Pantomima concertistica di un attarantamento

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Rik
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Messaggio da Rik »

ciao a tutti, sono il bassista degli ost
tralascio la parte sul basso sparato negli arrangiamenti...scelta condivisibile o meno, come quella di sparare i fuochi d'artificio dopo le processioni...
parliamo di cultura popolare?
beh, mi sembra che il primo errore che si commette é quello di considerare la cultura di popolare come qualcosa di oggettivo e definitivamente consolidato
una cultura popolare per definizione porta il contributo di tutto il popolo, di chiunque si riconosca in quella cultura e cerchi di portare in quella cultura l'innovazione o la contaminazione da cui si sente influenzato...
ora, la ricchezza di una cultura sta nel fatto di essere versatile, reinterpretabile, di rimanere riconoscibile anche quando la reinterpretazione supera la parte tradizionale...
nessuno nega che l'attarantamento sia stata una condizione di sofferenza e di dolore per molte persone, chi lo nega? quello che dice la storia non lo può negare nessuno.
ma perché scandalizzarsi se quel dolore e quella sofferenza vengono rappresentati, a dovere, dopo lavoro di ricerca e approfondimento?
qualcuno si é scandalizzato della Passione di Mel Gibson? no!
anzi, proprio la chiesa ne ha sostenuto la veridicità  della rappresentazione...
a scandalizzarsi sono stati i bigotti e gli pseudobenpensanti...
che poi Mel Gibson ci abbia fatto una betoniera di soldi, cosa importa?
ognuno prende quel che vuole da ogni cosa, giusto?
ora, ognuno la vede come vuole sulla questione dell'attarantamento
per quanto mi riguarda penso che la rappresentazione sia anzi un momento di profondo riconoscimento della propria cultura, della propria storia, delle proprie radici.
cavolo, se non ci portiamo dietro il nostro patrimonio e non lo ricordiamo quando possibile, cosa ci rimane della nostra terra? solo il mare il sole e il vento e il turista intellettualoide che si appassiona al ballo e alla taranta come percorso storiografico?
sbagliato.
anzi, penso che il miglior modo di preservare quella cultura popolare sia proprio il fatto di rappresentarla e portarla in giro per il mondo...

un vecchio saggio indiano diceva che le coscienze si infervorano quando la verità  comincia a salire verso la superficie...
...saluti a tutti
raheli
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Messaggio da raheli »

vedi valerio quali sono i problemi?
Come si fa a dare una risposta esauriente e pacata ad un post come questo senza scrivere per un mese?
Quando la gente non sa di cosa parla che bisogna fare?
patchanka
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Messaggio da patchanka »

Propongo l'attarantamento generale...
march
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Messaggio da march »

Non riesco a decidere come la penso. Il post di Rik contiene argomentazioni sensate, ma forse penso questo solo perché anch'io il tarantismo l'ho solo conosciuto dai libri e mi sembra una cosa lontana e celebrale, "non vissuta" in prima persona.
Aiutami a capire Valerio, il fastidio che hai provato l'avresti provato anche se fosse passato molto più tempo dall'estinzione del tarantismo?
Si, rappresentare il tarantismo é un po' forte, ma può essere un modo per comunicare che la taranta era una cosa triste e dolorosa e non una bottiglia di vino o una bella festa spensierata.
Di una cosa sono convinto, solitamente ogni spettacolo ha un target, e diverse persone che hanno percorso un cammino di maturazione diverso possono percepire lo stesso evento in modo molto diverso.

Resta il fatto che non so.

Una curiosità : ost in Svedese vuol dire formaggio...giusto per non prenderci poi troppo sul serio
raheli
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Messaggio da raheli »

Rik dice:
[quote:e0df136a17]il primo errore che si commette é quello di considerare la cultura di popolare come qualcosa di oggettivo e definitivamente consolidato
una cultura popolare per definizione porta il contributo di tutto il popolo, di chiunque si riconosca in quella cultura e cerchi di portare in quella cultura l'innovazione o la contaminazione da cui si sente influenzato...
ora, la ricchezza di una cultura sta nel fatto di essere versatile, reinterpretabile, di rimanere riconoscibile anche quando la reinterpretazione supera la parte tradizionale...[/quote:e0df136a17]

Propongo una riflessione su
1) differenza fra definizione di popolare e tradizionale
2) canoni musicali tradizionali, consapevolezza degli stessi e reinterpretazione

inoltre due domande.
Chi é che considera la cultura popolare (meglio dire tradizionale? Se no va a finire che su questo sito dobbiamo parlare dei pacchi di bonolis e di novella 2000) come qualcosa di oggettivo e definitivamente consolidato?

Di cosa si ha bisogno per perpetuare, innovando, la cultura musicale tradizionale del Salento?
La mia risposta. Non si possono stravolgere le regole senza prima conoscerle come la faccia della propria mamma.

Cara redazione, sposta pure questo post da qualche altra parte, se no andiamo fuori tema rispetto all'attarantamento.

Per tornare in tema di attarantamento:

Rik dice:
[quote:e0df136a17]"ora, ognuno la vede come vuole sulla questione dell'attarantamento
per quanto mi riguarda penso che la rappresentazione sia anzi un momento di profondo riconoscimento della propria cultura, della propria storia, delle proprie radici.
cavolo, se non ci portiamo dietro il nostro patrimonio e non lo ricordiamo quando possibile, cosa ci rimane della nostra terra? solo il mare il sole e il vento e il turista intellettualoide che si appassiona al ballo e alla taranta come percorso storiografico?
sbagliato."[/quote:e0df136a17]

E chi dice invece che rappresentare il tarantismo al di fuori di un contesto DICHIARATAMENTE teatrale non possa essere fuorviante, ambiguo ed ingannevole?
Chi dice che non dobbiamo portarci dentro il nostro patrimonio e non dobbiamo ricordarlo quando é possibile?
Il problema é il come, non il se farlo o meno o il se farlo COMUNQUE.
Poi se a qualcuno, tolto il giochetto del finto tarantismo a metà  concerto, non resta altro che il sole il mare e il vento, sono fatti suoi, magari si fa due ricci che sono sempre buoni (col sole ed il mare) o si fa un giro a vela (col vento).
Se a qualcuno senza il giochetto del finto tarantismo a metà  concerto, resta solo il turista intellettualoide, magari ha occasione di imparare qualcosa in più (dall'intellettualoide).
Sbagliato dici? Ognuno pensi agli sbagli suoi.

C'é modo e modo di fare le cose.
Caro Rik, se tu hai bisogno del basso a palla (così trovo scritto io al concerto non c'ero e manco vi conosco) e della rappresentazione del tarantismo, considera anche che c'é chi non ha mai avuto il basso e non si é mai sognato di rappresentare il tarantismo.
Eppure da 15 anni gira l'Italia ed il mondo con la riproposta della musica tradizionale del Salento, non gratuitamente, ed ha fatto 4 CD che sono fra quelli di fascia alta, fra i CD di "pizzica".
Ci sarà  un perchà©.

Scusate lo sfogo e l'immodestia.
Non lo faccio più.
rraheli
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

Ciao Rik
innanzitutto, ribadisco il mio rispetto per le vostre idee e per il vostro modo di fare musica, anche se non condivise totalmente dal sottoscritto...

secondo il mio parere personale, paragonare il film "The Passion" di Gibson con la rappresentazione scenica del Tarantismo all'interno di un concerto in piazza é come voler paragonare l'enciclopedia Treccani ad una brochure turistica di una qualunque Pro Loco.
Cosa voglio dire? che in una rappresentazione in piazza di un attarantamento, manca il tempo per spiegare bene le cose, manca il contesto scenico adatto, mancano insomma gli strumenti comunicativi necessari per assicurarsi che il pubblico riceva il messaggio che gli artisti stanno proponendo. Come fate a spiegare la società , la storia, la cultura nella quale il tarantismo é vissuto coinciliando tutto ciò con i tempi di un concerto?
Ripeto: siete sicuri che ciò che volete comunicare al pubblico, sia realmente recepito? O meglio, siete sicuri che il pubblico sia messo nella possibilità  di avere un numero sufficiente di informazioni per poter riflettere su quello che hanno visto in maniera critica e completa?

A questo punto, la domanda é spontanea. Come rappresentate il tarantismo in piazza? come lo introducete al pubblico? come lo giustificate nell'economia di un concerto?

Ah...ovviamente questa discussione non é rivolta unicamente a voi. Non sentitevi il caprio espiatorio. Non avete nessuna necessità  di giustificare le vostre scelte in questo forum...semplicemente vogliamo anche noi capire il vostro punto di vista e ragionarci insieme

Una provocazione finale...ma siete proprio sicuri, tutti quanti, che il tarantismo é veramente morto? Che il fenomeno non esiste più?
Basta, qui l'ho detto, e qui nego di averlo detto. Basta.
Rik
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per raheli

Messaggio da Rik »

la faccia della tua mamma tu sicuramente la conosci bene
che cosa ne vuoi sapere di come tutti gli altri figli del mondo conoscono la faccia della propria mamma?
purtroppo quando uno pensa di essere troppo colto rispetto al livello generale, inizia a lievitare e a sputare sentenze e giudizi...
ti rispondo pacatamente, anche se...

so di cosa sto parlando, anche se, come dici tu, anche io sono quasi un minchione...
vorrei invertire la questione: piuttosto che pretendere da parte nostra una spiegazione della nostra scelta, perché, finalmente, non spiegate la ragione dello scandalo della "spettacolarizzazione" dell'attarantamento?
forse perché i gruppi con cinquantanni di esperienza e 20 CD alle spalle non lo hanno mai fatto?...
forse perché quando si conosce una cultura se ne diventa gelosi?...
forse perché comunque bisogna farsi la pippa ontologica o la sgommata metafisica su ogni questione?...

e poi non capisco la questione del contesto: forse gli spettatori del patchaka non sono gente "degna" di "vedere" la rappresentazione di una forma di cultura?
forse un gruppo che non ha un nome ed una storia da deus ex machina della "pizzica pizzica" non é all'altezza di proporre una rappresentazione simile?
no, amico, mio.
se sei salentino, mi spiego il tuo fervore, fa parte del codice genetico
se non sei salentino, oltre che studiare sui libri, fatti un pò di esperienza sulla pelle, che conta diecimilavolte di più di un libro, di un film, di un concerto...
vatti a fare una ronda, vatti a vedere la danza delle spade, "guarda"...
Rik
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Messaggio da Rik »

i cd di fascia alta?
quando uno non sa di cosa parla, che cosa bisogna fare?
il cd di fascia più alta che abbia mai sentito é una cassetta BASF di trenta minuti con le registrazioni degli ucci che suonano a casa delle tarantate
quella é la fascia alta, non...
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Ialma
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Messaggio da Ialma »

Lo ri-ripeto, lo ri-ripeterò fino alla nausea, per fare musica di tradizione, di qualsiasi tradizione si parli, la tradizione va conosciuta.
Conosciuta e studiata.
Mi sembra assolutamente essenziale la distinzione di Enza Pagliara nell'intervista su WMM fra canti e canzoni (in questo caso direi che é più adeguato il termine CANZONETTE).
Non conoscendo la tradizione (che é molto più di aver ascoltato due o tre volte gli Ucci anche in BASF) é chiaro che la tradizione cambia, i canti diventano canzonette, belli, semplificati, puliti di tutto quello che li rendeva tradizionali.
Io non sono nessuno, ma mi conforta sentir dire queste cose anche da gente che capisce molto più di me di musica (vedi Giovanna Marini, QUI http://www.pizzicata.it/index.php?modul ... pageid=152)
E' chiaro che quando un gruppo musicale non capisce queste due verità  elementari deve cercare in qualcosa di spettacolarizzante nei suoni e nell'aspetto scenico quello che alla musica manca.
Sulle ronde non mi esprimo, sulla "danza delle spade" (che chi la fa, la chiama in realtà  danza scherma o pizzica scherma o scherma e non "danza delle spade te li cujuni ca suntu", per citare Uccio Aloisi) stendiamo un velo pietoso.
Ultima modifica di Ialma il 14 settembre 2005, 22:51, modificato 2 volte in totale.
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

In genere é scortese rispondere a delle domande con altre domande...forse il tono di questa discussione si sta inasprendo un po'. E' un peccato, perché l'argomento secondo me é molto importante, e non riguarda solo gli Original Salento Tarantae, ma anche altri gruppi di riproposta.

Rik scrive
[quote:bebab22b56]perché, finalmente, non spiegate la ragione dello scandalo della "spettacolarizzazione" dell'attarantamento? [/quote:bebab22b56]
a me sembra che, nel corso della discussione, i motivi per il quale la rapprentazione in piazza del tarantismo costituisca "scandalo" siano stati ampliamente discussi. Provando a riassumere, penso si possano elencare due motivi principali
1-il tarantismo é un fenomeno sociale recente, e coloro che ne hanno fatto parte come protagonisti o in maniera marginale, sono ancora vivi. Poiché é un fenomeno legato a delle dinamiche dolorose, secondo molti (fra i quali io) é una mancanza assoluta di rispetto portare in un concerto (quindi in uno spettacolo fatto principalmente per intrattenere il pubblico) la rappresentazione di questo dramma.
2-il tarantismo é un fenomeno molto complesso, soggetto a numerosissime interpretazioni. Rappresentare il tarantismo in piazza significa comunicare una storia senza inglobarla nel suo contesto storico, culturale, sociale. E questo porta a interpretazioni falsate nel pubblico. Non a caso, nelle ronde é possibile trovare giovani ragazze che si "tarantano" per terra confondendo la pizzica pizzica con il rito di guarigione dal tarantismo.

Rik scrive
[quote:bebab22b56]forse perché quando si conosce una cultura se ne diventa gelosi?... [/quote:bebab22b56]
assolutamente no. Però personalmente io ci tengo al fatto che la mia cultura sia rappresentata come tale, cioé come qualcosa che arricchisce e che stimola una riflessione critica, e non come parte di uno spettacolo di intrattenimento.

Rik scrive
[quote:bebab22b56]forse perché comunque bisogna farsi la pippa ontologica o la sgommata metafisica su ogni questione?...[/quote:bebab22b56]
una pippa ontologica o una sgommata metafisica no, ma quanto meno una adeguata introduzione che non lasci spazio a interpretazioni fuorvianti, assolutamente si.

[quote:bebab22b56]e poi non capisco la questione del contesto: forse gli spettatori del patchaka non sono gente "degna" di "vedere" la rappresentazione di una forma di cultura?
[/quote:bebab22b56]
mai detto questo, anzi, proprio il contrario. Proprio per rispetto al pubblico, certi aspetti della cultura dovrebbero essere presentati nella maniera più chiara possibile.
[quote:bebab22b56]forse un gruppo che non ha un nome ed una storia da deus ex machina della "pizzica pizzica" non é all'altezza di proporre una rappresentazione simile? [/quote:bebab22b56]
molti dei danni attuali sono stati fatti dai gruppi di riproposta storici :-)

Torniamo su toni più pacati, pleace?

Ah...una piccola sottolineatura
non si dice "danza delle spade", ma "pizzica scherma", o più semplicemente "scherma"
lo dice pure Uccio Aloisi in quest'intervista
http://www.pizzicata.it/index.php?modul ... pageid=140
e anche
http://www.pizzicata.it/index.php?modul ... pageid=139

poi, questa storia che gli Ucci suonavano alle tarantate, mi giunge molto strana...
che io sappia, Uccio Aloisi ha sempre detto di non crederci alle tarantate e per questo motivo di non aver mai suonato per le tarantate...poi, non so...

In conclusione, adesso, potete rispondere alle mie domande lasciate cadere nel vuoto?

[b:bebab22b56]Come rappresentate il tarantismo in piazza? come lo introducete al pubblico? come lo giustificate nell'economia di un concerto? [/b:bebab22b56]
e aggiungo
[b:bebab22b56]cosa secondo voi il pubblico comprende attraverso la vostra rappresentazione?[/b:bebab22b56]

vi prego di non interpretare queste domande in tono provocatorio. Voglio proprio avere da voi una risposta, per ragionare meglio insieme.
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Sì che l'avrei provato il fastidio, march. Magari in misura lievemente minore, ma l'avrei provato sicuramente. Il poco tempo intercorso é UNA delle tante cause per cui mi infastidiscono eventi simili, non l'unica. E per conto mio basterebbe (e avanzerebbe) questa causa per indurmi a non proporre un attarantamento durante un concerto.

Continuo a sostenere che il problema principale é il contesto sbagliato.
Dire che il pubblico presente al Patchanka quella sera era, in linea di massima, piuttosto ignorante per quanto riguarda il fenomeno del tarantismo e che non ne sapeva niente o quasi di tarantate e di terapie coreutico-musicali non significa considerare gli spettatori del patchaka gente non degna di vedere la rappresentazione di una forma di cultura.
E' esattamente l'opposto: in quanto spettatori poco consapevoli si sarebbero meritati, secondo me, una rappresentazione tale da far capire loro cosa sia stato veramente il tarantismo.
Non un semplice intermezzo di "ballo liberatorio".
Non é possibile fare di più in un contesto simile? Benissimo: si rinuncia all'intermezzo. Oppure si cercano altri contesti.
Proporre qualcosa a qualcuno senza metterlo in condizione di capire mi sembra abbastanza inutile dal punto di vista pratico e poco corretto dal punto di vista morale.

[quote:88f4118f72="Rik"]perché, finalmente, non spiegate la ragione dello scandalo della "spettacolarizzazione" dell'attarantamento?
forse perché i gruppi con cinquantanni di esperienza e 20 CD alle spalle non lo hanno mai fatto?...
forse perché quando si conosce una cultura se ne diventa gelosi?...
forse perché comunque bisogna farsi la pippa ontologica o la sgommata metafisica su ogni questione?[/quote:88f4118f72]

O molto più semplicemente perchà© nessuno ha mai motivato simili spettacolarizzazioni con argomentazioni che mi convincessero?
raheli
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Messaggio da raheli »

Ripeto:
quando la gente, in questo caso Rik, DIMOSTRA con i suoi post di non sapere di cosa parla, e aggiungo, di non capire neppure cosa viene scritto, che fare?

[quote:1189e02766]la faccia della tua mamma tu sicuramente la conosci bene
che cosa ne vuoi sapere di come tutti gli altri figli del mondo conoscono la faccia della propria mamma? [/quote:1189e02766]

Per stravolgere le REGOLE bisogna prima conoscerle come la faccia della propria mamma.
In questa frase la faccia della mamma é presa come termine di paragone di una cosa ben conosciuta, fra quelle anzi più conosciute di tutte.
Sono le REGOLE (in questo caso le regole della musica tradizionale) che NON sono ben conosciute. Non la faccia della propria madre, che quella si da per scontato che tutti la conoscano bene.
Invece forse Rik ha capito che stessi dicendo che lui non conosce la faccia della propria madre.
Mai pensato ad una simile possibile interpretazione di questa frase.

I CD di fascia alta.
Traduco: CD fra quelli usciti non male, all'interno di quelli prodotti dal movimento della "Pizzica", cioé di quelli prodotti dal movimento della riproposta, che é cosa ben diversa dalle registrazioni degli Ucci, che facendo invece parte della musica di tradizione, e non di riproposta, (che sono cose ben diverse), sono 800.000 volte meglio del miglior CD di riproposta di tutta la musica tradizionale (di riproposta) di tutto il mondo, di tutti i tempi.
Per me.

[quote:1189e02766]
se sei salentino, mi spiego il tuo fervore, fa parte del codice genetico
se non sei salentino, oltre che studiare sui libri, fatti un pò di esperienza sulla pelle, che conta diecimilavolte di più di un libro, di un film, di un concerto...
vatti a fare una ronda, vatti a vedere la danza delle spade, "guarda"...[/quote:1189e02766]

Salentino, non salentino, codice genetico, danza delle spade, l'esperienza sulla pelle!
Ecco una serie dei più triti luoghi comuni che non sopporto più.
Io so chi sono e quali sono le mie esperienze.
Propongo il concerto che propongo e che evidentemente, se sono ancora in procinto di partire per andare a suonare, con la valigia pronta mentre scrivo, male male, non deve essere.
E non ho bisogno di sciacallare il tarantismo.
E manco del basso a palla per scazzicare la gente.
Poi voi, e tutti quanti, fate quello che volete (come ho detto centinaia di volte).
Ma il pubblico ha diritto di criticare.

Ed un gruppo lungimirante dovrebbe ascoltare le critiche con orecchie spalancate, se vuole durare.
Non dimostrare l'alterigia e la presunzione che é uscita dai vostri post.
Tipo quella dei maestri di conservatorio.
Non é il diploma che deve assicurare il rispetto.
Socrate era analfabeta.
E pure Uccio Aloisi non ha molta pratica con l'arte de lu scrivere.
Eppure é più colto di molti professori universitari.
Rik
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Messaggio da Rik »

ah...adesso ho capito...grazie per avermelo rispiegato...perché prima non avevo colto la sottiletta della tua metafora "faccia della mamma-regole della tradizione"
senti raheli, in amicizia, anche se non ti conosco, condivido poco il tuo discorso
insomma, se avessimo dovuto rispettare le regole non avremmo mai dovuto fare in modo che la pizzica uscisse dai suoi contesti e dalle sue forme
non ci dovrebbe essere la notte della taranta, a melpignano così come in giro per l'europa, uccio aloisi non dovrebbe salire su un palco dove poi sale de gregori a cantare la divina commedia e i sud a rocksteadyzzare pizzicarella, e pierò pelù a trasformare in interpretazione post-rock una delle canzoni più belle della tradizione...
il fenomeno esiste, e noi ci stiamo dentro tutti quanti, gruppi buoni e gruppi meno buoni, gruppi che fanno 4 cd e gruppi che non ne fanno, gruppi con un nome e gruppi senza nome...
chiaro che uno giudica come vuole, ma sempre di più mi convinco che la presunzione di essere colti costituisca un paraocchi piuttosto che un motivo di libertà  di giudizio...
...non ti rispondo sui luoghi comuni e tutto il resto...
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

[quote:41e2bf1061]non ci dovrebbe essere la notte della taranta, a melpignano così come in giro per l'europa, uccio aloisi non dovrebbe salire su un palco dove poi sale de gregori a cantare la divina commedia e i sud a rocksteadyzzare pizzicarella, e pierò pelù a trasformare in interpretazione post-rock una delle canzoni più belle della tradizione...
[/quote:41e2bf1061]
magari fosse così ... :-)

[quote:41e2bf1061]chiaro che uno giudica come vuole, ma sempre di più mi convinco che la presunzione di essere colti costituisca un paraocchi piuttosto che un motivo di libertà  di giudizio...[/quote:41e2bf1061]
sicuramente, questo é vero quando si parla di "presunzione di essere colti". Però se certi pareri vengono da qualcuno (non parlo ovviamente di me) che sta nel movimento praticamente da quando questo é nato, un po' di umilità  da parte di chi riceve il parere, dovrebbe pure esserci. Anzi, io ringrazierei e ci riflettei sopra, magari non cambiando una virgola di quello che faccio, ma un minimo di riflessione almeno la farei...altrimenti il discorso della "presunzione di giudizio" si inverte, un po' come la pagliuzza e la trave nell'occhio.

comunque non spostiamo il discorso sul progetto musicale di ogni gruppo, torniamo a parlare della leicità  di una rappresentazione del tarantismo all'interno di un concerto.
E' giusto? non é giusto? Deve essere fatta? Perché? Come? E se non deve essere fatta in un concerto, come bisognerebbe essere fatta? Alcuni hanno già  risposto a queste domande, altri sembrano non voler rispondere...
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lapo
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Messaggio da lapo »

1) Carlo, io credo che il giudizio su quella rappresentazione di una tarantata non possa essere scisso dal progetto musicale del gruppo.

comunque a me, in qualsiasi contesto, credo che la scena non sarebbe piaciuta, neanche nel mezzo di una conferenza al raduno di pizzicata.it.

a meno che non fosse stata la figlia di una tarantata che sentiva il bisogno di farmi vedere quello che succedeva a casa sua, in ogni altro caso mi sarei volentieri risparmiato la scena.

ci sono dei filmati, se non ci fossero gia'capirei di piu'. anche se rimarebbe una cosa lontana dalla mia sensibilita'.

2)io non volevo offendere la scelta del basso negli arrangiamenti degli ost, che ripeto, in parte mi sono pure piaciuti. volevo far notare la discutibilita'della rappresentazione, il commento sul basso voleva trasmettere il senso provato dallo spettatore nell'assistere.

niente di piu'.
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Ialma
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Messaggio da Ialma »

Non ci allarghiamo coi termini... "post rock" sta a Pelù come "musica tradizionale" sta allla Notte della Taranta.
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Ormai la discussione si é esaurita, pare.
Eppure, per quanto mi riguarda, i vari interrogativi rimangono aperti: non sono riuscito a trovare, nei vari messaggi, alcuna risposta convincente.

Non mi resta che sperare qualche altro musicista il cui gruppo propone, nel bel mezzo del proprio concerto, il siparietto del rito terapeutico, capiti in questo remoto angolo del web e si prenda la briga di spiegarmi quello che ancora non ho capito.

Ossia:
- Perchà© inserire all'interno di un concerto la simulazione di una terapia?
- A che scopo??
- Come mai??
- Non é un po' indelicato decontestualizzare un evento in se' piuttosto drammatico a tal punto da da proporlo su un palco tra uno stornello ed una pizzicapizzica??
- Non si rischia in tal modo di mancare di rispetto a qualcuno???

E ancora, nel caso di risposta negativa a queste ultimi due interrogativi:
- Come si é scelto di rappresentarlo, il rito terapeutico, sul palco?
- Come lo si introduce al pubblico?
- Come lo si giustifica nell'economia di un concerto?
- Come recepisce il pubblico tale rappresentazione?
- Cosa comprende?
- Cosa penserà  del tarantismo e delle tarantate dopo lo spettacolo che gli é stato proposto??
Maruko_KuFu
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Messaggio da Maruko_KuFu »

Posto all'attenzione degli Original Salento T.

Ha, che discussione mi sono perso... é gia tardi dite...? Naaa, allora, mi viene solo da ridere... mi viene da ridere perché lo sdegno che si prova vedendo certe cose é alto, molto alto. Tutti hanno delle motivazioni, anche il Buon Vecchio Zio Chitarrista (pseudo) dei Taburellanti di Torrepennacchia... quante persone sono convinte che la pizzica si balla mostrando i merletti della sloggi? Fatto sta che almeno trenta persone del pacianca sono sicuramente convinte che attarantarsi sia un divertente modo di sfuggire alla lambada e trovarsi un modo più nostrano per ballare... Io non vi critico, anche perché non hoi visto la scena... ma per come me l'ha descritta Valerio... beh, mi viene da ridere... Poi vabbé, ma che c'entra il fatto del conservatorio??? Potete essere le persone più simpatiche del mondo (lo siete sicuramente), più brave del mondo (sarete degli ottimi musicisti), forse avete delle motivazioni profonde e sensate... ma personalmente non vi verrei ad ascoltare mai per piacere (per lavoro pagato si) sapendo il vostro tipo di spettacolo. Chiaro? E tutti sono liberi di chiedere spiegazioni o di criticare il vostro criticabilissimo modo di fare spettacolo. Ah, a proposito di razzismo genetico... se vi interessa io non sono salentino. Sono molto peggio.
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

miiiiii, sicialianuuuuu fosti, ah?
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
Torino
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Località: Torino

Messaggio da Torino »

...e allora ne approfitto per segnalare anche io un triste caso di attarantolamento sul palco..periodo estivo, il più caldo mi sa. Torre S.Giovanni, comodo paesino a 5km dal mio campeggio (arrivarci con camminata dalla spiaggia..la luna..il bagnasciuga..mi commuovono questi dettagli :cry: )..si esibivano su due palchi Pino Zimba e un altro gruppo di cui non ricordo il nome. E furono loro a proporre la "mossa"..a un certo punto entra sul palco una bambina..vestita di bianco, tutta carina..si sdraia e il resto venne da se! A dover di cronaca questo..
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