Il Borgo Cantato, un esempio da seguire

In questa categoria sono raccolte tutte le discussioni che erano precedentemente organizzate nelle vecchie categorie del forum. Fino al passaggio al nuovo forum, tutte le discussioni aperte si troveranno in questa unica categoria
Rispondi
CarloTrono
Amministratore
Messaggi: 977
Iscritto il: 11 maggio 2003, 11:06
Località: Copertino (Lecce)
Contatta:

3502

Messaggio da CarloTrono »

Purtroppo, devo aprire questo post-resoconto sul bellissimo festival "Il Borgo Cantato" con la notizia più brutta: Benedetto Albanese, cantore storico di Cisterno, suonatore di organetto e tamburello, é rimasto vittima di un incidente stradale mentre si recava in un luogo di campagna proprio per suonare e cantare con gli amici. In genere in queste occasioni si dicono frasi di circostanza, tipo "abbiamo perso un altro pezzo della nostra tradizione". Sicuramente é vero, ma oltre alla memoria di tantissimi canti e sonate, se ne andata sopratutto una persona cara a molti... ci uniamo al dolore dei familiari e degli amici. E' un po' difficile adesso iniziare a parlare della bellissima manifestazione, che si é svolta a Cisternino il 9 e il 10 Luglio, con gli stessi toni entusiastici pensati prima di questa brutta notizia. Durante questa due giorni, ho avuto il piacere e l'onore di avvicinare alcuni degli anziani che si sono esibiti con semplicità  e increbile maestria sul palco allestito al "Giannettino". Pur conoscendoli per la prima volta, e in maniera superficiale a causa del poco tempo disponibile, sono rimasto da tutti molto colpito, sopratutto per la maniera stupenda con cui ricambiavano il mio sguardo curioso con un bel sorriso. Al di la' dell'abilità  con cui cantano e al di la' del numero di canti che conoscono, sono tutti persone bellissime, con cui vale veramente la pena passare il tempo. Peccato che non tutti ce ne accorgiamo, finché non é troppo tardi. Cerchiamo di parlare del festival...Innanzitutto, mi preme mettere in evidenza l'enorme sforzo organizzativo del grande Mario Salvi, il quale si é fatto veramente ammazzato di lavoro per portare avanti, quasi da solo, il festival. Mentre io stavo comodamente seduto ad ascoltare il bravissimo Stà©phane Delicq (ve ne parlo fra un po'), vedevo dalla finestra Mario Salvi farsi in quattro per sistemare tutto: ha organizzato il festival, ha preparato la grafica (che devo dire, non é niente male), ha montato il palco, l'amplificazione, le luci, attaccato i manifesti (compreso quello gigantesco dietro il palco), sistemato le sedie, accolto gli artisti e gli ospiti...insomma, uno sforzo notevole per un risultato eccezionale. Il bello é che ogni volta in cui ho provato ad offrire il mio aiuto, lui non voleva assolutamente "scomodarmi". Alla fine mi ha accontentato, sono riuscito ad aiutarlo a trasportare le casse sul palco...ben misera cosa rispetto a quello che ha fatto da solo.Insieme a Mario Salvi, hanno contribuito alla realizzazione del festival Antonio Esperti, con il ruolo di responsabile dei contatti e delle relazioni esterne, e Massimiliano Morabito, con il ruolo di consulente scientifico.Vi ho nominato Stà©phane Delicq. La rassegna si é infatti aperta con un (a mio avviso) interessantissimo "ponte culturale" che ha collegato Cisternino con la Francia. Delicq ha tenuto un bellissimo seminario sull'organetto, e  ha letteralmente deliziato con le sue magie sull' "accordà©on diatonique". Nel caso di Delicq, infatti, non si può fare a meno di utilizzare questo termine, "magie"...ditemi voi come definireste la tecnica di un artista che riesce a trasformare un otto bassi in un...diciotto bassi !!!Adi la' dell'abilità  tecnica ed espressiva (semplicemente sconfinata, per me che sono totalmente ignorante sul repertorio francese é stata una vera rivelazione), mi ha colpito ancora una volta l'uomo che sta dietro l'artista. Stà©phane é una persona deliziosa come la sua musica. Siamo stati una mezza giornata insieme, e lui non si é mai risparmiato, non ha assunto il tipico atteggiamento da "artista di fama" (anche se ha i numeri per assumerlo, eccome !)...ha accontentato sempre le nostre richieste, esibendosi per noi senza nessuna remora e con un palese piacere di suonare. Il festival si é aperto il 9 con la "prima metà " dei cantori e suonatori di Cisternino (purtroppo non ricordo i nomi di chi si é esibito il primo giorno e di chi il secondo, li nominerò tutti alla fine), dopo si sono esibiti gli eccezionali fratelli Antonio e Vincenzo Forestiero (75 anni il primo, 85 il secondo) di Sarconi (PZ), suonatori di zampogne e ciaramelle. Antonio, il più giovane dei due fratelli, é anche un abilissimo costruttore. Mi ricordo di aver già  incontrato in un'altra occasione i fratelli Forestiero, in una "gita" fra i monti lucani. In quell'occasione, un mio "compagno di comitiva" chiese ad Antonio Forestiero quanto tempo impiegasse per costruire una zampogna, e quanto quindi costasse acquistarne una. Lui rispose "ci metto il tempo che ci vuole...perché? mica il tempo si paga?". Ora, questa frase detta da un anziano ultrasettantenne a dei giovani appartenenti ad una generazione che non fa altro che correre spesso inutilmente dietro a mille cose, senza mai avere il tempo per farne una in maniera decente, é come un cazzotto alla bocca dello stomaco. Hanno chiuso la serata i musicisti provenienti dalla Calabria: Sergio di Giorgio e Domenico Morello da Reggio, Vincenzo Cesario e Pasquale Ruffolo da San Lucido (CS), Attilio Cirillo, Luiano Serpa e Maurizio Cuzzocrea da Paola (CS). Dopo il concerto "organizzato", la cosa più bella é stato vedere i musicisti delle varie regioni parlare fra di loro. Mi sono trovato in mezzo ad una conversazione fra i fratelli forestiero e i zampognari venuti dalla Calabria...i Forestiero parlavano il loro dialetto, altrettanto i calabresi...e incredibilmente si capivano benissimo ! Quando ho interrogato Mario Salvi su questa cosa, mi ha risposto "guarda...i zampognari, quando parlano fra di loro, non si sa come, si capiscono sempre !"Dalle parole si é passato ai fatti...il giardino e le stanze del Giannettino si sono riempite di suoni...bastava fare pochi passi e sembrava di fare chilometri, passando da Cisternino alla Calabria, alla Lucania e viceversa. Alla fine gli infaticabili Calabresi hanno avuto la meglio (anche in virtù della loro più giovane età ) e hanno pacificamente (si fa per dire) occupato tutta la fonosfera disponibile. Il concerto si é poi spostato fra i vicoli del borgo di Cisternino, presso la taverna "La Botte" (consigliatissima, se andate a Cisternino, andate a mangiare la', anche perché se il proprietario Vito Zizzi é di area buona, scappa una bella sonata).La seconda giornata del festival si é aperta con la presentazione del cd "Tomma Tommà«" curato da Massimiliano Morabito. Oltre a Morabito, hanno partecipato alla presentazione in veste "ufficiale" il professore Fernando Giovinazzi, e in maniera spontanea i cantori e suonatori presenti alla presentazione, che non si sono risparmiati (per fortuna ! il bello era proprio quello) di commentare la presentazione e i brani ascoltati. Della presentazione, voglio riportare un paio di cose.Innanzitutto, é stato interessantissimo ascoltare un concetto espresso da Fernando Giovinazzi durante il suo intervento. Il prof. Giovinazzi ha detto che i ragazzi (ha detto "i nostri figli") stanno introducendo nelle loro "tradizioni" una forma di questua importata dall'America, cioé la festa di Halloween. E' verissimo, Halloween é una forma di questua...si offre il "costume spaventoso" e  si chiedono in cambio dolci. Sarebbe molto meglio però, ha continuato Giovinazzi, provare a proporre ai piccoli la questua appartenente alla nostra tradizione, e cioé il "Canto all'Ova" (per noi salentini é "La passione" o "Lu Santu Lazzaru"). Una manifestazione fatta recentemente a Collepasso (LE) ha dimostrato che questa proposta non é assolutamente anacronistica, anche se siamo nell'epoca di internet, della televisione e delle playstation. La manifestazione collepassese, intitolata "Lu Santu Lazzaru", svoltasi nel periodo di Pasqua, ha messo sul palco vari gruppi locali che si sono esibiti nei canti della passione. Fra questi, c'era un gruppo di giovani ragazzi collepassesi, fra i 10 e i 15 anni, che hanno portato Santu Lazzaru in giro per il paese. Questi ragazzi si erano persino ingegnati...poiché nessuno di loro possedeva o sapeva suonare la fisarmonica e l'organetto, hanno eseguito Santu Lazzuru con chitarra, tamburello, cupa cupa e ... la diamonica !Secondo appunto:  il pubblico che ha assisto alla presentazione era composto principalmente da cistranesi, fra i quali molti cantori presenti nel cd curato da Massimiliano Morabito. E' stata una presentazione piacevolemente familiare, nella quale spesso i cantori o le altre persone un po' più avanti con l'età  prendevano parola o addirittura si esibivano. La cosa bella é che Massimiliano non stava evidenziando lo spessore della sua ricerca (il quale é indubbiamente molto meritevole), ma stava evidenziando l'importanza dei cantori, chiamandoli spesso ad intervenire come i veri protagonisti della presentazione. Magari questo atteggiamento fosse più diffuso, anche dalle nostre parti...Alla presentazione ha seguito una specie di "processione sonora", che dal Giannettino si é snodata nel borgo antico di Cisternino, facendo pausa nelle piazze e nei giardinetti. E' stata una bellissima occasione per sentire suonare e cantare (nonché per vedere ballare) la tradizione all'interno del suo contesto naturale, senza amplificazioni, né palchi, né luci. Il programma della rassegna, nonché il calare delle tenebre, ci ha costretti a tornare al palco del Giannettino (il quale comunque non era un megapalco da concerto... l'amplificazione e il palco erano tali  da non far prevaricare l'aspetto spettacolare a quello culturale). Sul palco si sono esibiti (l'ordine non me lo ricordo, scusatemi) i Cantori di Spongano (aaaah...un po' di aria di casa ci vuole sempre), e cioé Pino Corvaglia, Elisabetta Corvaglia, Salvatore Gambino, Alfredo Giannuzzi, Pippina Guida, Vittoria Guida, Salvatore Lazzari, Amleto Nicolardi, Francesco Rizzello, guidati dal direttore artistico Luigi Mengoli. Successivamente si sono esibiti i cantori e musicisti di Locorotondo (Giuseppe Maggi, Annalisa Palmisano, Leonardo Pinto) e di Villa Castelli (Francesco Barletta, Pasquale Barletta, Martino Carbotti, Vito Nigro, Giandomenico Caramia) e infine la seconda metà  dei cantori e suonatori di Cisternino, cioé (nomino anche quelli della prima giornata) Martino Albanese, Lucio Baccaro, Bartolomeo Blonda, Giovanni Capitaneo, Giovanni Colucci, Maria Convertino, Antonio Loparco, Donato Santoro, Giovanni Semeraro, Nicola Semeraro, Pietro Zizzi, Vito Zizzi e il recentemente scomparso Benedetto Albanese.Il pubblico é stato numeroso, molto eterogeneo, formato da persone di ogni età . In prevalenza mi é sembrato che fosse formato da cistranesi (il che é anche giusto, anzi doveroso). E' stato molto bello vedere applaudire con sincero entusiasmo tutti gli artisti intervenuti nei due giorni, anche quelli provenienti da regioni lontane come la Calabria e la Lucania. Veramente un bel pubblico. Hanno arricchito la due giorni la mostra di strumenti, dagli organetti dei fratelli Castagnari (persone splendide pure loro), ai "du botte" di un altro bravissimo artigiano (e suonatore) Abruzzese (mannaggia a me, non ricordo il nome, qualcuno mi aiuti), alle zampogne dei Forestiero fino ai tamburi di Davide Torrente. La manifestazione di Cisternino é un esempio da tenere bene in testa. Già  gli amici murgesi ci avevano incantanti con la rassegna itinerante Canti all'ovà« diretta da Antonio Esperti. A questa si é aggiunta la bellissima due giorni di Cisternino, il Borgo Cantato. Speriamo veramente che le amministrazioni locali capiscano l'importanza di queste iniziative culturali, realizzate veramente con il duro lavoro di gente appassionata e di buon cuore, e finalmente decidano di finanziarle come meritano. Secondo il mio parere personale, noi salentini, che spesso ci vantiamo dell'enormità  del "movimento della pizzica" sviluppatosi in maniera anche distorta nel nostro territorio, dovremmo cercare di imparare da loro.Ops...sono stato lunghissimo, scusate. [addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
giannino
Messaggi: 568
Iscritto il: 27 luglio 2003, 12:59
Località: Paris

3516

Messaggio da giannino »

Certo non può esserci cosa più brutta che venire a conoscenza della morte improvvisa di qualcuno che solo pochi giorni prima hai visto ridere, scherzare, divertirsi, suonare e cantare  con i propri amici.E se lo sai tramite un freddo articolo di quotidiano é ancora peggio. Mi unisco al cordoglio dei familiari e degli amici.Essendo difficile aggiungere ulteriori dettagli alla minuziosa descrizione fatta da Carlo, mi piace sottolineare in questa sede gli aspetti che più mi hanno colpito della manifestazione.1) L'assoluta umiltà  e l'assenza di "protagonismo" di tutta la gente coinvolta - a partire dagli organizzatori per finire ai musicisti - tutti consapevoli dell'importanza della conservazione e della divulgazione - e per questo lontani dalla spettacolarizzazione - delle proprie tradizioni.2) La conservazione, di conseguenza, di un' atmosfera "familiare", "privata" che ha giovato al buon esito della manifestazione.3) L'ascolto e la visione di musiche e balli veramente "tradizionali" (non potrebbe essere altrimenti con organettisti tutti ultrasettantenni) come lo Scottish di Cisternino (ù Ritme) e la Polka Rossa.4) L'interesse e la sobrietà  di un pubblico più interessato ad ascoltare ed ammirare il proprio tesoro, che a divertirsi a tutti i costi magari ballando in massa, fattore assolutamente da apprezzare nell'ambito di una "manifestazione culturale" e non meramente spettacolare e d'intrattenimento.[addsig]
Giovanni Semeraro
Pino
Messaggi: 59
Iscritto il: 22 ottobre 2003, 19:31

3521

Messaggio da Pino »

Grande manifestazione quella di Cisternino, complimenti a tutti gli organizzatori. Purtroppo ho perso la prima serata.Ho apprezzato molto il modo come tutte le persone si sono proposte, con molta umiltà  e semplicità , personalmente ho avuto l'occasione di ballare una pizzica con una signora di Cisternino ed é strato veramente molto bello, perché si era creata una certa intesa durante il ballo, cosa che molte volte non noto quando ballo con alcune ragazze che vanno per i fatti loro. Complimenti ancora a Massimiliano e a tutti.P.S. Speriamo che queste manifestazioni, non prendano la piega della notte della taranta e diventino, motivo di speculazione e che tutto rimanga nella semplicità  di questa prima edizione. Ciao [addsig]
CarloTrono
Amministratore
Messaggi: 977
Iscritto il: 11 maggio 2003, 11:06
Località: Copertino (Lecce)
Contatta:

3534

Messaggio da CarloTrono »

A volte succedono delle cose strane, che ti fanno o essere felice, oppure incazzare nero. Questo é il secondo caso...Ho finalmente sviluppato i cinque rullini di fotografie scattate durante "Il Borgo Cantato"...sono uscite benissimo quasi tutte...per uno strano scherzo del destino però, le uniche uscite totalmente scure sono quelle scattate al compianto Benedetto Albanese. [addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
il_tarantolato
Messaggi: 29
Iscritto il: 12 maggio 2005, 19:31
Località: Bari

3535

Messaggio da il_tarantolato »

Mi unisco di cuore al cordoglio degli amici e dei parenti, non voglio essere banale ma occasioni come queste ci fanno davvero capire quanto profondo e delicato sia il nostro mestiere e quanto sia a noi far si che alcune cose preziose non vadano perse.Ovviamente io che sono di Bari, non potevo mancare ad una manifestazione così importante quale il Borgo Cantato. Non c é molto da aggiungere rispetto a ciò che é stato scritto fin ora.Ma una cosa la voglio dire: QUESTA E LA VERA MUSICA POPOLARE TRADIZIONALE.Manifestazioni come questa sono importantissime e un grazie va senza dubbio al grande Mario Salvi per il lavoro svolto. A me personalmente é servita molto per riflettere sul tutta quella musica che studio e ripropongo. E parlando occhi negl occhi con i fratelli Forestiero ti accorgi che c é qualcosa di misterioso in questa musica, i loro strumenti ci riportano a sonorità  antiche ma i loro occhi sono occhi di chi ha saputo viver da perfetto anello di congiunzione tra passato e presente, e di chi a saputo trovarsi un proprio ruolo nella storia, piccola o grande che sia.Un piccola nota stonata c é: mi sono resto conto, forse troppo tardi, che la stazione "di Cisternino" non é collegata in nessun modo col distante paese di Cisternino. Quindi ho dovuto fare una bella camminata di un ora e mezza sotto il sole per arrivare a Pozzo Intero (frazione di Fasano) e lì fare l autostop per poter giungere a Cisternino. Vabbé diciamo che ne é valsa la pena per la bella musica e un ottima carne e un attimo vino. Statv' bbun cmbà Questo messaggio é stato modificato da: il_tarantolato, 30 Lug 2005 - 14:46 [addsig]
Avatar utente
Ialma
Messaggi: 681
Iscritto il: 5 ottobre 2003, 14:56
Località: BA
Contatta:

3539

Messaggio da Ialma »

Io preferisco ricordarlo così...[addsig]
...la luna aggira il mondo e voi dormite...
(tradizionale, Matteo Salvatore)
CarloTrono
Amministratore
Messaggi: 977
Iscritto il: 11 maggio 2003, 11:06
Località: Copertino (Lecce)
Contatta:

3540

Messaggio da CarloTrono »

Grazie della foto Francesco...l'immagine che mi hai mandato mi ha fatto accorgere che avevo sbagliato una sequenza di nomi nel mio taccuino degli scatti. Ho molte foto di Benedetto Albanese, anche perché era proprio lui il simpatico vecchietto che mi si é seduto davanti mentre provavo a fare la "matinata", e che si é subito prodigato in consigli, indicandomi dove mettere le dita.[addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
Avatar utente
dada
Messaggi: 109
Iscritto il: 17 agosto 2003, 13:29
Località: Bari
Contatta:

3548

Messaggio da dada »

Non leggevo il sito da un po'... che brutta notizia!
Quando capitano queste cose penso sempre che non faro' mai in tempo a vedere ed ascoltare tutti gli anziani che vorrei... e vorrei aver iniziato prima questa scoperta...
dada

P.S. Carlo, e' possibile inserire nel sito uno spazio dedicato alla ricerca di ospitalita' o anche solo di un passaggio in macchina per occasioni come questa? Avevo 3 posti liberi verso Bari e mi e' dispiaciuto leggere che il povero tarantolato si sia trovato invece a piedi...[addsig]
Io se fossi Dio
non sarei mica stato a risparmiare
avrei fatto un uomo migliore (cit.)
il_tarantolato
Messaggi: 29
Iscritto il: 12 maggio 2005, 19:31
Località: Bari

3549

Messaggio da il_tarantolato »

Ero fuori nel chioschetto del Giannettino quando ad un certo punto sento una musica venire da dentro, entro e vedo due simpaticissimi vecchietti che suonano. uno di questi era appunto benedetto albanese (mi spiace però nn sapere il nome di quell'altro vecchietto virtuoso dell'organetto). dopo un po' lo rivedo alle prese con la pizzica di Cisternino suonata da lui alla tammorra in un modo stranissimo e di cui posseggo un prezioso video. non potevo farmi sfuggire questa occasione... ci ho parlato e mi sono fatto spiegare il modo in cui suonava. oggi posso dire che se so suonare la pizzica di Cisternino alla tammorra lo devo a quel simpatico vecchietto... p.s. grazie a Carlo Trono per il prezioso aiuto nell'inserire la foto, e anche a dada per il gentile pensiero, magari la prossima volta ci organizziamo meglio..[addsig]
CarloTrono
Amministratore
Messaggi: 977
Iscritto il: 11 maggio 2003, 11:06
Località: Copertino (Lecce)
Contatta:

3565

Messaggio da CarloTrono »

Premetto che le dichiarazioni che sto per fare non sono farina del mio sacco, ma scaturiscono da informazioni provenitenti da un giovane ricercatore e musicista della murgia brindisina, il quale conosceva molto bene il compianto Benedetto Albanese. Benedetto era un virtuoso dell'organetto, ma NON era un suonatore di tamburello. Ha iniziato a suonare il tamburello quando l'ultimo suonatore di tamburello cistranese riconosciuto dalla comunità  é scomparso per cause naturali. Da quello che mi é stato detto, il modo di suonare il tamburello di Benedetto Albanese non é quello tradizionale cistranese, ma é un modo personale un po' "rranciatu".Colgo l'occasione per esprimere un pensiero, il quale non é, ribadisco, totalmente farina del mio sacco, ma nasce dalle discussioni con alcune persone che da anni fanno ricerca sul campo: quando un anziano suona un tamburello o qualunque altro strumento tradizionale, oppure canta, oppure balla in una certa maniera, nulla ci assicura che quella maniera di suonare, cantare o ballare é quella giusta ! Non dobbiamo pensare che tutti gli anziani, solo perché sono tali, conoscono tutti la maniera tradizionale di suonare, cantare o ballare, perché un anziano potrebbe anche aver iniziato a suonare, cantare o ballare già  sotto l'influsso di altre culture e altri tempi. Nel Salento, così come in altri luoghi, esistono alcuni anziani che hanno imparato a ballare recentemente, e per questo sono "contaminati". Per evitare di prendere fave per piselli, penso che sia necessario assumere un atteggiamento più "scientifico": quando si formula un ipotesi in seguito ad una singola osservazione, per verificare la vericidità  dell'ipotesi é necessario avere più riscontri possibile nella stessa area di osservazione. Ad esempio, se un anziano mi parla della tradizione di Torrepaduli usando il termine "danza delle spade", io non devo considerare il termine "danza delle spade" corretto solo perché me l'ha detto una persona un po' più avanti con l'età . Se faccio un riscontro con altri anziani, verificherò che il termine corretto é "scherma", e capirò che probabilmente l'anziano che mi ha parlato di "danza delle spade" ha subito qualche influenza sbagliata adottando una terminologia recente non corretta. Se poi allargo la mia area di ricerca includendo anche Cutrofiano, incontrerò un simpatico e arzillo vecchietto, di cui non vi faccio il nome, che mi dirà  testuali parole: "danza delle spade? danza de li cujuni ca suntu !!!". [addsig]
pisa l'oru, pisa lu chiummu, pisa cchiu l'onore de tuttu lu munnu !
il_tarantolato
Messaggi: 29
Iscritto il: 12 maggio 2005, 19:31
Località: Bari

3566

Messaggio da il_tarantolato »

Il fatto che Benedetto Albanese fosse un organettista e non un tamburellista si sapeva, pensavo fosse sottinteso ed appunto per questo ho voluto sottolineare le sue doti di musicista e polistrumentista. Poi per quanto riguarda il modo di suonare io lo so perfettamente, essendo anche un tammorrista e conoscendo svariate tecniche, che non esiste strumento più aleatorio della tammorra o del tamburello e questo l ho riscontrato proprio facendo ricerca sul campo, nel senso che esistono diversi e molteplici modi di suonare lo strumento. Mi spiace se ho sbagliato, anche perchà© la mia area di ricerca non é la Valle d Itria, ma almeno ora posso dire di suonare il tamburello alla maniera personale di Benedetto Albanese.[addsig]
Avatar utente
Ialma
Messaggi: 681
Iscritto il: 5 ottobre 2003, 14:56
Località: BA
Contatta:

3574

Messaggio da Ialma »

Benedetto suonava il tamburello con una tecnica non eccellente, ma con le scansioni ritmiche al punto giusto. Che é quanto ci si dovrebbe aspettare da un suonatore tradizionale.[addsig]
...la luna aggira il mondo e voi dormite...
(tradizionale, Matteo Salvatore)
giannino
Messaggi: 568
Iscritto il: 27 luglio 2003, 12:59
Località: Paris

Messaggio da giannino »

A distanza di un anno dalla bellissima manifestazione di Cisternino, mi ritrovo a chiedermi, come mi aspettavo ma come non mi sarei mai augurato, dov'é finito "Il Borgo Cantatpo 2?"...quest'estate, a differenza di quella scorsa, mi sembra sia mancata una adeguata programmazione nel territtorio della murgia brindisina capace di far esibire e conoscere i talenti (anziani e non) che popolano questa zona.

Certo, sicuramente sarà  mancato l'impegno da parte di chi si era preso in carico con tutte le sue forze l'organizzazione degli eventi dell'anno passato, ossia Mario Salvi, che ringrazio per il suo impegno nella zona ma che sicuramente non può e non potrà  prendersi sempre tutto il peso e la responsabilità  dell'organizzazione di tutti gli eventi e le manifestazioni. E' pur sempre un uomo. Fatto sta che la mancanza di un festival del genere io l'ho sentita, anche perché, mi dispiace dirlo, più si va avanti con gli anni e meno possibilità  avremo di vedere all'opera questi monumenti della nostra tradizione, ormai quasi tutti ottuagenari.

Personalmente, ho la fortuna di riuscire in privato ad incontrarne qualcuno ed a suonare e cantare con loro, ma i turisti che vengono sempre più numerosi?...dovranno portarsi via come sempre solo il ricordo di bei paesaggi, pantagrueliche mangiate di carne, mare pulito. E la nostra cultura e tradizione buttata a mare, come il solito.

Eppure queste manifestazioni hanno un grande ritorno di pubblico, specie nel mese di Agosto, ora che molta gente organizza le proprie vacanze proprio per andare ad incontrare piccole sagre e situazioni intime e tradizionali dei luoghi che va a visitare.
Prova ne é una serata totalmente improvvisata e non organizzata con alcuni amici vecchi e giovani a Cisternino, in una piazzetta, in acustico. A dispetto della piazza semivuota, dopo 15 minuti dall'inizio della nostra "esibizione", da tutti i vicoletti iniziava ad affluire gente che si é fermata per più di due ore ad ascoltare, ballare, divertirsi, fino all'ultima canzone.
Allora mi chiedo. le amministrazioni sono assolutamente cieche a questo tipo di eventi, di avvenimenti, di occasioni? O, più probabilmente, gli conviene lasciar organizzare questi eventi a privati ed appassionati, per non garantire il proprio impegno sia economico che organizzativo?

A me personalmente piacciono più le cose improvvisate a questo modo, ma che perdita per il territtorio, e soprattutto per quei turisti che potrebbero portarsi dei ricordi ancora più belli e magari far nascere in loro nuove passioni, legate, perché no, alla propria terra.
Giovanni Semeraro
Damiano
Messaggi: 528
Iscritto il: 10 novembre 2003, 22:10

Re: Il Borgo Cantato, un esempio da seguire

Messaggio da Damiano »

Borgo Cantato 3a edizione: noi c'eravamo....

Nei giorni 10 e 11 luglio l'infaticabile Mario Salvi ha ripetuto con l'immancabile successo la manifestazione "Il Borgo Cantato", vero contenitore di pura tradizione. Il programma era il seguente: la prima sera i Cantori di Villa Castelli (Br) e di Monopoli (Ba), musica balcanica con l'amico kosovaro Fatmir Pireci, suonatore di qifteli e Antonio Esperti, e un quartetto di chitarre battenti, di provenienza cilentana e calabrese. La seconda sera i cantori di Cisternino, gli Skaddia con l'immancabile Massimiliano Morabito e i Bevano Est, gruppo emiliano con Stefano "Ciuma" Del Vecchio.

Tanti gli appassionati, tanta la gente competente intervenuta, anche se pochi con gli strumenti appresso. Io e l'amico Adriano di Brindisi, organettista (e tante altre cose) alla fine della seconda serata abbiamo portato una serenata al tammorraro Catello Gargiulo, portatore della tradizione dei Monti Lattari, intervenuto col suo banchetto (e ogni tanto ci scappava na suonata), facendo pisciare sotto dalle risate tutte le vecchiette lì presenti con stornelli in martinese e cistranese (Adriano, 'mparete u cestranès!), mentre la prima sera con l'impavido Giovanni Tagliente di Massafra, organettista settantenne che ne vuole vendetta di tanti più giovani di lui, abbiamo scorribandato per i vicoli con un "Abbasce alla marine se venne u pesce", a cui si è unito Vitucce de Carcagne, cantore di Villa Castelli, che ha combinato letteralmente il bordello...

Una delle cose che mi è piaciuta di più è stato il quartetto di chitarre battenti con Tommaso Sollazzo, che ci ha deliziato con polke e tarantelle calabrese a cui non ci siamo sottratti.... Del pari mi è piaciuta la quadriglia di San Vito dei Normanni al mandolino suonata da Mauro Semeraro, che ha duettato col morbido, e comandata da Gianni Labate; sembrava veramente una scena di altri tempi.

Attendiamo altri commenti (e mollatelo sto cacchio di fiessbuc!). A presto!

Damiano
GAETANO
Messaggi: 56
Iscritto il: 1 gennaio 1970, 2:00

Re: Il Borgo Cantato, un esempio da seguire

Messaggio da GAETANO »

e mollatelo sto faissbuck
Rispondi

Torna a “Il Calderone”