LA DANZA DELLA SCHERMA

tamburellista
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LA DANZA DELLA SCHERMA

Messaggio da tamburellista »

SALVE A TUTTI. HO VOLUTA FORMARE QUESTO NUOVO TOPIC SULL' ANTICA DANZA DELLA SCHERMA PERCHé VOLEVO ESSERE PIù INFORMATO AL RIGUARDO E, PER CHI VOLAESSE SCRIVERE I DETTAGLI SU QUESTA ANTICA DANZA, SI PUò FARE AVANTI. ORA A VOI LA PAROLA. chi più ne sà  più ne scriva...
Frag
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Messaggio da Frag »

Ciao Caro...
Allora se hai voglia di acculturarti di + ti invito caldamente ad acquistare
"La scherma salentina... a memoria d'uomo" é un interessantissimo libro+DVD pubblicato da ARAMIRE' e scritto grazie alla compagnia di scherma salentina di cui il caro gigante buono tarantune fa parte (e c'é pure la sua intervista in questo libro!!! mamma mia conosco una star!!!).

lo puoi ordinare seguendo le infos a questa pagine, sarò sincero, questo libro é un MUST per chi ha voglia di saperne di +...

BUONA FORTUNA....
tamburellista
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Messaggio da tamburellista »

TI RINGRAZIO FRAG SARà  PRESTO FATTO... :wink: :P
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Livio
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Messaggio da Livio »

Per quanto riguarda i testi in commercio:



BESA Editrice, Nardò (LE)

Luigi Tarantino, "La notte dei tamburi e dei coltelli"

Fabio Tolledi, "Tamburi e coltelli"

http://www.besaeditrice.it/ (Catalogo per argomenti/Tarantismo)



Annabella Miscuglio, Luigi Chiriatti, "Osso Sottosso Sopraosso"

http://www.kurumuny.it/pubblicazioni/de ... .php?id=17



Elide Melchioni, "Zingari, san Rocco, Pizzica-scherma"

http://www.iltamburello.com/shop/prodot ... fldAuto=80



Altri riferimenti su questo portale:
- usa la funzione di ricerca di questo forum per le discussioni sulla scherma o cerca per autore "tarantune";
- anche questo ti potrebbe servire:

http://www.pizzicata.it/Article324.html
Frag
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Messaggio da Frag »

Sei proprio un ca***ne livio, sempre con questa mania di strafare!!!!
HeHe, scherzo lo sai..

Non ricordo chi mi ha parlato molto bene di "Tamburi e coltelli", mhh, quasi quasi lo compro...

Anche la questione degli zingari non é da sottovalutare, sicuramente sarà  piena di sfaccettature interessanti, ci documenteremo!!!
giannino
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Messaggio da giannino »

Con il doveroso rispetto per i defunti, Osso sottosso...(parlo del volume e non del video, che in sé é una buona testimonianza del fenomeno scherma) mi sembra più un requiem per la documentarista Annabella Miscuglio autrice del filmato che un testo utile alla comprensione del fenomeno della "scherma". In realtà , leggere le 4 pagine di Chiriatti effettivamente dedicate alla scherma non ha fatto altro che accrescere i miei enormi dubbi riguardo ad essa. Addirittura la si ipotizza come incontro scontro tra l'ETNIA SALENTINA (caspita!) portatrice del culto e del ritmo del tamburello, e l'etnia ROM portatrice del culto della lotta e del coltello, a sua volta ereditato (ma non si capisce se questo lo hanno ereditato gli zingari o i salentini) dal culto di san rocco, antico cavaliere e schermitore che, arrestato dai pisani, avrebbe trasmesso la sua arte ai suoi compagni di cella ecc.ecc. E' evidente a mio parere come il fatto che s rocco fosse schermitore e cavaliere non abbia alcuna attinenza con l'evento di torrepaduli, ed altrettanto evidente é come la scherma non sia affatto nata dall'incotro scontro tra queste due presunte "etnie". I motivi di queste mie supposizioni sono i seguenti:

1- Il tamburello non é uno strumento salentino, cosa che invece si da praticamente per scontata in questo volume.

2- La scherma non é certo nata nel salento, ma penso sia nata da quando una scimmia ha capito che un osso ben affilato fa male a un'altra scimmia, ma soprattutto quando l'altra scimmia ha capito che per non farsi sfregiare doveva pararsi o difendersi in qualche modo.

3- Se la scherma di Torrepaduli fosse nata dall'incotro tra la "ritmica" etnia salentina e la spadaccina etnia rom, non si capisce perché fenomeni praticamente identici alla scherma salentina siano diffusi anche in sicilia, calabria, campania, lucania, nonché nel resto della puglia.

4- Legato al punto 3. evidentemente, anche per questa sua grande diffusione (vedi san Cosimo ad Oria) non si può legare l'arte della scherma alla figura di s.rocco, così come ormai é appurato che non si deve legare il tarantismo alla figura di s paolo (vedi altri tipi di tarantismo pugliesi e non). Inoltre i santi cavalieri della storia sono tanti...vedi ad es.Giorgio, Teodoro, Demetrio, Maritino ecc ecc. Inoltre, soprattutto in puglia e nel sud italia, il culto di S Rocco é diffusissimo anche in zone, come san severo (fg) storicamente di frequentazione ROM, ma dove ahimé non esiste la scherma la notte dedicata al santo, che tra l'altro risulta dalle agiografie essere un buon uomo e curatore di appestati, arrestato perché scambiato per un altro.

I dubbi mi restano tanti...il fenomeno però c'é, anche se irrimediabilmente compromesso dalla modernità .

PS: va bene a mio parere spingere la gente a comprare le nostre edizioni made in puglia, ma cerchiamo di non trasformare questo sito in una semplice lista bibliografica....sarebbe troppo facile.

PS2. postmetto che non sono un sapientone come molti credono e tantomeno un cultore della scherma, e che quindi quello che ho scritto sono semplici ipotesi personali, dettate più dalla logica che dallo studio di saggi "pseudo-scientifici".
federico.capone
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Messaggio da federico.capone »

sotto
Ultima modifica di federico.capone il 7 febbraio 2007, 11:00, modificato 1 volta in totale.
federico.capone
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Messaggio da federico.capone »

Anche la questione degli zingari non é da sottovalutare, sicuramente sarà  piena di sfaccettature interessanti, ci documenteremo!!!

BREVE NOTA OT
La "questione degli zingari" non é sicuramente da sottovalutare, non solo per quanto riguarda la danza-scherma, danza dei coltelli o come la volete chiamare ma per tutta la cultura salentina.
Secondo i risultati di alcuni miei studi nell'ambito della [i:86bb0cdf52] tradizione [/i:86bb0cdf52] l'importanza delle comunità  rom nel Salento é indiscutibile, al pari di quella "grika", e sorprendentemente legata alla civiltà  messapica.
Il punto é un altro: proprio perchà© nascosta e tradizionale, quella rom é una cultura difficilmente comprensibile, come incomprensibili ai non iniziati sono i codici.
Ultima modifica di federico.capone il 7 febbraio 2007, 11:05, modificato 1 volta in totale.
giannino
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Messaggio da giannino »

Postilla al mio prec post:

In rete con una banale ricerca sulla scherma e gli zingari ho reperito un interessantissimo articolo di Nico Staiti, professore di etnomusicologia all'università  di bologna: Oltre alle molte informazioni sulle varie etnie zingare in italia, c'é un pezzo interessante sulla presunta provenienza della "scherma" così come la conosciamo oggi:

"Alcuni Rom salentini sostengono che la "scherma" viene "dalle Calabrie". E in provincia di Reggio Calabria viene danzata una tarantella di questo genere, detta, anche lì, "scherma", o "tarantella maffiusa". In Calabria non é tipica degli zingari, ma é danza di contadini e, soprattutto, di pastori e di gente di malavita. Come in Salento, i danzatori mettono in scena, con la "scherma", la propria appartenenza ad un ambiente maschile in cui é elemento fondante la capacità  di confronto virile di ogni individuo con altri individui appartenenti allo stesso gruppo. Dei Rom del Salento che sono oggi gli interpreti principali della "scherma" locale é documentata la provenienza dalla Calabria, nel secolo scorso; é del tutto verosimile che siano stati loro ad importarla dalla provincia di Reggio in quella di Lecce. Gli zingari insomma hanno svolto ruolo di mediatori di tradizioni tra due diverse regioni dell Italia meridionale"

Io al santo NON ci credo
federico.capone
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Messaggio da federico.capone »

_____ quello che hai postato é molto interessante
Dei Rom del Salento che sono oggi gli interpreti principali della "scherma" locale é documentata la provenienza dalla Calabria, nel secolo scorso; é del tutto verosimile che siano stati loro ad importarla dalla provincia di Reggio in quella di Lecce.
raheli
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Messaggio da raheli »

Prima che Tarantune vi/ci sfidi tutti a duello, provo a scrivere qualcosa.

1) Nella agiografia di san Rocco di spade, spadaccini e cavalieri NON se ne parla proprio.
Il culto di san Rocco é connesso invece alle sue capacità  di guaritore dalla peste.
A Torrepaduli infatti la festa religiosa é connessa alla richiesta di guarigione e salute da parte dei devoti.

2) LE e dico LE scherme salentine.
Il già  citato libro con DVD di Davide Monaco focalizza l attenzione sulla scherma salentina NON rom.
Nel libro vengono riportate le interviste a Leonardo Donadei, Alfredo Barone, Flavio Olivares, Giovanni Sallustio, intervistati dall autore Davide Monaco; viene inoltre riportata l intervista a Raffaele Donadei, padre di Leonardo, fatta da Giorgio Di Lecce e Cristina Ria.
Orbene, nessuno dei cinque é zingaro, anzi ognuno di loro non vuole assolutamente essere confuso con gli zingari.
Se volete verificare la veridicità  del fatto andate da Leonardo (o uno degli altri) e chiamatelo zingaro. Il resoconto di quello che succede dopo sarà  ben accetto su pizzicata! quando potrete scriverlo. Se potrete.
Gli intervistati distinguono infatti in maniera netta fra la scherma praticata dai rom salentini e da quella praticata da loro, salentini non rom, arrivando a dire che, dovendo schermare un rom con un non rom, la cosa si fa difficile perchà© i linguaggi gestuali differiscono ed é facile non capirsi con il rischio di "offendersi" reciprocamente. Quindi meglio evitare per non litigare.
Capisco che un intervista va presa per quello che é: il punto di vista personale dell intervistato.
Fatto sta che alla luce di queste interviste il mio essere dubbioso sulle integrazioni, incontri, commistioni fra salentini rom e salentini non rom si ingigantiscono a dismisura.

3) Il libro di Davide Monaco si limita ad analizzare la scherma salentina non rom ed é la prima volta che in un testo si trova questa differenziazione. Il libro ha il limite della fretta con cui é stato redatto, quindi molte cose sarebbero potute essere approfondite meglio, ma il tempo fu tiranno. Tuttavia, poichà© per la prima volta il mondo della scherma salentina non rom si apre alla curiosità  o all interesse degli appassionati o dei cultori, mi sembra meritevole di essere consultato.
Inoltre il libro ha anche una valenza di manuale tecnico (per principianti secondo gli intervistati, ma tant é). Quindi, la consultazione da parte di chi vuole andare a Torrepaduli ed entrare in una ronda di scherma potrebbe mettere qualcuno al riparo da brutte figure. O peggio.
Perchà© la scherma, per chi la pratica, é una cosa molto seria e qualcuno degli schermidori potrebbe reagire male a vedersi uno sconosciuto saltellante che pretende di "ballare la danza delle spade".

4) Se non volete acquistarlo da Edizioni Aramiré perchà© ritenete Roberto Raheli un mercificatore del Salento che deve buttare il sangue ed essere boicottato, potete acquistarlo da uno dei componenti della Compagnia di scherma salentina, coproduttori del libro. Tarantune può guidarvi nell acquisto.

5) Sulla scherma e su san Rocco, é stato detto e scritto tutto ed il contrario di tutto. Dal fatto che la scherma sia collegata allo spadaccino san Rocco (che spadaccino invece non era) al fatto che gli schermidori manifestino la propria omosessualità  repressa con la danza-scherma a Torrepaduli, al fatto che la danza-scherma sia l espressione maschile del tarantismo, fenomeno invece prevalentemente femminile.
A me molte cose, in primo luogo queste ultime due, sembrano grandiose stronzate.
A voi l ardua sentenza.
giannino
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Messaggio da giannino »

Per me sarebbe già  tanto capire se é lecito chiamarla "danza-scherma" o se sia anch'esso un semplice termine categorizzante come "pizzica de core" ecc.ecc.
Naturalmente non vedo nessunissimo nesso tra tarantismo e scherma, a meno che non si cosniderino entrambe come forme dell'espressione umana, ed in questa categoria ci entra un bel po' di roba...
Men che meno condivido l'ipotesi di sfogo dell'omosessualità  repressa, anche se ammetto che per qualcuno potrebbe benissimo esserlo stato (qui si esce dallo storiografico e si entra nel personale)

Per quanto concerne san Rocco, é palese come egli sia il santo prediletto delle nostre anticamente appestate regioni meridionali.(e per peste qui si può intendere anche colera, malaria, dissenteria, e tante altre antiche compagne del nostro sud).

Inizio a pensare che nessuno abbia un granché da dire sulla scherma salentina, tranne che ultimamente "fa molto figo".
secundo
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Messaggio da secundo »

Gli anziani del mio paese la chiamano semplicemente scherma, non dicono:

ballammu la scherma, ma nni tirammu 'lla scherma.

C'é una bella differenza o no

saluti
giannino
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Messaggio da giannino »

Si ma nelle interviste di Daniele Monaco i "maestri" si contraddicono continuamente (non in senso negativo) affermando spesso di "danzare o ballare la scherma". Poi invece, all domanda espllicita dell'intervistatore, loro rispondono che non si tratta assolutamente di un ballo o una danza, che non hanno niente a che spartire con la pizzica o la tarantella, e tantomeno col tamburello, che loro adesso "sopportano" solo perché alla gente piace suonarlo ed a loro può far comodo per seguire il ritmo.
E qui decadono migliaia di ipotesi incentrate sull'intersezione tra musica, danza ed arte marziale. Per i "maestri", a quanto si capisce, la scherma resta un "modo per difendersi", un arte marziale, che come tutte le arti marziali conserva un aspetto coreografico ma che a questo punto non può definirsi "danza". Viene facile pensare come questi maestri pur non considerando la scherma una danza, la chiamino così semplicemente perché ora tutti la chiamano così, o perché, com'é il caso dei Donadei, erano amici a Giorgio di Lecce, che li invitava alle sue feste perche gli piaceva veder "danzare la scherma"...e ormai sappiamo che al Di Lecce piaceva "inventare" definizioni (vedi "pizzica de core")
Quindi stop con le affermazioni "danza scherma" o "pizzica scherma"...se dobbiamo credere alle affermazioni esplicite dei maestri schermitori.

Anche perché, in netto contrasto con ciò che affermava Chiriatti - che ipotizzava la favolosa nascita della shcerma a Torrepaduli dall'incotro/scontro di due culture, quella del Tamburello ("l'etnia" salentina) e quella del coltello (l'etnia rom) - in Osso sottosso e sopraosso, i "maestri" intervistati dal Monaco affermano all'unisono di non avere niente a che spartire con gli zingari ed il loro tipo di scherma, dicendo che LORO la BALLANO col tamburello, che la LORO é più vicina ad una tarantella o ad una pizzica, che i LORO passi sono diversi e saltellanti come una tarantella appunto.

Insomma, la questione é annosa, ed anche da un confronto tra vari contributi risulta arduo farsi un idea chiara di cosa sia la scherma, da dove nasca, da chi, e perché la si sia continuata a ballare a s rocco.
federico.capone
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Messaggio da federico.capone »

Io mi tiro indietro perchà© devo ancora studiare ed approfondire tanto l'argomento (sono praticamente a zero). Lo farò cominciando ad acqusitare il libro di Aramiré, visto le precisazioni, sempre puntuali, di Roberto.

Io legavo la scherma ai rom perchà© nelle comunità  di Cavallino e Galatone, (le uniche che ho avuto tempo di conoscere) ci sono dei tiratori di scherma, penso abili. bho
tamburellista
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Messaggio da tamburellista »

hei non c'é male quanti "sapientoni" ci sono... vi ringrazio!!!!!!!! :wink:
non hovete altro da SCRIVERE?!... comunque grazie lostesso!!!
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quirino
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Messaggio da quirino »

[quote:8295497200="giannino"]
Il tamburello non é uno strumento salentino, cosa che invece si da praticamente per scontata
[/quote:8295497200]
Questa affermazione mi incuriosisce, l'ho già  sentita da altre persone ma mai nessuno spiegava a fondo questa cosa. L'ho sentita pure da alcuni pugliesi (per quanto abbia senso questo termine), non salentini però.
giannino
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Messaggio da giannino »

La parola Pugliese ha un senso molto profondo per me, perché per mia fortuna ho avuto modo di conoscere a fondo molte delle "sub-culture" presenti in questa regione, notando con piacere come in fondo siamo molto ma molto più simili di quanto alcuni "secessionisti" affermino o pensino...e questo lo si nota anche confrontandoci con le culture delle regioni nostre confinanti...

apparte questo...chiunque abbia il coraggio di affermare che il tamburello é uno strumento salentino, o nato in (NEL) salento e via dicendo, sarà  al 90% appartenente a quell'area della puglia (esplicito campanilismo, e questo ci può anche stare), ma sarà  al 100% ignorante (anche questo ci può stare, ma se l'ignoranza si unisce all'arroganza, questo non si sopporta).

Detto questo, noto con dispiacere quanto in fondo poco e male si sappia sulla scherma...ed ora comincio a credere anche che il "misterioso" non voler dire sull'arte iniziatica della scherma nasconda un più verosimile non sapere.
raheli
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Messaggio da raheli »

[quote:081a53e885="giannino"]Detto questo, noto con dispiacere quanto in fondo poco e male si sappia sulla scherma...ed ora comincio a credere anche che il "misterioso" non voler dire sull'arte iniziatica della scherma nasconda un più verosimile non sapere.[/quote:081a53e885]

Caro Giannino,
E vero, sulla scherma molteplici nefandezze sono state dette e scritte.
Occorre a mio avviso distinguere fra scherma (o vari tipi di scherma) come tecnica di combattimento, e scherma che si pratica in forma di solito incruenta e/o ritualizzata in situazioni tipo Torrepaduli.
Per la prima mi sembra scontato, come dici tu, pensare ad origini antichissime, in quanto il duello col coltello é nato con l invenzione del coltello stesso, quindi appena una pietra o un osso appuntito é stato adoperato per colpire.
Per la seconda, quella di Torrepaduli, come dice Davide Monaco nel suo libro "é la scherma ad essere danzata, non la danza ad essere schermita".
Quindi scherma innanzitutto. E danza-scherma quando sia fatta in situazioni, per così dire, "di non belligeranza".
In questa situazione tutte le posture e le tecniche introduttive alla scherma vera e propria possono essere intese come forma coreutica, ma in realtà , proprio perchà© preciso linguaggio gestuale, sono funzionali alla scherma vera e propria, per la loro funzione di riconoscimento reciproco degli schermidori e dimostrazione di reciproco rispetto, perchà© il "duello" successivo si mantenga su un piano incruento.
Ecco perchà© mi sembra importante il discorso di Davide Monaco che per la prima volta pone l accento sull esistenza di scherme diverse fra loro: la scherma dei rom e la scherma dei non rom., con le difficoltà  poste dai differenti linguaggi gestuali propri dell una e dell altra.
Inoltre il libro di Monaco spiega diverse tecniche di combattimento vere e proprie.
Se tu pensi quanto chi fa la scherma sul serio possa essere geloso delle sue tecniche puoi forse convenire con me sull importanza e la serietà  di questo libro. Come ho già  detto, l unico difetto é che per ragioni indipendenti dalla volontà  di Monaco e mia, il libro doveva uscire subito, e ulteriori approfondimenti non sono stati possibili.
Tuttavia Monaco ha anche ipotizzato una ricostruzione storica della scherma salentina che mi sembra per nulla campata in aria.
Quindi sono d accordo con te solo fino ad un certo punto.
Se mi hai letto qui su pizzicata, sai che anche io sono incline alla "deriva merdistica" per cui tutto é uno schifo ed il bicchiere é sempre mezzo vuoto o vuoto del tutto.
Però poi ogni tanto é anche possibile trovare delle cose dignitose.
A meno che tu non pretenda da un libro, da un CD o da un DVD che tutto, ma proprio tutto, ti venga spiegato.
Sulla scherma, sulla musica e sulla cultura tradizionale salentina c é in giro tanto materiale, buono, meno buono e disastroso.
Sta a noi poi ragionare, fare la cernita e magari approfondire le idee che riteniamo valide.
Ogni tassello contribuisce ad aumentare le conoscenze.

rr
giannino
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Messaggio da giannino »

Si Raheli, condivido al 100% quello che dici, e proprio per questo mi chiedo del perché non se ne possa parlare tranquillamente su questo sito come stiamo facendo io e te, semplicemente scambiandoci opinioni. Il silenzio a cui alludo é questo. Non pretendo di capire la scherma (o danza-scherma) al 100% e tantomeno di farlo subito.
Cerco solo di stimolare in modo indiretto e provocatorio una discussione su cui ci sarebbe tanto da dire. Anche perché da un po' di tempo su pizzicata.it va di moda fare l'elenco dei libri che trattano di un argomento, e spesso l'elenco lo fa chi di quei libri non conosce nemmeno la copertina. E non voglio offendere nessuno in particolare. Proprio in quanto "eterei" questi argomenti vanno DISCUSSI in luoghi come questo, oltre che fissati eternamente su carta. MI auguro che succeda, anche perché a quanto pare in certe occasioni tutti sono buoni a parlare di pizzica e scherma....
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