Un archivio della musica tradizionale finalmente a Bari
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Convegno.
Cari amici, purtroppo videocamene non ne avevamo, due giornaliste mi daranno i loro articoli che allegherò alle svariate foto e mini clip che abbiamo eseguito: il materiale sarà consegnato a Carlo durante, hem, le nostre, hem, [b:3943d0d7ed]riunioni[/b:3943d0d7ed], si. L'Assessore aveva le idee poco chiare, menomale che Vincenzo Santoro le ha schiarite a tutti un po'. Pregevoli gli interventi di Gianni Amati e Agamennone.
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Dunque...lu tembu ਠtiranno. Vado velocissimo e per sommi capi.
Non ho affato gradito il fuori programma iniziale, cioਠla presentazione di un libro non prevista in scaletta. Senza nulla togliere al libro e all'autrice in sà¨, ma SE proprio non se ne poteva far a meno, preferivo che venisse dopo la presentazione del progetto riguardo l'archivio.
Nel complesso la presentazione ਠstata interessante. Parole necessarie come ideale prologo...insomma il progetto ਠimportante e le personalità presenti potrebbero lasciar sperare che ci sia una reale attenzione non momentanea al progetto. I rischi sono tanti, primo fra tutti che tante belle parole diventino solo l'inutile (ennesimo) scatolone vuoto in cui far confluire dei denari.
Per come l'ho vista io ਠstata l'occasione per mostrare al pubblico e ai politici (e ai loro cellulari) che forse potremmo essere ad un momento storicamente fondamentale per chi da sempre lavora nella ricerca.
Abbiamo visto le potenzialità della cosa. Bisogna trasformarle in pratica.
Io bado molto alla concretezza e mi sarei aspettato qualche dettaglio su COME funionerà l'archivio. Partendo dalle domande fondamentali, chi, quando, dove, come e perchà¨, passando per i metodi di acquisizione, le condizioni di acquisizione, le condizioni di consulta, le garanzie di durata della cosa, le strutture interessate, le persone che gestiranno in prima persona tutto ciò, magari anche sapere se ci saranno sedie gialle o verdi...anche un piccolo dettaglio che mi desse la rassicurante impressione di un lavoro concreto. La cosa interessante e più vicina a tali aspetti ਠstato sapere da Mario Gennari che la regione Lombardia metterà a disposizione il suo software per la gestione dell'archivio. E' già qualcosa.
E' chiaro che il progetto deve ancora prendere corpo, ਠstato detto che anche quando pienamente operativo, l'archivio sarà sempre dinamico...ma voglio ben sperare che prima di partire ufficialmente qualcuno si sia posto la domanda su COME realizzare tutto ciò. Forse bisogna solo aver pazienza ed aspettare un altro incontro rivolto più ai dettagli tecnici...magari con una sezione di domande e risposte...quello sarebbe interessante.
Peccato per la mancata presenza ufficiale o ufficiosa di ricercatori salentini.
Sarebbe stato interessante invitare (non come rappresentante della indefinibile categoria chiaramente) almeno un privato detentore di registrazioni "casalinghe", visto che ci possono essere piccoli tesori che sarebbe utilissimo far confluire a Bari.
La gente presente soprattutto verso la fine era evidentemente più interessata al concertino che alla questione...chissà in realtà quanto interessi tutto ciò alla persona mediamente coinvolta nel popolare...
Se non sbaglio le scarpe erano nere con un po' di tacco.
Non ho affato gradito il fuori programma iniziale, cioਠla presentazione di un libro non prevista in scaletta. Senza nulla togliere al libro e all'autrice in sà¨, ma SE proprio non se ne poteva far a meno, preferivo che venisse dopo la presentazione del progetto riguardo l'archivio.
Nel complesso la presentazione ਠstata interessante. Parole necessarie come ideale prologo...insomma il progetto ਠimportante e le personalità presenti potrebbero lasciar sperare che ci sia una reale attenzione non momentanea al progetto. I rischi sono tanti, primo fra tutti che tante belle parole diventino solo l'inutile (ennesimo) scatolone vuoto in cui far confluire dei denari.
Per come l'ho vista io ਠstata l'occasione per mostrare al pubblico e ai politici (e ai loro cellulari) che forse potremmo essere ad un momento storicamente fondamentale per chi da sempre lavora nella ricerca.
Abbiamo visto le potenzialità della cosa. Bisogna trasformarle in pratica.
Io bado molto alla concretezza e mi sarei aspettato qualche dettaglio su COME funionerà l'archivio. Partendo dalle domande fondamentali, chi, quando, dove, come e perchà¨, passando per i metodi di acquisizione, le condizioni di acquisizione, le condizioni di consulta, le garanzie di durata della cosa, le strutture interessate, le persone che gestiranno in prima persona tutto ciò, magari anche sapere se ci saranno sedie gialle o verdi...anche un piccolo dettaglio che mi desse la rassicurante impressione di un lavoro concreto. La cosa interessante e più vicina a tali aspetti ਠstato sapere da Mario Gennari che la regione Lombardia metterà a disposizione il suo software per la gestione dell'archivio. E' già qualcosa.
E' chiaro che il progetto deve ancora prendere corpo, ਠstato detto che anche quando pienamente operativo, l'archivio sarà sempre dinamico...ma voglio ben sperare che prima di partire ufficialmente qualcuno si sia posto la domanda su COME realizzare tutto ciò. Forse bisogna solo aver pazienza ed aspettare un altro incontro rivolto più ai dettagli tecnici...magari con una sezione di domande e risposte...quello sarebbe interessante.
Peccato per la mancata presenza ufficiale o ufficiosa di ricercatori salentini.
Sarebbe stato interessante invitare (non come rappresentante della indefinibile categoria chiaramente) almeno un privato detentore di registrazioni "casalinghe", visto che ci possono essere piccoli tesori che sarebbe utilissimo far confluire a Bari.
La gente presente soprattutto verso la fine era evidentemente più interessata al concertino che alla questione...chissà in realtà quanto interessi tutto ciò alla persona mediamente coinvolta nel popolare...
Se non sbaglio le scarpe erano nere con un po' di tacco.
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Grazie Gianlù,
da quanto ho capito ci sono molti interrogativi rimasti aperti. Ricordiamo però che il caro amico Vincenzo partecipa alle discussioni di questa community, quindi se ci sono domande da fare o proposte, penso si possano fare attraverso queste pagine, nelle quali non mancherà sicuramente la risposta.
da quanto ho capito ci sono molti interrogativi rimasti aperti. Ricordiamo però che il caro amico Vincenzo partecipa alle discussioni di questa community, quindi se ci sono domande da fare o proposte, penso si possano fare attraverso queste pagine, nelle quali non mancherà sicuramente la risposta.
le domanda fondamentali completamente scavalcate sono state :
1) da quando inizierà ad essere fruibile l'archivio
2) secondo quali modalità
3) quale materiale ਠgià a disposizione
per il resto molto parlare di temi interessantissimi, grandi gli interventi di Scaldaferri, Agamennone, Gennari e Santoro, ma i dubbi lasciati aperti sono più delle certezze date.
I politici... sono politici.
Hanno parlato di tutto senza dire niente, come al solito.
Ma fortunatamente, almeno c'ਠun interesse istituzionalizzato al progetto.
Il che depone bene e fa sperare meglio
Amen
1) da quando inizierà ad essere fruibile l'archivio
2) secondo quali modalità
3) quale materiale ਠgià a disposizione
per il resto molto parlare di temi interessantissimi, grandi gli interventi di Scaldaferri, Agamennone, Gennari e Santoro, ma i dubbi lasciati aperti sono più delle certezze date.
I politici... sono politici.
Hanno parlato di tutto senza dire niente, come al solito.
Ma fortunatamente, almeno c'ਠun interesse istituzionalizzato al progetto.
Il che depone bene e fa sperare meglio
Amen
Ciao. Cerco di rispondere brevemente alle questioni che sono state poste. Premetto che il progetto dell'archivio si sviluppa in più fasi, di cui solo la prima ਠstata finanziata ufficialmente (anche se ci sono buone probabilità che sia finanziato anche il resto).
1. il progetto per ora ਠsostenuto in gran parte (85%) dal Ministero per i Beni Culturali, per cui la sua ubicazione sarà presso la Biblioteca Nazionale "Sagarriga Visconti Volpi", che ਠdi proprietà dello Stato. Nel progetto ਠcompreso un corso di formazione per alcuni operatori (dipendenti statali o regionali), che garantiranno la gestione e l'accessibilità delle strutture a regime. Il supporto tecnico (e informatico) per il riversamento e la catalogazione sarà garantito dal prof. Nicola Scaldeferri, che dirige il LEAV dell'Università Statale di Milano;
2. l'archivio comincerà ad essere fruibile direttamente presso la bilbioteca nazionale a metà dell'anno prossimo (insieme alla biblioteca dedicata e alla discoteca); mentre il sito sarà on line dalla fine del 2008;
3. le modalità di fruizione saranno: tutto disponibile in ascolto e visione presso la biblioteca; una selezione dei materiali attraverso il sito;
4. il materiale già a disposizione (nel senso che abbiamo accordi già in essere per il riversamento) ਠtutto quello della Discoteca di Stato, quello del fondo Leydi, il fondo Rinaldi Sobrero, il fondo Profazio, il fondo del Circolo Gianni Bosio e altre cose minori (oltre naturalmente a tutto quello che ਠgià stato pubblicato, che non ਠpoco). Siamo in trattative con l'archivio di Santa Cecilia, con la Rai e con altri privati che hanno raccolte significative, anche se ovviamente il lavoro di acquisizione e riversamento ਠlungo e costoso, per cui solo una parte dell'esistente sarà disponibile per la conclusione della prima fase del progetto (fine 2008). L'idea ਠdi cominciare dalle raccolte di importanza "storica" e di procedere via via con le raccolte più recenti;
5. infine: il progetto prevede, sul medio termine, la creazione di alcuni nodi "locali" specializzati, da cui sarà possibile accedere a tutto l'archivio. Su questo punto (fondamentale ma costoso da realizzare) pare che ci sia l'interesse della Regione, per cui credeo che sarà importante lavorare bene sull'archivio barese e continuare a insistere per la realizzazione degli archivi "locali".
La cosa importante che mi preme sottolineare in questa sede ਠche nelle nostre intenzioni questo ਠun progetto "aperto", per cui ci aspettiamo la collaborazione di tutti coloro che in questi anni si sono mossi su questi temi, che hanno portato avanti progetti di ricerca e documentazione, e che hanno - a vario titolo - disponibilità di materiale interessante. Il [i:28c86f0f34]core business[/i:28c86f0f34] dell'archivio sono le "musiche di tradizione orale" della Puglia, ma ci interessa lavorare anche sulla "riproposta", sul "folk revival" e su altri ambiti collegati (come ad esempio il folk urbano, che ਠstato giustamente evocato da Federico Capone).
Spero di aver chiarito il chiaribile.
Vincenzo Santoro
1. il progetto per ora ਠsostenuto in gran parte (85%) dal Ministero per i Beni Culturali, per cui la sua ubicazione sarà presso la Biblioteca Nazionale "Sagarriga Visconti Volpi", che ਠdi proprietà dello Stato. Nel progetto ਠcompreso un corso di formazione per alcuni operatori (dipendenti statali o regionali), che garantiranno la gestione e l'accessibilità delle strutture a regime. Il supporto tecnico (e informatico) per il riversamento e la catalogazione sarà garantito dal prof. Nicola Scaldeferri, che dirige il LEAV dell'Università Statale di Milano;
2. l'archivio comincerà ad essere fruibile direttamente presso la bilbioteca nazionale a metà dell'anno prossimo (insieme alla biblioteca dedicata e alla discoteca); mentre il sito sarà on line dalla fine del 2008;
3. le modalità di fruizione saranno: tutto disponibile in ascolto e visione presso la biblioteca; una selezione dei materiali attraverso il sito;
4. il materiale già a disposizione (nel senso che abbiamo accordi già in essere per il riversamento) ਠtutto quello della Discoteca di Stato, quello del fondo Leydi, il fondo Rinaldi Sobrero, il fondo Profazio, il fondo del Circolo Gianni Bosio e altre cose minori (oltre naturalmente a tutto quello che ਠgià stato pubblicato, che non ਠpoco). Siamo in trattative con l'archivio di Santa Cecilia, con la Rai e con altri privati che hanno raccolte significative, anche se ovviamente il lavoro di acquisizione e riversamento ਠlungo e costoso, per cui solo una parte dell'esistente sarà disponibile per la conclusione della prima fase del progetto (fine 2008). L'idea ਠdi cominciare dalle raccolte di importanza "storica" e di procedere via via con le raccolte più recenti;
5. infine: il progetto prevede, sul medio termine, la creazione di alcuni nodi "locali" specializzati, da cui sarà possibile accedere a tutto l'archivio. Su questo punto (fondamentale ma costoso da realizzare) pare che ci sia l'interesse della Regione, per cui credeo che sarà importante lavorare bene sull'archivio barese e continuare a insistere per la realizzazione degli archivi "locali".
La cosa importante che mi preme sottolineare in questa sede ਠche nelle nostre intenzioni questo ਠun progetto "aperto", per cui ci aspettiamo la collaborazione di tutti coloro che in questi anni si sono mossi su questi temi, che hanno portato avanti progetti di ricerca e documentazione, e che hanno - a vario titolo - disponibilità di materiale interessante. Il [i:28c86f0f34]core business[/i:28c86f0f34] dell'archivio sono le "musiche di tradizione orale" della Puglia, ma ci interessa lavorare anche sulla "riproposta", sul "folk revival" e su altri ambiti collegati (come ad esempio il folk urbano, che ਠstato giustamente evocato da Federico Capone).
Spero di aver chiarito il chiaribile.
Vincenzo Santoro
Con mio grande rammarico devo dire che il progetto mi sembra ancora molto, molto campato in aria, considerato che io credevo davvero che il convegno di sabato inaugurasse in effetti un archivio magari non già pieno, ma quantomeno definito. Invece credo che di definito non ci sia un bel niente, e spero che i "contributi aperti" a cui si riferisce santoro non si riferiscano alla speranza (ma haimਠcredo sia così) che ricercatori "privati" con un grande altruismo e spirito di sacrificio, devolvano ad un certo punto il loro lavoro di anni (con i relativi costi) all'archivio. Per quunto riguarda l'archivio, penso che sia di scarsa utilità se si dovesse limitare a raccogliere e digitalizzare materiale già pubblicato: chi ਠinteressato a QUEL materiale SA GIA' come procurarselo. I soldi bisogna uscirli secondo me per pagare SUBITO chi ha del materiale INEDITO da devolvere SUBITO e SALVAGUARDARE in un archivio PUBBLICO e non tra le termiti dell'armadio di casa propria. Ma temo che i soldi finiranno come il solito per pagare gli stipendi dei nipoti di qualche assessore che andranno a scaldare il banco in un archivio VUOTO, sia di materiali che di utenti.
Che il mio post critico risalga al 16 ottobre, e che nessuno abbia ancora ribattuto, può significare 2 o 3 cose:
- O che a nessuno freghi na mazza di questo archivio (molto probabile)
- O che nessuno creda realmente nella realizzazione di quest'archivio(molto molto probabile) pur credendo nella sua utilità (io sulla sua utilità inizio a nutrire qualche dubbio, visto che potrebbe bastare una banca dati centrale nazionale scaricabile e consultabile da internet [se ਠroba pubblica, che sia davvero di tutti]...archivista, mangiacassette e cuffie nel 2007 mi sembrano un po' obsoleti).
- O che tutti credevano in quell'archivio, ma che purtroppo i soldi stanziati sono finiti già tutti per pagare cena e viaggio ai professori, ad uccio aloisi ed ai cantori di carpino (io penso sia questa).
Ps:si parla di formare più "archivisti" per questo progetto di portata regionale. Vorrei far notare come per la Cineteca di Bologna, una delle più grandi fornite ed efficenti d'italia e d'europa, che raccoglie miliardi di ore di film a livello mondiale, oltre all'80% delle pubblicazioni cartacee sul cinema dal 1895 ad oggi, siano assunti forse al max una decina di addetti. e credetemi, non si ammazzano di lavoro.
naturalmente, come sempre, con un pizzico d'ironia.
- O che a nessuno freghi na mazza di questo archivio (molto probabile)
- O che nessuno creda realmente nella realizzazione di quest'archivio(molto molto probabile) pur credendo nella sua utilità (io sulla sua utilità inizio a nutrire qualche dubbio, visto che potrebbe bastare una banca dati centrale nazionale scaricabile e consultabile da internet [se ਠroba pubblica, che sia davvero di tutti]...archivista, mangiacassette e cuffie nel 2007 mi sembrano un po' obsoleti).
- O che tutti credevano in quell'archivio, ma che purtroppo i soldi stanziati sono finiti già tutti per pagare cena e viaggio ai professori, ad uccio aloisi ed ai cantori di carpino (io penso sia questa).
Ps:si parla di formare più "archivisti" per questo progetto di portata regionale. Vorrei far notare come per la Cineteca di Bologna, una delle più grandi fornite ed efficenti d'italia e d'europa, che raccoglie miliardi di ore di film a livello mondiale, oltre all'80% delle pubblicazioni cartacee sul cinema dal 1895 ad oggi, siano assunti forse al max una decina di addetti. e credetemi, non si ammazzano di lavoro.
naturalmente, come sempre, con un pizzico d'ironia.
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Gianninuzzo,
sai bene che la penso come te, ma alcuni segnali mi fanno intendere che questa iniziativa possa portare a qualcosa di buono.
Certo, non quello che auspicavamo, ma non si può avere tutto e bisogna conciliare gli interessi di tutti, altrimenti le cose non si fanno.
Stiamo a vedere. Diamo un po' di fiducia almeno a coloro che sono entrati in questo affare/iniziativa con spirito, apparentemente, di "servizio".
Osserviamo e aspettiamo e, magari, avanziamo pure qualche proposta. Magari qualche "osservatore" raccoglie ed attua.
Ad esempio, io credo che l'archivio debba conformarsi ad uno standard. Quello dell'Accademia di Santa Cecilia, sviluppato su protocolli internazionali, dovrebbe essere un modello.
sai bene che la penso come te, ma alcuni segnali mi fanno intendere che questa iniziativa possa portare a qualcosa di buono.
Certo, non quello che auspicavamo, ma non si può avere tutto e bisogna conciliare gli interessi di tutti, altrimenti le cose non si fanno.
Stiamo a vedere. Diamo un po' di fiducia almeno a coloro che sono entrati in questo affare/iniziativa con spirito, apparentemente, di "servizio".
Osserviamo e aspettiamo e, magari, avanziamo pure qualche proposta. Magari qualche "osservatore" raccoglie ed attua.
Ad esempio, io credo che l'archivio debba conformarsi ad uno standard. Quello dell'Accademia di Santa Cecilia, sviluppato su protocolli internazionali, dovrebbe essere un modello.
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[quote:5491ee228d="giannino"]Che il mio post critico risalga al 16 ottobre, e che nessuno abbia ancora ribattuto, può significare 2 o 3 cose:
[/quote:5491ee228d]
aggiungine una quarta: forse nessuno ti ha risposto perchà© il tuo intervento contiene principalmente polemiche basate su preconcetti anzichà© su fatti realmente accaduti. Come si dice dalle mie parti: " 'ncora nun ਠnatu e lu chiami Dunatu", ovvero l'archivio deve essere ancora inaugurato (ਠstato presentato il progetto, non inaugurata la sede !) e già dici che ਠun fallimento. Capisco il pessimismo causato dalle tante pessime esperienze passate, però considerando chi si sta occupando di questo progetto, ovvero Vincenzo, potremmo essere anche un po' più fiduciosi e propositivi, anzichà© partire subito in quarta con le polemiche...altrimenti siamo solo un branco di cani che si mozzicano fra di loro.
[/quote:5491ee228d]
aggiungine una quarta: forse nessuno ti ha risposto perchà© il tuo intervento contiene principalmente polemiche basate su preconcetti anzichà© su fatti realmente accaduti. Come si dice dalle mie parti: " 'ncora nun ਠnatu e lu chiami Dunatu", ovvero l'archivio deve essere ancora inaugurato (ਠstato presentato il progetto, non inaugurata la sede !) e già dici che ਠun fallimento. Capisco il pessimismo causato dalle tante pessime esperienze passate, però considerando chi si sta occupando di questo progetto, ovvero Vincenzo, potremmo essere anche un po' più fiduciosi e propositivi, anzichà© partire subito in quarta con le polemiche...altrimenti siamo solo un branco di cani che si mozzicano fra di loro.
[quote:c767685d11="CarloTrono"][quote:c767685d11="giannino"]Che il mio post critico risalga al 16 ottobre, e che nessuno abbia ancora ribattuto, può significare 2 o 3 cose:
[/quote:c767685d11]
aggiungine una quarta: forse nessuno ti ha risposto perchà© il tuo intervento contiene principalmente polemiche basate su preconcetti anzichà© su fatti realmente accaduti. Come si dice dalle mie parti: " 'ncora nun ਠnatu e lu chiami Dunatu", ovvero l'archivio deve essere ancora inaugurato (ਠstato presentato il progetto, non inaugurata la sede !) e già dici che ਠun fallimento. Capisco il pessimismo causato dalle tante pessime esperienze passate, però considerando chi si sta occupando di questo progetto, ovvero Vincenzo, potremmo essere anche un po' più fiduciosi e propositivi, anzichà© partire subito in quarta con le polemiche...altrimenti siamo solo un branco di cani che si mozzicano fra di loro.[/quote:c767685d11]
Si puo' condividere questa [b:c767685d11]semplice e grandiosa[/b:c767685d11] risposta piu' del 100%? Penso di si!
Un grosso in bocca a lupo a tutti (proponenti, istituzioni e utilizzatori) per questa grossa e significativa pietra miliare.
[/quote:c767685d11]
aggiungine una quarta: forse nessuno ti ha risposto perchà© il tuo intervento contiene principalmente polemiche basate su preconcetti anzichà© su fatti realmente accaduti. Come si dice dalle mie parti: " 'ncora nun ਠnatu e lu chiami Dunatu", ovvero l'archivio deve essere ancora inaugurato (ਠstato presentato il progetto, non inaugurata la sede !) e già dici che ਠun fallimento. Capisco il pessimismo causato dalle tante pessime esperienze passate, però considerando chi si sta occupando di questo progetto, ovvero Vincenzo, potremmo essere anche un po' più fiduciosi e propositivi, anzichà© partire subito in quarta con le polemiche...altrimenti siamo solo un branco di cani che si mozzicano fra di loro.[/quote:c767685d11]
Si puo' condividere questa [b:c767685d11]semplice e grandiosa[/b:c767685d11] risposta piu' del 100%? Penso di si!
Un grosso in bocca a lupo a tutti (proponenti, istituzioni e utilizzatori) per questa grossa e significativa pietra miliare.
Io mi rendo conto di essere stato molto critico (lo sono sempre), ma questo accade, secondo me, quando qualcuno tiene VERAMENTE a qualcosa. In ogni caso, come ho scritto nel mio post, il mio atteggiamento era orientato principalmente a ravvivare una discussione che, come tutte quelle interessanti su questo sito, stava immediatamente cadendo in agonia.
Ultimamente su pizzicata si parla un po' troppo di corsi di tamburello a Gallarate e di midi de Lu rusciu de lu mare, e pocchissimo di temi per cui tu, carlo, penso abbia voluto inaugurarlo ormai anni fa. Mi riferisco ad esempio a: reali possibilità e metodi di conservazione e diffusione dei beni musicali orali e tradizionali...topic così dovrebbero essercene tanti! e invece i pochi che nascono, immediatamente muoiono.
E considerato che in quel posto quella sera c'era un bel po' di gente, mi meraviglio che nessuno tranne me abbia un opinione su ciò che ਠstato detto.
Carlo, io sono abituato a discutere sui progetti, perchਠvengano il meglio possibilie, piuttosto che poi, a cose fatte, dire : ormai ਠfatta. Già una cosa ਠdifficile farla, immaginiamo poi cambiarla!!
Detto questo, vi inviterei piuttosto a cercare possibili spiegazioni alle mie domande, che purtroppo sono MOLTO fondate, piuttosto che darmi sempre addosso...ਠuno sport molto facile anche questo.
Io ho criticato il fatto che si mirino a raccogliere (lo dice Santoro nel post precedente) prima i materiali già diffusi e pubblicati, anzichਠpensare a salvare il salvabile di quelli sparsi. Io non sono d'accordo. Posso dirlo o preferite che invece dica: dai ragazzi, razziate le feltrinelli e le ricordi d'italia a portate tutto a Bari!!!?
Ho criticato il fatto che si sia parlato già di assumere archivisti prima ancora di un reale progetto d'archivio. E se permettete questo mi puzza tanto di gente che in qualche modo, di DIRITTO, andrà ad occupare quei posti. Di regalini e contentini politici, insomma.
Ora arriva il mio momento propositivo:
anziche comprare ed archiviare il materiale GIA' ARCHIVIATO altrove, acquisiamo prima e catalogliamo, ARCHIVIAMO il materiale che nessuno conosce, quello che ragazzi dai 15 agli 80 hanno registrato e vanno registrando in giro e accumulando nelle proprie cantine.
PS: stambali, folkfan, carlo, non devo insegnarvi io che quando si festeggia un progetto grandioso che ha bisogno di soldi, di una sede e di materiale per riempirla, senza avere nulla di tutto ciò, si sta già "facendo politica".
Ultimamente su pizzicata si parla un po' troppo di corsi di tamburello a Gallarate e di midi de Lu rusciu de lu mare, e pocchissimo di temi per cui tu, carlo, penso abbia voluto inaugurarlo ormai anni fa. Mi riferisco ad esempio a: reali possibilità e metodi di conservazione e diffusione dei beni musicali orali e tradizionali...topic così dovrebbero essercene tanti! e invece i pochi che nascono, immediatamente muoiono.
E considerato che in quel posto quella sera c'era un bel po' di gente, mi meraviglio che nessuno tranne me abbia un opinione su ciò che ਠstato detto.
Carlo, io sono abituato a discutere sui progetti, perchਠvengano il meglio possibilie, piuttosto che poi, a cose fatte, dire : ormai ਠfatta. Già una cosa ਠdifficile farla, immaginiamo poi cambiarla!!
Detto questo, vi inviterei piuttosto a cercare possibili spiegazioni alle mie domande, che purtroppo sono MOLTO fondate, piuttosto che darmi sempre addosso...ਠuno sport molto facile anche questo.
Io ho criticato il fatto che si mirino a raccogliere (lo dice Santoro nel post precedente) prima i materiali già diffusi e pubblicati, anzichਠpensare a salvare il salvabile di quelli sparsi. Io non sono d'accordo. Posso dirlo o preferite che invece dica: dai ragazzi, razziate le feltrinelli e le ricordi d'italia a portate tutto a Bari!!!?
Ho criticato il fatto che si sia parlato già di assumere archivisti prima ancora di un reale progetto d'archivio. E se permettete questo mi puzza tanto di gente che in qualche modo, di DIRITTO, andrà ad occupare quei posti. Di regalini e contentini politici, insomma.
Ora arriva il mio momento propositivo:
anziche comprare ed archiviare il materiale GIA' ARCHIVIATO altrove, acquisiamo prima e catalogliamo, ARCHIVIAMO il materiale che nessuno conosce, quello che ragazzi dai 15 agli 80 hanno registrato e vanno registrando in giro e accumulando nelle proprie cantine.
PS: stambali, folkfan, carlo, non devo insegnarvi io che quando si festeggia un progetto grandioso che ha bisogno di soldi, di una sede e di materiale per riempirla, senza avere nulla di tutto ciò, si sta già "facendo politica".
Tra le ragioni per cui "nessuno risponde", potrebbe anche esserci il fatto che qualcuno ha anche altre cose da fare nella vita... interessante che non vengono in mente le risposte più semplici. A casa mia si chiama atteggiamento pregiudiziale, non so a casa vostra.
Comunque, a ulteriore chiarimento di quanto già detto:
1. Il progetto presentato a Bari ਠarticolato in più "moduli", che prevedono una serie di azioni, programmate nel corso di vari anni, con priorità diverse. Per ora, ਠstato finanziato un primo modulo, che si concluderà alla fine del 2008 con l'inaugurazione fisica dell'Archivio (per forza di cose ancora incompleto) e la messa on line del sito. Abbiamo buone speranze che si possa arrivare in breve al finanziamento completo del progetto;
2. quando si parla di formazione di operatori, non si intende che verranno fatte assunzioni (deduzione quantomeno bizzarra dal mio post) ma si parla di formare personale già esistente (ad esempio impiegati della biblioteca nazionale oppure altri operatori della Regione). D'altra parte, qualcuno a regime - con un minimo di competenza - questo benedetto Archivio dovrà pure gestirlo, o no?
3. gli estensori del progetto, d'accordo con i committenti, hanno ritenuto fondamentale creare una bibliomediateca che contenga tutto il "già pubblicato" - e qui si parla non solo di documenti sonori, ma anche di libri, riviste ecc. - partendo dal presupposto che la mancanza di una struttura di questo tipo sia una delle carenze più gravi per la nostra Regione. Si può non essere d'accordo con questa analisi, ma mi stupisce che una delle questioni che sono state maggiore argomento di dibattito negli ultimi anni (anche su pizzicata) si possa ridurre semplicisticamente a "razziare le feltrinelli e le ricordi";
4. in parallelo con la costituzione della Bibliomediateca, si provvederà a "riportare a casa" le raccolte "storiche" conservate in luoghi poco o per nulla accessibili (Discoteca di stato, Santa cecilia, Fondo Leydi in Svizzera ecc). Queste sono operazioni non semplici nà© veloci, perchà© queste istituzioni sono giustamente gelose dei loro "tesori". Non basta registrarsi dei cd e riversarli; occorrono accordi, convenzioni e tanti atti burocratici, operazioni spesso lunghe e pallose, ma inevitabili se si vogliono raggiungere gli obiettivi previsti;
5. infine ci sono le raccolte "private", che vogliamo assolutamente acquisire, ci mancherebbe altro. In questo caso stiamo procedendo a una ricognizione preliminare - che si concluderà alla fine del 2007 - con lo scopo di individuare quelle più a rischio o quelle di maggiore "valore storico", e cominciare ad acquisirle in ordine di "priorità ".
Questa impresa, per essere condotta in porto, ha bisogno di infinita pazienza, di molto lavoro e della collaborazione di tutti, soprattutto di coloro che su questi temi lavorano da anni. Noi, per quanto ci riguarda, ci sforzeremo di essere quanto più possibile collaborativi e trasparenti, accettado volentieri tutti i suggerimenti, gli stimoli e le critiche costruttive. Speriamo però di non doverci trovare troppo spesso davanti a pregiudizi che mi sembrano sterili e immotivati (visto che siamo partiti da poche settimane!) e saccenteria dispensata a quintali.
Per il resto, chi vivrà vedrà .
Saluti.
Vincenzo Santoro
Comunque, a ulteriore chiarimento di quanto già detto:
1. Il progetto presentato a Bari ਠarticolato in più "moduli", che prevedono una serie di azioni, programmate nel corso di vari anni, con priorità diverse. Per ora, ਠstato finanziato un primo modulo, che si concluderà alla fine del 2008 con l'inaugurazione fisica dell'Archivio (per forza di cose ancora incompleto) e la messa on line del sito. Abbiamo buone speranze che si possa arrivare in breve al finanziamento completo del progetto;
2. quando si parla di formazione di operatori, non si intende che verranno fatte assunzioni (deduzione quantomeno bizzarra dal mio post) ma si parla di formare personale già esistente (ad esempio impiegati della biblioteca nazionale oppure altri operatori della Regione). D'altra parte, qualcuno a regime - con un minimo di competenza - questo benedetto Archivio dovrà pure gestirlo, o no?
3. gli estensori del progetto, d'accordo con i committenti, hanno ritenuto fondamentale creare una bibliomediateca che contenga tutto il "già pubblicato" - e qui si parla non solo di documenti sonori, ma anche di libri, riviste ecc. - partendo dal presupposto che la mancanza di una struttura di questo tipo sia una delle carenze più gravi per la nostra Regione. Si può non essere d'accordo con questa analisi, ma mi stupisce che una delle questioni che sono state maggiore argomento di dibattito negli ultimi anni (anche su pizzicata) si possa ridurre semplicisticamente a "razziare le feltrinelli e le ricordi";
4. in parallelo con la costituzione della Bibliomediateca, si provvederà a "riportare a casa" le raccolte "storiche" conservate in luoghi poco o per nulla accessibili (Discoteca di stato, Santa cecilia, Fondo Leydi in Svizzera ecc). Queste sono operazioni non semplici nà© veloci, perchà© queste istituzioni sono giustamente gelose dei loro "tesori". Non basta registrarsi dei cd e riversarli; occorrono accordi, convenzioni e tanti atti burocratici, operazioni spesso lunghe e pallose, ma inevitabili se si vogliono raggiungere gli obiettivi previsti;
5. infine ci sono le raccolte "private", che vogliamo assolutamente acquisire, ci mancherebbe altro. In questo caso stiamo procedendo a una ricognizione preliminare - che si concluderà alla fine del 2007 - con lo scopo di individuare quelle più a rischio o quelle di maggiore "valore storico", e cominciare ad acquisirle in ordine di "priorità ".
Questa impresa, per essere condotta in porto, ha bisogno di infinita pazienza, di molto lavoro e della collaborazione di tutti, soprattutto di coloro che su questi temi lavorano da anni. Noi, per quanto ci riguarda, ci sforzeremo di essere quanto più possibile collaborativi e trasparenti, accettado volentieri tutti i suggerimenti, gli stimoli e le critiche costruttive. Speriamo però di non doverci trovare troppo spesso davanti a pregiudizi che mi sembrano sterili e immotivati (visto che siamo partiti da poche settimane!) e saccenteria dispensata a quintali.
Per il resto, chi vivrà vedrà .
Saluti.
Vincenzo Santoro
Faccio domande in quanto ignorante.
In ogni modo non sono critico verso il progetto e chi lo sta cercando di attuare...lodo il primo e ammiro i secondi.
Semplicemente, come hanno fatto notare altri colleghi di forum, l'esposizione mi ਠsembrata pomposa e un po' vuota. Facendo domande si ottengono risposte. Ora ne ho avuta qualcuna in più.
Grazie
In ogni modo non sono critico verso il progetto e chi lo sta cercando di attuare...lodo il primo e ammiro i secondi.
Semplicemente, come hanno fatto notare altri colleghi di forum, l'esposizione mi ਠsembrata pomposa e un po' vuota. Facendo domande si ottengono risposte. Ora ne ho avuta qualcuna in più.
Grazie
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- Iscritto il: 12 maggio 2005, 19:31
- Località: Bari
Re: Un archivio della musica tradizionale finalmente a Bari
E dopo tante discussioni, perplessità, dubbi ecc...
L'ARCHIVIO FINALMENTE SI E' INNAUGURATO!
L'ARCHIVIO FINALMENTE SI E' INNAUGURATO!