NERI!), dai sonagli scalati, cose turche!
Avatar utente
Ialma
Messaggi: 681
Iscritto il: 5 ottobre 2003, 14:56
Località: BA
Contatta:

Re: Allora parliamo di tamburelli originali

Messaggio da Ialma »

http://www.davidromandrums.com/eng/site03.htm

David Roman è stato il primo ad infilare una camera d'aria sotto la cornice del tamburo.
In pratica gonfi la camera con una pompa da bicicletta normalissima e la camera gonfia porta la pelle in tensione.
Immagine
Per diminuire la tensione premi la valvola e la sgonfi.

In salento, degli amici hanno costruito un dayreh ed un tar con lo stesso sistema pneumatico. Entrambi leggerissimi e suonano favolosamente bene!
Sono in attesa di mettere le mani su uno di questi strumenti.

Per Andrea : sarò fanatico, ma per me il tamburo da tammurriata tradizionale deve avere il suo peso.
Se è troppo leggero non suona come dovrebbe, a mio avviso.

Per Damiano : Tamburi neri e con sonagli scalati sono stati il marchio di fabbrica di quelli di vito giannone per molti anni.

per le foto, le metto online appena ho un attimo.


p.s. : per tutti gli amici suonatori : perchè non creare un archivio fotografico dei nostri strumenti, specie quelli un po' più fuori dalle righe ??
...la luna aggira il mondo e voi dormite...
(tradizionale, Matteo Salvatore)
Avatar utente
andreap
Messaggi: 194
Iscritto il: 21 novembre 2005, 20:05
Località: Ronciglione (VT)
Contatta:

Re: Allora parliamo di tamburelli originali

Messaggio da andreap »

Caro Ialma

Concordo con le tue affermazioni, anzi ti dico che sui tammuri io sono "talebano"... il mio tammuro ricostruito da Bruno Spagna si basa su un modello degli anni 70 fortunatamente in mio possesso realizzato da G. Buccino padre e donatomi dal cantore Giovanni Coffarelli diversi anni orsono...Orbene questo strumento ha una cassa leggerissima realizzata da un'unica striscia di faggio, la pelle estremamente sottile inoltre gli conferisce "la nota"... questo in relazione all'antica usanza dei cantori di porsi dietro il tammorraro al lato della mano che sostiene lo strumento, così da cantare dentro la cassa del tamburo accordandosi con la nota fondamentale dello strumento ed usando a sua volta la cassa del tamburo come cassa di risonanza... (i famosi 7 microsolchi di De Simone rimangono a tutt'oggi il più straordinario esempio di questa meravigliosa tecnica esecutiva)

I sonagli in relazione al tipo di membrana erano volutamente grandi e non cotti, inoltre la caratteristica forma quadrata gli conferiva l'inconfondibile suono che oramai si sta inesorabilmente perdendo a favore di sonagli spessi e cotti, magari perfetti per la pizzica ma orribili su una tammorra.

Queste usanze sono state quasi spazzate via da anni di amplificazione e da tamburi che prediligevano un suono tipo "cassa da disco music" alla "fastidiosa" nota del tamburo necessaria in ambiente acustico ed invece sgradevole se amplificata, soprattutto perchè questa nota spesso "sbatte" con gli altri strumenti con cui si fa accompagnare (e lo dice uno che la "cassa" del tamburello c'ha costruito il suo stile...)

Un' altra usanza che si vede spesso sui palchi e chi mi fa accapponare la pelle dal coccige al prepuzio è quella dei "moderni cantanti" di tammurriate di occludersi un orecchio con la mano...Usanza che aveva senso quando appunto i cantori utilizzavano il tamburo come cassa di risonanza per cantarci dentro ed accordarsi, quindi occludevano l'orecchio più lontano dallo strumento per ridurre il fastidioso rumore di fondo... Continua a rimanermi oscuro il significato di questo gesto su di un palco con microfoni e casse...

P.S. Francè... Ma un salto nelle Marche non lo fai? Ti abbraccio..
Avatar utente
Luca/
Messaggi: 410
Iscritto il: 6 aprile 2006, 22:40

Re: Allora parliamo di tamburelli originali

Messaggio da Luca/ »

XIalma
Appena ci metti le mani fammi sapere....
X Andrea
Io generalemnte suono con cantatori che effettivamente cantano nel mio tamburo,addirittura uno con cui mi accompagno spesso cambia anche nota o esegue progressioni di note in base all'intensità dei sonagli nell'allungo prima della votata,sopratutto in ambito tradizionale. Ma il gesto della mano viene eseguito sopratutto sulla fronna da cantatori anzianissimi e decisamente non "da palco" che si intonano "a distanza",forse il gesto ha un'altra radice che và oltre il fatto di occludere l'orecchio per percepire meglio la nota e/o ripararsi dalle frequenze eccessive.L'atteggiamento dei cantanti sul palco poi è un'altro discorso.
Per ciò che concerne al peso del tamburo anche io preferisco tamburi pesanti per il semplice motivo che ci si stanca di meno,sopratutto quando bisogna suonare ininterrottamente per molto tempo,si ti vengono calli e vesciche ma in compenso non ti stanchi come con un tamburo leggero,e generalemente della vescichetta te ne accorgi quando lasci il manico,se invece cali mentre stai suonando.....sopratutto cornici troppo sottili e leggere rischiano di rompersi a causa della pressione esercitata dalla tensione della pelle e dalle sollecitazioni dei colpi.
La forma e le dimensioni del sonaglio dipendono dalla suonata,se suoni come a Castellamare forse è meglio un sonaglio più pronto poichè il fraseggio ritmico è più complesso e veloce,se fai un'avvocata meglio un sonaglione dal suono maestoso e via discorrendo...di sicuro i sonagli non devono essere troppo piccoli,poi de gustibus....
Avatar utente
andreap
Messaggi: 194
Iscritto il: 21 novembre 2005, 20:05
Località: Ronciglione (VT)
Contatta:

Re: Allora parliamo di tamburelli originali

Messaggio da andreap »

Caro Luca/

Mi piacerebbe da matti vedervi suonare e cantare!

Se capito giù magari ci facciamo una chiusa...

X Ialma.... Mi piacerebbe anche a me vedere questi tamburi,...

Comunque amici miei un mio amico con un bellissimo negozio di strumenti "etnici" quì a Roma è appena diventato distributore Cooperman

http://www.cooperman.com/coopermanhanddrums.php

e gli è appena arrivato un bel carico... Io ho passato tutto il pomeriggio da lui a "sollazzarmi" con questi tamburi

Vostro

aP
Avatar utente
Luca/
Messaggi: 410
Iscritto il: 6 aprile 2006, 22:40

Re: Allora parliamo di tamburelli originali

Messaggio da Luca/ »

Come no ti aspetto,sopratutto in una festa. Tra l'altro ci siamo "incrociati" a piazza plebiscito per "l'etica libera la bellezza" nel backstage eravamo a meno di quattro camerini di distanza ma in quella concitazione tra cambio palco etc....la prossima volta spero di riuscire a scambiare due parole e due note con te.
Rispondi

Torna a “Strumenti musicali tradizionali e costruttori”