Pantomima concertistica di un attarantamento

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giannino
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Messaggio da giannino »

Ma ormai chi non lo fa? Fa moda!
raheli
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Messaggio da raheli »

insomma!
caro Giannino, non é che poi proprio tutti tutti lo fanno!
Maruko_KuFu
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Messaggio da Maruko_KuFu »

Alcuni si rifiutano e vengono pagati di meno e a malincuore a fine concerto... ma per vendetta parlano male dei prodotti che il "mecenate", richiedente la tarantantatatata, vende. Ecco. Così si insegna.
FIGLIADELURE
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Messaggio da FIGLIADELURE »

E no ragazzi...anche per una sovversiva come me questo é davvero troppo! Già  due anni fa, quando sono stata a Galatina, sono stata disgustata dal fatto che all'alba del giorno di Santu Paulo la folla era attratta dalla presenza dell'ultima tarantata..come se aspettassero che l'anziana donna, come un fantoccio potesse di nuovo "farsi prendere" dal morso della taranta! Ormai possiamo aspettarci davvero di tutto!
montar
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Messaggio da montar »

Cara Figliadelure.
Al di la' delle singole discussioni dove ognuno dice la sua, e' qui ci si puo' scontrare su tutto.
Se si va a ritroso in ognuno di noi, si possono provare tanti scheletri, io in primis .
Il problema é guardare lontano, meta a cui tendere.
Quindi a partire dalla storia e dalla cronaca si costriscono le ideali verso cui dirigersi.
Secondo me i ragazzi di pizzicata, anche loro con tutti gli scheletri possibili ed immaginabili, provano a tracciare una linea per il presente e per il futuro. Io le loro idee le trovo interessanti. Forse ci sono altri gruppi di persone che hanno delle idee migliori, questo non lo so (ho una piccola visibilità ) , ma se le idee alternative, al giorno d'oggi, rimangono nel cassetto, praticamente non esistono. Al momento un'alternativa migliore della loro non la vedo.
Ovviamente come dici tu, si possono fare tanti casi che contraddicono le loro idee,
io ad esempio ho recuperato diverse registrazioni amatoriali del festa di torre paduli, l'ultima del '99 ... e come dicevo post addietro c'e' una alternaza tra corteggiamento e terapia.
Quindi bisogna vedere le idee che escono come orizzonte culturale, non come riscontro immediato. Poi non e' detto che tutti le condividano.
Io la prima "pizzica tarantata" da disco (33 giri) l'ho ascoltata nel 1977 (di Giulio Cesare he he he) gia' allora mi chiedevo ma come si fa a ballare con ritmi così, infatti data la penuria di informazioni, piu' che la penuria la difficoltà  sooggettiva di recuperare le info dovuta a tanti fattori, pensavo che non si ballasse, a meno che non fosse qualcosa di sfrenatissimo. Comunque pensavo che non si ballasse affatto. Poi persona più esperta e piu' grande mi disse, confronta l'interpretazione che fanno della musica delle nostre zone ... anche se non e' la stessa cosa pero' hai una idea di cio' che avviene in generale, questo accadeva alla mia veneranda età  di anni 11 (ma e' un'altra storia, che poco ha a che vedere con l'argomento, era il ritorno al tradizionale degli anni '70).


Ciao.
FIGLIADELURE
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Messaggio da FIGLIADELURE »

Mi spiace MONTAR ma non ho capito bene il tuo discorso! Io non critico il loro modo di fare musica (anche perché non li ho mai ascoltati!)..quanto piuttosto quello di strumentalizzare e rendere spettacolo cio' che ai suoi tempi era considerato qualcosa di mistico..sacro! ho capito male!?
montar
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Messaggio da montar »

Cara figliadelure.
Io preferisco restare lontano 3000 km ed ascoltare il peggiore CD di musica salentina, piuttosto che andare a vedere l'ultima tarantata.
Quindi diciamo la stessa cosa ma da punti di vista diversi.

E' penso, magari sbaglio, che molti degli interventi in questo topic vanno in questa direzione.

Comunque sono il meno adatto ad affrontare questi temi, non essendo salentino.

Ciao
chuchulain
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Messaggio da chuchulain »

Sannicola (Lecce), Piazza del Mercato, Sagra dei Sapori Locali, Agosto 2002 (se ricordo bene).
Ospiti CANZONIERE GRECANICO SALENTINO (questo lo ricordo benissimo).
Durante il loro concerto esibizione di una tarantata vestita SOLO da una sottanina nera.
Non mi sono scandalizzato...mi sono goduto lo spettacolo...non era niente male (la tarantata naturalmente)!!
Peccato che voi di Pizzicata non eravate li, altrimenti avreste sospeso lo spettacolo?
Vi sareste messi contro il CANZONIERE, uno dei gruppi storici, autorevoli, seri, legati alla tradizione, attendibili ecc ????
chuchulain
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Messaggio da chuchulain »

faccio una precisazione: aveva il perizoma
Maruko_KuFu
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Messaggio da Maruko_KuFu »

Ecco: anche io avrei sbavato sulla donna, al momento dell'atto... ma é proprio questo che rafforza e giustifica la contrarietà  di chi, come me, non vuole la "spettacolarizzazione" a tutti i costi. Anche io posso chiamare Jessica, la spogliarellista di Cernusco sul naviglio e farla ballare in babydoll la pissica, ma... che minchia mi resta? Ha? Che, ben prima di questa discussione, pure io ci sono stato tentato... ma ho detto di no. "Certe cose non si fanno e noi non le facciamo!" dissi, e il tizio si sta ancora godengo i soldi in meno che ci ha dato.
Le persone che si ricordano di me per la f#k@ di una??? Mi dispiace, ma o canzoniere, o mascarimirimì, o zoé, o i birbanti, o briganti, o cridens clirvuoter revaival, o Pink Floyd che siano: non c'é giustificazione che tenga la mia ragione: non sono d'accordo.
Personalmente in quel concerto vedendo una cosa del genere avrei sicuramente fatto la cosa migliore: sarei andato via, a casa. E magari ne avrei parlato con degli amici con cui andiamo d'accordo. O di fronte una birretta al bar, o in questo forum poco importa: ne avrei parlato e avrei espresso la mia indignazione.



Perizoma... ummm, di che colore???
Maruko_KuFu
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Messaggio da Maruko_KuFu »

Ah dimenticavo: c'é modo e modo di fare le cose, però, a prescindere dalla teatralitrà  "sceneggiata", che a seconda del fine potrebbe andare benissimo, rappresentare una tarantata equivale a rappresentare una lebbrosa che soffre, una povera nigeriana malata di aids, una vecchietta col parkinson... ecco, a questo si pensa??? Che mica si divertivano...
Rappresentarla durante una festa, con gente sozza di wurstel in panini e vino annacquato... che canta, grida, fa le foto col telefonino... e... come me e il 99,9 periodico % dei maschi, si eccita alla vista del perizoma... ecchemminchia... dai, non é cosa giusta... ho ragione in ogni caso a non essere d'accordo.
arakneviola
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Re: Pantomima concertistica di un attarantamento

Messaggio da arakneviola »

beh...io nn sn salentina a tutti gli effetti ma sn cmq pugliese(bari)..nn posso darti una vera spiegazione a ciò ke succede in giro per l'italia sul "fenomeno"della pizzica(citando il libro il fenomeno del tarantismo)...posso solo dirti ke oggi é fashion,à  la page....trendy dimoda....dillo cm vuoi...é semplicemente qlk che ora funzione.detesto i salentini che ci guadagnano sopra,chi nn capisce, ki nn si informa etc etc.ho una sola consolazione e/o pseudo soluzione:ora vivo a roma per studiare antropologia.ho scelto qst facoltà  per riportare un bel pò di ordine in futuro.spero di riuscirci.
LUMAURIZIU
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Messaggio da LUMAURIZIU »

Insomma ! chi mi ha letto qualche volta nei forum mi conosce certamente come un "conservatore" o un "purista" di vecchia data e potrà  rimanere sorpreso da ciò che sto per dire, ma io sono totalmente contrario a demonizzare a priori chi rappresenta scenicamente la crisi di una tarantata e la sua risoluzione attraverso i suoni, i colori, il paesaggio simbolico e la danza.

Del resto perchà© mai dovrei farlo ? La rappresentazione artistica e la drammatizzazione scenica sono soltanto forme di comunicazione, strumenti di trasmissione per via estetica di conoscenze ed emozioni tra gli esseri umani; simboli che ci aiutano, a volte, ad immaginare ed in parte intravedere altri piani di realtà  spesso nascosti a quella percezione ordinaria che utilizza soltanto il pensiero analitico e razionale.

Credo che nessuna persona libera possa accettare la pretesa che esistano soggetti o temi sui quali, a priori, non sia ammissibile rappresentare artisticamente e/o drammatizzare scenicamente: dalla passione di Cristo alla vita di Maometto, passando attraverso i Martiri di Otranto, la Shoa, l Aids, il caso Moro, la pedofilia, l alcoolismo, l inquisizione, l 11 settembre, la vita di Mussolini, il disastro del Vajont, il tarantismo, le lotte delle tabacchine nel Salento e chi più ne ha più ne metta.

Ciò che conta secondo me é che la rappresentazione sia fedele al significato profondo dell oggetto rappresentato e rispettosa di esso, che riesca a coglierne e trasmetterne la sua essenza, la sua verità , un suo aspetto magari non proprio evidente; che la rappresentazione abbia un fine etico ed onestamente dichiarato, che riesca effettivamente a toccarti dentro ed a mettere in comune emozioni e consapevolezze profonde difficilmente percepibili con altri mezzi; quando tutto ciò accade, allora non può che esserci il massimo rispetto per l artista.

Personalmente provo a formarmi un giudizio sulla base di questi parametri, e preferibilmente solo dopo aver assistito alla rappresentazione, non prima o per sentito dire: può fare eccezione secondo me solo il caso in cui la rappresentazione, per il modo stesso in cui si annuncia, non sia evidentemente distruttiva dello stesso oggetto rappresentato/drammatizzato, ovvero palesemente in contrasto con tutti i principi sopraesposti (esempi: festa rave - scampata - davanti al Santuario di S. Rocco a Torre Paduli la notte del 15 agosto; rappresentazione scenica della tarantata a Galatina il 28/29 Giugno, nel luogo e nel giorno del rito).

Utilizzando questi parametri, allora, non posso che avere il massimo rispetto sia per Aramiré quando mi drammatizza in modo molto sobrio e toccante, con canzoni e teatralizzazione di testi, le lotte operaie salentine del secolo scorso; sia per il Canzoniere e per la splendida Laura Nascosto quando mi rappresentano, magari un po meno sobriamente ma in modo davvero molto emozionante, la danza della piccola taranta.

Da entrambi ho ricevuto sprazzi di verità  ed emozioni impagabili.

Certo, nessuno é perfetto, ed in qualunque drammatizzazione / rappresentazione convivono sempre i pregi e i difetti sia nei fini che nei risultati: fortunatamente il bilancino ufficiale per giudicare non ce l ha nessuno, per cui l artista deve essere pronto ad accettare tanto i giudizi più entusiasti quanto le critiche più feroci, provando soltanto, se ci riesce, a farsi sempre un onesto esame di coscienza.

Infine, cosa dire del pubblico ?

Ognuno ha la sua sensibilità , il suo spessore, la sua storia, il suo sapere, i suoi principi, i suoi limiti, e su questa base ognuno, di fronte ad una rappresentazione, si porta a casa quello che può e si forma il suo giudizio: personalmente non credo sia colpa di Laura Nascosto se nella stessa piazza in cui ha ballato ci sia stata gente che si é portata a casa essenzialmente l immagine del suo perizoma ed una gaudente emozione feticistica piuttosto bassa offuscata dai fumi dell alcool e dai grassi indigesti della servola, altra gente che si é portata a casa l indignazione per quello che ha ritenuto essere l ennesimo "abuso sui ragni" perpetrato in nome del più ottuso business fondato sul marketing territoriale, e gente che invece si é portata a casa l emozione e la conoscenza estetica regalata da un corpo esile trasfigurato in una trance danzante nella quale il confine tra finzione scenica e realtà , tra significato e significante, tra simbolo e verità , tra attore e pubblico, tra storia e contemporaneità  non era probabilmente del tutto scontato.

In ogni caso é proprio vero: non é oro tutto ciò che riluce ed é sempre un peccato che le perle siano date ai porci.
chuchulain
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Messaggio da chuchulain »

lumauriziu: sempre controllato e professionale nelle risposte. Mi ha dato spunto per una riflessione.
Si parla di "dramma" delle tarantate. Ma fu vero dramma o fu anche un' occasione per alcune donne di uscire da uno status sociale che all'epoca le relegava al ruolo di "cenerentola" in una famiglia dominata dagli "uomini" del tipo "padre padrone"?
giannino
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Messaggio da giannino »

Io penso che se ci deve essere teatralizzazione di un fenomeno anche doloroso questa debba essere fatta da gente competente (preferibilmente attori) ed in luogo adatto (il teatro?..di certo non la sagra della piscialetta), preferibilmente davanti ad un pubblico ricettivo e non ubriaco, soprattutto interessato, e che sia preferibilmente già  infarinato dall'argomento "tarantismo". Penso che pochi gruppi di riproposta abbiano il modo di attuare la rappresentazione della tarantata in questo modo, e credo che quindi i loro fini siano sempre MOLTO DISCUTIBILI e di certo assolutamente NON CULTURALI.
montar
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Messaggio da montar »

Purtroppo non riesco a non rispondere
all'amico di forum Maurizio.

A mio parere, dopo le ultime scoperte sulla presenza dei maiali nelle navi puniche, vedi quella di Lilibeo ( Museo della nave punica di Marsala ).

Il maiale sulle navi puniche serviva da:

1) Sirena in caso di nebbia, in quanto il maiale é in grado di grugnire per ore.

2) Bussola, in caso di mare agitato buttavano il maiale in acqua e dopo alcuni giri si diregeva verso la costa più vicicna.

3) Metereologo, previsione delle tempeste.

Quindi, in generale, i detti sui maiali dovrebbero essere perlomeno modificati.

Dopo queste considerazioni non so se sia ancora offensivo dare del maiale a qualcuno.

Prendi queste considerazioni appena fatte come uno scherzo, anche se le cose scritte sono serie.

Ora sinceramente, la risposta spetterebbe a Raheli, non mi sento di mettere sullo stesso piano il discorso che fà  Aramiré con quello che fanno altri gruppi. Credo che Aramire, nelle sue "mazzate", faccia un chiaro discorso politico e sociale un po' come gli E' Zezi. E forse e' uno dei pochi gruppi che apriori puoi stabilere se andare o meno ad un loro concerto.

Poi in tutta Italia, ci sono diecimila concerti di musica, ma che io sappia di rappresentazioni teatrali o di balletti (cioe' dove i ballerini sono sul palco e i musicisti sono in quella buca davanti al palco stesso) non ne ho mai sentito parlare. Se mi dai delle informazioni in merito ti sono riconoscente.

Ci sono tanti altri contesti in cui, nella realtà , si passa da uno stato normale ad uno stato di trance, o chiamalo come vuoi, estatico, di esaltazione etc.
Ma credo che il tarantismo sia uno dei pochi in cui attraverso la musica si passa da uno stato particolare ad uno normale (mi riferisco al sud Italia).
Cioé nel tarantismo, con la musicoterapia, accade l'esatto contrario rispetto ad altre situazioni.
Allora vedo, come al solito, anni luce lontano la ballerina che va in trance (di pizza he he he ) con la musica.

Invece in una rappresentazione teatrale sarebbe presente anche la parte del tarantismo senza musica, cioé in particolare quando la ballerina si trova in uno stato alterato (finto, si tratta di rappresentazione) non dovuto alla musica ma a tutto il resto, incluso quello che dice Chuchulan.
In tal caso uno spettatore anche impreparato assiste a tutta l'evoluzione nel suo complesso o sbaglio.
Ti sono ancora sinceramente grato se mi dai informazioni su qualche spettacolo con una rappresentazione senza la parte musicale.

Io ho letto solo la terra del rimoroso, quindi ti/vi prego di corrergermi se ho detto delle ca...te.
Per quanto faccia il sapientone, sono qui per imparare e scambiare delle idee.

Saluti.
Valerio
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Pantomima concertistica di un attarantamento

Messaggio da Valerio »

[quote:e9a3223bd1="LUMAURIZIU"]
Ciò che conta secondo me é che la rappresentazione sia fedele al significato profondo dell oggetto rappresentato e rispettosa di esso, che riesca a coglierne e trasmetterne la sua essenza, la sua verità , un suo aspetto magari non proprio evidente; che la rappresentazione abbia un fine etico ed onestamente dichiarato, che riesca effettivamente a toccarti dentro ed a mettere in comune emozioni e consapevolezze profonde difficilmente percepibili con altri mezzi; quando tutto ciò accade, allora non può che esserci il massimo rispetto per l artista.
[/quote:e9a3223bd1]

Sottoscrivo ogni singola parola.
Impossibile non essere d'accordo.

Sarebbe bello poter conoscere le motivazioni di ogni singolo gruppo che propone simili rappresentazioni, come ed in che contesti le propongano e magari anche quante e quali emozioni e consapevolezze queste rappresentazioni trasmettano agli spettatori che assistono.
Ma la vedo piuttosto complicata come indagine.
montar
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Messaggio da montar »

A completamento della mia opinione che può essere condivisibile o meno.

Vorrei sottolineare l'estrema facilità  di recuperare da parte di appassionati di musica
popolare/tradizionale viedeo amatoriali di qualunque gruppo.
Questo la dice lunga sul fatto di azzardare delle ipotesi o supposizioni del tipo
senza aver visto, senza aver ascoltato...
Forse sbaglio ma secondo me manca la conoscenza dello stato della situazione fuori "sede".
Perche' una cosa e' discutere sulle situazioni tradizionali salentine, in tal caso non posso che starmene zitto. Un'altra é discutere sui gruppi che vanno in giro in tutta Italia da decenni.

Es. un mesetto addietro ho fatto due chiacchere con una ballerina di uno dei piu' famosi gruppi salentini.
Dopo averci ballato insieme gli ho detto:-
< é vero che fai parte del gruppo piu' criticato del Salento >.
Lei mi ha risposto:-
< Si é vero ma tu come fai a saperlo da 1300Km di distanza >.
io gli ho risposto:-
< Il paese e' piccolo, la gente mormora e le linee di casa sono ad alta velocità >.

Caro Valerio,
quello che dice Maurizio in assoluto e' pienamente condivisibile, chi non lo condivide preso in assoluto, io lo condivido un po' meno quando viene calato nella realtà .
E' vero che Benigni ha fatto un capolavoro con "La vita e' bella" ma poi non ho visto nessuno con una video camera da 200 euro fare un corto o un film sullo stesso argomento.
Fortunatamente siamo in un paese in cui possiamo dire: si quello lo condivido, no quello non lo condivido; che si tratti di Benigni,di un gruppo storico di musica popolare o di un partito politico.
Non a caso ho citato Benigni, vedi il simpatico show con Celentano su ispirazione di Totò, Peppino e la Malafemmena.

Su questo argomento penso proprio di non aver più nulla da dire.

Infine auguro ad Aracneviola che riesca a soddisfare i suoi desideri.
Se vuoi partire a metter le cose in chiaro da lontano ecco un suggerimento
che potrebbe risultarti utile:
ti invito a visitare il sito dell'archeorganologo walter Maioli:
www.soundcenter.it/
da più di trenta anni si occupa delle origini della musica.

Cordiali saluti a tutti.
Valerio
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Messaggio da Valerio »

[quote:27ac1ebba5="Alessandra Belloni"]E' infatti il ritmo ossessivo in 6/8 che crea la trance (come del resto in altre culture) ed i diversi accenti della Pizzica che fanno saltare e girare le Tarantate fino a che non crollino a terra, dove riposano, e poi riprendono una danza con i movimenti del ragno che le ha morse. [b:27ac1ebba5]Sono totalmente affascinata e profondamente presa dall'aspetto spirituale terapeutico del tamburello e della danza, e sono riuscita a ricreare sul palco il rito delle tarantate molto fedele alla tradizione. È stato così che ho cominciato a sentirmi anch'io un po' tarantata, e a volte un po' sciamana, dato che mi sono curata così da sola, ballando e suonando, da alcuni problemi fisici.[/b:27ac1ebba5][/quote:27ac1ebba5]
(http://www.zioshow.it/view.php?id=13&area=3)

E mo' tutto mi é più chiaro!!!
Fin'ora mi era mancato lo sciamano che mi spiegasse.........
Maruko_KuFu
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Messaggio da Maruko_KuFu »

Sto sei ottave... come ha fatto a contare 6 movimenti in una battuta di pizzica...? E' impossibile!

:)

Se volete vi spiego anche perché.

E' un po' come dire che Giuliano Ferrara é magro.

Forse da sciamana, durante un ciacra voiajj tra i campi elisi e i verdi (di marijuana di pessimissima qualità ...) pascoli ha incontrato lo spirito guida di Al Bano ubriaco...
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