pizzica e taranta a Roma

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Liolà
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Iscritto il: 4 maggio 2006, 21:56
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Messaggio da Liolà »

Concordo in pieno con l'ultimo intervento di svincen(e come potrei fare altrimenti...ho "La terra del rimorso" qui accanto a me).
La taranta é da ritenersi un "animale mitico",non questo o quel tipo di ragno che inietta questo o quel tipo di veleno.
Penso che il sig. De Martino abbia perso un pò più di tempo rispetto a noi(prima di scrivere il libro),e sia arrivato ad oggetive conclusioni cliniche.
Quindi consiglio alle nuove entrate in Pizzicata.it, di leggersi questo testo,che é un ottimo punto di partenza per capirne di più su questo mondo.
Ma bisogna fare anche attenzione all'autore dei testi che si possono trovare in giro o comunque a capire se si sta raccontando il tutto scientificamente oppure solo per trasmetterci una testimonianza diretta.
Faccio l'esempio del libro sul violinista-barbiere di Nardò,Luigi Stifani,musico e curatore delle tarantate("Io al santo ci credo),che a suo dire si sostituiva ai medici nella diagnosi e nella cura di questa "malattia".
Ora...questo testo l'ho acquistato proprio qui a Roma e naturalmente ho letto con attenzione e son andato "con i piedi di piombo" su alcune realtà  che Stifani narra quasi in modo fiabesco.
Come il fatto che i morsi delle tarantate (e dei tarantati) non erano solo di ragni,ma anche di serpenti,di scorpioni ed altro,e che a seconda del tipo di animale da cui la "vittima" era stata morsa,la stessa si dimenava a terra con movenze che sembravano imitare l'animale "colpevole".
Se chi prova a capirne di più sul tarantismo si butta a capofitto,ad esempio,sulla versione data dallo Stifani del fenomeno,senza aver preventivamente almeno sentito parlare degli studi di De Martino,magari darà  per certa l'unica teoria che conosce,che é quella poi di un grande affabulatore.
Quindi...occhio!
Ma continuate così nella vostra ricerca,senza lasciare nulla al caso.
Avete scelto il posto giusto dove chiedere informazioni e scambiare saperi e pareri.
raheli
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Messaggio da raheli »

Comunicazione di servizio OT.
Il 97,2 % dei salentini intervistati da me usa correntemente la locuzione NEL Salento.
Resto in attesa di controprove.
La locuzione IN Salento é pertanto da ritenersi, nel caso venga usata da salentini, un modo di dire importato e non autoctono.
Non che questo abbia una qualche importanza, dato che non si sta ammazzando nessuno.
Quando sarò in Roma o in Firenze o in Bari, vi verrò a trovare per fare due chiacchere.
Ciao.
rr
lorena77
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Messaggio da lorena77 »

ma come siamo fiscali.....in o nel ma che cambia il discorso é chiaro lo stesso.
Un pò di elasticità 
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Luca/
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Messaggio da Luca/ »

Egregio Raheli parlare di off topic in questa particolare discussione le assicuro,se ha avuto modo di segure la discussione,davvero superfluo.
Passando all' argomento di cui avevo intenzione parlare,non piacendomi punzecchiare senza poi fornire risposte,e sperando di non risulatare filosofico paranoico,o dedito ad attività  onanistiche cerebrali:Vediamo come in psichiatria si é soliti parlare di Psicosi etniche,termine con il quale si é soliti indicare quell' insieme di manifestazioni psicofisiche che in quel dato luogo,ed in quel determinato periodo storico,vengono messi in atto da un soggetto che ha intenzione di esternare sofferenza psichica,allo scopo di chiarire la sua posizione di sofferente senza rischiare che venga considerato,ad esempio,un profeta o un mago.Nella cultura occidentale(e nella maggior parte del culture etniche del pianeta ),ancora oggi,si fà  difficoltà  ad accettare una condizione di malattia generatasi senza l' intervento di fattori estranei alla persona...Siete tutti abbastanza intelligenti e preparati per utilizzare questo dato medico per una ricostruzione di un caso di tarantismo.
delgaldina
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Iscritto il: 1 gennaio 1970, 2:00

Messaggio da delgaldina »

Quindi quando noi parliamo di "taranta", non ci riferiamo né al ballo, né a uno specifico ragno (o altro animale) reale , ma a questo "animale simbolico".



Oh...finalmente...una precisazione! Bene.
raheli
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Messaggio da raheli »

cara lorena,
quando sento in salento mi viene un movimento peristaltico fulminante con scroscio rapido che mi mette in difficoltà .
E questo accade di più se lo sento usare ai salentini, quelli non di qua mi fanno meno effetto.
Se per te é lo stesso usa nel.
Tanto il discorso é chiaro lo stesso, no?

In ogni caso resto in attesa di controprove all'indagine statistica che ho fatto.
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Ialma
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Messaggio da Ialma »

x Delgadina (ed un po per tutti i nuovi): la teoria della crisi di tarantismo innescata da una componente fisica (morso del ragno scorpione, serpente che sia) é stata messa da parte da 50 anni, dalla pubblicazione de LA TERRA DEL RIMORSO.
L'"innesco" della crisi può essere data da una qualsiasi causa fisica, ma anche dalla cause più svariate ed improbabili (cito ad es. casi di persone tarantate da 1) incantate da un serpente andando al mare 2) pizzicato da una formica 3) "sfiatato" da una "sacara" (serpente) 4) dopo un sogno di serpenti)
Suggerisco con urgenza la lettura de LA TERRA DEL RIMORSO e di un po di letteratura in materia di tarantismo :)
Ora basta scherzare su ragni, sacare, e cammelli :)
Torniamo alle cose serie
Ciao

[quote:35c42da0a2="lapo"]
Nemmeno però si vuol esser seri seri, senza sorriso e infoiati solo di Palio, ma a volte, in questi giorni, ho notato che nuovi utenti del "Forumme" hanno esagerato nel loro modo sicuramente innocente e molto incantato, nel voler a tutti i costi dire la loro su cose che, anche leggendoli a volo d'uccello, ci hanno capire di conoscere davvero poco e d'aver usato termini e concetti completamente fuori dal contesto del quale si parla.[/quote:35c42da0a2]

Santissime verità , Paolo
Gianlu
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Messaggio da Gianlu »

care amiche Romane,
che ne direste se vi fornissi un esempio (ma quanti ancora ne potreste trovare sul web) di chi usa terminologia sbagliata? Questo credo sia decisamente molto grave perché derivato da chi (leggesi l'introduzione) dovrebbe aver studiato all'università  le cose di cui parla.
Come vedete la mala (in)formazione arriva a livelli inaspettati.

Potrà  risultare antipatico e spocchioso il sottolineare gli errori altrui (specie da parte mia, che fino ad un anno fa ponevo le vostre stesse domande...)
il problema é che da una ricerca su internet con motore di ricerca, oltre a Pizzicata, dove sicuramente ci sono scritte cose giuste (ma non é detto al 100%) ci sono una marea di siti come questo in cui le informazioni vengono passate con leggerezza. Chi ricerca il significato di Pizzica e Taranta, secondo voi é più probabile che si fermi alle quattro righe stringate e sbagliate del seguente sito e dei cento simili, o che con pazienza si metta a leggere qualcosa di più serio e complicato su Pizzicata o su www.taranta.it?

Stesso discorso quando vedete qualcuno che si suppone stia ballando una pizzica... é più probabile sia una versione sbagliata e approssimata o qualcuno che sa perché ha imparato da chi realmente sapeva?

Se permettete si cerca di creare su Pizzicata (con l'aiuto di tutti) un posto in cui si possano reperire informazioni corrette. Proprio per cercare di creare un "baluardo" contro la malainformazione, qui si cerca di essere molto precisi sulla terminologia, a costo di sembrare rompiballe e pignoli.

RIASSUMENDO: preferite un'informazione corretta ma un po' difficile da raggiungere o una errata ma sintetica e facile da digerire?

Se preferite la seconda, ecco il vostro sito:

http://www.mancaversa.it/pizzica_e_taranta/

Leggete e buona disinformazione.

Se vi interessa la prima scelta invece, aprite lo stesso il sito perché vi propongo una gara in ricerca di errori. Chi più ne trova vince un terrario con dentro una TARANTA in PERIZOMA che balla la PIZZCA DE CORE o la DANZA DELLE SPADE...
Un aiuto ve l'ho già  dato...provate a cercare con la ricerca per parole i termini maiuscoli su Pizzicata...buona caccia!
alfonso
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Iscritto il: 14 gennaio 2006, 15:00
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sito generalista ma...

Messaggio da alfonso »

ciao svincen,
ti sono sinceramente grato per avere citato il mio sito www.alfonsotoscano.it ma vorrei comunque specificare, senza alcun intento di polemica, che il mio sito può essere definito "generalista" in quanto non é "esclusivamente" dedicato alla cultura musicale salentina ma é "generalmente" dedicato alla musica popolare del centro-sud, con assoluta preferenza per la "musica di tradizione orale" di questa area con un occhio particolare a quella dell'area del Cilento a causa delle mie origini cilentane, baci a tutti,
svincen
Messaggi: 112
Iscritto il: 2 luglio 2003, 9:31
Località: tra Alessano (Lecce) e Roma

Messaggio da svincen »

Esattamente quello che intendevo io. Ho definito "generalista" www.alfonsotoscano.it perchà© si stava parlando più che altro di pizzica, mentre il tuo sito contiene informazioni su molti altri tipi di musiche e danze.

Saluti.

Vincenzo Santoro
folkfan
Messaggi: 59
Iscritto il: 1 gennaio 1970, 2:00

Messaggio da folkfan »

[quote:9d0917da19="LUMAURIZIU"]Scusa, ma cosa intendi per "taranta" ?[/quote:9d0917da19]

Per Taranta si puo' intendere: l'animale simbolico, la Tarantata ed il Ballo della taranta.


Le principianti romane in questione non potrebbero essere state tratte in inganno (involontario) dal titolo della CD della collana Ethnica n. 23 "PIZZICA TARANTA (C) " specialmente se masterizzato senza libretto?
A cura della colla Ethnica (C)


Il brano n. 5 dello stesso CD denominato "Pizzica scherma a Torrepaduli"
registrato il 15 Agosto 1988. Esecutori: Maggiulli Biagio, Amedeo de Rosa, Nicola Carrozzo, Antonio Stefà no, Giuseppe Mighali detto "Zimba", Antonio (Uccio) Aloisi e Teodoro Muraglia.
Inizia con ... 'E S. Paulo mio de Galathina ...


Secondo le vostre teorie non ci dovrebbero essere frasi del genere in quanto utilizzate esclusivamente per la cura delle Tarantate non per la pizzica scherma.

Quindi, per la pizzica scherma frasi musicoterapiche sono concesse?

Poi il sito generalista si chiama con nome e cognome,
invece il sito www.taranta.it é anch'esso generalista, ciò non potrebbe indurre in confusione le principianti romane?


Cordiali saluti.

P.S. suggerisco alle ragazze romane il volumetto, di semplice lettura,
"Spartito" del prof. Daniele Durante, Salento Altra Musica Edizioni.
Oasi
Messaggi: 13
Iscritto il: 1 gennaio 1970, 2:00

Domande e ringraziamenti

Messaggio da Oasi »

Grazie mille a Folkfan per le ulteriori notizie.
Io mi sono iscritta alla newsletter dell'Ex SNIA VISCOSA come suggerito da Vincenzo, spero mi diamo presto notizie su eventuali corsi per questo inverno e intanto continuo a monitorare le varie iniziative romane e non sulla pizzica.
Visto che ci sto ed anche se é un argomento OT potreste dirmi a vostro parere quali gruppi oltre Uccio Aloisi fa pizzica tradizionale?
Io amo gli Alla Bua e credevo che loro fossero molto fedeli alla tradizione ma da quello che ho letto su questo sito alcuni di voi non concordano, perché?
Sono troppo innovativi? A me non pare ma si sa io sono di Roma per cui potrei sbagliare.....
Grazie in anticipo a chi vorrà  soddisfare le mie curiosità ...
CarloTrono
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Iscritto il: 11 maggio 2003, 11:06
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Messaggio da CarloTrono »

ciao Oasi
tipregotipregotiprego apri un'altra discussione sulla tua ultima domanda in quest'altro forum
http://www.pizzicata.it/MDForum-viewforum-f-1.html
altrimenti qui non si capisce ancora di più un emerita cippa !
dividiamo gli argomenti e impariamo tutti ad usare il forum, grazie.
zorro
Messaggi: 140
Iscritto il: 5 settembre 2004, 15:39

Messaggio da zorro »

ma forse secondo il mio gusto e parere gli Allabua sono tra i pochi gruppi che mantengono con costanza la loro bravura, rispetto a tanti che invece sembra si siano proprio ammosciati.
CarloTrono
Amministratore
Messaggi: 977
Iscritto il: 11 maggio 2003, 11:06
Località: Copertino (Lecce)
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Messaggio da CarloTrono »

zorrooooooooooooooooooooooooooooooooooo
va be, ti perdono perché avrai postato in contemporanea con il mio post
Oasi, apri una nuova discussione e poi sposto il post di zorro
fate i bravi
Oasi
Messaggi: 13
Iscritto il: 1 gennaio 1970, 2:00

Nuovo topic

Messaggio da Oasi »

Non sono molto brava questo é il primo forum cui partecipo, cmq ci ho provato, oggetto: GRUPPI MUSICALI.
Carlo, vedi tu se va bene come ho fatto ed inserisci il post di Zorro, così se qualcun altro vuole intervenire lo potrà  fare lì.
Grazie della pazienza con noi novelline.....
LUMAURIZIU
Messaggi: 167
Iscritto il: 28 agosto 2003, 18:30
Località: Lecce

Messaggio da LUMAURIZIU »

Caro Folkfan, ripropongo una sintesi riveduta di un mio vecchio post per far comprendere meglio il senso della mia domanda sul termine "Taranta", che non voleva essere ne retorica ne di scherno verso nessuno, anzi.

Premetto che condivido la necessità  che chi si accosta a questi temi assimili bene prima di tutto il concetto demartiniano di autonomia simbolica della Taranta (intesa come animale), autonomia rispetto alle categorie zoologiche osservabili in natura: la Taranta é cioé un animale non esistente in natura, modellato simbolicamente nelle sue diverse possibili caratteristiche su numerosi animali veri e molto diversi tra loro – Lycosa, Latrodectus, Epeira, Scorpione, Secara, Serpe, !.

Con altri significati, il termine "Taranta" é stato molto autorevolmente utilizzato in un suo lavoro già  nel 1876 dal nostro impareggiabile erudito e folklorista Luigi Giuseppe De Simone per indicare non solo il ragno, ma anche – guarda un po – proprio un certo ballo ed una certa musica, distinta sia dalla Pizzica che dalla Tarantella ([u:424be351ae]che deriverebbero entrambe, secondo il nostro, dalla prima[/u:424be351ae]).

Sulla scorta del documento sotto riportato, quindi, é assolutamente corretto, da un punto di vista filologico e storiografico, parlare di "Pizzica, Tarantelle e Tarante", o di "ballo della Taranta" e di "musicisti della Taranta", a patto che si abbia sufficientemente chiaro cosa é e, soprattutto, cosa non é "Taranta".

Nessuno quindi si scandalizzi se si usa il termine "Taranta" per indicare anche una certa danza rituale di guarigione, ma nessuno creda che la "Taranta" così intesa si possa insegnare o imparare.

I brani che seguono, tratti da L.G. De Simone, "La vita della Terra d Otranto" – 1876, nell edizione del 1997 "con capitoli inediti" curata da Eugenio Imbriani per Edizioni del Grifo, pag. 60 e seguenti, sono molto illuminanti al riguardo.

Segnalo agli appassionati anche l interessante posizione espressa dal De Simone circa i rapporti tra "Taranta", Pizzica-Pizzica e Tarantella! di seguito solo accennata.

"... il nostro tamburieddhu. ! Presso di noi si suona questo istromento per tre maniere di danza. La prima é quella trescata da coloro i quali sono stati o credonsi morsicati dalla Tarantola; la seconda chiamano la Pizzica; la terza Tarantella.

La prima é una specie di ballo saltereccio, incomposto, ma cadenzato; il quale ha cominciamento repentino appena vien suonato un tema, che poi si svolge in un motivo (muedu), il quale obbliga, agitandone e scuotendone le membra, a danzare la persona che fu morsa dalla Tarantola. Variano i temi a seconda della natura della Tarantola morsicatrice; e li tentano tutti finché trovano quello che conface al morsicato da Tarantola bianca, da rossa etc. Vi sono dodici muedi stesi, ai quali si aggiunge tredicesimo, quello a botta (colpi battuti con la mano aperta sul tamburieddhu). Descrivo, narro, non giudico, cose che ho visto ripetersi, ed ho udito narrare centinaia di volte: altri le ha giudicate variamente. ! ! Dicono cioé che il ballo finisce quando schatta (schiatta, crepa) la Tarantola; quando cioé si espelle, per via di sudore, il veleno dal corpo del morsicato. Trescano d ordinario girando, e spesso tenendo afferrato il lembo d uno asciugamani che é fermato con una fune alla trave maestra del tetto della stanza; stanchi, trafelati, convulsi, con gli occhi or lucenti or appannati, col viso di brace, cadrebbero per terra, ove gli astanti non li sorreggessero; e toltili allora di peso tra le braccia li pongono a giacere a letto.

E così finisce una Tanza. Passato qualche po di tempo la musica ricomincia il meudu, e il Tarantato violento e repentino ricomincia il ballo, che dura sino ad un nuovo completo sfinimento di lui. Il periodo che dura la TARANTA (il ballo del tarantato) varia da un giorno a dodici, ne casi straordinari, mentre negli ordinari va da due a cinque giorni. Se le Tanze sono lunghe (un ora) se ne fanno otto o nove al giorno; se brevi (1/3 d ora), tredici o quattordici. Col decorrere dei secoli si sono introdotte varie modificazioni nell uso delle Tanze. ! ! La musica (orchestra) componesi d ordinario di un violino e di un tamburieddhu; spesso interviene un secondo violino, ed alle volte, oltre questo, se ne aggiungono altri quattro. Un violino e un tamburieddhu formano il necessario perchà© il Tarantato danzi, e guarisca; esso sospira e non danza se suonano disparati; se al violino si accoppi il flauto, si agita con scosse terribili ma non danza. ! ! D ordinario le donne nubili, e nell età  novella vanno soggette alla TARANTA: rarissimi i casi nei quali incappa un maschio; rari quando una donna maritata; massime se già  madre. !

! NEL BALLO DELLA TARANTA, la mimica appartiene alla tarantata, la poesia ed il canto e la musica sono affidate ad una donna che pulsat il tamburieddhu ed a coloro che suonano il violino. La musica ha dodici temi, che danno dodici motivi (muedi). Di essi tre sembrano i primitivi. !

! La poesia é un invocazione a S. Paolo, ! Oh Santu Paulu mia de le Tarante, fanne la razzia a nui, po a tutte quante ! ! ! terminata la quale si ricorre al repertorio delle canzoni (canti popolari) a quali pongono <<intercalari nuovi>> come ad esempio: Mariola Antonià  ! Mariola de lu mare! Taranta Mariola pizzica le caruse tutte quante! Pisce frittu e baccalà , e recotta cu lu mele. Maccarruni de simulà . Ai quali la Tarantata risponde esclamando: Ohimmé! mueru. Canta! Canta!

Prima di compiere queste descrizioni, ho io chiamati ed interrogati i due più celebri MUSICISTI DELLA TARANTA ne nostri contorni; uno é un cieco, Francesco Mazzotta da Novoli (il violino), Donata Dell Anna di Arnesano (il tamburieddhu). ! ! Egli dice che a Novoli é la vera <<pianta della Taranta>> e che perciò sempre vi sono stati <<Fabbricanti di violini>> ! ! La celebrità  dell arco suo lo ha fatto peregrinare ! ! per Torchiarolo, Arnesano, Campi Salentina, Trepuzzi, Squinzano, S. Pier Vernotico, Cellino S. Marco, Surbo, Nardò, Monteroni di Lecce, S. Pietro in Lama, Tequile, Guagnano, S. Donaci, S. Pancrazio, a suonar le Tarante. !

! Direbbesi che i modi incomposti della Tanza de quiddhu ci la TARANTA pizzica (Danza di colui che é morsicato dalla Tarantola), sottoposti a qualche regola coreografica, avessero generato la Pizzica-Pizzica. E come pretesto del ballo é la Tarantola, un altro ballo, a primi omogeneo, fosse stato sistemato, imponendogli il nome di Tarantella. Queste però potrebbero ben essere stiracchiature filologiche; ma meno grosse di quelle dette sul proposito da coloro che ignorando la Tanza e la Pizzica-Pizzica e conoscendo soltanto la Tarantella tennero quest ultima come ab antiquo adoprata presso di noi, per guarigione della morsicatura del falangio appulo; aggiungendo che il motivo della Tarantella sia il più antico canto popolare rimastoci e che punta o poca variazione abbia subito nel corso de secoli. Come essi se lì han sapute tutte queste belle cose?

Saluti a tutti.
giannino
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Messaggio da giannino »

Lumaurizio,
non conosco il libro, ma secondo me i passi che hai inserito tu non identificano al 100% LA TARANTA con un ballo, un canto o una musica, bensì con l'animale che provoca quel ballo e quella musica

"Il periodo che dura la TARANTA (il ballo del tarantato)" - suppongo che le parentesi facciano parte del libro - potrebbe significare "il periodo in cui la taranta (ragno) rimane nel corpo del tarantato", e forse é stato l'autore ad inserire la parentesi, entro il quale forse, e perché no, magari sbagliando, ha frainteso il discorso dialettale dei musici identificando la taranta con il ballo della taranta.

"NEL BALLO DELLA TARANTA"...da qualcuno, come me, questa frase potrebbe essere presa come "nel ballo del ragno"..anche qiui secondo me la taranta non per forza identifica il ballo ma l'animale che costringe ad un tipo di ballo.

"i due più celebri MUSICISTI DELLA TARANTA ne nostri contorni" ...questa frase é quella che più di tutti avvalora la tua tesi che taranta sia anche il ballo e la musica, ma potrebbe valere per me il discorso fatto per la frase precedente, e cioé che per carenza di termini i contadini di un tempo parlavano sempre e solo di taranta, perché era questa figura animale mitica a dominare tutto questo rituale.

Non ho la tua cultura letteraria in quest'ambito....ma io ho quest'impressione...
Giovanni Semeraro
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

qualcuno (fra le poche persone serie) mi diceva che in alcune zone della Puglia gli anziani usavano nel loro lessico il termine "pizzica pizzica" (sempre a doppio) per indicare il ballo ludico, e a volte usavano il termine "taranta" per indicare, oltre che l'animale, anche il ballo guaritore e sopratutto la melodia usata per indurre il ballo.
LUMAURIZIU
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Messaggio da LUMAURIZIU »

Carissimo Giannino, la mia cultura "letteraria" come la chiami tu, o anche "materiale", o anche senza alcun aggettivo qualificativo, in questo come in tutti gli altri campi, é davvero molto limitata, credimi.

Credo tuttavia che il valore aggiunto più importante di forum come questi dovrebbe essere l'umile e onesto contributo di ciascuno, necessariamente limitato e lacunoso persino se proveniente da un professore universitario, ad uno sforzo collettivo di ricerca, analisi, selezione e consolidamento delle fonti e dei risultati che potrebbero essere considerati acquisiti ad una ben fondata e più o meno condivisa "base di conoscenza" sui temi che qui ci interessano.

Distinguere per esempio una leggenda da un documento storiografico, una interpretazione da un fatto, una teoria da una scoperta "scientifica", o il significato di un neologismo da quello di un modo di dire attestato nel passato, non é cosa banale, ai fini di questa difficile operazione.

Come pure sarebbe importante avere ben presenti i paletti, quanto meno meno quelli più rappresentativi, che sono stati ben piantati da tanti autorevoli studiosi del passato e contemporanei, magari anche tra loro molto divergenti.

A volte si ha l'impressione, però, che questa base di conoscenza sia come sabbia che scorre via tra le dita, e che ogni volta che si affronta un tema si debba ripartire dal "the day after": tutto azzerato e si ricomincia d'accapo.

Ma forse questo reiterato dimenticare, distruggere e ricominciare tutto da zero é proprio il destino o forse meglio dire "la furtuna" della Taranta ... :roll:
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