Pantomima concertistica di un attarantamento

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Valerio
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Pantomima concertistica di un attarantamento

Messaggio da Valerio »

Ierisera mi é capitato di assistere ad uno spettacolo di cui non avrei mai voluto esser testimone.
Nel bel mezzo di un concerto che io oserei definire di pogopizzica, visto la frequenze dei colpi e le centinaia di persone che zompavano su e giù, si é avuto la geniale idea di inscenare una sorta di terapia domiciliare con tanto di lenzuolo a terra, pseudotarantata di bianco vestita ed orchestrina di musicoterapeuti.
Il tutto sotto gli occhi di centinaia di persone che osservavano forse affascinate, forse attonite, forse disgustate, non so.
Avevo sentito parlare di gruppi che in passato si cimentavano in questo tipo di rappresentazione, ma speravo si fossero estinti. Sono troppo ottimista evidentemente.

Quello che più mi rattrista, al di la' dello spettacolo in sà©, é che a metterlo in scena sono stati dei salentini.
Io sono toscano ed il tarantismo é qualcosa che tutto sommato mi tocca solo da lontano, che non appartiene alla storia ed alla tradizione della mia regione.
Eppure lo spettacolo di ieri mi ha rovinato la serata: mi é sembrato un insulto al Salento, ai Salentini ed a tutti coloro che il tarantismo lo hanno vissuto sulla propria pelle, in prima persona o indirettamente.
Normalmente cerco di essere abbastanza tollerante verso qualsiasi rivisitazione, contaminazione o stravolgimento della tradizione, che sia salentina o no, ma qua ci si trova di fronte ad altro, credo.
Per come l'ho vista io non si é fatto altro che spettacolarizzare un evento in se' drammatico a scopo meramente utilitaristico.

Ma forse sono io, "straniero", che non capisco.
In questo caso mi piacerebbe che qualche salentino mi aiutasse, che mi spiegasse, perchà© da solo, evidentemente, non ci arrivo.
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lapo
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Messaggio da lapo »

... e invece e'un altro toscano a risponderti. perche'c'ero e ho visto.
anche a me ha dato fastidio la scenetta su imitazione delle foto di de martino. quel basso sotto che faceva un'atmosfera cupa cupa, tipo film delll'orrore non faceva che sottolineare la scena grottesca.

io pero'non sono mai stato piu'di tanto sensibile al fenomeno del tarantismo. per cui non mi sono sentito troppo coinvolto. mi dispiace quasi di piu'che era impossibile ballare, senza spazio, con il metronomo a 180...
finisce che anche il senso del ballo muore insieme al rispetto per i tarantati che furono. e allora cosa rimane?

lo sputtanabile si sputtana. sopratutto se si vende bene. a sentire gli stornelli mugellani di marasco venerdi' non c'erano le frotte di alternativi che c'erano a certaldo ... perche'?

c'e'un pero'...
il festival di certaldo, come dice letizia, aveva anche dei pregi. e alla fine, paradossalmente si respirava piu'pizzica di quanto non succeda tante volte nelle piazze tarantolate del salento agostano.
ZzingaruPicciuttaru
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Messaggio da ZzingaruPicciuttaru »

Si potrebbe conoscere il nome del gruppo ?
giannino
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Messaggio da giannino »

Quest'estate in giro per il salento ho visto obbrobri musicali a cui mai mi sarei augurato di assitere....mi sà  che siamo giunti all'agonia...speriamo che muoia presto...
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Ialma
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Messaggio da Ialma »

Sacha : sono gli Original Salento Tarantae
Ma sono solo gli ultimi di una lunga serie di imbonitori che portano (e che porteranno) in giro la tarantata, che fa tanto etnico.
Ricordo una mail di un gruppo medioscarso che proponeva pizzica e la tarantata come parti dello spettacolo.
Gli stessi che durante un concerto pregavano il pubblico di lasciare spazio davanti al palco perché "i ballerini -pantalone nero e gilé nero- si dovevano esibire"
Non commento sennò poi dicono che sono acido...
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Il nome del gruppo per conto mio ha importanza relativa: preferirei non finisse, come tanti altri forum, in una cascata di critiche rivolte a chi non sa neanche si stia parlando di lui oppure, peggio, in una discussione feroce condita di insulti.
Proporrei a tutti i critici, a chi non capisce il perchà© di queste scelte, a chi le capisce o crede di capirle non condividendole ed a chi non ne puo' piu' di assistere a questo tipo di spettacoli, di non infierire ulteriormente: tanto più o meno le critiche penso sarebbero sempre le stesse.

A me piacerebbe un casino che ad intervenire fosse almeno uno dei diretti interessati: che qualcuno rispondesse al mio post motivando certe scelte, spiegandomi/ci il come mai si é deciso di proporre lo spettacolino della pseudo-tarantata in contesti simili.
Questo chiedo a tutti i musicisti che all'interno dei loro concerti propongono il siparietto della tarantolata:[size=14:0d347e8ae0] [b:0d347e8ae0]PERCHE'? A CHE SCOPO? COME MAI? NON VI SEMBRA DI MANCARE DI RISPETTO A QUALCUNO? DI OFFENDERE LA VOSTRA TERRA?[/b:0d347e8ae0][/size:0d347e8ae0]
Spiegatemi, fatemi capire, motivate le vostre scelte.
In fin dei conti mi sembra di chiedere veramente poco.

Spero di non essere troppo ottimista, o addirittura un sognatore, nello sperare che qualcuno DEGLI INTERESSATI, prima o poi, legga questo forum e risponda a queste mie domande.
ZzingaruPicciuttaru
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Messaggio da ZzingaruPicciuttaru »

Caro Valerio, era proprio quello che volevo fare; ma se nn conosco il nome.... Tra l'altro nel mio intervento nn credo di aver criticato nessuno ed inoltre ti ho scritto, anche, privatamente senza risposta alcuna. Credo che con il dialogo si possano risolvere un sacco di cose, ed il mancato "golpe/rave" di S. Rocco ne é testimonianza.
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Ialma
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Messaggio da Ialma »

Ho girato l'indirizzo del forum al gruppo in questione. Rimaniamo in attesa di risposta
letiantidotum
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Messaggio da letiantidotum »

mi fa piacere che si dicuta sul perché qualcuno proponga per spettacolo la pantomima dell' attarantamento. non c'é niente di personale con il gruppo che ha suonato a certaldo. io c'ero, ho suonato prima di loro..il discorso secondo me sta nel concetto di rispetto per le tradizioni che tanto é in voga di questi tempi ma che troppo spesso assomiglia a uno di quei modi di dire di cui nessuno sa spiegare bene il significato. io la mia idea é abbastanza chiara, ed onestamente é diversa da quella che ti porta, alle volte, a calcare troppo la mano, ed a voler mettere sotto gli occhi di tutti quello che, forse, sarebbe meglio conservare nella memoria e nelle sedi più opportune (si dovrebbe discutere se ce ne sono ancora ma..lasciamo stare). credo che a certaldo tutto sia scaturito dalle migliori intenzioni, del tipo "facciamo vedere cos'é" o "guardate cosa significa tarantata"... il fatto é che secondo me é inutile. piuttosto sarebbe bene che si spiegasse -poco ma bene- che pizzica non é pogo, non é tribal... che quella che -purtroppo o menomale- si balla ai concerti non ha niente a che vedere con quella che dovrebbe essere. non so se sia giusto sentirsi offesi, quando si vedono simili spettacoli. io mi sento infastidita piuttosto dal fatto che spesso discutiamo su quanto il salento sia geloso delle proprie tradizioni, su quanto sia vomitevole quello che succede nelle feste antiche, sacre, negli ultimi anni..e poi si scivola su queste contraddizioni che lasciano l' amaro in bocca. soprattutto a chi -talvolta- si sente rimproverare di non avere sangue salentino nelle vene ma di viverne le tradizioni...con un rispetto ed una consapevolezza che dedico solo alla mia terra ed alle memorie della mia gente.
per concludere, comunque, mi farebbe piacere che si riflettesse su quanto rimane di tutto quedto a chi guarda. poco. quasi niente. difficile poi pretendere che si capiscano i valori che nutrono la tradizione, se si collabora a renderla teatro.
davidefrak
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Messaggio da davidefrak »

Penso che con l'avanzare del tempo tutte le tradizioni vengono stravolte! Ma ciò non significa che non debbano essere rispettate, richiamate, ripensate. Vorrei riassumere 2 pensieri
1. La riproposta dell'attarantamento secondo me dovrebbe essere trasmessa a livello documentaristico, e non durante un concerto. Questo perché durante un concerto si sa benissimo che si tratta di finzione, e fingere su questo fenomeno non penso sia lodevole, sarebbe come prendere in giro uno su una sedia a rotelle o un malato qualsiasi. Quando si intraprende un percorso, musicale o di ricerca, penso si debbano avere ben chiari gli obbiettivi da raggiungere e da comunicare. Se questo episodio fosse accaduto durante un concerto del Canzoniere Grecanico in una cornice adatta e non in una sagra delle frise, non mi avrebbe dato fastidio, perché noi tutti conosciamo la loro storia e il loro impegno nelle ricerca del tarantismo, quindi conoscendoli sarei capace nel capire dove vogliono arrivare. Fatto da un gruppo con un basso sparato a palla e una storia di pochi anni non lo accetto, o fai la pizzica trance o fai la pizzica tarantata.
2. Riguardo alla contaminazione invece, penso che con gli Original Salento, ma prima di loro i Mascarimirì, i Sud Sound System, Manigold, etc si sia troncato ufficialmente la teoria "dell'integralismo salentino", quindi non capisco come sia possibile che ancora oggi il popolo salentino non accetti l'interscambio, la contaminazione, la fusione della loro tradizione con altre. La Pizzica appartiene al passato non al presente, il fenomeno della Pizzica é finito da tempo, quella di oggi é semplicemente la riproposta del fenomeno, ed ognuno lo ripropone [u:b3d5dce163]musicalmente [/u:b3d5dce163]come vuole, tanto non si offende poiché la pizzica pura é, e resterà  sempre, nei vari archivi.
Il passato ormai é andato, capiamo il passato e andiamo avanti altrimenti vivremmo sempre nel passato
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Davide, il tuo messaggio é interessante, ma vorrei che la discussione non si spostasse sulla contaminazione se possibile...
davidefrak
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Iscritto il: 11 agosto 2003, 16:08

Messaggio da davidefrak »

si...scusate se ho pisciato fuori dalla tazza....chiedo venia!
patchanka
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Messaggio da patchanka »

Ciao a tutti,
essendo l'organizzatore del festival Pizzica La Taranta volevo dire la mia.
L'universo di cui stiamo parlando é talmente ampio, anzi infinito, che pensare di inscatolarlo, dargli un limite, una fine, mi sembra assurdo. Penso di cose certe ci sia solo il buon senso. Sinceramente ero allo scuro di una simile dimostrazione durante il concerto. Offeso, disgustato, niente affatto. Capisco che quei ragazzi hanno tante carte da giocare e che sono agli inizi, età  media penso sotto i 20 anni. Quindi é lecito sperimentare, e lecito provare, e anche sbagliare se così si pensa.... io sinceramente posso dire che gli Ost hanno dato del loro meglio e questo si é sentito, se non interrompevo il concerto alla mezzanotte (limite massimo consentito dalle forze dell'ordine), di sicuro avevano l'energia e la voglia di suonare altre due ore.... altra cosa, gli Ost erano praticamente sconosciuti... mi fa molto piacere che se ne parli, in modo critico e magari costruttivo.... grazie a tutti coloro che hanno partecipato al festival ... ciao
montar
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Messaggio da montar »

Interessante discussione.
Se possibile, vorrei un chiarimento su di un concetto espresso da Davidefrak.
Se una cosa viene fatta dal Canzoniere tutto ok se invece viene fatta dal gruppo XYZ non va bene.
Secondo me se si tratta di ca..ta o di cosa buona e indipendente da chi la fa.
E poi non dipende anche dal pubblico che recepisce il messaggio trasmesso dal gruppo.
Io che sono del polo nord posso non conoscere ne il canzoniere ne il gruppo XYZ?
In questo caso quale sarebbe il risultato dell'esperimento?
Ringrazio anticipatamente chi vorra rispondermi.

Saluti.
davidefrak
Messaggi: 20
Iscritto il: 11 agosto 2003, 16:08

Messaggio da davidefrak »

Allora...non si sta parlando di una "cosa" qualsiasi, ma di un tentativo di messa in scena di episodi che in passato caratterizzavano il Salento. Quindi se questo tentativo me lo ripropone uno (canzoniere grecanico, Ass. Taranta, Winspeare) che ha fatto ricerca, che ha conosciuto direttamente questo fenomeno e lo ha capito, io lo accetto molto più volentieri, perché so anche che mi verrà  riproposto come era veramente, senza reinterpretazioni, poiché su un argomento tale c'é poco da reinterpretare. Se invece mi viene proposto da un gruppo col basso sparato a mille c'é già  qlc che non va, perché al tempo delle tarantate il basso non c'era. Quindi ben venga la pizzica rifatta col basso sparato, é una scelta musicale che rispetto, ma no la spettacolarizzazione del fenomeno delle tarantate, in quanto mi sa di presa in giro!
Valerio
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Messaggio da Valerio »

Una precisazione, in risposta al messaggio di "patchanka": io non sono entrato nel merito della qualita' della musica, dei musicisti, del gruppo e della serata organizzata a Certaldo di proposito.
Non li avevo manco nominati, nel primo messaggio, il gruppo ed il locale.
Ho solo dato un paio di indicazioni per far capire quale fosse il contesto in cui si e' inscenato l'attarantamento, e credo di non essermi inventato niente.
Detto questo, ci terrei particolarmente che la discussione non venisse spostata su altri binari: le due serate che ho trascorso al Patchanka sono state nel complesso piacevoli, i ragazzi del gruppo in questione erano effettivamente giovanissimi, di entusiasmo ne avevano tanto ed alcuni erano particolarmente bravi (la ragazza che si e' tarantata, in particolare, é impressionante: una voce strepitosa, per i miei gusti).
La musica che fanno a me non piace molto, ma é tutto un altro discorso che vorrei non affrontare qua.
A volerlo si potrebbero elencare tanti altri pregi o difetti del gruppo e della serata in questione, ma, se proprio qualcuno ha voglia di farlo, che apra un altro topic perfavore.

Ho preso spunto dal concerto di Certaldo per pormi e porre una serie di interrogativi e vorrei tanto che restassero questi l'argomento del topic.
Altrimenti sperare che qualcuno possa rispondere alle mie domande non sara' manco piu' un sogno, ma una vera e propria utopia.

Un saluto a tutti
giannino
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Messaggio da giannino »

davidefrak: "La Pizzica appartiene al passato non al presente, il fenomeno della Pizzica é finito da tempo, quella di oggi é semplicemente la riproposta del fenomeno, ed ognuno lo ripropone musicalmente come vuole, tanto non si offende poiché la pizzica pura é, e resterà  sempre, nei vari archivi".

Davide più di qualcuno si potrebbe incazzare se leggesse questa frase del tuo post, prima di tutto perché ad essere morto non é la pizzica ma al massimo il tarantismo, e poi perché la pizzica é ancora una musica ed un ballo molto sentito in certi contesti ed ha delle particolarità  che, pur variando tra zone e suonatori, non si possono stravolgere esclusivamente in nome di una contaminazione a tutti i costi. La modernità  di alcuni luoghi e di alcune persone é ancora la pizzica pizzica fatta come si faceva una volta...e questo non vuol dire vivere nel passato ma far rivivere il passato nel presente...c'é forse qualcosa di più magico che si possa fare?...

Tornando alla tarantolata sul palco...non é certo un modo per spiegare a chi non lo conosce il fenomeno del tarantismo...penso che ci sia una bella differenza tra una strafiga che balla gira e mostra le chiappe al vento e le immagini strazianti delle tarantate che ci hanno mostrato alcuni documentaristi del tempo....
CarloTrono
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Messaggio da CarloTrono »

Non sono del tutto d'accordo con te, Davide. Io non penso che sia il gruppo a fare la differenza, anche perché ci sono gruppi storici che ancora oggi fanno ogni tanto delle boiate pazzesche, nonostate gli anni e anni di presenza nella scena del fenomeno della riproposta.
Sono d'accordo quando dici che una simile rappresentazione deve essere fatta in un certo modo, ma personalmente sono del parere che oltre al modo, bisogna anche considerare il luogo dove viene fatta. Trovo inconcepibile una rappresentazione del dramma del tarantismo in una pubblica piazza, dove (l'ho ripetuto tante volte, lo ripeto ancora) potrebbe essere presente ad assistere un parente di un tarantato, oppure una tarantata o ex tarantata sopravvissuta (vi ricordo che fra i pochi casi analizzati dall'equipe di De Martino, c'era una ragazzina di 13 anni, chissà  quante coetanee c'erano). Attraverso quella rappresentazione, fatta per spettacolo, fatta per impressionare i turisti con qualcosa di "esoticheggiante", queste persone potrebbero rivivere in maniera dolorosissima il dramma che si sono faticosamente lasciati alle spalle oppure che ancora si trascinano dietro. Perché, ricordiamolo, il tarantismo era un [b:5a5af7f112]dramma[/b:5a5af7f112].
Forse l'unica sede dove il tarantismo potrebbe venire rappresentato é il teatro, non lo so...é l'unico posto dove é possibile anticipare la rappresentazione con una spiegazione chiara di cos'é il tarantismo...oppure far capire attraverso la rappresentazione scenica che il tarantismo porta con se dolore e miseria.
Mi ricordo ancora un concerto di qualche estate fa, nel quale al centro della ronda di pogo-pizzica-di-gruppo, c'erano tre-quattro ragazzette che si erano buttate a terra pseudotarantolandosi in mezzo a fumi di polvere sollevati dai ballerini (non c'era asfalto, ma terra battuta). I turisti (ma anche i locali) le guardavano interessati, e sicuramente stavano iniziando a credere che la pizzica si ballasse in quella maniera...
...insomma...una cosa del genere non può essere fatta per spettacolo, ma solo per cultura, spiegando per bene la cosa. Quindi più che "chi", bisogna considerare il "come" e il "dove", secondo me.
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
patchanka
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Messaggio da patchanka »

....insomma...una cosa del genere non può essere fatta per spettacolo, ma solo per cultura, spiegando per bene la cosa. Quindi più che "chi", bisogna considerare il "come" e il "dove", secondo me.

Verissimo.... la cultura forse é spettacolo?! e viceversa?! serviamoci dello spettacolo per trasmettere cultura, contenuti....
lo spettacolo di per se é forse un mezzo potentissimo per far penetrare la cultura! a volte é facile trasmettere cultura, chip, facile, pop, commerciale, ma l'importante é che quasta ci sia, che susciti interrogativi, curiosità , voglia di approfondire.....

Mi viene a mente un episodio accaduto durante queste 4 serate.... (non voglio assolutamente spostare la discussione su altro tema ma é veramente curioso e di cultura si parla):

Dopo il concerto dei Niuri Te Sule, si era formata una cerchia di musicisti, di fronte al palco. Questi disposti a cerchio contenevano due ballerini (uomo donna). La danza era bellissima, la luce rossa infuocata, tutti erano ipnotizzati dalla situazione... improvvisamente uno sconosciuto si é intromesso nel cerchio, ha puntato la ballerina negli occhi con aria da galletto.......!!! Il panico!!! si é rischiato la rissa. Questo sprovveduto, giovincello, ignorava completamente ciò che stava accadendo, e credeva che chiunque si potesse gettare a corteggiare la ballerina.... E' stato praticamente assalito... Poveretto.. io nel frattempo cercavo di placare gli animi e mi chiedevo cosa stava succedendo. CULTURA. TRADIZIONI. Magari si conosce il passo, si sa battere un tamburello, ma non si conosce la cultura che sta dietro tutto ciò. Quindi ben vengano i festival che promuovono tale cultura. Il nostro é stato un piccolo esperimento, ma questo ci ha reso coscienti del fatto che la musica é solamente un mezzo, un innesco, poi la bomba, il contenuto, va cercato e proposto, va vissuto. 4 giorni sono pochi, e vissuti solamente durante gli stage ed i concerti non basta. la cultura va vissuta.
montar
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Messaggio da montar »

Premesso che ringrazio Carlo per le considerazioni fatte,
mi hai fatto risparmiare la risposta a Davidefrak.

Inoltre vorrei sottolineare due cose.

La prima riguarda il post di Giannino, in cui sottolinea una cosa molto interessante: la differenza tra due diversi aspetti della tradizione: il "mondo" del tarantismo e il mondo del corteggiamento, divertimento o altro.
Io, sinceramente quando leggo articoli , presi da giornali autorevoli e scritti da persone autorevoli, riportati su questo portale; non mi sembre che si faccia questa distinzione. Questa distinzione non viene, praticamente fatta ne da chi scrive l'articolo ne da chi lo commenta,
la qual cosa mi lascia sconcertato perche' viene fuori soltanto da episodi palesi come in questo caso. Invece dovrebbe essesre fatta a livelli ben piu' profondi.

Ecco l'atra puntualizzazione, che nasce dalle considerazioni del sig. Patchanka, dalla mia meodestissima esperienza organizzativa e dalla mia lunghissima passione per il popolare/tradizionale. Le opinioni che esprimo non devono essere riferite a questo caso particolare.
In sostanza l'organizzatore (singolo o associazione) dell'evento oltre a divertire a proporre qualcosa agli altri la propone principalmente a se stesso, quindi almeno chi organizza e' dovrebbe essere a conoscenza della cultura che c'e' dietro, anche solo per aver letto in materia . Almeno, nel mio caso e' così e penso anche in moltissimi altri casi. Quindi prima di scegliere un gruppo valuto tante cose, prima di tutto il repertorio del/dei gruppi cosa fanno sul palco cosa non fanno, se necessario guardo un filmato (oggi e cosi' facile ottenere queste info, es.) cerco su Internet etc. etc. , insomma e' molto facile reperire che tipo di idea portano avanti, se ne hanno una.

Poi una cosa per me importante: il gruppo e capace di modificare il suo programma, non stravolgerlo, in funzione del pubblico. Perche' non dobbiamo dimenticare una cosa che un concerto che si vuol avvicinare al popolare/tradizzionale deve mettere in conto anche il fatto che il pubblico e' parte attiva dell'evento, altrimenti meglio accontentarsi della ndt.

Pongo questa domanda: ogni gruppo va bene per qualunque tipo di bblico?
O meglio ogni repertorio va bene per ogni tipo di pubblico?

La cultura va vissuta ma ci possono essere tanti modi per avvicinarsi.
Scusate la contorsione del discorso

Cordiali Saluti.
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